Gianni Ruscio

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Gianni Ruscio ci intima di riporre le armi, consapevole com’è che lo sconfinamento, la migrazione, la diaspora, l’esilio, l’esplorazione mediante percorsi impensati caratterizzano la poesia.

Non è certamente la significazione univoca a definirla.

Non è la regola, con le sue armi, a definirla.

La poesia cerca un altrove e un altrimenti effettivi; aspira a ciò che è radicalmente altro.

La creazione poetica è la voce terrena di una creatura che non può liberarsi dalla struttura interrogante dell’esistere umano, attraverso un ascolto in cui è impegnata ogni parte del nostro corpo. Inesauribilmente.

 

***

Il dorso del corpo del tempo sia

il raccolto del nostro intrecciare. Rispettiamo

questa narrazione - slacciata e riallacciata

da stralci di noi nel cordone spaziale,

e riponiamo le armi. Ripuliamo il corso

della superficie che da cardini antichi ci sorregge

in questa carne del luogo, angolo senza destino.

 

***

Pelle spiegata a ridosso del tempio,

tempo gemello, e in fronte il colore del vento.

Sensibile crosta di premonizione, sei sotto la pelle

di questa risonanza il motivo

della lotta, il colombo nel nido

che si accovaccia nel vento. E nel vento

tinge un sospiro, placa il suo alito,

riprende fiato, sterminato rinfresco.

 

***

Fammi la tua verità. Fammi inorganico. Rendimi

opaco. Cieco. Sei tu la sconfitta

dei miei occhi. L’unica. Sconfitta che genera

ritorsione del nulla dentro al nulla... unico sbocco

che in me vede senza guardare. Guardami,

guadami e per i tuoi demoni fammi libro

e costellazione.

 

***

Corri a ritroso per ritornare

verso la fine di ogni sedimento,

di ogni rottura. Sii finalmente lo scempio

della ruota. Del singhiozzo

il confine ultimo prima del dirupo.


Gianni Ruscio nasce a Roma il 7 dicembre 1984, dove vive tuttora. Ama Anna, Jago, il buon cibo, l’arrampicata e la vela. Pubblica il suo primo libro di poesie nel 2008, a 23 anni. Continua la sua ricerca e nel 2011 esce il canzoniere Nostra opera è mescolare intimità per le edizioni Tempo al Libro. Nel 2014 esce Hai bussato? per le edizioni Alter Ego, con prefazione di Roberto Gigliucci. Nel 2016 pubblica con la casa editrice Ensemble Respira, che si aggiudica una menzione al Premio Lorenzo Montano XXX edizione, e vince il premio di poesia italiana indetto dall’editrice Laura Capone. Interioranna, pubblicato dalla casa editrice Algra nel 2017, è la sua quinta pubblicazione, con prefazione di Gabriella Montanari. Il libro viene premiato con segnalazione al Premio Lorenzo Montano 2017. Proliferazioni, Eretica edizioni, è la sua sesta opera edita.