RicercaCarte nel VentoSostieni la poesia Indica il Il catalogo generale di Anterem edizioniTutti i tag di Anteremtags in Carte nel ventoNovembre 2007, anno IV, numero 8
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Convegno su MontanoSono stati pubblicati da QuiEdit gli Atti della giornata di studio dedicata dalla Biblioteca Civica di Verona e da Anterem a “Lorenzo Montano e il Novecento Europeo. Gli interventi qui riuniti sono di Giorgio Barberi Squarotti, Flavio Ermini, Gio Ferri, Claudio Gallo, Maria Pia Pagani, Tiziano Salari. Curatore degli Atti è Agostino Contò, a cui si deve l’introduzione al volume. Viaggio attraverso la gioventĂą di Lorenzo MontanoViaggio attraverso la gioventù di Lorenzo Montano viene edito per la prima volta da Mondadori (1923). Successivamente l’opera sarà pubblicata da Rizzoli nella collezione B.U.R. (1959), con un saggio di Aldo Camerino (1901-66). Tale saggio viene riproposto in questa terza edizione, che si presenta arricchita da una biografia e una bibliografia aggiornate, a cura di Claudio Gallo, oltre che da una riflessione interpretativa di Flavio Ermini. La poesia del pensieroIntervista con Flavio Ermini a cura di Antonio Ria Flavio Ermini è stato intervistato da Antonio Ria il 15 gennaio 2013 negli studi di Milano della RSI / Radiotelevisione svizzera – Rete 2. Nuclei centrali dell’intervista sono stati: il suo ultimo libro Il secondo bene (Moretti&Vitali, 2012) e la poetica della rivista “Anterem”. Contenuti piĂą vistiChi è on-lineCi sono attualmente 0 utenti e 0 visitatori collegati.
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Valentino Fossati, da "Inverno", CartaCanta editore, 2016, nota di Rosa PiernoL'uso intensivo della memoria, fino al punto da mostrane l'afasia, con il suo venir meno, quasi a causa dell’essere così strenuamente cercata, apre di fatto una separazione netta fra il sé adulto e il bambino che si è stati. Ora proprio questa netta separazione, equivalente a una perdita innaturale, poiché non possiamo essere, nel presente, che tutto quello che siamo stati, offre anche la misura della ferita e del dolore di cui ci parla Valentino Fossati. Confessione centellinata, in pillole, in cui gli "avrei potuto" e i "non sapeva" ci raccontano di un rovello tutto presente che si traveste con verbi all'imperfetto. Un presente che ha necessità di servirsi del ricordo, che parla di un passato riportato in vita come di un fantasma, un’ossessione che scrive una pagina sulla quale gli spazi bianchi sono maggiori di quelli stampati e le parole sulla riga si distribuiscono ricercando la rarefazione, segno ineludibile della difficoltà di rintracciare la continuità, e che inevitabilmente troveranno un epilogo nella perdita del tempo, la cui presenza è il vero tormento di Fossati. Il tempo indistinto, perenne, è il traguardo agognato.
*** Inverno,
in quel tempo dei bambini nascosti,
come palloni sui terrazzi
le ronde
(periferia – nord)
Le ronde dei padri –
tempo dello scoppio
seminati
i bambini sul selciato in quel tempo…
Poi, silenzio di tutto
silenzio di noi
necessario il buio necessità di noi …
Riprenderanno a parlare dietro ai balconi Riprenderanno
a ricordare (di noi)
le luci sui piatti,
bagliori sui corridoi
inabitati…
Nessuno provò tanta gioia
(nessuno)
come il bimbo nella cucina dopo la scuola,
solo, (silenzio Compatto) –
Nessuno.
Oscurità dello sguardo, oscurità
di noi
bianco di noi
nessuno. Valentino Fossati (Genova, 1974), si è laureato con una tesi sulle antologie di poesia italiana. Ha pubblicato, in poesia, “Gli allarmi delle stelle” nel 2007 e “La gioia” nel 2014. Per il teatro ha scritto “Quel grido dell’altra notte” e “Alba infinita”.
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