Luca Paci, poesie inedite da “Guardafili”

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Filò

se fossimo noi
foglie soltanto
l’albore della foglia
l’impressione
della clorofilla
che pulsa
nelle vene del nostro
unico pneuma

 

 

Visione

Nome delle cose
Puro nome
traffico delle intenzioni
mezzi di locomozione
fragranza continentale
Impercettibilmente sottile

 

 

Jazz

Passato anche il riflesso d’oro degli ottoni
lucea il viso rifratto correa la nota del fa
umore d’acqua nell’assurdo brancolare

la tastiera la ghiaia della batteria
il fumo fumo l’assolo del ragazzo
l’amaro di birra devo continuare

fece il gregario al trombettista
tutto questo in un cenno di mano
devo...

Chet riattacca e se ne va in levare
e l’orchestra tutta lo segue
e l’orchestra cercando un appiglio

un bicchiere una coscia un flicorno
e le donne si stirano al pianto

passano i corpi degli avventori

figure di spettri cospira
il tintinnar di bicchieri cospira
la gira la trama del corpo del

verbo del corpo del verbo la trama.

 

 

Pae<s>saggio

I
Divise immagini sciamani tuva
cielo d’occhi sterminati pioppi
depressi slanciano falangi
come all’infinito grido

fanno cenni col capo
un saluto-murmure invano
puntano il selciato nell’atto
di proferire

mani e piedi e seni
croci di voci
presenti-assenti trascina
la risacca dello specchio

figure tagliate a neve
spicchi di frammenti raccolti
pensanti concessi o definiti
dall’iride malferma

 

 

IV
il tempo presente
sta fra il passato e il niente
e del rosso non esiste l’ardore
solo colori che sfondano nel grigio
e della grigia limatura hanno il sapore

 

 

Immoto

Lucide traiettorie psicogeografiche. Il senso e la dispersione. Il frammento fotogrammatico della narrativa, il pensiero panoramicamente antiaccademico. Disporre parole e frasi con cura. Praticare l’atarassia verbale. Ogni movimento deve essere controllato. La città è flusso. Musica istantaneamente dimenticabile, biforcazione della memoria venuta meno.

 

 

Luca Paci (Novara, 1970) ha studiato filosofia e letteratura all’Università di Pavia e a Swansea (Galles) dove ha conseguito un PhD sulla teoria della storia in Croce. Ha vinto il premio internazionale di poesia a Giulianova Terme nel 1994 e pubblicato una raccolta di poesie in inglese (The Fine Line, Chanticleer Press, 2005). Ha tradotto e curato l’edizione inglese de La Ragazza Carla di Elio Pagliarani (Troubador, 2006).
Ha scritto un saggio su Carmelo Bene ed uno sul travestitismo in Pagliarani. Ha collaborato a Cities, architecture and society con un corto su Londra per la Biennale architettura di Venezia nel 2006. È apparso con una serie di poesie sull’antologia Poesia del dissenso II (Joker, 2006). Ha realizzato il videopoema London Triptych con Luke Heeley e Rowan Porteous (Dubious Audio, 2007). Ha contribuito all’antologia Vicino alle nubi sulla montagna crollata (Campanotto, 2008). Ha curato l’edizione di Pro/testo, raccolta di poesie civili contemporanee (Fara, 2009). Ha completato la raccolta Guardafili di cui alcune poesie sono state presentate all’Istituto Italiano di cultura a Londra. Vive ed insegna letteratura italiana e filosofia a Londra.