Febbraio 2011, anno VIII, numero 13

Marianna Marino, poesie inedite da “Mangiaragni”

 

Nota dell'autrice

Queste parole sono strenuamente a caccia di una controparola. E far poesia del vissuto diviene la forma più assoluta di perifrasi: dire altrimenti, dare un nome, un altro nome.

Luca Paci, poesie inedite da “Guardafili”

Filò

se fossimo noi
foglie soltanto
l’albore della foglia
l’impressione
della clorofilla
che pulsa
nelle vene del nostro
unico pneuma

 

 

Visione

Nome delle cose
Puro nome
traffico delle intenzioni
mezzi di locomozione
fragranza continentale
Impercettibilmente sottile

 

 

Jazz

Marta Rodini, poesie da “Entrata in scena”

 

La presente raccolta, Entrata in scena, è da poco stata pubblicata da Anterem Edizioni, con nota critica di Flavio Ermini.

 

 

***

sguardo senz’occhi, cieco tremolìo
attendono il farsi del mio corpo
avrò braccia sottili e caviglie
e reni che ritmeranno i suoni
della strada e mosse ancora d’animale
scattanti di paura e desiderio

 

 

***

Sebastiano Aglieco, “Tre tempi della giornata”, saggio su Gabriela Fantato

TRE TEMPI DELLA GIORNATA
variazioni intorno a tre poesie di Gabriela Fantato

 

 

Primo tempo
La città sparita

Alberto Mori, immagini, “Ferro & ombra”

Ferro offre bianco e nero in energia neutra

Ombra astrae ad altra dimensione

Le linee ad intrecciare la fuga proiettiva del sole

Evelina De Signoribus, “Trasalimenti”, racconto inedito

 

Trasalimenti

 

In alcuni casi non ci accorgiamo quando le ferite si aprono perché non sempre fanno subito male. A volte il sangue che fuoriesce sembra inarrestabile e prende una consistenza che spaventa e annebbia la vista… Altri si accasciano, senza segni apparenti di violenza, in una terra che diviene sconosciuta...

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