Flavio Ermini

Critico e Testimone di Daniele Maria Pegorari

Il 18 aprile 1948 si celebrano le prime elezioni politiche della  Repubblica italiana. Sessant'anni dopo, il 14 aprile 2008, altre elezioni  liquidano forse definitivamente la cultura dell'antifascismo e  spalancano scenari nuovi che qualcuno comincia a chiamare post-repubblica o  post-democrazia.

Alberto Cappi (1940-2009)

Alberto Cappi


Il 28 giugno 2009 è morto Alberto Cappi. Poeta, saggista, traduttore, era nato a Revere (Mantova) nel 1940. Tra i suoi libri di poesia: Alfabeto (1973), Per versioni (1984), Il sereno untore (1997), La casa del custode (2004), Il  modello del mondo (2008). Tra le opere saggistiche: Materiali per un frammento (1989), Arnia (2005). Ha tradotto Jouffroy, Liscano, Espanca, Cardenal, Franqui, Brull. Ha collaborato con poesie e saggi alle prime tre serie della nostra rivista. Sul n. 78 di "Anterem" (giugno 2009) abbiamo dato spazio ad alcune sue riflessioni teoriche: Altri materiali per un frammento. Le proponiamo qui alle lettrici e ai lettori del nostro sito, a testimonianza della raffinata scrittura critica di questo poeta. 

Gilberto Finzi accompagnava Alfabeto (1973) -  la prima raccolta organica di poesie di Alberto Cappi, forse il suo capolavoro e certamente uno dei vertici della poesia del secondo Novecento - con un lungo saggio in cui metteva in evidenza: "... il verso singolo, isolato da qualsiasi contesto, a volte davvero splendido di musica e trattenuto dalla concretezza di pause rese terribili dalle allusioni a universi reali, il ritmo martellato, franto, ripreso e abbandonato in vari modi...". Proprio in questi valori, che in Alfabeto "presentano misure di lucidità e di violenza quasi assolute", ha radici profonde la poesia di Cappi, a dimostrazione che la poesia, come aggiunge Finzi: "è sempre una rivoluzione: il che significa anche questo, che ogni poesia è un nuovo modo di vedere il mondo e le cose, che ogni autentica poesia fa una sua proposta di modificazione del mondo attraverso un'invenzione di forme...".

Numero 78 (giugno 2009)

Agli studiosi, ai poeti, agli storici della letteratura, agli appassionati di poesia

Numero 78 della Rivista ANTEREM

 


È in distribuzione l’atteso numero 78 di “Anterem”. Il fascicolo (96 pagine) è dedicato ad alcune questioni letterarie e filosofiche connesse all’affascinante figura dell’“Apostrophé”, così come viene anticipato nell’editoriale di Flavio Ermini.
Convengono al dialogo su questo tema poeti e pensatori di rilievo internazionale, in un succedersi articolato di poesie e saggi, come già risulta evidente dal sommario.

Di particolare interesse la poesia Il roveto di Marina Cvetaeva proposta nell’originale traduzione di Elena Corsino; così come la poesia In Aegipten di Paul Celan, proposta nella sua forma autografa e commentata da Clemens Carl Haerle.

Per chi ancora non è abbonato alla rivista “Anterem”, riteniamo che questo sia il numero ideale per iniziare a confrontarsi con il nostro cammino di conoscenza iniziato nel 1976.

L’abbonamento ad “Anterem” è biennale e consente un aggiornamento costante sulle più significative tendenze poetiche internazionali. Abbonarsi è facile.

Ulteriori informazioni sull’abbonamento:
www.anteremedizioni.it/rivista_abbonamenti_e_richieste

In occasione dell'uscita del numero si segnala l'intervista di Renzo Montagnoli a Flavio Ermini sul sito:
http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=42&det=5295

L’originaria contesa tra l’arco e la vita

Flavio Ermini

Narrazioni del principio

Moretti&Vitali, 2009

160 pagine, 14,00 euro

Narrazioni di Flavio Ermini
L’originaria contesa tra l’arco e la vita è un’opera narrativa. In queste pagine, Flavio Ermini torna ad affidarsi alle mobili strutture del racconto, all’emozione di una storia; senza tuttavia abbandonare il cammino di conoscenza che lo ha portato a misurarsi – com’è accaduto nel Moto apparente del sole (2006) – con questioni che ci coinvolgono ogni giorno, quali l’infelicità, il desiderio, l’apparenza.

Con questo libro [pdf 80KB], Ermini ci chiede di volgere il nostro sguardo ai tempi e ai luoghi del nostro stato originario, demonico o edenico che sia, ancora presenti più di quanto si creda in tante falde della nostra vita e delle nostre quotidiane esperienze.

L’originaria contesa tra l’arco e la vita è una narrazione che in 101 brevi episodi [pdf 75KB] introduce all’esperienza di un tempo albale non sovrapponibile al moto temporale che conosciamo, quello tripartito in passato, presente, futuro.

Nel farsi del racconto si manifestano creature che comunemente abitano le terre dell’anima. Figure insistentemente presenti nelle opere di Ermini, quali la sorella del sonno, il padre divenuto cieco, il nemico mortale, i caduti, i guardiani della sfera, i discenti.

Le loro vicende hanno luogo su quella linea di confine che sta tra realtà e immaginazione: la custodia terrena del cielo, il giardino conteso, la torre dell’antivita, l’ingannevole terraferma, lo zoo di pietra, lo spazio inerte del mare, la terra rovesciata.

Il volume, di cui si può leggere un’intensa recensione di Alfonso Cariolato sul n. 244 (dicembre 2009) di “Poesia”, è stato recentemente ristampato.

Per ordinare il libro ordini@morettievitali.it

Derrida e il dono del lutto

LORENZO BARANI

DERRIDA E IL DONO DEL LUTTO

Collezione "Pensare la letteratura"

diretta da Flavio Ermini e Ida Travi

Anterem Edizioni, Verona 2009

LORENZO BARANI DERRIDA E IL DONO DEL LUTTO

n. 78, Apostrophé

Abitare nella differenza, e cioè: da “estranei”. Con parole antiche, più alte: essere nel mondo (en tô kósmo) ma non del mondo (ou ek toû kôsmou: Gv, 17. 14-18). Essere nel tempo, ma non del tempo; essere “tu” a se stessi; avvertire l’alterità del corpo proprio.
Vincenzo Vitiello

 

Primavera poetica

La Primavera di Botticelli

Nell'ambito della rassegna di poesia Primavera poetica [pdf 362KB] promossa da Città di Verbania - Assessorato alla Cultura - Biblioteca Civica "Pietro Ceretti" e curata da Tiziano Salari, una serata di particolare interesse avrà luogo il 10 giugno 2009 alle ore 18. L'appuntamento sarà dedicato alla rivista "Anterem", alla sua poetica e ai suoi poeti. "Anterem" è nata nel 1976. Diretta, fin dall'inizio, dal poeta e saggista Flavio Ermini, ha avuto nel corso degli anni un'evoluzione teorica importante, che l'ha portata a essere una delle poche riviste di ricerca nel panorama letterario italiano. Su di essa avviene l'incontro e l'intreccio tra tematiche poetiche e filosofiche, portato avanti da poeti e filosofi di ogni tendenza. Oltre ad Ermini, notevoli poeti legati alla rivista sono Giorgio Bonacini, Davide Campi, Mara Cini, Marco Furia, Madison Morrison, Rosa Pierno, Ranieri Teti (che presiede all'importante premio letteraria Lorenzo Montano), Ida Travi.

Saranno presenti all'evento Flavio Ermini, Ranieri Teti, Ida Travi.

 

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