Derrida e il dono del lutto

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LORENZO BARANI

DERRIDA E IL DONO DEL LUTTO

Collezione "Pensare la letteratura"

diretta da Flavio Ermini e Ida Travi

Anterem Edizioni, Verona 2009

LORENZO BARANI DERRIDA E IL DONO DEL LUTTO

"Si pensa e si scrive perché si muore, ma pensare e scrivere è già oltre la morte".

Perché scrivere un testo sul lutto, un tema così inattuale, un oggetto di discorso così "spinozo", anzi, diciamo pure, il grande rimosso dell'Occidente?

È ancora possibile un lavoro di decostruzione della rimozione del lutto, senza cedere a tanta psicologia spicciola che predica salutismo, consumismo e successo? C'è un'economia del lutto in grado di smascherare in radice la menzogna dell'economia capitalistica.

Perché il lutto può divenire un dono in una società che ignora l'essenza del dono?

E' doveroso ri-pensare da capo l'essenza del dono, oltrepassare un'economia basata sul profitto e sulla speculazione. I nostri morti ci donano, nel lavoro del lutto, un tempo gratuito e ci indicano che è possibile un modo nuovo di lavorare e di abitare la terra.

Il lutto spinge il linguaggio a cercare il luogo giusto dei sentimenti più urgenti che esigono parole originarie.

Il lutto costringe le parole a toccare i propri limiti, fino ai confini della loro stessa eticità, fino a invocare la potenza della poesia - il richiamo miracoloso che si vorrebbe capace di fare tornare in vita l'amato bene.

Questi alcuni temi affrontati nel libro che elegge Derrida come suo corifeo privilegiato. In Ogni volta unica la fine del mondo il filosofo, che ci ha lasciati nel 2004, aveva scritto e letto ben quindici encomi funebri (tra il 1980 e il 2003) per altrettanti amici filosofi e scrittori.

Nota biobiliografica

Lorenzo Barani è nato a Castelnuovo Rangone (Modena) nel 1948. Si è laureato in filosofia teoretica. Insegna filosofia e storia al Liceo Classico S. Carlo di Modena.

Tiene conferenze e seminari di filosofia. L'ultimo, Filosofia e Religione. Nietzsche e il Cristianesimo, presso la sala del centro civico Villaggio Giardino per conto della IV Circoscrizione del Comune di Modena.

Ha pubblicato:

1986 - Vita Spinoza, Edizioni Tam Tam, con un saggio introduttivo di Adriano Spatola; 1987 - Lilla, viola, talvolta però fucsia, scritture per l'Almanacco Tam Tam;

1989 - San Peregrino, Firenze Libri;

1998 - Nietzsche e le cure dell'io. L'innocenza del tempo e la logica del risentimento, Firenze Libri. Atheneum

Fa parte della redazione della rivista di filosofia politica "Eupolis".

Collabora con la rivista di filosofia "Aperture".