Margherita ORSINO: Tradurre la frattura

Assenza

Questo saggio di Margherita Orsino è una riflessione sulla traduzione poetica, le sue difficoltà e ciò che tale esperienza mette in gioco. Nella poesia contemporanea c’è una parte di oscuro, una parola che pare sorgere da un abisso, frattura (Ungaretti) fra l’uomo e la verità. Se tradurre la poesia contemporanea è difficile non è certo perchè si deve spiegarne il senso oscuro ma perchè si deve accettare, lasciarle la sua parte oscura. Si sarà capito che questo breve studio non parla tanto delle difficoltà tecniche incontrate in tale o talaltra traduzione, ma, attraverso esempi concreti, dal francese all’italiano, di uno spirito, una concezione della traduzione: percorso che è una traversata, analogamente all’esperienza poetica stessa. Tra gli autori presi in esame: Christian Hubin, Pascal Gabellone, Flavio Ermini, Pierre Chappuis, Franc Ducros.

Margherita Orsino fa parte del comitato di redazione di Line@editoriale.
Nell’ambito dell’editoria universitaria francese, line@editoriale è la prima rivista scientifica internazionale redatta in lingua italiana, promossa dal gruppo di ricerca “Il Laboratorio”, il centro di studi di letteratura italiana dell’Università di Tolosa che studia le pratiche e culture dell’editoria italiana dalle origini ai giorni nostri.
http://blogs.univ-tlse2.fr/lineaeditoriale/

L'immagine è di Magdalo Mussio

 

Il nuovo libro di Ida Travi: Il mio nome è Inna

E' uscito per Moretti&Vitali Editori
Collana: Forme dell'immaginario poesia

Ida Travi, Il mio nome è Inna. Scene dal casolare rosso
Postfazione di Alessandra Pigliaru
Pagine 190. € 14,00

“... Lo spazio entro cui ci si muove è nei pressi di un casolare rosso; si sceglie di varcarne la soglia così come di entrare in relazione l’un l’altro. Non c’è alternativa percorribile, si conta piuttosto la vicinanza e si parla, senza mediazioni. In orazione appunto, intesa come unione tra oralità – che fonda la poesia – e relazione – che scalza la cavità della solitudine. Prima dell’incontro con la scrittura il passaggio è cruciale.”  (Alessandra Pigliaru)

Riflessioni critiche sull'opera: Chiara Zamboni, Stefano Raimondi, Fiorangela Oneroso, Rosa Pierno, Tiziano Salari

Apri l'audio-video: Il mio nome è Inna; voce: Ida Travi; Immagini: elaborazione Poeticaver, omaggio a R. Bresson

Per notizie sull'Autrice: http://poeticaepoetica.blogspot.it/

 

Il fenomeno comunitario nell’era della quarta dimensione

Disputa tra spiriti libertari nell'Ottocento

La Primavera Araba, il Movimento 5 Stelle, Movimiento 15-M, Occupy Wall Street, Generazione TQ, Il Popolo Viola, Se non ora quando: sono solo alcuni dei nomi dei movimenti di rivolta sociale che hanno di recente abitato le piazze ed i giornali di varie città del mondo, regalando alla Storia ciò che qualcuno ha descritto come “un nuovo ’68”.

Ma cos’è realmente questo torrente unico di ribellione? È un sintomo o una soluzione? È “reale” o è un simulacro che risponde ai meccanismi del gioco delle parti senza interrompere il regime della simulazione? È possibile far sgorgare da questo momento storico una nuova sorgente di senso? Come?

Queste sono solo alcune delle domande che questo saggio di Luigi Bosco si pone, cercando di dare una risposta, seppure senza pretese di verità.

L’importanza del momento storico che stiamo vivendo è – evidentemente – enorme e ci investe di grandi responsabilità. Il successo o l’insuccesso dell’operazione – qualunque essa sia – dipenderà da tutti. E, alla fine, il merito –  o la colpa – non escluderà nessuno.

 

Rosa Pierno: Artificio

È disponibile in tutte le librerie l’ultimo volume di Rosa Pierno (Robin Edizioni)

Rosa Pierno: Artificio

“Artificio” e “Amore fossile” – le due sezioni che compongono l’ultimo volume di Rosa Pierno – formano due testi speculari, interagenti. Due organismi, insomma, messi in reciproca postura di desiderio. Insensato volerli separare, così come non si separa una coppia d’innamorati (“indivisi amanti”), nemmeno sapendo che la loro passione è campo di battaglia, incrocio di forze antitetiche. Sia chiaro: per i testi, animati da reciproca attrazione, vige il medesimo ordine teatrico dell’agon vissuto dalla coppia. A cambiare sono invece attori e posta in gioco, perché questa volta il confronto avviene tra parola e figura, affermazione e negazione, movimento e stasi, presenza e assenza. Che è anche confronto con gli spettri, quelli insorgenti dalle riesumazioni, dagli scavi (fossile deriva da fodere, scavare), tra le cui ombre il desiderio già da tempo si è convertito in desiderio d’agonia. (Dall’introduzione di Gilberto Isella)

Il volume può essere richiesto in libreria, oppure rivolgendosi all’Editore Robin: www.robinedizioni.it

 

XXVI Edizione (2012)

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA

 

Premio di poesia e prosa
Lorenzo Montano

 
V E N T I S E I E S I M A  E D I Z I O N E  ( 2 0 1 2 )

“Raccolta inedita”, “Opera edita”,
“Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”,
“Opere scelte”

 

 

esiti della 26^ edizione

Flavio Ermini: Il secondo bene

È disponibile in tutte le librerie il nuovo libro di Flavio Ermini: Il secondo bene. Saggio sul compito terreno dei mortali. Esce con l’editore Moretti&Vitali.

secondo bene

Dare figura al dolore di esistere significa dare figura a se stessi. Questa è la lucida testimonianza che Flavio Ermini ci consegna con Il secondo bene; un libro che ci aiuta a prendere coscienza del tragico destino della vita umana.
Accompagnato da un’ampia riflessione critica di Franco Rella, Il secondo bene è un saggio che mette a tema il compito terreno dei mortali. Quale sia questo compito lo indica Sofocle: «Tornare al più presto da dove si è venuti», ovvero tornare al bene che ogni bene supera: il non essere.
Con grande chiarezza espositiva, Il secondo bene vuole descrivere la complessità e il potere illusorio dell’essere umano nel suo cammino terreno. Con disincanto registra che iniziamo e terminiamo il nostro percorso terreno nella tenebra più fitta, una tenebra che nessuna forma di luce potrà mai rischiarare. In questo inesorabile movimento è racchiuso il destino dell’essere mortale. Il nostro compito è prenderne atto attraverso la parola e l’esercizio del pensiero.
Lungo questo percorso conoscitivo, Il secondo bene giunge a farci dialogare con poeti, narratori e pensatori la cui parola in proposito appare autentica e decisiva: da Eraclito a Trakl, da Dostoevskij a Nietzsche, da Hölderlin a Heidegger, da Leopardi a Musil.
In occasione dell’uscita del volume, la Radio Vaticana ha mandato in onda un’intervista di Laura De Luca con l’autore:
http://www.radiovaticana.org/pef/Articolo.asp?c=582701

In seguito alla pubblicazione del libro, il Centro Ecuatoriano de Arte y Cultura ha conferito all'autore il Premio  Internazionale "L’integrazione culturale attraverso la letteratura" 2012

Finalista al Premio Alziator 2013 e al Premio Giusti 2014.

Su Il secondo bene, riflessioni di Rosa Pierno, Giancristiano Desiderio, Lorenzo Barani, Marco Furia, Stefania Negro, Nunzio Festa, Cesare Milanese, Gio Ferri, Alberto Folin, Giuseppina Rando, Danilo Di Matteo, Paolo Barbieri, Gio Ferri, Andrea Lugoboni, Gabriele Gabbia, Cecilia Rofena,Francesco Roat,

Alberto Folin e Romano Gasparotti hanno presentato il volume agli Amici della Scala di Milano il 9 ottobre 2012

Il volume può essere richiesto in libreria, oppure rivolgendosi a:
ordini@moretti&vitali.it

 

 

Pensare l’uomo

Pensare l'uomo
V’è una rinascita d’interesse da parte della comunità internazionale verso il pensiero filosofico italiano. I dibattiti intorno a opere come l’Homo Sacer di Giorgio Agamben e Impero di Antonio Negri lo dimostrano. Sono episodi isolati o sintomi di un risveglio della scuola filosofica italiana che ha visto in Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Nicola Abbagnano e Eugenio Garin gli ultimi rappresentanti? Ecco i presupposti e le questioni che mette a tema il saggio di Marco Zulberti qui proposto ai nostri lettori.
E indubbio che, di fronte alla crisi della scienza insieme al crollo del muro di Berlino e delle Twin Towers, la riflessione filosofica veda vacillare le sue categorie ideologiche più rappresentative poi sfociate nel comunismo, nel liberismo capitalistico ma anche lo stesso esistenzialismo. Ma da questi naufragi sta emergendo anche un rifiuto del nulla che filosoficamente sta riscoprendo nuovamente la centralità della vita e dell’umano, che furono riproposti al mondo intellettuale italiano già dalla Scuola di Milano.
Per superare le illusioni e i rischi di una società tecnologica e ideologica, la riflessione filosofica si affida pertanto ad una sorta di neo-razionalismo critico che riscopre la verità, seppure debole, di quell’umanesimo che fin dalla classicità, rappresenta la struttura portante della cultura latina.
Un umanesimo filosofico che nei suoi vari rimandi artistici, letterari e religiosi, ancora giace simbolicamente come un relitto nel profondo della stessa lingua italiana, riproponendosi alla riflessone filosofica internazionale come un tema fondamentale per l’uscita dalla crisi profonda della scienza.
 

Gennaio 2012, anno IX, numero 16

Logo di Carte nel Vento

L’esperienza della ricerca continuamente si rinnova. Coltiva una storia delle idee e delle forme, ben sapendo che un pensiero può diventare oggetto d’arte. Procede verso una nozione di verità. Procede tra forma e senso, nella tensione. Tra mimesi e realtà, ascolta una voce nel buio.
La difficoltà di essere poeti risiede anche nel mantenere attivo questo labile ascolto, mentre intorno tutto è stordimento.
Alcune tendenze della poesia italiana contemporanea, con i commenti della redazione di “Anterem”, costituiscono la parte prevalente di questo numero che ospita i finalisti del 25° “Montano”. I contributi di questi autori, espressioni di varie sensibilità e forme, si pongono quale ideale viatico per la prossima edizione del Premio che scade a fine marzo.
Oltre alla poesia, in questo XVI “Carte nel Vento” che ci restituisce la variegata offerta del Premio Lorenzo Montano, figurano prosa, musica, saggistica, critica letteraria, arte visiva.

(immagine di copertina di Kiki Franceschi, Historia)

Dicembre 2011, anno VIII, numero 15

Logo di Carte nel Vento
 

Questo numero di “Carte nel Vento” è interamente dedicato al convegno Parola per parola, recentemente promosso da “Anterem” e dalla Biblioteca Civica di Verona, in occasione dei 25 anni del Premio Lorenzo Montano.

Per consentire una lettura ottimale, dato l’elevato numero di contenuti, uscirà frazionato in due parti. Nella prima, oltre al ricordo di Adriano Spatola, trovano spazio i testi commentati dei vincitori del 25° “Montano”: Paolo Donini, Mariangela Guàtteri, Giovanni Infelìse, Tiziano Salari. Questa proposta è l’ideale premessa alla nuova edizione del Premio, di cui è possibile scaricare il bando.

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