Opera prima

Urru e Gabrielli

Presentiamo ai lettori del nostro sito i due ultimi volumi della collana editoriale Opera Prima, pubblicati da Cierre Grafica in coedizione con Anterem Edizioni.

Il numero 29 della collana è Angle mort di Fausto Urru. La postfazione è di Daniele Maria Pegorari.

Il numero 30 è di Tiziana Gabrielli e ha per titolo L’ora senza nome. La riflessione critica è di Carla De Bellis.

Opera Prima è una collana di poesia diretta da Flavio Ermini e dedicata ad autori che ancora non hanno pubblicato i loro testi poetici in volume. L’iniziativa non ha fini di lucro, tanto che i volumi, caratterizzati da alta qualità grafica e accuratezza nelle tirature, non vengono posti in vendita, ma inviati a università, centri culturali, biblioteche, oltre che a storici della letteratura e filosofi. A questo proposito è stato costituito un Consiglio dei Garanti formato da Yves Bonnefoy, Umberto Galimberti, Vincenzo Vitiello; oltre che un Consiglio Editoriale formato da note personalità della critica letteraria e della filosofia, da poeti e artisti.

I due Consigli hanno il duplice compito di garantire la qualità delle scelte editoriali e di sostenere il costo della pubblicazione. Nessun contributo è richiesto all’autore.

La realizzazione di questo progetto costituisce un vero e proprio evento. Non è frequente, infatti, la costituzione di un gruppo di intellettuali che produce e promuove, in modo assolutamente disinteressato, una collana di poesia dedicata ad autori inediti. Così come è raro in questi anni un impegno editoriale nei confronti dei nuovi poeti.

Gli aspetti organizzativi che l’iniziativa comporta sono molteplici e delicati. In tal senso, Opera Prima si avvale della preziosa collaborazione del sito www.poesia2punto0.com

Su tale sito si trovano tutte le indicazioni per aderire all’iniziativa!

Vedere oltre. La spiritualità dinanzi al morire

international conference

Siamo lieti di annunciare che l’Università degli Studi di Padova e il Master Death Studies & the end of life, in collaborazione con associazioni e organismi di ricerca nazionali e internazionali, organizza e promuove il Congresso multidisciplinare internazionale “Vedere oltre. La spiritualità dinanzi al morire”, che si terrà a Padova dal 25 al 28 Settembre 2014.
Ines Testoni, direttrice del congresso, annuncia nella sua presentazione: “Il congresso è internazionale e riguarda le forme con cui le diverse culture si rappresentano il principio trascendentale che oltrepassa la morte ma anche come questa visione significhi lo stato di malattia. Tra le sfide più importanti che gli esperti della salute devono affrontare, appare con evidenza l’istanza spirituale e la necessità di conoscerne i linguaggi per poter autenticamente comprendere la ricerca di senso della malattia e della cura, là dove salute è solo un aspetto della salvezza”.
Sono previste autorità molto significative del mondo scientifico e spirituale, come previsto dal programma.
Tra i relatori: Marcelo Sánchez Sorondo, Vincenzo Vitiello, Emanuele Severino, Massimo Donà, Armando Torno, Flavio Ermini, Giuseppe Micheli, Ines Testoni.

Informazioni ulteriori al sito endlife.it: www.endlife.it

 

Prendere la parola di Jean-Luc Nancy

 Prendere la parola di Jean-Luc Nancy

Con questo suo nuovo libro, Prendere la parola – edito da Moretti&Vitali nella collana “Narrazioni della conoscenza” –, Jean-Luc Nancy segnala che è necessario congedarci dai rassicuranti ancoraggi estetici e dalle tentazioni della hybris tecnologica, per affidarci – quando d’ora in poi prenderemo la parola – a un annuncio alveolato, frammentario, segnato dalle divisioni dello spirito.

Registra Flavio Ermini nella postfazione: “Il giardino edenico è perduto e non c’è ritorno. Smarrita è la pace, decaduta è la sicurezza della prima nominazione. Le parole che pronunciamo sono ridotte a semplici segni semantici, strumenti d’intesa. Non sono più essenziali né in terra, né in cielo. Tra la nostra lingua e la voce della natura non c’è più rispondenza diretta. Ogni conoscenza, ogni comprensione umana cade al di qua dell’esistenza autentica”.

In Nancy è ben chiaro che la perfezione concettuale e l’esattezza della conoscenza possono occultare la verità. Meglio affidarsi a una scrittura destinata fin dal principio al disordine, all’anti-discorso, all’incompiutezza, fino alla perdizione.

I nostri lettori conoscono bene questo filosofo. Diversi suoi saggi hanno trovato spazio sulla rivista “Anterem”. Ed è proprio ai nostri lettori che sono riservate alcune preziose anticipazioni su questo libro, splendidamente tradotto da Roberto Borghesi e da Costanza Tabacco:

 

Addio a Jacqueline Risset

Jacqueline Risset

È morta il 3 settembre 2014 Jacqueline Risset, preziosa collaboratrice di “Anterem”. Con la nostra rivista ha condiviso la vitale stagione delle neoavanguardie, coniugata con la passione per la classicità. Nata nel 1936, è stata Ordinario di Letteratura francese all’Università di Roma Tre (dal 1976) e membro del Comité de l’Université de l’Europe, Paris (dal 1986). Redattrice di “Tel Quel” (1966-83), ha pubblicato diversi volumi di poesia e di critica.

Ha tradotto in italiano Francis Ponge e Philippe Sollers.

Ha tradotto in francese la Divina Commedia.

Doniamo ai visitatori del nostro sito la possibilità di leggere una poesia di questa autrice. La troveranno alle pagine 25-28 del n. 63 di "Anterem" [pdf 1.594KB], uscito nel dicembre 2001 e ormai introvabile.

 

"Il ritmo all’origine della forma" di Nicola Licciardello

Suonatore di chitarra

Questo breve, intenso saggio di Nicola Licciardello (relazione a un Convegno sulla danza indiana) ripercorre la storia della nozione di Ritmo nella filosofia occidentale e orientale, come principio dinamico nella genesi delle forme biologiche e artistiche.

Individua nella frattura platonica anima-corpo la crisi del ritmo in Occidente.

Comparando poi, in particolare, la retorica del ritmo nel Teatro Eurasiano di Eugenio Barba e nel Natya (teatro-danza indiano), ne mostra in entrambi il valore ascetico-iniziatico e insieme socialmente vitale.
 

 

Le vie del ritorno di Stefano Guglielmin

Le vie del ritorno di Stefano Guglielmin

Stefano Guglielmin è da tanti anni un collaboratore delle nostre edizioni. Siamo lieti di annunciare ai nostri lettori che ora esce un suo nuovo libro di riflessioni teoriche. Ha per titolo Le vie del ritorno ed è diviso in due parti.

La prima, Esilio e morte, indaga la caducità così come si mostra nell'Orestea di Eschilo e nelle Rime di Cecco Angiolieri. Confrontandosi con questi due testi Guglielmin attraversa il tragico e il comico, evidenziandone la pervasività del finito.

La seconda parte dell'opera, In altro luogo, è uno studio sull'influenza dell'altrove nella cultura illuminista, attraverso l'analisi della filosofia di Diderot, Rousseau e Voltaire. Un altrove che è geografico e culturale (l'Oriente), ma anche interno al pensiero dei tre filosofi e che interagisce con le acquisizioni della razionalità occidentale.

Il volume esce con l’editore Moretti&Vitali. Anticipiamo per i nostri lettori l’introduzione dell’Autore e la postfazione di Flavio Ermini.

 

Brigitte Oleschinski

Brigitte Oleschinski

POETICHE DI ANTEREM

Brigitte Oleschinski è nata a Colonia nel 1955. Ha studiato Scienze politiche all’Università di Berlino, città dove lavora come storico. Tra i suoi libri di poesie, rivestono particolare interesse: Mental Heart Control (1990) e Your Passport is not Guilty (1997). Tra il 2003 e il 2005 ha progettato insieme con il gruppo di teatro danza indonesiana "Republic of Performing Arts" la performance di poesia "Laut Lesung", che è stata eseguita in diversi teatri in Germania, Indonesia e Messico.

Le poesie che proponiamo ai nostri lettori sono tratte da “Anterem” 64 (giugno 2002). La traduzione è di Irmela Heimbächer Evangelisti.

Esiti della 28^ edizione

ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
 
Premio di poesia e prosa
Lorenzo Montano

 
V E N T O T T E S I M A  E D I Z I O N E  ( 2 0 1 4 )

“Raccolta inedita”, “Opera edita”,
“Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”,
“Opere scelte”


esiti della 28^ edizione

Piccolo Museo della Poesia

Piccolo Museo della Poesia

Anterem è felice di segnalare ai propri lettori la nascita del Piccolo Museo della Poesia Incolmabili fenditure. Il Museo nasce a Piacenza (vicolo della Pace, 5, a 20 metri dal Duomo) per iniziativa dell’omonima associazione culturale. I soci fondatori dell’associazione hanno perseguito tenacemente il sogno di veder nascere il primo museo della Poesia in Europa. E infatti se non si considerano le numerose Case della Poesia esistenti (le quali si configurano certamente per essere luoghi dedicati alle promozione della poesia, ma non nell’accezione prettamente museale che include i concetti di conservazione e vivificazione di un bene, di un oggetto, di un’opera d’arte), questa del museo della Poesia è davvero una prima esperienza pilota, a livello continentale.

www.piccolomuseodellapoesia.it

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