Marzo 2013, anno X, numero 19

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Silvano Martini scriveva che "la letteratura, in particolare la poesia, allarga lo spazio della vita". Con la proposta di altri autori finalisti al “Montano 2012”, nell’emozione dell’inedito come nel numero scorso, questo nuovo “Carte nel vento” prova ad allargare gli abituali confini dei generi, spaziando tra poesia e prosa poetica, tra saggio e prosa. Tutti gli interventi sono commentati dai redattori di “Anterem”, esattamente come accaduto dal vivo in occasione del Convegno Anterem di novembre 2012.

Ricordando che l’edizione 2013 del Premio Lorenzo Montano è in corso fino al 15 aprile 2013, auguriamo a tutti gli appassionati buona lettura.

In copertina, Kiki Franceschi, Le scrittrici

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Febbraio 2013, anno X, numero 18

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I testi che presentiamo in questo numero sono opera dei finalisti per “raccolta inedita” al Premio Lorenzo Montano 2012: Pietro Altieri, Daniele Bellomi, Giovanni Campana, Enzo Campi, Silvia Comoglio, Loredana Semantica. Per introdurre questi poeti sembrano ideali le parole del filosofo Federico Ferrari, tratte da "Anterem 85": "La parola poetica crea un mondo, crea il mondo, perché espone il linguaggio e le cose al loro momento inaugurale, al loro momento iniziale. (...) La parola poetica crea spazio nella trama compatta e continua della storia, offre uno spazio in cui si possa muovere l'immagine presente in ogni momento della vita. In questo spazio, l'immagine appare e la cosa può vedersi come mai si era vista, al di là di ogni previsione, di ogni pensiero calcolante, di ogni cibernetica". 

Le opere degli autori proposti spaziano tra poesia lineare, poesia e prosa poetica, poesia e segni musicali, poesia e saggio. La qualità distintiva di ciascun autore emerge, oltre che dai testi, dalle acute note critiche di Giorgio Bonacini. Ancora una volta “Carte nel vento” testimonia il lavoro intorno alla poesia contemporanea svolto dal Premio Lorenzo Montano. Siamo lieti di confermare che è in corso il “Montano 2013 – 27^ edizione” per aggiungere nuove pagine a una lunga storia.

In copertina: foto di Sara Fazzini in occasione del Convegno Anterem 2012

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All'incrocio tra poesia e filosofia

TRA FILOSOFIA E POESIA

Charme e kairòs è il titolo dell’intervento che Lorenzo Barani (filosofo, docente della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari) ha svolto nel corso degli eventi legati alla cerimonia conclusiva del Premio Lorenzo Montano, il 17 novembre 2012.

È un intervento affascinante; che tocca temi cari ad Anterem e ai nostri lettori; temi all’incrocio tra poesia e filosofia. Lo proponiamo sul nostro sito a tutti coloro che non hanno potuto ascoltarlo dalla viva voce di Barani.

Da sempre filosofia e poesia sono destinate all’incontro, a un dialogo tutt’altro che semplice perché passa attraverso l’intercettarsi di forme diverse di tempo, un intersecarsi di differenze temporali apparentemente irriducibili. Il taglio dell’attimo, che batte in sé e fuori di sé, è al contempo sia farsi presente di ciò che appare sia processo del suo disparimento. In esso la filosofia legge l’intervallo, il da…a, il farsi argomentativo del pensiero necessario. Dentro al medesimo taglio del tempo, la Poesia ascolta la gratuità felice della parola esatta. Due voci diverse dello svelamento del donarsi del tempo che proprio in quei differenti luoghi fa risuonare la sua formidabile bellezza che è prodigiosa potenza dell’ulteriorità dei divenire. Charme è, dunque, bellezza; ma è anche seduzione – bellezza seducente.

Presagire la trascendenza come scarto interno al divenire, questo è il dono del kairòs e, al contempo, è lo charme dell’esistenza.

 

Novità editoriali di Anterem

Copertina Bosco.e Copertina Silhouette

Il Premio Lorenzo Montano conosce un momento di grandezza con la premiazione dei poeti vincitori e con le giornate di lettura dedicate agli autori finalisti e segnalati. Ma non si esaurisce con questi eventi.

Con molti poeti il dialogo continua oltre la cerimonia conclusiva. E’ un confronto poetico che porta talvolta alla pubblicazione di opere di rilievo.

E’ accaduto quest’anno con Silvia Comoglio e Paolo Fichera, due poeti che si sono distinti nel corso della ventiseiesima edizione del Premio.

Di Silvia Comoglio abbiamo pubblicato la raccolta “Silhouette”, di cui anticipiamo ai nostri lettori alcune pagine e la postfazione di Giorgio Bonacini.

Di Paolo Fichera abbiamo pubblicato la raccolta “Bosco”, di cui anticipiamo l’incipit e una notizia.

I due volumi sono editi nella prestigiosa collezione di scritture “Limina”, inaugurata lo stesso anno in cui venne fondata la rivista “Anterem”: nel 1976.

Gennaio 2013, anno X, numero 17

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Entrando nel decimo anno di “Carte nel vento” è doveroso ricordare tutti i poeti e prosatori che finora ne hanno accompagnato il cammino, tra conferme di autori già noti, proposti in gran parte per testi esemplari, e scoperte di nuovi talenti, spesso punte della nuova poesia italiana. In pratica, molto del lavoro intorno alla poesia svolto negli ultimi anni dal Premio Lorenzo Montano. Questo periodico trae infatti argomento da tutto quanto accade nella composita geografia del Premio, tra i suoi vasti confini. Il presente numero è interamente dedicato ai vincitori del “Montano 2012”, commentati dalla redazione di “Anterem”, e presentati non solo attraverso le opere premiate ma anche con l’aggiunta di contributi inediti che ne amplificano il discorso e la poetica.

Per proseguire nel cammino, per rinnovare questa particolare storia della poesia con altri autori, è già disponibile il bando della nuova edizione.

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In copertina: olio su tela di Laura Caccia

Per ricordare Silvano Martini (1923-1992)

Silvano Martini

Ci sono scrittori che dedicano la propria vita interamente alla letteratura.

Sono scrittori che vivono esclusivamente “per scrivere”, tanto da vivere quasi “di nascosto”, nella discrezione e nella riservatezza, lontano dai riflettori mediatici, in nome di una grande libertà espressiva.

Silvano Martini, la cui opera è stata definita “innovativa, audace, coltissima” da Gilberto Finzi, fa parte di questa aristocratica schiera di letterati.

Con la sua ricerca letteraria – di grande fascinazione e forza linguistica – si è sempre tenuto lontano dall’audience e al di qua del mercantile consumo editoriale, anche se ha sempre potuto contare su un selezionato gruppo di affezionati lettori.

Ha raccolto la sua opera poetica e narrativa in sei volumi e ha fondato nel 1976 con Flavio Ermini la rivista “Anterem”.

Scrittore dell’immaginazione e della purezza linguistica, è stato un profondo e originale interprete del fervido clima di ricerca che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.

Nel ventennale della sua scomparsa e gli amici poeti di “Anterem” lo hanno ricordano in un convegno che si è tenuto il 17 novembre presso la Biblioteca Civica di Verona. Relatori sono stati: Agostino Contò, Paolo Donini, Stefano Guglielmin, Tiziano Salari. L’incontro è stato curato da Flavio Ermini e Ranieri Teti.

Leggi l’intervento di Paolo Donini
Leggi l’intervento di Stefano Guglielmin
Leggi l’intervento di Tiziano Salari

Una nuova esperienza del tempo in un saggio di Lucio Saviani

Finestra per Lucio Saviani.jpg

L’Eterno ritorno dell’Uguale e il “pensiero abissale” di Zarathustra non sono una riproposta del tempo ricurvo, circolare (Aiòn) di stampo greco e pagano in opposizione al tempo rettilineo cristiano-borghese (Chronos). Del resto, già nel pensiero dei greci Aiòn e Chronos erano complementari e non opposti. La redenzione a cui Zarathustra guarda si contrappone soprattutto al carattere di durata continua che soggiace a entrambe i modelli di temporalità in questione. L’annuncio di una nuova esperienza del tempo, intorno a cui gravitano tutti gli altri momenti della dottrina nietzscheana, non risiede nella ripresa del flusso ciclico del divenire. Zarathustra rivolge il suo sguardo “pieno di terrore” ai suoi discepoli quando incontra quell’autentico pensiero abissale che è l’Attimo (Kairòs). Il tempo “cairologico” di Nietzsche è il pensiero dell’Attimo, in cui si eccede il corso lineare del tempo, la durata. Il tempo come insieme di occasioni, ‘grappoli’ di eventi. Nell’eterno ritorno, la volontà è Amor fati, ma questa volta amore per il ritorno dell’eterno, il ritorno degli Attimi. Anche nelle opere Nietzsche Aiòn è il nome del fanciullo eracliteo che ripetutamente ricrea il divenire e rinnova i casi del mondo.

Leggi il saggio di Lucio Saviani

 

Convegno di Anterem: Poetiche del pensiero

Convegno di Anterem: Poetiche del pensiero

Come ogni anno, nell’ambito delle cerimonie conclusive del Premio Lorenzo Montano, la rivista “Anterem” promuove – in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona – un Convegno di poesia.
Sono in cartellone quattordici appuntamenti nel corso dei quali la poesia incontra la filosofia, la musica, la psicoanalisi e l’arte. Tali eventi si svolgono da sabato 10 novembre a domenica 18 novembre 2012 negli spazi della Biblioteca Civica di Verona, via Cappello 43.
Il Convegno ha per titolo “Poetiche del pensiero” ed è curato da Flavio Ermini e Ranieri Teti.
La finalità è far emergere l’intima relazione che unisce la poesia e le complesse problematiche del nostro tempo. Tra i relatori: Lorenzo Barani, Stefano Baratta, Alfonso Cariolato, Agostino Contò, Paolo Donini, Stefano Guglielmin, Tiziano Salari, Carla Stroppa, Vincenzo Vitiello.
Questa manifestazione muove da un’identità poetica molto precisa, caratterizzata dalla posizione concettuale e dal percorso di conoscenza della rivista “Anterem”. L’intento è di far amare a un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità.
Con questa iniziativa “Anterem” vuole dare una visibilità critica sempre maggiore alle opere dei poeti vincitori, dei finalisti e dei segnalati per tutte le sezioni in cui il Premio Lorenzo Montano si articola: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Poesie scelte”.

L’ingresso è libero.

Scarica il programma del Convegno

Il nuovo libro francese di Flavio Ermini

AssenzaLa tâche terrestre des mortels

L'ultimo lavoro poetico di Flavio Ermini è stato pubblicato in Francia da Lucie Éditions, Nîmes. Ha per titolo La tâche terrestre des mortels ed è in versione bilingue (anticipiamo qui per i nostri lettori due poesie). La traduzione in francese è di François Bruzzo. La prefazione è di Franc Ducros (originale francese) (versione italiana). Questo importante libro di poesia può essere ordinato on line:
www.lucie-editions.com
 

«Con questo libro Flavio Ermini approfondisce la sua meditazione poetica iniziata con Poema n. 10. Tra pensiero (2001), poi sviluppata nel 2006 in Il moto apparente del sole e nel 2009 con L'originaria contesa tra l'arco e la vita, in cui si intrecciano racconti, argomentazioni, canto. Questa meditazione culmina qui in un estremo affinamento della lingua, espressa dalla voce anonima che dissimula la sua complessità sotto un'impeccabile nudità.»

Dalla premessa di Franc Ducros

Flavio Ermini legge un testo da La tâche terrestre des mortels  nella versione italiana.

Una nota critica di Donatella Bisutti su "Poesia" 281, aprile 2013.

 
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