Marco Furia, Recensioni

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Suggestive tavole

Andrea Gigli, Tavole fenotipiche, Cierre grafica, Verona 2005

Un linguaggio denso, a tratti quasi claustrofobico, ricco di termini in uso nella professione medica, ma non ignaro di impronte lessicali, anche minime, vivaci spie di un possibile impegno poetico:
questa, in sintesi, la proposta di “Tavole fenotipiche”.
Il tutto trattenuto entro i precisi schemi imposti da un impulso versificatorio desideroso di definirsi (ed apparire) tale, ben consapevole del fatto che darsi una regola risulta, di frequente, operazione feconda.
Né manca l’ analisi, attenta, del rapporto instaurato col mondo dalla comune maniera di esprimere: proprio da qui, forse, l’ esigenza di rivolgersi ai modi dissimili della poesia. Andrea Gigli, insomma, ci conduce con coerente caparbietà alla ricerca di presenze nascoste, estraendo versi da una sostanza, in apparenza refrattaria, venata da peculiari suggestioni linguistiche.
Si può essere medici e poeti, ma anche medici poeti, senza dubbio.

Marco Furia