Ginevra Bompiani, Nota su “Metamorfosi”

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Ginevra Bompiani, nota su “Metamorfosi”
Premio Speciale della Giuria, sezione “Opere Scelte”

Quando ho cominciato a pensare a questa autologia, mi sono apparsi due temi possibili: la favola e l’animale. Ora andavo dietro all’uno, ora all’altro, finché un’amica non mi suggerì il modo di unirli insieme, chiamandola metamorfosi. Ogni storia, si può dire, racconta una metamorfosi. E dal vecchio gatto che aspetta la sua metamofosi finale, all’impacciato messia che non sa trasformare i segni divini in un significato, tutte queste favole ne raccontano una. Ma la metamorfosi, da Ovidio a Kafka, è legata in modo particolare al mondo animale: a quel passaggio da animale a umano e da umano a animale che, pur compiendosi continuamente, viene continuamente disdetto e dimenticato.

Un giorno ci vergogneremo di aver obliterato il ‘fratello maggiore’, come lo chiama Anna Maria Ortese. In mezzo a favole diverse, alcune edite altre no, c’è una chiacchierata tenuta al corso di traduzione dell’università di Siena, che parla di queste metamorfosi. Raccoglieva un po’ le idee dei miei ultimi corsi, in Italia e negli Stati Uniti, dedicati all’animale. Uscivo da anni di relativo vegetarianesimo, ne uscivo sconfitta, e oggi, ogni volta che affondo i denti in carne animale, li affondo un po’ nella mia. Da questa vergogna, da questa identità nascevano quei corsi, molte di queste storie, e tutta quest’autologia.

Identità e vergogna hanno più di un punto di contatto: nei loro momenti migliori, coincidono. Come sentire la propria identità meglio che quando è invasa dal rossore? E come fronteggiare il rossore, se non alberandolo come una carnagione? Ogni istante ci sorprende in una nostra segreta metamorfosi: ora siamo animali sul punto di diventare umani, ora siamo umani sul punto di tornare animali, ma qualunque cosa facciamo, o ci venga fatta, avviene uno scambio fra noi e l’animale, come avviene sull’altare del sacrificio.

Questa autoantologia vuol rendere omaggio a quello scambio, quell’errore.

Siena 2005

Ginevra Bompiani