Concetto d'altrove

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Ciclo di cinque incontri organizzati dalla rivista di ricerca letteraria “Anterem” nell’ambito del Festival Verona Poesia

Ciclo di cinque incontri organizzati dalla rivista di ricerca letteraria “Anterem”
nell’ambito di VERONA POESIA

L’impossibile filosofico

La poesia incontra l’estetica, la filosofia della scienza, il jazz.

GIOVEDÌ 14 OTTOBRE, ORE 18:00

Le domande che la filosofia pone sul senso della nostra esistenza sono destinate a restare senza risposta. E ci indicano l’impossibilità dell’uomo di accedere alla verità. Esplicito in questo senso è il poema Ur-Anti-Platone (1947) di Yves Bonnefoy, che apre questo incontro grazie all’interpretazione di Massimo Totola. Le questioni che vengono sollevate dal testo (edito per la prima volta in Italia da Anterem) sono approfondite in un dialogo tra i filosofi Massimo Donà (docente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e della Facoltà di Filosofia del San Raffaele di Milano) e Giulio Giorello (ordinario di Filosofia della Scienza dell’Università degli Studi di Milano). Il filosofo Donà interviene anche alla tromba con musiche jazz da lui stesso composte e nelle quali riversa la consapevolezza di Nietzsche quando scriveva: “Le verità sono illusioni di cui si è dimenticata la natura illusoria”. Lo accompagna Davide Ragazzoni (drums & electronics).

Sull’orlo del malessere

La poesia incontra la critica letteraria e la musica per computer.

VENERDÌ 15 OTTOBRE, ORE 18:00

Adriano Marchetti (docente di letteratura francese all’Università di Bologna) ci guida attraverso alcune esemplari opere letterarie verso l’oscura notte dell’anima, nella consapevolezza che il senso che noi cerchiamo, se c’è, è dentro di noi, nelle nostre radici, e attende di essere ritovato. L’itinerario è accompagnato dalla lettura di testi di Ariosto, Beckett, Bousquet, Char, Paulhan, Tartaglia, nell’interpretazione di Jana Balkan e di Isabella Caserta. Alcuni testi vengono letti anche in lingua originale da un lettore di francese dell’Università di Verona. Musiche originali per computer interpretate da Mauro Graziani hanno il compito di ricreare l’atmosfera trasognata degli inganni e delle illusioni necessarie per vivere malgrado il malessere a cui ci conduce la nostra esistenza.

Parole con parole

La poesia incontra la riflessione critica, l’azione teatrale, la danza contemporanea.

SABATO 16 OTTOBRE, ORE 18:00

Può accadere che la parola poetica trovi ospitalità solo in un’altra parola, in un vero e proprio processo di rivelazione. O nel passo silenzioso della danza. Ecco il tempo del poeta: quello dove si conservano i nomi, dal giorno al crepuscolo, nel variare della luce. Ne sia un esempio la lettura di testi poetici di Giorgio Bonacini, Giorgio Celli, Marco Furia. I testi sono letti dagli stessi poeti oltre che dagli attori del Teatro Scientifico. La lettura delle poesie si svolge nell’ambito di un’azione teatrale fondata su riflessioni di Flavio Ermini. Nell’ambito della lettura viene proposta una prosa di Giacomo Bergamini (poeta recentemente scomparso): Concetti d’altrove. È da questo titolo che prende il nome il ciclo di incontri organizzato da Anterem nell’ambito di Verona Poesia. Passi di danza di Michela Oldin accompagnano le riflessioni critiche. Introduce la serata Carla De Bellis (docente di Italianistica all’Università di Roma).

Forme della metamorfosi

La poesia incontra il pensiero filosofico, la musica contemporanea, la danza.

DOMENICA 17 OTTOBRE, ORE 18:00

Il pensiero poetante può trasformarsi in pensiero filosofico? Il pensiero filosofico può diventare musica? La forma musicale può passo-passo mutarsi in gesto di danza? A iniziare da una rassegna di poeti di molte lingue (francese, inglese, cinese, tedesca, spagnola, italiana) la poesia viene coinvolta in una serie di metamorfosi dall’esito sempre imprevedibile. La lettura dei testi poetici di Yves Bonnefoy, René Char, Flavio Ermini, Marie-Thérèse Kerschbaumer, Yang Lian, Lou Reed, Ranieri Teti, Ida Travi, José Ángel Valente, Christa Wolf, Andrea Zanzotto è affidata alle voci recitanti di Massimo Totola e Carla Totola. Alcuni testi sono letti anche in lingua originale da lettori dell’Università di Verona. Le musiche originali sono di Francesco Bellomi e sono affidate alle esecuzioni di Marco Dal Bon, Matteo Prevedelli e dello stesso Francesco Bellomi. Maria Giuliana Gardoni traduce in passi di danza alcune esecuzioni. Introduce l’incontro il filosofo Clemens-Carl Härle (docente all’Università degli Studi di Siena).

La cattiva strada

La poesia incontra la canzone d’autore.

DOMENICA 17 OTTOBRE, ORE 22:30

A chiusura del Festival, si tiene in Società Letteraria un concerto che vede protagonisti: Vittorio Centanaro e Luce Tondi. Entrambi genovesi, propongono canzoni di Fabrizio De Andrè. Centanaro ha partecipato alla fine degli anni Sessanta al mitico teatro di Piazza Marsala, uno spazio alternativo ai teatri "ufficiali" dove con De Andrè sigla, in termini decisivi, la sua prima produzione, quella della Guerra di Piero, Fila la lana, Via del Campo. Luce Tondi ha fatto parte alla fine degli anni Ottanta con Armando e Mariuccia Corso del "Trio Vaudeville". Nell’itinerario artistico di De Andrè, l’angoscia dell’esistenza dice di sé senza ricami, né ornamenti. Centanaro e Tondi conoscono e sanno rendere questa cadenza che disarticola la falsa armonia del mondo per dare voce e suono all’irruzione del perturbante nella nostra vita. In questo percorso interpretativo Centanaro e Tondi non dimenticano che sulla “cattiva strada” di De Andrè muovono i loro rabbiosi e poetici passi altri autori come i tre grandi chansonnier: Georges Brassens, Jacques Brel, Léo Ferré.