Editoriali 1995-2019

n. 71, L'ospite

«Anterem» dicembre 2005

n. 70, Nozione di ospitalità, n. 70

«Anterem» giugno 2005

L’essere umano come poeta, come pensatore,
come Dio, come amore, come potenza.
Nietzsche

Tutto ciò che esiste nel mondo rivelato ospita al suo interno una forza che lo destina alla fine. Niente, se non l’illusione, può impedirci di prendere atto che l’annullamento è il solo possibile esito dell’esistenza.

La voce del limite ultimo scuote il reale e rivela l’angoscia al fondo di ogni cammino.

n. 69, L’Antiterra

«Anterem» dicembre 2004

Non è solo uno, Dio, vero? Sopra ce n’è un altro di
Dio?
– Come si scrive nel luogo nuovo?
Cvetaeva

Il luogo del molteplice

Viviamo in una realtà dominata dai segni di un collasso verificatosi nell’ordine. Ogni senso che la presidiava è sprofondato nell’oscurità. Qui va cercato, in un faticoso inabissarsi del pensiero.

n. 68, Pensare l’Antiterra

«Anterem» giugno 2004

Quanti negano che la terra sia posta al centro dell’universo, affermano che ruota intorno al centro; e neppure soltanto la terra, ma anche un’altra terra, contrapposta alla nostra, cui danno il nome di “antiterra” ...
Aristotele

n. 67, Lo straniero

«Anterem» dicembre 2003

Io sono ancora aurora e già il tramonto
dice su me che il giorno è per finire
non sono ancora nato e già morire
io devo al tempo che à invertito il conto.
Ferdinando Tartaglia

n. 66, Segni del perturbante

«Anterem» giugno 2003

Mi addosso alla sua ombra
raccolgo il suo silenzio tra le mani.
Jaccottet

Ogni processo approfondito di conoscenza non porta che alla scansione di strati sempre più profondi e abissali d’incomprensibilità.

n. 65, Il perturbante

«Anterem» dicembre 2002

Quando la finestra viene aperta
e penetra l’orrore della terra –

Il bambino con due teste
– mentre una dorme, l’altra grida –
grida contro il mondo.
Günter Eich

... da dietro il vetro è in rapporto immediato con il nostro corpo, noi viviamo e subiamo il suo significato, nello stesso tempo s’impone, annulla la distanza ed entra in noi.
Jean-Paul Sartre

n. 64, Antipensiero

«Anterem» giugno 2002

Ora entriamo nella penetrazione,
nel rovescio pungente
di ciò che infinitamente si divide

nel rovescio della pupilla,
nell’estremità terminale della materia
o nel suo unico inizio. 
Valente

n. 63, La poesia pensa

«Anterem» dicembre 2001

Le poème – cette hésitation prolongée entre le son et le sens.
Valéry

La ricerca letteraria si muove tra conoscenza intuitiva e conoscenza concettuale, in un movimento che infrange la differenza dei codici; torna a sospendere la frontalità tra poesia e pensiero; provoca a pensare altrimenti.

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