RicercaCarte nel VentoSostieni la poesia Indica il Il catalogo generale di Anterem edizioniTutti i tag di Anteremtags in Carte nel ventoMarzo 2009, anno VI, numero 10
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Convegno su MontanoSono stati pubblicati da QuiEdit gli Atti della giornata di studio dedicata dalla Biblioteca Civica di Verona e da Anterem a “Lorenzo Montano e il Novecento Europeo. Gli interventi qui riuniti sono di Giorgio Barberi Squarotti, Flavio Ermini, Gio Ferri, Claudio Gallo, Maria Pia Pagani, Tiziano Salari. Curatore degli Atti è Agostino Contò, a cui si deve l’introduzione al volume. Viaggio attraverso la gioventù di Lorenzo MontanoViaggio attraverso la gioventù di Lorenzo Montano viene edito per la prima volta da Mondadori (1923). Successivamente l’opera sarà pubblicata da Rizzoli nella collezione B.U.R. (1959), con un saggio di Aldo Camerino (1901-66). Tale saggio viene riproposto in questa terza edizione, che si presenta arricchita da una biografia e una bibliografia aggiornate, a cura di Claudio Gallo, oltre che da una riflessione interpretativa di Flavio Ermini. La poesia del pensieroIntervista con Flavio Ermini a cura di Antonio Ria Flavio Ermini è stato intervistato da Antonio Ria il 15 gennaio 2013 negli studi di Milano della RSI / Radiotelevisione svizzera – Rete 2. Nuclei centrali dell’intervista sono stati: il suo ultimo libro Il secondo bene (Moretti&Vitali, 2012) e la poetica della rivista “Anterem”. Contenuti più vistiChi è on-lineCi sono attualmente 0 utenti e 0 visitatori collegati.
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Tommaso Lisa: Reset (doppio set di sette settine)Reset(doppio set di sette settine)
in seni e rientri fratte
da istmi appaiono le isole tra uffici e docks del porto sull’orizzonte a giorno cereo scolora il cielo e oil terminal al vento cloro e piscine e radar in nebbia che dirada a strisce flesse e fratte per l’irritante sole fra terre di riporto i cartelli nel giorno curvano l’oltrecielo argentei dentro il vento colloso sottovento in tornanti digrada l’asfalto e ferme effratte scontrate sotto al sole le auto verso il porto occultano nel giorno lunotti sotto al cielo gli eurofighter in cielo sibilano nel vento in formazione rada su necropoli e fratte e off-shore scagliano al sole tra scafi da diporto sponsor in gare a giorno tra crisofite il giorno dirada gonfi in cielo cumulonembi al vento sopra la steppa brada degli slum catafratte dalle lenti da sole dei militari al porto jeep coi tanks di supporto a guerre d’oggi giorno antenne verso il cielo e rondini nel vento in trame di contrada graffitate a spray fratte le firme vuote sole crew di skaters al sole bassifondi del porto il traffico ogni giorno di fusoliere in cielo tra voci chiocce al vento sottomarini in rada dighe foranee fratte
codici a barre in fosco
tessuto arato a sbalzi dalle robinie brulle le involute sui colli righe dei campi dietro le postazioni a parte lo sfondo al cielo immoto zigzagare di moto smog imbrunito e fosco grigioferroso a balzi di selve ingenti brulle balle irte mucchi e colli sopra i piazzali dietro ad un tir che riparte da altoparlanti a parte suona un jingle remoto e ambulanze nel fosco pulvirulento in sbalzi sirene bluastre brulle zone e zombie tracolli luminescenti dietro insegne police dietro a volanti appartate e pattuglie di moto tra le rinfuse e il fosco inseguendo a sobbalzi contrabbandieri in brulle dune aride e tracolli turbinano in decolli gli elicotteri dietro alla stazione in parte rotta dal terremoto sventaglianti nel fosco saracinesche a balzi per bonifiche brulle frastornate le brulle spiagge e i mugli sui colli dal night-club chiuso dietro gli ombrelloni in disparte gialli gommoni in moto con scafisti nel fosco solcano il mare a sbalzi grigi i gabbiani a balzi planano in rocce brulle guano burrasche crolli di infrastrutture dietro le impure scorie sparte e un aerostato immoto staziona in cielo fosco
rotoli di alte reti
scuotono in scrosci al suolo in porpora e oro fine i dipluri dai rami di stecchite piante oltre basi nucleari scisso tra scie di cirrostrati in molteplici strati slabbrati e cupe reti arso il crettato suolo in crepe e ghiaie e fine l’intricarsi di rami dal cimitero oltre l’isolato rescisso vira in verdeblu scisso per alcali e acidi a strati il cr 6+ in greti su orti e banchine al suolo nascoste dalla fine stria di ossidati rami cola in sintesi oltre avariate scorie in coltre viscosa viola scisso vitreo il brago a strati tumescenti e arboreti diramano sul suolo vibrando in modo affine versicolori rami tra i tetti di ferrami sparsi su sponde oltre spurî cascami scisso e idistinto su strati celle e rulli di reti di fabbriche sul suolo il laminato fine e il pretrattato a fine lavorazione in rami d’assemblaggi posti oltre questo increspato e scisso susseguirsi di strati tra gli impianti segreti si ritorce sul suolo in magazzini e al suolo il fango e scoria fine tra gru e putrelle e rami in architetture oltre rilieva un reale scisso dai polimeri a strati nelle invasive reti
brusii in bassa banda
antri e alti altari tra anse di database in diedri settori e scansiti echi elementari il tetro nero circuito d’oro ricalca un suono muto scuro orrido spremuto tra relé in ombra sbanda driver dischi di danze irti attrattori e diedri dentro campionati echi stampati in stretto tetro flusso colore al fluoro in card suonano in coro le tracciature e muto a alto voltaggio blanda- mente rapprende astri e anse in brevi brusii e diedri foreste in suoni in spechi deframmentando tetro solchi e sorgenti al tetro spandersi di ioni in oro circuitato il premuto tasto onde contrabbanda triggerazioni oltre anse e i resti di poliedri bisbigli al plasma echi nei video-tape altri echi dal desktop dentro il tetro siliceo spettro d’oro di sinapsi ago muto per celle in larga banda tra arborescenti anse pulsa oltre orli e diedri in set suddetti i diedri dentro agli espansi echi rudi i rumori e il tetro spunto di selce e cloro rossastro nel bismuto clonando in sarabanda cavi coassiali in stanze tubi al neon tiltati e anse trasformatori in diedri dilatati in micro echi masse blu in buio tetro cristalli e astri in atro oro dentro dendriti muto sistri e settori in banda
vedute in controluce
di residence tra cose formicolanti in varie strade e curve nel terso proliferare in giro confondendo la spoglia cifra di skyline e murmuri di tv accese e muri azzurrati la luce si sgrana tra le cose disposte in pose varie dentro uno schermo terso pixel slot bite a giro nella silicea spoglia delle schede si spoglia in camera tra i muri e gli armadi la luce che staglia fioche cose messe nel frigo varie cogliendo il filo terso dei contorni nel giro di oggetti sparsi a giro in una stanza spoglia tra le muffe sui muri vividi prismi in luce allungano ombre e cose in parabole e varie insegne al neon deterso dal temporale il terso orizzonte in un giro chiude una terra spoglia con i pod dietro i muri recintati nella luce leucemica viscose dai sensori in avarie di strumentazioni varie tracce di radon terso odore acre in giro di diossina che spoglia fulvi i rovi sui muri in crepuscoli e luce riverberata in cose mutate vorticose accatastate e varie stilla rugiade il terso filo spinato in giro sui gates veste e spoglia la calce sopra i muri di shelter calda luce spettrometriche spie
dai telescopi ai lati cupole chiare a scacchi di osservatorî in gusci proiettano strie e file sui dossi dietro i monti cittadine nel verde e l’afa d’ocraverde secca asfittica in spire sparge le nubi ai lati di caseggiati a scacchi miriapodi tra i gusci dei cassonetti in file attorniano i tramonti lattiginosi i monti rigati in grigio-verde e i resti tra le spine di ferri affastellati gas acidi in scaracchi sotto i fari tra gusci effervescenti in file le cave vuote e file di atri teatri di monti la moto al cross nel verde che sgomma torba in spire truce stremata ai lati dietro recinti a spacchi nella melma che sguscia ai bordi chiuse in gusci celesti luci in file sulle piste oltre i monti scandite in luce verde tra gli infrarossi e spie le scritte nato ai lati su derive alte a scacchi arbusti e luci e stacchi e romboedrici gusci nel buio fredde file di radar sopra i monti dove la terra e il verde increspano luci di spie soldati posti ai lati e in cielo decollati scintillano a scacchi dopo rullaggi i gusci di jet catafratti in file i falò sopra i tramonti barbagli in mezzo al verde brividi e bluastre spie agglomerati in pace
siti presso una fonte radioattiva la sera tra punte di palme astri riverberati dentro al buio botro in zone su cui stanno tra i raggi di luna nei paraggi elicotteri apache posti sui pad al fronte strati sterili a sera e scavatori a nastri nel giacimento dentro i fanghi delle zone dei derricks in azione pozzi e gallerie a raggi un bulldozer capace che sta sbancando il fronte tra gli hangar una serra e i bunker su pilastri e tubazioni dentro flares di torce da dentro gli oleodotti zone con i monitoraggi d’inquinanti rampe e space frame in piste di fronte a atterraggi di sera di aerei-spia fra gli incastri di barene olivastri mucillaggini dentro acri e salmastre zone restano in scuri raggi catrami senza pace campi minati al fronte nel caldo effetto serra posti di blocco a sera sotto agli infiniti astri brillanti scorre dentro tubi posati in zone desertiche a raggi il petrolio acre e pece su rena e sabbia in fronte a caserme la fonte di fumi densi a sera tra i soldati grigiastri investe cortei dentro mimetizzate zone scuotendo a gruppi in raggi bandiere della pace autostrade di notte
frangenti azzurre i campi anabbagliando clivi con flash fluorescenti e albe nel riverbero stinto di sterpeti e improvvisi boati e esplosioni in nubi friniscono tra nubi per subsonici a notte propulsori sui campi e incursioni dai clivi a bassa quota in albe rivelano uno stinto stabilimento e avvisi di divieti tra i visi mimetizzati nubi offuscano la notte da anticarro nei campi e batterie sui clivi fioriti in chimiche albe stazioni meteo stinto appare un indistinto scavo edile divisi azoti ossidi nubi booster in stadi a notte sganciati sopra i campi da capsule e declivi in immagini ir albe su autoblindo tra scialbe traccianti nel distinto sparire d’indivisi bagliori ufo le nubi s’addensano di notte la scoria imbianca campi smottando in cretti i clivi benne e antenne proclivi ai crolli autosilo in albe sfumate in uno stinto seguirsi di preavvisi di rossi stop tra nubi nel cuore della notte e logistici campi corazzati tra i campi minati che dai clivi schermano in algide albe fioco il bagliore stinto di contraeree invisibili missili tra le nubi mentre scende notte lacrimogeni e carte
guerre urbane nel fondo di vie i blindati e celle l’assetto a scudo ferma spari a salve fra i pali registrazioni a chiazze e interferenze radio rumore della radio risuona tra le carte dei giornali lo sfondo in vetrine e asticelle di ponteggi che fermano calcestruzzi coi pali su attici i fiori a chiazze nella scarpata chiazze bruciate e brulle a gradi o distributori e carte il suburbio profondo compresso tra le celle di campo resta ferma l’ira che svelle i pali viali auto antenne pali squatters in gruppi a chiazze la mattina alla radio la città è insonne e scarti di graffiti fan sfondo a un bus sotto facelle che al supermarket ferma intirizzita ferma gente in quartieri e i pali tensostrutture a chiazze negli showroom le radio tra i tendaggi e le carte la pattuglia di sfondo stornata da procelle black-block chiusi in celle la polizia che ferma corduli infranti e pali manganellando a chiazze news di g8 alla radio l’estintore tra carte un morto cade in fondo coi no-global a sfondo pestaggi nelle celle simmetriche aria ferma il siderurgico i pali campetti stenti a chiazze impianti e raggi radio per spente prese scart i terrazzi in un velo
dietro i palazzi in centro un autobus che arriva schiacciando cose a terra carte e bottiglie rotte ventoso alza una veste nei viluppi del flusso d’aria spinto nel flusso che oscura sotto al velo il cosmo senza centro tecnici sulla riva scavano nella terra tra cavi e linee rotte fluorescente la veste antinfortuni investe le file in mezzo al flusso dei fari dentro il velo di smog in vie del centro e i rifiuti sulla riva dal mare spinti a terra tra le alghe e cose rotte avariate e corrotte tra gli inquinanti investe il mutevole flusso di merci quasi un velo che stringe al centro il black hawk in deriva che svisa e scende e atterra e la scura scia a terra rintracia rette e rotte tra casse e scatole e investe l’ipermarket nel flusso delle merci in un velo di smog dal centro si dirama verso riva in catena corriva tutto va sotto terra nel gioco di ininterrotte scene che investe nel vento e sparge un flusso di polverone a velo spostando il baricentro per i lavori del centro il camion svolta e arriva tra betoniere e terra e calce in mura rotte un alone riveste il collidente flusso dei versi in vacuo velo i lunghi attracchi a schiera
fregate chiatte brezza sottomarini e schiuma chiudono ormeggi in rade ridde di radar sparte tra i sonar sulla sponda missili Trident in guerra e fra trincee di guerra oltre torrette a schiera Boeing stanno nella brezza e ferri e affusti e schiuma affastellati a rade maglie saldate e in parte obsolete fan sponda fotocellule a sponda reticoli di guerra è vietato da schiera spinata iridea brezza oltrepassare schiuma a bolle il brago in strade tra i cumuli in disparte sotto a stelle in parte l’asfalto che sprofonda per cingolati in guerra e le uniformi a schiera bandiere nella brezza la mimetica schiuma che il marrone sorrade su insenature e rade sfuocate nella parte a est i palloni-sonda lasciano scie di guerra gli aerei-spia a schiera stratofortess in brezza nerastra che si sfuma e l’acquafan la schiuma su riviere e autostrade le strobo si dipartono dalla disco alla sponda bruciata nella guerra racket di bande a schiera armate spari ebbrezza sugli spiazzi la brezza leva cinerea schiuma stralci e tabloid abrade rossi occhi in ogni parte ricevono di sponda gli effetti della guerra in tv i morti a schiera
viluppi in foschi fumi
di raffinerie e nubi rafferme in una forma si addensano sui prati tra cisti e auto in sosta nelle pieghe del reale un trattore spento su zolle trite spento ara le zolle in fumi solchi e stridii tra nubi rintraccianti la forma d’opima terra ai prati e i divieti di sosta nell’atmosfera irreale di alti pilastri il reale sugli svincoli spento il semaforo e i fumi di tangenziali in nubi giunture fuori forma copertoni sui prati rugginoso risosta sgorga in bitumi e sposta scoli acidi e iperreale cumulo di coils spento per materassi e fumi ingrossa grasse nubi tra assi marci che sformano sfardellando sui prati in lai rai dai bui prati lucidi i led di sosta la tradotta del reale su di uno schermo spento saettano i fuochi in fumi matrici mute e nubi protozoi in una forma rappresi e scuri a forma inquinanti nei prati bifidi rami in sosta macerati dal reale oltre a un ammasso spento tra le rovine e fumi di proiettili in nubi rosse galassie e nubi ombre che il cosmo sforma umide sopra i prati scuri reparti in sosta sul collasso del reale e freddo frinire spento le scene spente in fumi
in fabbrica la nassa
rappresa i tenui fili viscosi e scarti e resti lavorati di vetro in lamine e fogli e il poliammide sparso che cola nello stampo le poliestere in stampo stirato in grigia nassa di canaline e fili nel capannone i resti tele screziate in vetro lattice gomma a sfoglie insuffla gas sparso asettico tra le cose sparso canceroso lo stampo costretto dalla nassa mixa additivi in fili calandrati tra i resti scure scaglie di vetro e coadiuvanti a sfoglie abscissione di foglie sintetiche cosparso si ripete lo stampo di monomeri in nassa craking fenoli a fili saturi eteri e resti addizionati in vetro laminati di vetro coloranti su foglie lubrificante sparso poliuretano in stampo raffredda in una nassa polivinile a fili tra polimeri e resti di propileni agresti bianche schegge di vetro- resina gonfiano foglie stelle a spilli cosparso termoindurenti in stampo sulle falde la nassa termo-processi e fili quiete resine a fili unici eterei resti estrusi e orditi in vetro negli stireni a sfoglie e l’eposside sparso attratto nello stampo unito in una nassa
porte tendaggi cose
all’ingresso in un lampo la pareti di casa crettate tra le croste l’armadio appare vuoto e dei cd la gamma tra poltrone coi buchi le macchie scure e i buchi nello specchio le cose dal pc in rete un lampo password violate in casa nel salotto le croste di pane sparse e il vuoto cavi seriali in gamma l’evanescente gamma dei prodotti e coi buchi le giacche scarpe e cose una cerniera-lampo vestiti smessi in casa s’attaccano le croste tra cibi in sotto vuoto lenzuola e un letto vuoto sfatto e sporco la gomma sui mobili e nei buchi gli shampi in bagno e cose peli e pettini un lampo nei corridoi di casa equorei umori e croste sui soffitti le croste e dentro il frigo vuoto dai prodotti ingromma confezioni coi buchi cibi in cucina e cose su stoviglie in un lampo gli odori della casa nelle stanze di casa la moquette e le croste tra cicche spente un vuoto lampadario che inganna in salotto ombre e buchi gli ombrelli luci e cose che svampano in un lampo di pubblicità il lampo un jingle nella casa con stracci e moci e croste ha il corridoio un vuoto Aperto sulla gamma muta di prese e buchi per soglie intrecci cose
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