Marco Mioli, videolettura da “Leggi questo libro”, nota di Laura Caccia

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leggi questo libro: ci invita Marco Mioli. E, del continuo, persistente coinvolgimento che viene messo in atto, veniamo immediatamente resi complici. In un duplice senso: quello del partecipare al testo in modo consapevole, interrogandoci, insieme all’autore, sulle questioni poste, e quello del farci lettori critici dei rituali comunicativi attuali.

I testi, pervasivamente interrogativi, esigono un lettore che stia al gioco. Un gioco libero e fermo, che richiede “un minimo di serietà altrimenti / anziché scrivere con la penna. // finisci tu la frase”.

Le frasi interrogative, come un ostinato ritmico, rimarcano il disegno dei versi, mentre la melodia, franta e dissonante, sollecita questioni esistenziali, intervallate a espressioni della comunicazione social, a richieste al lettore di completare la frase, a “clicca qui” ripetuti.

Link di collegamento apparentemente impossibili, che proprio per questo si fanno magia: una forte complicità scrittore-lettore nello smascheramento dei rituali social, nelle interrogazioni di senso, nelle aperture sull’oltre. Marco Mioli lascia intravedere fino a dove si possa arrivare: nella scrittura, fino a superare il limite apollineo, formale, “sempre più. / fino a farci scoppiare / il cuore”, e, nella lettura, fino a essere sollecitati a chiederci, a partire dai primi versi, perché si stia leggendo, cosa ci abbia “spinto fino a qui” .
 

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c'è un impasto umano

è difficile dargli quel senso

non posso dire troppo qui
 

preferirei scolorire encausti

trascinare radici

pendolare lampioni
 

consumare marciapiedi

ma non a san lazzaro

spero nemmeno tu ci vada.
 

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soffri di coliche

relazionali?

 

lo so che ti piace stare in compagnia.

 

come ti trovi li?

dove senti che altri non potrebbero mai arrivare?

 

dove percepisci le distanze che ti scollano.

 

paura vero?

 

un aperitivo ricongiunge l'universo

dopo mitragliate di baci a pagamento.

 

ma non qui.

 

please.
 

un minimo di serietà altrimenti

anzichè scrivere con la penna.

 

finisci tu la frase.
 

clicca qui per compilare la parte finale.

 

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densità di fumi rupi

asciutte sponde di mari

profondità di tebe

 

e tu?

 

dove sei ora?

 

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sempre più.

fino a farci scoppiare

il cuore.

 

fino ad oltrepassare

un limite apollineo

a cui siamo sconfinati

per eterno sentimento d'ordine.


 clicca qui per uscire.

 


Marco Mioli (Montecchio Maggiore 1982) si laurea in Architettura presso l'Università IUAV di Venezia e successivamente studia Scienze e Tecniche del Teatro approfondendo una ricerca sulla relazione tra suono, spazio e scenografia.

Come critico d'arte ha pubblicato testi per artisti e mostre tra cui un'esposizione di arte contemporanea al Museo Archeologico di Napoli.

Le sue poesie sono finaliste al Premio Lorenzo Montano e al concorso Opera Prima.

Vive e lavora a Trissino (Vi) e Pola (Hr).