Carlo Gregorio Bellinvia, audiolettura di “L’oggetto della sveglia”, nota di Mara Cini

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Da questo testo un’impressione quasi visuale, “molto colorata”, piena di immagini suggestive: surrealisti cieli blu alla Mirò, texture puntinate alla Lichtenstein poi voci del mito innestate su inquadrature pullulanti di “avanguardie del Novecento”.

Ritroviamo, mi pare, Eluard in lieve tinta del sogno e lineata foglia della mano

E in certe chiome nella corsa che vanno a tingersi nel mare e nella forma sul cuscino ci sono anche Dalì e Domenico Gnoli!

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Carlo Gregorio Bellinvia è nato a Reggio Calabria nel 1985 e vive a Livorno. Nel 2006 ha pubblicato Per i vicoli, macellai di piccioni e spettri di carta per Cicorivolta edizioni. Quindi, dopo un lungo pe- riodo di abbandono della scrittura, nel 2013 un suo scritto è stato inserito in Poem Shot vol. 1, traversate di testi esemplari da 15 autori italiani a cura di Davide Castiglione, su Poesia 2.0. Nel 2014 ha pubblicato Il lastrico per LietoColle edizioni. Per due volte, nel 2015 e nel 2017, è risultato semifinalista al Premio Nazionale “E- lio Pagliarani” per l’opera inedita. Nel 2019 ha ricevuto una segnalazione al XXXIII Premio “Lorenzo Montano” per la prosa inedita. Suoi scritti sono apparsi su “Nazione Indiana”, “Argo”, “Poesia del nostro tempo”, “Poesia 2.0”. La sua ultima opera è l’e- book Domotica del labirinto, Kipple Officina Libraria (2020). È presente in Cronache dall’ultimissima poesia italiana a cura di Dimitri Milleri, su “Poesia del nostro tempo”. È stato candidato nel 2018 e nel 2020 nella selezione per il Quaderno Italiano di Poesia Contem- poranea di Marcos y Marcos. Nel 2020 è risultato finalista con menzione d’onore al 6° Premio Nazionale Editoriale “Arcipelago itaca”.