Flavio Ermini

Mostra personale dell’artista russa Larisa Bolshakova: dal saggio critico di Flavio Ermini

1    Le ricerche espressive più libere del nostro tempo passano, nel corso della loro evoluzione, dalla forma compiuta al suo presupposto. È la conseguenza di un convincimento radicato nel Novecento: si raggiunge meglio il significato dell’esistenza indagandone la struttura piuttosto che le sue manifestazioni.

Premessa di Sirio Tommasoli, curatore della Mostra personale dell’artista russa Larisa Bolshakova

L’arte non ha confini, si espande nel mondo seguendo i flussi del pensiero, le energie dello spirito, le ragioni dell’intelligenza. Se l’artista ha una terra di origine, non ha tuttavia limiti di luogo o di cultura: è un libero cittadino del mondo. E chi si oppone a questa libertà, al manifestarsi della sua parola, alle forme e ai suoni che invadono lo spazio da direzioni diverse in un divenire che non ha mai trovato fine, si oppone alla vita provocando pause dannose quanto inutili alla storia.

Moscow Petrovka street

Moscow Petrovka streetMoscow Petrovka street di Larisa Bolshakova

Barcelona

BarcelonaBarcelona di Larisa Bolshakova

Moscow-city under construct

Moscow-city under constructMoscow-city under construct di Larisa Bolshakova

My city

My cityMy city di Larisa Bolshakova

Old factory

Old factoryOld factory di Larisa Bolshakova

Trés fragile

Trés fragileTrés fragile di Larisa Bolshakova
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