Gennaio 2012, anno IX, numero 16

Logo di Carte nel Vento

L’esperienza della ricerca continuamente si rinnova. Coltiva una storia delle idee e delle forme, ben sapendo che un pensiero può diventare oggetto d’arte. Procede verso una nozione di verità. Procede tra forma e senso, nella tensione. Tra mimesi e realtà, ascolta una voce nel buio.
La difficoltà di essere poeti risiede anche nel mantenere attivo questo labile ascolto, mentre intorno tutto è stordimento.
Alcune tendenze della poesia italiana contemporanea, con i commenti della redazione di “Anterem”, costituiscono la parte prevalente di questo numero che ospita i finalisti del 25° “Montano”. I contributi di questi autori, espressioni di varie sensibilità e forme, si pongono quale ideale viatico per la prossima edizione del Premio che scade a fine marzo.
Oltre alla poesia, in questo XVI “Carte nel Vento” che ci restituisce la variegata offerta del Premio Lorenzo Montano, figurano prosa, musica, saggistica, critica letteraria, arte visiva.

(immagine di copertina di Kiki Franceschi, Historia)

Dicembre 2011, anno VIII, numero 15

Logo di Carte nel Vento
 

Questo numero di “Carte nel Vento” è interamente dedicato al convegno Parola per parola, recentemente promosso da “Anterem” e dalla Biblioteca Civica di Verona, in occasione dei 25 anni del Premio Lorenzo Montano.

Per consentire una lettura ottimale, dato l’elevato numero di contenuti, uscirà frazionato in due parti. Nella prima, oltre al ricordo di Adriano Spatola, trovano spazio i testi commentati dei vincitori del 25° “Montano”: Paolo Donini, Mariangela Guàtteri, Giovanni Infelìse, Tiziano Salari. Questa proposta è l’ideale premessa alla nuova edizione del Premio, di cui è possibile scaricare il bando.

Bellezza e verità

Bellezza e verità

Desideriamo condividere con i nostri lettori un saggio di Loredano Matteo Lorenzetti, presentato nell’ambito della “Settimana internazionale della ricerca” svoltasi a Matera dal 3 all’8 ottobre 2011, con la direzione scientifica di Mauro Maldonato.

Il saggio pone questa domanda preliminare: esiste un rapporto fra la bellezza e la verità?

È un quesito che sembra potersi affrontare con un percorso d’indagine pluridisciplinare attraverso la seguente proposta: la bellezza, nelle sue diverse forme, genera anche qualche verità e che l’una e l’altra trovano radici nell’esistenza.

Cioè che nel ‘luogo della vita’ l’una possa essere d’orientamento per la ricerca inventiva dell’altra.

In questo cammino, l’esame di tale rapporto conduce progressivamente a chiedersi se entrambe – nel loro multiforme relazionarsi – non siano altro che modi per pronunciare autenticamente se stessi in una ulteriore scoperta inventiva: quella del destino a cui ciascuno di noi è chiamato nel costruire quell’architettura dell’anima attraverso la quale ospitare e dare assetto a verità e bellezza di sé.

 


 

Loredano Matteo Lorenzetti è docente di Psicologia generale all'I.S.S.R. - Pontificio Ateneo Lateranense - Ancona.

 

Giorgio Bonacini: Sequenze di vento

Giorgio Bonacini

Giorgio Bonacini

Sequenze di vento

Sequenze di vento




Giorgio Bonacini (1955) ha fatto parte del gruppo d’arte e poesia “Simposio Differante”. Dal 1989 è redattore di “Anterem”. Tra i suoi libri di poesia: Teneri Acerbi (1988), L’edificio deserto (1990), Il limite (1993), Falle farfalle (con A. Pellacani, 1998), Quattro metafore ingenue (2005). Dopo sei anni di silenzio, Bonacini torna a proporci una nuova opera poetica: Sequenze di vento, Le voci della luna, 2010.

Ai nostri lettori sono qui riservate alcune preziose anticipazioni: cinque poesie tratte dal volume, la prefazione di Mara Cini, la postfazione di Marco Ercolani.

Parola per parola

Convegno internazionale di poesia

Parola per parola

In occasione dei venticinque anni del Premio Lorenzo Montano, la rivista “Anterem” e la Biblioteca Civica di Verona promuovono un Convegno internazionale di poesia.

Sono in cartellone dodici appuntamenti che prevedono eventi poetici, filosofici, musicali e artistici con autori internazionali. Tali eventi si svolgono da venerdì 11 novembre a domenica 20 novembre 2011 negli spazi della Biblioteca Civica di Verona.

La nozione sulla quale ruoterà il Convegno è “Parola per parola”. La finalità è far emergere l’intima relazione che unisce la poesia e l’umana esistenza, ponendo al centro dei vari incontri le questioni che legano la poesia alle complesse problematiche del nostro tempo.

Saranno oggetto di riflessione e dialogo le opere di alcuni grandi poeti e filosofi, tra cui Bonnefoy, Celan, Cvetaeva, Heidegger, Jabès, Martini, Nietzsche, Rimbaud, Spatola, Zanzotto.

Questa manifestazione muove da un’identità poetica molto precisa, caratterizzata dalla posizione concettuale e dal percorso di conoscenza della rivista “Anterem”. L’intento è quello di far amare a un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità.

Con questa iniziativa “Anterem” vuole dare una visibilità sempre maggiore alle opere dei poeti vincitori, dei finalisti e dei segnalati per tutte le sezioni in cui il Premio Lorenzo Montano si articola: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Poesie scelte”. L’intento è di offrire loro un’occasione pubblica d’incontro e di riflessione critica davanti a una platea qualificata di studiosi e appassionati.

Scarica la locandina del convegno
Scarica il programma del Convegno

Trasversale

Trasversale

Trasversale” è un blog curato da Rosa Pierno. Nasce come progetto di attraversamento: un percorso tra le arti e in genere fra i vari domini culturali: letterario, filosofico, estetico, musicale, non escluso quello scientifico.

Tale percorso si snoda per enucleare le specificità dei mezzi espressivi che contraddistinguono le diverse discipline, nella convinzione che ciò che può esprimere uno specifico mezzo espressivo, non lo può fare nel medesimo modo un altro mezzo espressivo.

Questa diversità produce un diverso senso. In questo risiede l’irriducibilità ed essa va salvaguardata e tenuta in considerazione quando si voglia con mezzi differenti prestare voce a campi tanto distanti.

Valga per la lingua che vuol far parlare la musica o l’arte e valga per la filosofia quando vuol prestare la propria voce all’arte.

Questa specificità, che Heidegger individuava persino nella lingua greca che ha formalizzato la filosofia, a maggior ragione vale per aree non linguistiche, per strumenti così difformi tra loro quali sono quelli che disegnano la costellazione delle nostre conoscenze ed elaborazioni.

Il blog, in questi nove mesi di vita, ha ospitato interventi volti a offrire un ventaglio di esperienze nei vari ambiti culturali con atteggiamento sempre incline a esercitare una lettura critica.

 

Lucio Saffaro: "Disputa cometofantica"

Lucio Saffaro(1929-98) ha elaborato in oltre 50 volumi un’opera singolare, alle frontiere del numero e della poesia, dove la poesia giunge a farsi, come scrive Ricoeur in un saggio sull’artista, «pensiero del pensiero».

Dal 1999 è istituita a suo nome una Fondazione, grazie alla quale nel 2011 viene pubblicata la narrazione poetica Disputa cometofantica, della quale proponiamo per i nostri lettori l’incipit. Saffaro anche in questo lavoro – accompagnato dai saggi di Gisella Vismara e di Flavio Ermini – rappresenta una personalità intellettualmente poliedrica, il cui particolare sguardo attento e originale sull’esistenza non smette mai di indagare in modo interdisciplinare tra letteratura, arte e scienza.

Si tratta di una figura di erudito antico che ha prodotto testi originali e complessi, quadri e disegni, ed ha elaborato studi matematici e nuove forme di pensiero caratterizzate dalla volontà di superamento della divisione tra pensiero scientifico e cultura umanistica. Nel corso degli anni, Saffaro ha collaborato in più occasioni con “Anterem”.

Sue scritture si possono leggere sui numeri 50, 52, 53, 56, 68, 73, 79 della rivista.

Improvviso e dopo: Premio Lorenzo Montano 1997

Giuliano Mesa - Premio Lorenzo Montano 1997

Giuliano Mesa (1957 – 2011)

considera che questo non è più questo
che fuori non è rimasto nulla
fuori più nulla
la strada l’asfalto la polvere
dentro la culla vecchia vuota

immagina che questo non può tornare
nemmeno come un’immagine

dentro più nulla
le ciglia le palpebre l’occhio
fuori la luce calda vuota 

considera che questo non è più questo
fuori non è rimasto nulla
dentro più nulla
breve lunga breve, breve lunga breve
lunga breve breve, breve breve breve

 

“Improvviso e dopo”, da cui è tratto il testo qui sopra riproposto, vinse il Premio Lorenzo Montano nel 1997, anno in cui venne pubblicato in volume da Anterem edizioni. L’opera contiene la prefazione di Giuliano Gramigna (“Si sa a che effetto riesce la constatazione della nullità della parola, e del suo oggetto. Ce ne sono almeno due esempi insigni: Beckett e Caproni...”) e le preziose note ai testi dell’Autore (“Se affiorano echi beckettiani, nessuna casualità, pur nell’improvvisazione, perché proprio leggendo Beckett, or sono vent’anni, cominciai a scrivere, nel limite della giovane età e del poco talento, com maggiore consapevolezza – e chiudere i conti con i padri, anche per i figli più indegni, è sempre arduo”). 

 

questo è deriso
perché non ha capienza
è una maceria mutilata
una glottide secca
una mucosa dove non permea nulla
né nulla trattiene perché s’intorbidi
o s’intrida almeno di globuli
nei ruvidi interstizi
prima e dopo che sia finito
che sia deciso questo almeno
questo passarsi la mano

da “Anterem” 53, dicembre 1996

Filosofia e poesia in Maria Zambrano

le ragioni del sentimento

Leggere Maria Zambrano è come attraversare un bosco misterioso, che ad ogni svolta presenta una sorpresa, un’apertura, un rimando inatteso. Così è anche, e forse soprattutto, per Filosofia e poesia, pubblicato nel 1939, dove la parola ragionata/intenzionale e la parola incantata/occasionale danzano tra calorosi abbracci e lontananze ostili. In un percorso che da Platone conduce fino al cuore del Novecento, la filosofa spagnola affronta un tema che continua ad affascinare: il rapporto tra la “violenza” della filosofia e lo sguardo “caritatevole” della poesia, rapporto agonico e fecondo al tempo stesso. Cultrice di un “sapere dell’anima” e propugnatrice di una “ragione poetica” la Zambrano non può che vivere in sé la lacerazione e la compenetrazione dei due versanti della parola, filosofia e poesia, contrastati amanti in perenne, inquieto, dialogo.

Il saggio Le ragioni del sentimento: filosofia e poesia in Maria Zambrano di Carlo Penati pone in questione tali riflessioni e impone nuove domande. La tematica alla quale questo lavoro porta un importante contributo è “Antipensiero”, affrontata sul n. 64 di “Anterem” (giugno 2002).

 

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