RicercaSostieni la poesia Indica il Il catalogo generale di Anterem edizioniTutti i tag di Anteremtags in Carte nel ventoMarzo 2020, anno XVII numero 45
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Convegno su MontanoSono stati pubblicati da QuiEdit gli Atti della giornata di studio dedicata dalla Biblioteca Civica di Verona e da Anterem a “Lorenzo Montano e il Novecento Europeo. Gli interventi qui riuniti sono di Giorgio Barberi Squarotti, Flavio Ermini, Gio Ferri, Claudio Gallo, Maria Pia Pagani, Tiziano Salari. Curatore degli Atti è Agostino Contò, a cui si deve l’introduzione al volume. Viaggio attraverso la gioventù di Lorenzo MontanoViaggio attraverso la gioventù di Lorenzo Montano viene edito per la prima volta da Mondadori (1923). Successivamente l’opera sarà pubblicata da Rizzoli nella collezione B.U.R. (1959), con un saggio di Aldo Camerino (1901-66). Tale saggio viene riproposto in questa terza edizione, che si presenta arricchita da una biografia e una bibliografia aggiornate, a cura di Claudio Gallo, oltre che da una riflessione interpretativa di Flavio Ermini. La poesia del pensieroIntervista con Flavio Ermini a cura di Antonio Ria Flavio Ermini è stato intervistato da Antonio Ria il 15 gennaio 2013 negli studi di Milano della RSI / Radiotelevisione svizzera – Rete 2. Nuclei centrali dell’intervista sono stati: il suo ultimo libro Il secondo bene (Moretti&Vitali, 2012) e la poetica della rivista “Anterem”. Contenuti più vistiChi è on-lineCi sono attualmente 0 utenti e 4 visitatori collegati.
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Marzo 2005, anno II, n. 2Guarire le paroleUna nuova collezione editoriale: “Opera Prima” di Flavio Ermini 1. Guarire le parole. Questo è il compito al quale sono chiamati i poeti. Noi pronunciamo parole riflesse, consapevoli come siamo del nostro destino di esseri senza dimora. Parliamo parole seconde, derivate, che non creano ma interpretano parole che derivano da altre parole ancora: le parole prime pronunciate dai nomoteti, i sapienti antichi che con la nominazione dei luoghi e delle cose crearono il mutevole orizzonte del mondo. La lingua delle origini è tramontata e con essa la sua capacità di creare. Il poeta avverte questa lontananza e ne soffre. Così come patisce l’estraneità del presente. Ecco perché cerca di pronunciare una parola che non rispecchi semplicemente eventi e cose, ma faccia segno all’unità preriflessiva e preconcettuale che ha preceduto il pensiero cosciente e razionale. Ecco perché lascia riaffiorare nelle parole riflesse ciò che resta in esse di non detto, consentendo l’emergere di un dire che ci preesiste: quella «vera narratio» vichiana, dove fantasia e conoscenza sono una cosa sola. Giungendo a codificare nella frase poetica non solo un’espressione artistica, ma anche vere e proprie forme di sopravvivenza. Il richiamo originario conduce il poeta nel regno del caos, dove il cosmo è disordinato e la forza del mysterium si muove liberamente tra elementi bestiali, demonici, metafisici, titanici. Qui il poeta scopre che quella prima età non è caratterizzata solo da tenebre e terrore, ma anche da «quella purissima fanciullezza in cui verità e menzogna, realtà e sogno non si distinguono l’uno dall’altro», come registra Blumenberg.
Prima Biennale di Poesia e PensieroOfficina della PercezionePrima Biennale di Poesia e Pensiero Officina della percezione è il titolo che la redazione della rivista “Anterem” ha voluto per la sua prima biennale, indetta in occasione dell’assegnazione del XVIII Premio Montano per la poesia e realizzata con la collaborazione della Biblioteca Civica di Verona. E’ stata una vivace kermesse che si è svolta durante tutta la giornata di sabato 30 ottobre all’auditorium della Gran Guardia, presente un pubblico fitto e interessato, con parecchi studenti della scuola superiore, che ha seguito con costanza tutto il complesso e vario organigramma della manifestazione.
Marzo 2005, anno II, numero 2Carte nel Vento
periodico on-line
a cura di Ranieri Teti
Bando della diciannovesima edizioneImmagini della XVII manifestazione
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