Flavio Ermini

Premio Suzzara 2008

Ali del colore di Giovanna Fra e Flavio Ermini (con un saggio di Silvia Ferrari, Anterem Edizioni, 2007) ha ottenuto un significativo riconoscimento: il Premio Suzzara 2008.
L’opera sarà presentata con l’esposizione di alcuni dipinti di Giovanna Fra e con la lettura dei testi poetici di Flavio Ermini domenica 21 settembre 2008 nell’ambito dell’evento: “Nuove Sinestesie”.
Il Premio Suzzara 2008 – curato da Claudio Cerritelli (con la collaborazione di Bruno Bandini e Luigi Sansone) – propone una riflessione sui linguaggi creativi che muovono da una concezione sinestetica dell’arte come interazione tra diverse percezioni sensoriali.

illustrazione dal libro: Ali del colore

illustrazione dal libro: Ali del colore

illustrazione dal libro: Ali del colore

Grace is gone di John Cusack

ANTEREM

invita i propri lettori
a visitare il sito del
Circolo del Cinema di Verona

www.circolodelcinema.it

Grace is gone di John Cusack

Il Circolo del Cinema di Verona si è costituito nel 1947, per iniziativa del prof. Pietro Barzisa e di un gruppo di amici appassionati della settima arte ed è uno dei pochi sopravvissuti alle vicissitudini, sia organizzative sia economiche, che portarono alla scomparsa di quasi tutti i gloriosi Circoli del Cinema laici nati subito dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Rimasto sempre fedele alla sua funzione originaria di far conoscere e apprezzare il buon cinema al di là delle mode e delle censure ideologiche, il Circolo del Cinema veronese ha rappresentato un costante punto di riferimento e di stimolo culturale non solo sulla scena cittadina, ma anche sul piano nazionale. Il contributo dato all’affermazione della cultura cinematografica dal Circolo del Cinema di Verona è entrato da tempo nei libri di storia del cinema. In oltre sessant’anni di ininterrotta attività, il Circolo ha offerto ai propri associati (veronesi e non) un’ampia gamma di proposte, per un’idea di cinema che non sia solo divertimento ma anche occasione di riflessione, di nuove esperienze cinematografiche e di approccio ad altre culture.

Numero 76 (giugno 2008) - ristampa

Il n. 76 (giugno 2008) di "Anterem" - dedicato al tema Dire la vita e tirato in 3700 esemplari - è andato esaurito nel giro di due mesi. Abbiamo perciò deciso di approntarne la ristampa.

I lettori che non sono riusciti a procurarsi il fascicolo possono dunque fin d'ora richiedercelo.

Numero 76 della Rivista ANTEREM

Desideriamo in pari tempo ricordare, a chi ci segue con regolarità, che il modo migliore per avere puntualmente "Anterem" - e non perdere un solo numero - è l'abbonamento biennale. Costa 50 euro - da versare sul c.c. postale n. 10583375 intestato alla rivista - e dà diritto a ricevere quattro numeri della rivista.

Segnaliamo inoltre ai nostri lettori la formula di abbonamento "rivista e libri". Costa soltanto 100 euro ed è estremamente vantaggiosa. In tal modo, infatti, oltre ad "Anterem" l'abbonato riceverà per due anni tutti i volumi pubblicati da Anterem Edizioni e tutti i libri di poesia in coedizione con Cierre Grafica (non meno di 20 volumi).

Ulteriori informazioni per l'abbonamento:

/rivista_abbonamenti_e_richieste

Biografia di Bruno Moroncini

Bruno Moroncini insegna Antropologia filosofica presso l’Università di Salerno. È tra i fondatori del gruppo filosofico-letterario Chaosmos. È stato vicepresidente del Centro lacaniano di studi psicoanalitici diretto da Paola Carola. È un collaboratore della quinta serie della rivista di ricerca letteraria “Anterem”, diretta da Flavio Ermini. Collabora alla direzione della rivista “Ambulatorio. Nuove forme dell’operare psicoanalitico”.

Ana María Navales

Ana María Navales Ana María Navales, nata a Zaragoza, dirige la rivista culturale “Turia”. Poetessa, narratrice, saggista, ha pubblicato una decina di libri di poesia, tra cui Mester de amor (1979), Nueva, vieja estancia (1983), Escrito en el silencio (1999). Tradotta in varie lingue, in Italia è presente con l’antologia Quel lungo albeggiare (trad. A. Ghignoli, 2000). I testi qui riprodotti sono tratti dal n. 64 di “Anterem” (giugno 2002).

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Love: frammenti visivi di un discorso amoroso

Love frammenti visivi diun discorso amoroso

A cura di
Paolo Donini e Daniela Del Moro

catalogo con testi di Paolo Donini, Daniela Del Moro, Claudio Composti, Sirio Tommasoli

e con una scrittura di Flavio Ermini

Città di Pavullo nel Frignano Assessorato alle Attività Culturali
Gallerie Civiche di Palazzo Ducale
6 luglio – 14 settembre 2008

La mostra intende realizzare/provocare un’indagine sul tema dell’amore nelle sue varianti iconografiche più rappresentative nell’arte del presente. Il concept fa riferimento a una delle opere filosofiche più belle scritte sul tema dell’amore: Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes (editions du Seuil, Paris, 1977), da cui viene mutuato il sottotitolo: frammenti visivi di un discorso amoroso. Proponiamo ai nostri lettori - oltre alla scrittura che sul catalogo Flavio Ermini dedica a questa tematica - una esemplare galleria di immagini della mostra.

FLAVIO ERMINI

DUE IN UNO

L'interminabile esperienza originaria dell'amore

1.

In principio l'essere umano era l'uno e l'altro. «Noi fummo interi» dice Platone «e il desiderio dell'antica unità così come la sua ricerca ha per nome Eros».

Proprio come ci viene presentato nel Convito, quale daimon nato dall'unione tra Poros e Penía, Eros è mancanza, bisogno, insufficienza e nel medesimo tempo via, passo per accedere a ciò che non si possiede. È forza perpetuamente insoddisfatta e inquieta che occupa «il posto intermedio tra l'uno e l'altro estremo».

La tazza o il dischiudersi delle labbra

INTERVISTA A IDA TRAVI

a cura di Antonio Loreto
Ida Travi
La tazza o il dischiudersi delle labbra

D. Come spesso è bene fare, partiamo dalla fine: nella nota che chiude L’aspetto orale della poesia  tieni a precisare che si tratta di un lavoro più vicino ad un’opera poetica che a una raccolta di saggi. E in effetti le tue argomentazioni non si affidano a un procedere razionale bensì ad immagini suggestive, come quella della tazza. Soffermiamoci proprio su questa: che cosa significa, e a che cosa rimanda?

R. L’aspetto orale della poesia è uscito anni fa in prima edizione per Anterem (2000) ed è stato rieditato, in III° edizione, da Moretti&Vitali  nel 2007. Si tratta si  appunti e note che ho scritto in varie occasioni di studio e seminari tenuti a Verona nella seconda metà degli anni ’90.
‘ Se una tazza appoggiata sul tavolo in una sera invernale’ è l’immagine che apre il libro… A sua volta Luisa Muraro nel suo libro Il Dio delle donne colpita da questa  immagine la riprende come figura mistica. E forse è un po’ così. Nella mia idea, la tazza rimanda sicuramente a qualcosa di sacro. Ma cosa sia quel sacro è difficile da dire, non va inteso in senso religioso. Contiene piuttosto qualcosa di contadino, contiene cioè qualcosa delle mie origini, si legge chiaramente nella pagina  Lo spirito della Contadina profonda.

IIa Fiera dell'Editoria di Poesia

Sabato 21 e Domenica 22 giugno 2008

Pozzolo Formigaro (AL)

Anterem è presente alla

II Fiera dell'Editoria di Poesia

organizzata da "La Clessidra"

Pozzolo Formigaro, fiera dell'Editoria di Poesia

La rivista "Anterem" partecipa alla II Fiera dell'Editoria di Poesia organizzata da "La Clessidra" esponendo nel proprio stand gli ultimi numeri pubblicati e alcuni tra i più significativi volumi delle sue collezioni editoriali, compresi i prestigiosi libri pubblicati nelle ultime edizioni del Premio di Poesia Lorenzo Montano.

"Anterem" parteciperà con Giorgio Bonacini, Flavio Ermini, Marco Furia e Ranieri Teti alle letture di poesia oltre che al "Dialogo tra riviste" curato da Gabriela Fantato.

Informazioni dettagliate sull'organizzazione e sul programma (che prevede tavole rotonde, incontri, letture, spettacoli) si trovano al sito www.laclessidraweb.com
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