Piccolo Museo della Poesia

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Piccolo Museo della Poesia

Anterem è felice di segnalare ai propri lettori la nascita del Piccolo Museo della Poesia Incolmabili fenditure. Il Museo nasce a Piacenza (vicolo della Pace, 5, a 20 metri dal Duomo) per iniziativa dell’omonima associazione culturale. I soci fondatori dell’associazione hanno perseguito tenacemente il sogno di veder nascere il primo museo della Poesia in Europa. E infatti se non si considerano le numerose Case della Poesia esistenti (le quali si configurano certamente per essere luoghi dedicati alle promozione della poesia, ma non nell’accezione prettamente museale che include i concetti di conservazione e vivificazione di un bene, di un oggetto, di un’opera d’arte), questa del museo della Poesia è davvero una prima esperienza pilota, a livello continentale.

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Massimo Silvotti, direttore del Museo, precisa: “Il Piccolo Museo si renderà fruibile per appassionati e curiosi, a partire dal 17 maggio 2014 (ore 18,30), giorno dell’inaugurazione, alla presenza del Sindaco di Piacenza, Paolo Dosi. Ampia e accessibile l’apertura al pubblico: dal mercoledì al sabato, con orario continuato dalle 11 alle 19; il martedì e la domenica, su prenotazione; ingresso, rigorosamente gratuito. Il Piccolo Museo, che fa parte dell’Associazione Nazionale Musei Locali ed Istituzionali (ANMLI), ha costituito un prestigioso Comitato scientifico, composto da poeti, artisti e critici, con comprovata esperienza internazionale; a presiedere il Comitato il Poeta, nativo di Melegnano, Guido Oldani (direttore per Mursia della collana Argani di poesia, ideatore del Realismo terminale). Per quanto concerne la specificità della straordinaria collezione museale, va detto che il focus sia prevalentemente incentrato sulla Poesia italiana del ‘900 (ma non mancano meravigliose incursioni nella Poesia di ogni tempo, da Dante a Leopardi, da Goethe a Baudelaire; fino al giungere della più significativa e pregnante poesia contemporanea), con libri, antologie, riviste letterarie, anche di somma rarità, a farla da padrone; senza trascurare lettere, dischi, quadri, sculture, a rendere questo luogo unico, per suggestione e atmosfera. E non sembri contraddittorio, se al fianco di una dimensione museale che abbiamo descritto come quasi intimistica, si affianchi un’altra idea di museo che abbia nella vitalità e nel dinamismo il proprio tratto distintivo. Ci riferiamo ad un ruolo, per il museo, di presenza operante nell’arte e nella poesia coeva; un museo che attraverso la funzione di Galleria d’Arte di fatto interloquisca con le intelligenze più avanzate della nostra contemporaneità, nella letteratura, nell’arte; che si ponga al centro della sperimentazione e dell’innovazione, assiemando così, idealmente, memoria e rivolgimento”.