Pentagrammi

Versione stampabilePDF version

edizioni l’arca felice

Sede legale: via Medaglie d’Oro, 38 – 84132 Salerno

Direzione e Redazione: Casella postale n. 232 – Corso Garibaldi, Salerno centrale

info@arcafelice.com – www.arcafelice.com

mani

Marco Furia, Pentagrammi, con una nota critica di Mario Fresa e sette grafiche-collages di Bruno Conte (di cui una fuori testo), Edizioni L’Arca Felice, collana «Coincidenze», Salerno 2009, pp. 48

La casa editrice L’Arca Felice propone libri e raffinate plaquettes di arte-poesia a tiratura limitata, disponendo di un catalogo che ha già ospitato testi e interventi di alcuni tra i maggiori poeti e artisti degli ultimi decenni come Maurizio Cucchi, Attilio Lolini, Mariella Bettarini, Antonio Spagnuolo, Carlo Villa, Luigi Compagnone, Giovanna Fozzer, Domenico Cara, Rubina Giorgi, Claudio Arezzo di Trifiletti e numerosi altri.

La poesia di Marco Furia presenta caratteri di estrema ed esplosiva mobilità interna, la cui debordante energia si mostra capace di trasformare lo strumento della parola in un evento fortemente creativo, divenendo esso stesso una forma autonoma di vita (poiché «immaginare un linguaggio significa immaginare una forma di vita», Wittgenstein, Ricerche filosofiche, 19). Si apre, così, un mondo nuovo e inaudito, parallelo e altro rispetto a quello “ordinario” che solitamente viviamo: un canto alto e scardinante, che sempre sa plasmare e moltiplicare un’esistenza ulteriore, scompaginando e sovvertendo gli usati meccanismi della quotidiana comunicazione.

Marco Furia (Genova 1952), poeta e saggista, già collaboratore di Adriano Spatola, ha pubblicato questi libri di poesia: Effemeride (Tam Tam, 1984); Mappaluna (Tam Tam, 1985), Arrivano i nostri (in «Fermenti letterari 1988», Oceania Edizioni, 1988); Efelidi (Anterem, 1989); Bouquet (Anterem, 1992), Minime topografie (Anterem, 1997); Forma di vita (Anterem, 1998); Menzioni (Anterem, 2002), Impressi stili (Anterem, 2005). Svolge intensa attività critica e saggistica. Ha partecipato a numerose manifestazioni con lettura di propri versi, per alcuni dei quali sono state composte partiture da Francesco Bellomi e Roberto Gianotti. È redattore di «Anterem».

Bruno Conte (Roma 1939), pittore e poeta, espone alla VII e VIII Quadriennale di Roma, 1955 e 1960. Nel 1956 alla XXVIII Biennale di Venezia. Tra le partecipazioni: Arte sperimentale, Museo Civico di Torino, 1967; Autoritratti del ‘900 Galleria degli Uffizi, Firenze, 1983; XLII Biennale di Venezia, 1986; The artist and the book MoMA, New York 1992; Artisti del XX secolo, Ministero degli Esteri, Roma, 2003; XIV Quadriennale di Roma e Expo di Aichi, 2005; Il libro come opera d’arte, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 2006. Tra le mostre personali: New Vision, Londra, 1965; Palazzo Diamanti, Ferrara, 1987; Palazzo Ducale, Urbino, 1992; Galleria Kaze, Osaka, 2000; Galleria Peccolo, Livorno e Musma, Matera, 2007; Galleria Ricerca d’Arte, Roma, 2008.