Due autori in sintonia perfetta con Anterem

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Quaderni di Voronež e Stelle tardive

La casa editrice Giometti&Antonello di Macerata pubblica, a distanza di un mese l’una dall’altra, due opere capitali della letteratura russa del novecento: Arsenij Tarkovskij, Versi e prosa (pp. 232, euro 22, a cura di Gario Zappi, testo russo a fronte) e Osip Mandel’štam,  Quaderni di Voronež. Primo quaderno (pp. 112, euro 16, a cura di Maurizia Calusio, testo russo a fronte).

Si tratta di autori in sintonia perfetta con la poetica di “Anterem”

Nel primo caso, nonostante i testi fossero stati già stampati in due distinti volumi una trentina di anni fa, si tratta quasi di una scoperta ex novo nel panorama culturale italiano; i versi di Arsenij finora erano noti al pubblico quasi solo attraverso i film del figlio Andreij Tarkovskij, che ne trae spesso anche esplicitamente fonte di ispirazione. Questa ampia raccolta – grazie anche alle magistrali traduzioni di Zappi - consente finalmente al lettore italiano di fare piena esperienza dell’opera di un grandissimo autore che già in patria aveva dovuto subire decenni di ostracismo e poté pubblicare solo dopo la fine dello stalinismo.

Ciò lo accomuna al secondo autore appena pubblicato dalla Giometti&Antonello, Osip Mandel’Štam, così come sottolineato dalla stessa censura staliniana che – in un documento a uso interno – dice esplicitamente «Poeta di grande talento, Tarkovskij appartiene a quel Pantheon Nero della poesia russa a cui appartengono anche Achmatova, Gumilëv, Mandel’štam e l’emigrante Chodasevi, e perciò quanto più talento vi è in questi versi tanto più essi sono nocivi e pericolosi».

A Mandel’štam toccò una sorte peggiore e i tre quaderni scritti dal poeta tra l’estate del 1934 e il maggio del 1937 durante l’esilio di Voronež – città che lui e la moglie Nadežda avevano scelto come residenza coatta in seguito all’arresto del poeta – rappresentano il suo ultimo, tremendo e altissimo tributo alla poesia. L’attenta curatela di Maurizia Calusio, che compie un vero e proprio lavoro di aggiornamento dei testi, delle traduzioni e dell'apparato critico sulla base dei più recenti studi mandelstamiani in lingua russa, ci restituisce qui il primo di tali quaderni, mentre è in preparazione un secondo volume contenente gli altri due.