Daniele Maria Pegorari (1970)

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Daniele Maria Pegorari divide da quindici anni il suo impegno  scientifico e didattico fra la  Letteratura italiana contemporanea e la Filologia dantesca  nelle lauree specialistiche delle Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari e di  Foggia. Cofondatore nel 2000 di «incroci» e curatore scientifico di una  sezione dell'annuario internazionale «Dante», dirige collane di  ricerche e testi ("Officina" di Stilo e "Le ciliegie"  di Palomar), collabora con numerose riviste accademiche e militanti ed è  consulente di alcune case editrici nazionali. Ha pubblicato fra  l'altro: Dall'«acqua  di polvere» alla «grigia rosa». L'itinerario del dicibile in Mario Luzi  (1994), Vocabolario  dantesco della lirica italiana del Novecento (2000), Metrica dei giorni. Poesie per un anno (2000),  Mario Luzi da Ebe  a Constant (2002), Contesti  della "Commedia" (con F. Tateo, 2004), Non disertando la lotta. Versi  e prose civili di Mario Luzi con l'omaggio di 41 poeti  (2006), Dal basso  verso l'alto. Studi sull'opera di Lino Angiuli  (2006), Puglia in versi (2009),  oltre ad alcuni saggi su Dante e sul dantismo di Gozzano, Montale, Pasolini e  Luzi. Nel 2001 e nel 2007  ha curato due numeri speciali di «incroci» dedicati  rispettivamente a Innocenza  e neo-dialettalità e a un Confronto sulla critica. Dal  2002 è membro della giuria del premio nazionale di poesia "L. Montano" e dal 2005 presiede il premio di narrativa "Vico del  Gargano".