Biografia di Lorenzo Montano

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Lorenzo Montano, pseudonimo di Danilo Lebrecht, poeta, narratore e critico (Verona, 1893 – Glion-sur-Montreux, 1958).

È tra i fondatori della “Ronda” (dove tiene una rubrica di aforismi, moralità, osservazioni critiche intitolata “Il perdigiorno”). Collabora dal 1929 con la casa editrice Mondadori come consulente editoriale, lavoro che conserverà anche in Inghilterra, dove, in seguito alle persecuzioni razziali, è costretto nel 1938 a emigrare. Qui diventa redattore del periodico “Il Mese”, di cui curerà, dopo la liberazione, l’edizione italiana fino al 1947.

L’opera poetica di Montano è compresa nei due volumi Discordanze (Firenze, 1915) e Per piffero (La Spezia, 1917).

All’esperienza rondista è strettamente legato il libro migliore di Montano, Viaggio attraverso la gioventù (Milano, 1923), romanzo che fa parte di quella manciata di capolavori che decreta all’inizio del ’900 il culmine e nello stesso tempo il tramonto del Bildungsroman.

Alla “Ronda” è legato il volume Il perdigiorno (Bologna,1928) che raccoglie le pagine pubblicate sulla rivista nell’omonima rubrica. In Carte nel vento (Firenze, 1956) Montano riunirà quasi tutta la sua opera, che anche nelle pagine più recenti – si vedano ancora i volumi A passo d’uomo, Padova, 1957 (Premio Bagutta 1958) e Pagine inedite, Verona, 1960 – conferma il suo modulo di preziosa e distaccata eleganza.

Notevoli sono le sue traduzioni di Mallarmé, Voltaire, T. Mann, Huxley, Kafka, Eliot, Hughes, Goethe.

Si sono occupati criticamente del suo lavoro: Montale, Camerino, Zanzotto, Bacchelli, Vittorini, Prezzolini, Savinio, Ungaretti.

Nel 1986 la rivista letteraria “Anterem” istituisce a suo nome un Premio letterario di rilevanza europea e, sempre a suo nome, promuove nel 1991 in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona un Centro di documentazione sulla poesia.