Flavio Ermini

Biennale Anterem: immagini di sabato 27 ottobre 2007

Biennale Anterem di Poesia
“Percorsi del dire” 2
Premio Lorenzo Montano

Sabato 27 ottobre 2007
Biblioteca Civica di Verona, via Cappello

Quinto appuntamento
Il Premio incontra le arti

Immagini di Alessandra Salardi Tommasoli - alesalardi@iol.it
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Biennale Anterem: Stefano Sciascia

Biennale Anterem: immagini di sabato 20 ottobre 2007

Biennale Anterem di Poesia
“Percorsi del dire” 2
Premio Lorenzo Montano

Sabato 20 ottobre 2007
Biblioteca Civica di Verona, via Cappello

Quarto appuntamento
Il Premio incontra la riflessione critica

Immagini di Alessandra Salardi Tommasoli - alesalardi@iol.it
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Biennale Anterem: Ranieri Teti e Flavio Ermini

I manifesti della Biennale Anterem

Biennale Anterem di Poesia
“Percorsi del dire” 2
Premio Lorenzo Montano

Immagini di Alessandra Salardi Tommasoli - alesalardi@iol.it
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Biennale Anterem: Manifesto selezione poeti

Biennale Anterem: immagini di domenica 14 ottobre 2007

Biennale Anterem di Poesia
“Percorsi del dire” 2
Premio Lorenzo Montano

Domenica 14 ottobre 2007
Biblioteca Civica di Verona, via Cappello

Poesia e musica. Percorsi del suono

Immagini di Alessandra Salardi Tommasoli - alesalardi@iol.it
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Biennale Anterem: Poesia e musica. Percorsi del suono

Diotima e la suonatrice di flauto

La Casa della Poesia
Palazzina Liberty

Largo Marinai  d’Italia 1
Milano

Giovedì 8 novembre 2007  ore 21

Sabato 27 ottobre 2007 ore 10,00 - 10,30 Rassegna di videoart giapponesi

Estetiche di “Anterem”
Rassegna di videoart giapponesi
a cura di Sirio Tommasoli

Realizzata in collaborazione con il San Giò Festival, anche la rassegna di questa mattina, come quella del 13, propone opere ispirate dal disagio del vivere che emerge nel mondo della globalizzazione. Si tratta di otto videoart di artisti giapponesi, giovani e tutti realizzati nell'ambito dell'animazione dell'immagine. Animazione ottenuta utilizzando il computer ed elaborando l'immagine a partire dal segno grafico.

Frame tratti da The naked ape di Daihichi Hashimoto (2006).

Frame tratti da The naked ape di Daihichi Hashimoto (2006).

Sabato 27 ottobre 2007 ore 16,20 - 17,05 Rassegna di videoart e Retrospettiva

Estetiche di “Anterem”
Rassegna di videoart: “(Post) Modern Times” di Brian Johnson, 2006
Retrospettiva: proiezione de “La Ricotta”, film del 1963 di Pier Paolo Pasolini
a cura di Sirio Tommasoli

Questo pomeriggio, presentiamo due proiezioni dalle quali il pensiero degli autori si alza con forza, si manifesta nelle straordinarie forme delle loro opere e provoca a sentire diversamente, a ripercorrere i luoghi del sapere e dell’arte, a rivedere i luoghi della certezza e della fede, ad adottare prospettive altre.

frame dal film La Ricotta di Pier Paolo Pasolini
Orson Welles e Pier Paolo Pasolini
durante la lavorazione del film La ricotta

Sabato 27 ottobre 2007 - ore 18:40 - Giovanni Fontana, Voci in movimento: “Frammenti d’ombre e penombre”

[…] Che cosa rappresenta l’ombra? Intanto, direi che l’ombra nel suo continuo cambiamento tiene fede alla sua caratteristica polimorfa. Inoltre, il ruolo ambivalente dell’ombra si può ricondurre, penso, all’ambivalenza stessa del suono: il suono-segno è l’ombra della cosa, la sua parte apparentemente secondaria e tuttavia non meno reale. In esso si apre lo spazio di libertà di un uso autonomo e svincolato, ma anche la pesante coltre di un tessuto che invade la vita con le dimensioni dominati della sfera comunicativa. E questa contraddizione mi sembra indicata dallo statuto intermedio e doppiamente incerto delle “penombre”. Proprio qui si situa la novità e l’importanza del lavoro recente di Fontana. Dopo aver ricapitolato nell’ampio volume su La voce in movimento (edito nel 2003 da Harta Performing & Momo)  tutte le principali direzioni “storiche” delle operazioni verbovisive, ora proprio la vocazione al “movimento” conduce l’autore oltre gli steccati di genere ad un allargamento che contempli il confronto con i feticci e i poteri della semiosfera (e quindi con le concrezioni dei significati) abbandonando ogni illusione di innocenza ludico-infantile e ogni delibazione puramente estetica della sonorità. Ora, magari in connessione con la musica e sulla scena del teatro, la poesia sinestetica vuole giocare “a tutto campo” la sua partita con il mondo dei segni e dei valori. Francesco Muzzioli, da “il verri” n° 34, maggio 2007

Giovanni Fontana
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