L'angoscia del pensare di Evelyne Grossman

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Nella collana Narrazioni della conoscenza diretta da Flavio Ermini, l’editore Moretti&Vitali pubblica L’angoscia del pensare di Evelyne Grossman.

L'angoscia del pensare

Il libro è in stretta relazione con le riflessioni di Artaud, Beckett, Blanchot, Derrida, Foucault, Levinas, Lacan. È tradotto da Anna Chiara Peduzzi. La premessa è di Dario Giugliano. La postfazione è di Flavio Ermini.

Evelyne Grossman insegna Letteratura francese moderna e contemporanea all’Università “Denis Diderot”, Paris VII. È stata presidente del Collegio internazionale di filosofia di Parigi.

Ha tra l’altro pubblicato: Artaud-Joyce. Le corps et le texte (Nathan, 1996); L’Esthétique de Beckett (Sedes, 1998); Artaud, l’aliéné authentique (Farrago - Léo Scheer, 2003); La Défiguration: Artaud, Beckett, Michaux (Minuit, 2004), L’Angoisse de penser (Minuit, 2008).

Cura dal 2004 per Gallimard, coll. Quarto, l’edizione completa degli scritti di Artaud (Artaud Œuvres), di cui aveva già curato, in precedenza, per lo stesso editore, Van Gogh le suicidé de la société (2001) e Pour en finir avec le jugement de dieu (2003).

Sempre per Gallimard, coll. Découvertes, nel 2006 è uscito il suo saggio Antonin Artaud, un insurgé du corps.