Dalla raccolta inedita “Transiti e stasi”
Isole non vi sono - non v'è approdo
non lambe terraferma questo mare
e per tastarne la solidità
del fondo tra il liquame
di sogni di chimere caleresti
in apnea senza ossigeno
di scorta senza maschera
né pinne né scafandro?
bada: si è al buio là! là s'è da soli
là battiscafo è il chiuso di se stessi
ed è - lettore - un luogo di paura
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Il piromane
ovvero
L’impossibilità dei salti quantici
La meraviglia è quando
le percezioni attingano allo stato
di purità - candiscano -
suscitino alla gioia l'intelletto
per tocco di sfuggita col sublime
allora guarderesti
le vanità l'effimero i malanni
che albergano nell'ego andare in fiamme
e come allo spettacolo,
piromane, godresti!
allora con stupore sentiresti
di divinità un alito sfiorarti
e ti parrebbe un gioco da bambino
Savonarola diventare, irridere
al tuo rogo, i papi svergognare
e mondo e imperatori convertire
e per fandonia prendere
l'impossibilità dei salti quantici
di schiera in schiera all'orbita dei cori
angelici in excelsis
e capiresti Dante
Joseph Barnato è nato nel novembre del 1954 a Nakuru in Kenya, dove ha trascorso la sua infanzia. Laureatosi a Genova in Ingegneria meccanica, scrive fin da giovanissimo sia in lingua italiana che inglese e suoi testi sono stati inclusi in antologie di premi letterari. Attualmente vive a Siena.