da “Letti bianchi”, Edizioni ETS, 2017
Letto n° 7
Il diabete non scherza – dice –
e racconta il calvario d’un rene
ormai finito
avanti e indietro
dalla dialisi
Poi l’amputazione
prima il piede e su ancora… ancora
Cosa mi potranno poi tagliare?
Portami pizza, dolce e molta birra
ordina alla madre
confusa da un figlio
che divora la vita
per morire
prima di morire
***
Rigettato l’ultimo visitatore, le porte finalmente si serrano…
Cala l’ombra di luci agoniche sui lunghi corridoi.
Calano i lamenti, inutili di consolazioni.
I letti bianchi tacciono, esausti di sangue, urina, odore, dolore.
Nessun oggetto più di loro è umano.
Mariagrazia Carraroli, nata a Verona, risiede a Campi Bisenzio (FI) Insegnante di Scuola Primaria, ha cercato di comunicare agli alunni il suo amore per la poesia aiutandoli ad esprimersi in tale forma d'arte con esiti sorprendenti, coronati anche da premi per i giovani autori.
Cofondatrice e collaboratrice della Cooperativa di solidarietà sociale EOS sorta a Montebelluna (TV) per iniziativa del servizio psichiatrico, s'è potuta avvicinare empaticamente al dolore mentale. Da quell'esperienza sono nate sillogi poetiche Parolamare (Edizioni Tamari, Bologna 1994) e N.O.F.4 Centottantadue metri di follia (Le Voci della Luna, Sasso Marconi 2010), vincitrici di numerosi premi; la seconda, con prefazione di Davide Rondoni, è stata scelta dal Sole 24 Ore nel 2010 come libro dell'anno (sezione Poesia), Letti Bianchi è la sua quattordicesima pubblicazione di poesia.
Si sono occupati della sua produzione letteraria qutidiani, settimanali e riviste specializzate a larga diffusione e sue poesie sono state lette in radio e TV nazionali e private. Attualmente collabora con Pianeta Poesia di Franco Manescalchi, presentando autori nella città di Firenze.