Da “Disarmare il nome”
neanche la lucidità per cogliere i tratti minimi
i piccoli passi da compiere negli avanzi del tempo
quando si è lasciati soli: hai sempre perso di vista
ogni destinazione, eppure la sopravvivenza,
è chiaro, è soprattutto restare avvinti
farsi fanatico, conoscere di ciò che si è scelto
ogni infinitesima parte, ripetersela e continuare a scrutare
con occhi incontentabili, numerare e archiviare,
(e arginare, lo vedi in tutti loro,
mentre sospeso o disattento ti lasci portare
con più o meno rassegnazione, calmato dal rollio,
a volte fiero del colpo di reni che ti ha alluso
un’evenienza, altre andando più lontano
consapevole o reticente, nella scontata direzione
Roberto Ariagno è nato a Torino nel 1969.
A partire dal 1993 ha partecipato a iniziative del Comune di Torino aventi per oggetto la poesia e il racconto breve, pubblicando testi e presenziando a letture ed eventi in luoghi e contesti diversi.
Nel 1994 una sua silloge di inediti è stata segnalata al premio Montale.
Nel 1997 ha pubblicato, presso l’editore Book, La sposa boreale, una raccolta di poesie con una nota di Giorgio Luzzi.
Nel 2002 un intervento e alcuni inediti sono stati pubblicati sulla rivista Atelier.
Disarmare il nome, pubblicato nel 2017 dall'editore di Ancona ItalicPequod, è stato segnalato alla IV edizione del Premio Dislivelli organizzato da Bologna in Lettere.