Ci sono pagine che dopo la lettura non si cancellano più dalla memoria ed eleggono a dimora la nostra mente. Sono quelle pagine che impongono al lettore di mettersi in viaggio verso se stesso. Si tratta di opere che promuovono un rapporto non fuorviato con chi le accosta e consentono a brandelli della nostra anima di affiorare. Sono opere che impongono un evento speciale: una voce viene come accoglienza e saluto per divenire germe di un’altra voce. È attraverso il dialogo con altre presenze che la pagina ritrova il tumulto della vita da cui è nata.
Riproponiamo qui, su documenti in formato PDF, quei libri e quei numeri significativi di riviste letterarie che conservano in sé la possibilità di ripetere – a ogni ascolto – la “prima volta” dell’invenzione. Libri e fascicoli ormai introvabili, rari, consultabili altrimenti solo nelle biblioteche civiche e universitarie.
Noi lettori siamo viandanti inarrestabili che si affidano alla pagina per ottenere un punto di vista sempre eccentrico. Lo spazio letterario in cui ci inoltriamo sembra dirci che non c’è patria se non la consapevolezza del cammino. I libri e le riviste che condividiamo nel nostro sito vogliono indicare che se presso una radura è possibile sostare questa non può che essere la passione per la conoscenza.
La sezione “Biblioteca” si arricchisce di un nuovo libro on-line, nella ricorrenza del suo decennale:
La malattia delle parole di Giacomo Bergamini,
pubblicato nel 1997 nella collezione Limina.
Scarica il libro [PDF 9.54MB]
Giacomo Bergamini (1945-2004)Giacomo Bergamini è uno dei poeti più significativi della seconda metà del Novecento.
Lo testimoniano le raccolte di poesia Hiatus (1980), Il martello di Faust (1983), 8 poesie sulla paura (con Giorgio Guglielmino, 1996), La malattia delle parole (1997), oltre ai numerosi testi pubblicati, soprattutto tra gli anni Settanta e Ottanta, in riviste, antologie e quaderni collettivi.
Formatosi alla scuola di Adriano Spatola – in quella straordinaria officina poetica che è stata “Tam-Tam” -, Bergamini ha poi fatto parte per oltre vent’anni della redazione della nostra rivista, collaborandovi fino agli ultimi giorni di vita con una ricerca verbale dolorosa e personalissima, che lasciava affiorare il lato oscuro – maudit, se vogliamo - della poetica di “Anterem”.
Al piacere della lettura aggiungiamo quello di riascoltare la voce di Giacomo.
Per l'ascolto del documento (comparsa delle icone) potrebbe essere necessario attendere alcuni secondi.
La sezione “Biblioteca” si arricchisce di un nuovo libro on-line: gli Atti del convegno dedicati a Giannino di Lieto (Minori, 1930-2006). [pdf 572KB]
L’opera, edita da Anterem nella collana “Pensare la letteratura”, riunisce tutte le relazioni svolte o che direttamente si ricollegano al Convegno di Studi sull’intera opera letteraria di Giannino di Lieto, Convegno che si è svolto nei giorni 19 e 20 maggio 2007 a Minori, in Costiera Amalfitana.
Le relazioni sono di Giovanni Maria di Lieto, Giorgio Bàrberi Squarotti, Giuseppe Marchetti, Ugo Piscopo, Ida Travi, Flavio Ermini, Stefano Lanuzza, Davide Argnani, Maurizio Spatola, Francesco D’Episcopo, Spartaco Gamberini, Maurizio Perugi, Corrado Piancastelli, Luigi Fontanella, Felice Piemontese, Gilberto Finzi, Gio Ferri, Alberto Cappi, Carlo Marcello Conti, Pietro Civitareale, Roberto Fedi.
I testi teorici sono introdotti dagli ultimi inediti dell’autore, oltre che da “AutoIntervista”, lo scritto riflessivo in cui di Lieto illustra organicamente la propria poetica.
Intendiamo in tal modo rendere omaggio a uno dei grandi autori del secondo Novecento; un poeta che, attraverso un accanito principio di ricerca e di riflessione sulla scrittura e i suoi intimi segni, ha svolto un raffinato discorso in modo tutto proprio, fuori e sopra i comuni moduli della poesia italiana, le mode.
La sezione “Biblioteca” del nostro sito si arricchisce di un nuovo volume. Si tratta del n. 62 di “Anterem” (giugno 2001), dedicato al tema “Grados”.
Scarica il libro [PDF 2.8MB]
“Grados”, ovvero il “passo” e insieme la sua “misura”: ne danno conto, tra gli altri, testi poetici e riflessioni di Laporte, Derrida, Nancy, Vattimo, Sanguineti, Saviani, Bergamini.
È questo un numero al quale la comunità dei poeti e dei filosofi che segue la nostra rivista è molto affezionata. Perché si è costituito come vera e propria soglia tra la quarta e la quinta serie di “Anterem”, rispettivamente dedicate alle “Figure della duplicità” e agli “Elementi della percezione”.
La proposta, in documento PDF, di questo volume – adottato in diversi corsi di studio di molte università italiane ed europee – vuole essere un dono destinato a tutti gli studiosi che ci seguono regolarmente da anni grazie all’abbonamento.
Abbonarsi è facile e conveniente. Tutte le indicazioni si trovano sul nostro sito:
/rivista_abbonamenti_e_richieste
Abbonarsi entro la fine del mese di aprile significa garantirsi per tempo il n.76 della rivista, dedicato all’impegnativo tema “Dire la vita”, in corso di stampa.
Doniamo ai visitatori del nostro sito la possibilità di leggere on-line il n. 63 di "Anterem" [pdf 1.594KB], uscito nel dicembre 2001 e ormai introvabile.
Il n. 63 di "Anterem" è un fascicolo molto particolare: è il primo della quinta serie e ha per tema La musica pensa la parola. La poesia pensa il suono. La sua pubblicazione coincide con quella del n. 66 di "Musica/Realtà" – quadrimestrale diretto da Luigi Pestalozza - che ha come tema La poesia pensa il suono. La musica pensa la parola. Risultato di un progetto comune, i due numeri si propongono come luogo di intersezione tra diverse forme di pensiero, per aprirle a quel tempo insolito e atipico che le concede non l'una all'altra, ma a una continua nascita, a un perpetuo inizio.
Poesia Europa: Libro [823.39 KB]
Poesia Europa: Copertina [140.00 KB]
L'antologia Poesia Europea Contemporanea è un volume che promuove una meditata ricognizione sulla molteplicità di esperienze letterarie messe in opera nell’Europa del secondo Novecento.
L’antologia chiama in causa autori e testi che nella contemporaneità non temono di esporsi alle pulsioni in atto nella parola, al mistero di un’alterità che sfugge a qualsiasi presa e possesso.
Le voci poetiche convocate costituiscono veri e propri exempla della necessità oggi di prendere congedo da illusorie conciliazioni in una forma e di accedere alla lingua che crea e al suo lacerante pensiero.
Il volume, edito nel 2001 e curato da Agostino Contò e da Flavio Ermini, è il risultato di una stretta collaborazione editoriale tra la Biblioteca Civica di Verona, Cierre Grafica e Anterem Edizioni. Raccoglie le voci di trenta poeti europei.
I testi sono proposti in lingua originale - talora anche in forma autografa - con traduzione a fronte. Traduzione operata da più autori e sempre destinata a restituirecompiutamente la passione per la verità che, in ognuna di queste voci, si apre all’origine, all’inizio, secondo leggi di necessità interiore.
Poesia Contemporanea Europea: Copertina del libro
Poesia Europea Contemporanea, a cura di Agostino Contò e di Flavio Ermini, costituisce una prima sistemazione – fortemente anteremiana – di quelle scritture che meglio sono riuscite a incarnare, pur nelle differenti inclinazioni, l’aprirsi di “quel punto inesteso in cui – come ribadisce Ermini nella intensa presentazione – voce e silenzio” si coappartengono. L’ambizione è grande – eppure esemplare nella acribia che la contraddistingue – giacché mira a riconoscere altri fratelli nell’erranza, altri nodi sparsi per l’Europa in cui la poesia viva nel bianco della “passione per la verità”, nell’incadescenza di un dire che riconosce al vero altro statuto da quello del giudizio sintetico a posteriori e della mera utilità.
“Dopo che tutto si è denunciato come nulla” scrive infatti Ermini in Verso l’inizio – l’antologia poetica uscita nel 2000 dalle fucine di Anterem, che inaugura il discorso sul “punto inatteso” – occorre “farsi carico della morte di Dio” in quel modo solidale alla finitezza, che già aveva visitato il demone leopardiano nella Ginestra; soltanto che, nel progetto del poeta veronese, nessuna “guerra comune” viene dichiarata, giacché non si tratta di resistere alla nientificazione dell’essere, bensì – al contrario – di attraversarla, diventandone i messaggeri: un’erranza, appunto, che si apre con “passione” all’origine, nel senso che le si rimette amorevolmente e con un trasporto destinale, pur nella consapevolezza del rischio che ogni abbandono al “chaos” comporta.
Si tratta, invero, di una storia familiare a tutto il Novecento e i curatori dell’Antologia lo sanno bene. Per questo, e per un affetto da sempre evidente nei confronti di Lorenzo Montano (si pensi al Premio omonimo di poesia curato da “Anterem” e al “Centro di documentazione sulla Poesia Contemporanea” che porta il suo nome, gestito dallo stesso Contò per la Biblioteca Civica scaligera), il fondatore della “Ronda” apre la rassegna quale “poeta europeo”, vagantivo per vocazione e per necessità, straniero anzitutto alla cultura del dominio ed al provincialismo di certo poetare di regime, che ancora oggi fiorisce nella salotteria buona delle capitali. Volutamente lontani da questo clamore, e amici, invece, di tutti quei poeti che hanno tentato, come scrive Clemens-Carl Härle nella premessa, “di esplorare il no man’s land, il deserto dell’evento e dall’evento”, i curatori della Poesia Europea Contemporanea hanno avvicinato uomini e donne di deriva, per i quali l’ombra, il rovescio, il molteplice, l’assente, il non-detto, il simulacro non sono mai stati luoghi dello scarto, della rimanenza, bensì l’aprirsi stesso di un dire immedicabile, insostituibile e necessario. Un dire che, in questa occasione, è stato attraversato da altri poeti, che hanno ricomposto in lingua italiana l’effimero equilibrio che ogni lingua istituisce tra suono e senso, tra la cadenza e il mondo che in essa trova giaciglio o rovo.
Il libro, infine, che contiene anche alcune pagine critico-biografiche su Lionello Fiumi, poeta veronese d’adozione, quasi coetaneo di Montano (nacquero infatti entrambi nell’ultimo decennio del XIX secolo), non vuole comunque essere un contenitore esaustivo dell’intera costellazione delle “poetiche delle origini” in terra europea, bensì – mi sembra – un’ennesima occasione per riflettere sul senso della scrittura contemporanea, a partire dalla convinzione che, da qualche tempo, non esiste luogo che salvi se non quello in cui già da sempre siamo, quella zolla di terra caduca e senza altrove dalla quale gridiamo o sussurriamo il desiderio di conciliare l’inevitabile infondatezza con la necessità di collocarci stabilmente: i testi di B. Simeone, Cr. Wolf, Y. Bonnefoy, S. Kirsch, S. Martini – per citare i nomi più noti – lo stanno a dimostrare.
Ci sono numeri di “Anterem” che sono particolarmente apprezzati dai nostri lettori. Tanto che vengono adottati in diversi corsi di studio di molte università italiane e straniere, per diventare poi argomento di tesi di laurea. Tra questi c’è il n. 61 (dicembre 2000, anno XXV) dedicato a “Poros e Penia” [pdf 914.47 KB]. Introdotto da un intervento di Umberto Galimberti, dà spazio, tra gli altri, a testi poetici e riflessioni di Yves Bonnefoy, Aldo Giorgio Gargani, José Angel Valente, Pierre Michon.
Di questo numero sono rimaste pochissime copie. In attesa di ristamparlo, lo proponiamo ai lettori del nostro sito nella sezione “Biblioteca”.
La tiratura di “Anterem” è alta, tanto che con l’ultimo numero (il 75, dicembre 2007) siamo giunti a 3700 esemplari. In questo modo riusciamo a coprire tutte le richieste che ci pervengono. Ma non sempre, dato il crescente numero dei nostri lettori. Ecco perché consigliamo a chi segue il nostro lavoro di abbonarsi: per avere la certezza di non perdere nessun numero della rivista.
Dopo il volume antologico Poesia Europea Contemporanea, dopo La malattia delle parole di Giacomo Bergamini, dopo i volumi 61, 62, 63 della rivista “Anterem”, la sezione “Biblioteca” del nostro sito si arricchisce di un nuovo libro.
Si tratta del n. 64 di “Anterem” (giugno 2002), dove vengono tematizzate alcune cruciali questioni legate alla figura dell’“Antipensiero”.
Ne danno conto, tra gli altri, testi poetici e riflessioni di Whür, Oleschinski, Gargani, Inge Müller, Tarizzo, Lezama Lima, Bergamini, Bacigalupo. Le immagini – come quella qui riprodotta – sono di Greta Frau.
La proposta, in documento PDF, di questo volume – esaurito in casa editrice e ormai introvabile – vuole essere un dono destinato a tutti gli studiosi e i poeti che in questi ultimi anni ci stanno seguendo grazie all’abbonamento.
Abbonarsi è facile e conveniente.
Tutte le indicazioni si trovano sul nostro sito: www.anteremedizioni.it/rivista_abbonamenti_e_richieste.
Abbonarsi entro la fine del mese di aprile 2011 significa garantirsi per tempo il n. 82 della rivista, dedicato all’impegnativo tema “Pathos del dire ulteriore”, attualmente in corso di stampa.