Il paradossale Mediterraneo che dovrebbe unire le genti che si affacciano su di esso, diviene il luogo di una separazione invalicabile soprattutto culturalmente. E che proprio la cultura possa essere luogo di separazione è la questione cruciale affrontata dal poeta. Quel mare che Marco Pacioni naviga, soprattutto attraversando la lingua. Al suo interno, le assonanze, le cesure, il rimosso o il manifesto costruiscono le traversìe sulle onde di una navigazione in balìa del vento come del suono: “che le parti sono un parto”, “il corpo giù verso un altr’alto “. Ma anche materiali di risulta, come quelli lasciati dalle onde sulla riva memoriale: ”smeraldo sui depliant in vetrina / all’agenzia Conrad” o “rimmel d’albe boreali su velieri fotomontati”. Sullo sfondo mobile del mare, anche le poesie dedicate a varie persone procedono “da logos a logos”, mostrando la centralità di un linguistico ondeggiare per recuperare l’altro, l’escluso.
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sbanda gronda
che non puoi tenere il nome al logo
dare corda allenta il nodo
e continui a scorrere il palmo
cercare il capo con le dita
finire per iniziare
poi la risacca moto d’Orfeo
ti fa scordare
e la parola è già al largo
prima di girarti da verso
una lingua è salpata
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ammaini a vista dello scoglio
per il dormiveglia nello sciabordio
spoglie sparte
sul pelo dell’acqua
invece del sonno
appaiono quattro rime smisurate
còria di squartamento a largo
lapidi a galla
amari ammari
amare ammare
Marco Pacioni, insegna Storia del rinascimento nel programma USAC dell’Università della Tuscia (Viterbo) e per l’University of Alberta (Canada). È autore di Modernismo e condizione postmoderna (2005); Terrore, territorio e mare (2015), co-autore del libro su Proust Dalla parte di Marcel (2014); ha inoltre curato di Michele Ranchetti, Poesie edite e inedite (2008) e di Luca Della Robbia, La condanna a morte di Pietro Paolo Boscoli (2012). Collabora con “il manifesto” e “Alfabeta 2”. Ha contribuito al catalogo della mostra “La forza delle rovine” (Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps, Roma, ottobre-gennaio 2016).