La complessità della silloge di Antonio Fiori “Nel verso ancora da scrivere. 1999–2017” si gioca sul continuo trapasso tra fisico e mentale e, in successione tra questi due estremi, tramite dislocamento di segnali per ciò che non è possibile conoscere. La figura dell’inversione è un potente mezzo per ribaltare l’importanza delle cose, così il “Campo dei miracoli” equivale al pianerottolo della propria esistenza, l’ultima alba del mondo non farà perdere alla natura le sue caratteristiche, la possibilità di predire i suoi comportamenti. Ciò che è mobile trova sempre un riferimento in ciò che è fisso. Fino all’ultimo istante, Fiori sembra non sapere come evolveranno le situazioni, come si disporranno gli eventi; altre volte disegna con assoluta precisione ciò che accadrà: è lo spazio della poesia, dell’imprevedibilità eppure della sua conclamata certezza. Spesso il senso delle cose appare precario e l’esistenza stessa sembra legata alla catena delle convenienze e delle abitudini, ma è al contempo scolpita nel marmo, se basta un lieve ricordo proveniente dall’infanzia a rendere eterno il rapporto con i propri genitori. Le parole sono come l’ago della bilancia in questi trascorrenti sentimenti, in questi errabondi percorsi. A volte mancano, altre volte sembrano ineludibili. L’amore è certamente un propulsore che infonde fiducia nel linguaggio e le poesie su questo tema appaiono maggiormente effervescenti, rilanciando nondimeno un’oscillazione negli spazi dell’attesa e dell’incertezza degli incontri.
Potessimo tutti
Potessimo tutti fare pochi passi
ogni giorno verso il nostro Oriente spirituale
giungervi pure disillusi e stanchi
o nemmeno arrivarvi
ma certi della direzione presa
della visibilità delle tracce, certi
che il soccorritore possa ritrovare
i nostri corpi esausti.
Al nuovo anno
Col fiato sospeso
tra un Brindisi e un attacco
in attesa, noi vivi
di un atto di coraggio
di una battuta a sorpresa
quando s’apre il sipario
— che si compia un disegno
o un miracolo.
Antonio Fiori è nato nel 1955 a Sassari, dove vive e si occupa di poesia. Al suo attivo ha prestigiosi premi letterari, collaborazioni a riviste specialistiche, sei raccolte poetiche e la presenza in varie antologie. Con Manni nel 2002 è uscito Sotto mentite spoglie.