Il centro di tutto
A quale ombelico, centro del tutto o dell’esistere, tra sensi e materia, chimica e mito, ci conduce Omphalos? In questi versi, dal titolo oracolare, che richiama la pietra scolpita di Delfi, dell’oracolare non hanno il profetico, ma il senso profondo suggerito dal termine, che etimologicamente conduce al dire.
Il centro di tutto è l’oracolo, colui che ha parola. Il centro di tutto è la parola.
Come, narra il mito, a determinare il centro del mondo Zeus liberò due aquile che, volando in direzioni opposte, si incontrarono a Delfi, così appare in questi testi il perno tra due diverse polarità: da un lato, l’universo, gli spazi siderali, la materia nei suoi aspetti fisici e chimici; dall’altro, l’esistere umano, i suoi miti, le sue percezioni sensoriali, il suo sentire desiderante. Due mondi che hanno un punto comune, un ombelico insieme di materia e di senso.
Ogni parola, concentrata e lieve, scossa e tellurica, nel disporsi isolata e raccolta sulla pagina, si fa ombelico, centro del proprio universo, frammentato, dissolto, a volte riunificato: “Spezzati / nodi / Cristallizzano / Sincopi”. In grado, da questo centro e coinvolgendo ogni aspetto del sentire, di irradiarsi come riverbero e vibrazione fino ai territori ignoti del mondo, fino all’inconosciuto del dire.
1.
Inopinate
Pungenti
Poliedriche
ecchimosi
Sfuggono//
Oltraggiano//
Assiderano//
Esplosioni di nuvole catodiche
3.
Muoiono larve
in
Asincronie
Velate//
Spezzati
nodi
Cristallizzano
Sincopi
7.
Canto
voci
Solo voci
Silenzio corrotto
viaggi siderali
Solstizio
Di spiriti
imprigionato in asfissie
17.
sonniferi
Satira di rugiada
Condensa
Vibrazioni di
ciclonici
Universi paralleli
29.
idrogeno
liquido di anime
foglie//
sangue
scalpiccio
quadrato poligonale
impastato
a notte
Loredana Prete, nata a Brindisi (7 giugno 1978) e vissuta a San Vito dei Normanni fino all’età di 19 anni.
Ho conseguito i miei studi universitari a Lecce (Economia e Commercio, tesi dal titolo “Il mercato dell’uranio”; specializzazione di matematica applicata alla finanza).
Dall’età di 27 anni sono emigrata prima in Francia, poi in Lussemburgo, dove attualmente vivo.
Le mie poesie sono evoluzione, decomposizione, silenzio e spasmi, purificate, essenziali.
Poesie:
- Caustico Tocco (2004)
- Chi sei (2004)
- Endorfina (2004)
- Solstizio Alcalino (2004)
Raccolte di Poesie:
- Latitudine 49° 7’ 13,08” N Longitudine 17° 42’ 0” E (2005-2012 raccolta di 365 poesie, classificate per mese, scandiscono un periodo; scritte tra Metz e il paese natale, San Vito dei Normanni; un viaggio attraverso i sensi, le disillusioni, le paure, le sensazioni. L’incontro con ricordi; la latitudine è quella de Metz, la longitudine quella di San Vito dei Normanni).
- OSSA (2013)
- LIQUIDO (2014)
- AERIFORME (2015)
- SOLIDO (2016)
- ORBITALE (2017)
- OMPHALOS (2019) – autrici Chiara e Loredana Prete
Antologie:
500 poeti dispersi, Libro secondo, AA.VV., Edizioni La Lettera Scarlatta, ISBN 978-88-908601-8-8
Habere Artem vol.16, AA.VV., Aletti Editore, ISBN 978-88-591-1399-7
Segnalazioni:
-27° Premio Lorenzo Montano, per la sezione “Raccolta inedita“ con la raccolta di poesie intitolata Novembre.
-28° Premio Lorenzo Montano, per la sezione “Raccolta inedita” con la raccolta di poesie intitolata Liquido.
- 30° Premio Lorenzo Montano, per la sezione “ Raccolta inedita” finalista con Orbitale.
Conferenze:
L’8 marzo 2013 partecipazione come autrice alla giornata poetica “Sbatte l’aria. Era una vanessa!”. (Università di Lussemburgo - Les lettre romanes – section italienne. L’incontro fa parte del progetto di ricerca del TIGRI – Textualité des Italiens de la Grande Région et Intégration).
Racconti:
- Adele (2010)
- La messe rouge (2010)
- Iadava (2010)
- Accidia (2011)
- il vento di Cordoba (2011)
- Purificazione (2011)
Sceneggiature:
- Sogni in penombra (il cortometraggio ha partecipato al Festival Internazionale Cortometraggio Salento Finibus Terrae).