C’è una realtà che si disfa a poco a poco, verso dopo verso, senza riparo, nel poemetto di Francesca Monnetti.
Già il titolo anima una dissoluzione, in “sonde” si attenua la S, posta tra parentesi, lasciando le onde fluttuare nel vuoto. Come foglie che danzano “nel lessico del vento”. Come un corpo che diventa “carne in fuga”. Fino alla fine si perdono tracce, tutto si dissolve e allo stesso tempo si radica nel linguaggio che ben rappresenta la compostezza formale dell’autrice.
Il testo si incide nelle rime interne, nelle consonanze di uno “(s)finito gridare”, in una limpida e strenua esattezza.
Precipitati
la caduta dei gravi
polvere e roccia glabra il mondo
grama la linea di sola terra
per i messi a nudo
i raminghi corposi
in piena luce
senza un riparo
assorbita dal peso dei passi
all’ombra della forma
del peccato… della sostanza
s’è persa la traccia
vuoto di consistenza
… il corpo s’è fatto
carne in fuga
che esonda, che suda
del tutto adatto
al proprio carnale calvario
premeditazione
innocenza presunta
gesto inconsulto
ravvedimento
menzogna
espiazione
vergogna
fittizio… reale
senso doloso
rimosso… senso di colpa
fa fatica
(s)fugge in fretta
si confonde
l’impronta
vagare è grave
fuori dall’eden
tra candore
tentazione
e caduta
sul suolo brullo
senza una fronda
il segno resta
del danno… del reato
dell’onta
a distanza d’azzurro
in assenza di foglia
la coscienza s’annebbia
muta s’adonta
si fa… monda
impresso
un malcelato sudario
orbite livide
incise sul volto
…madida e calva
la testa… si piega
all’indietro
ex virgo
venus impudica
con la mano
il sesso comprime
il sesso nasconde
a lato
il primo uomo
con le dita
s’occulta il volto
curvo… s’inarca il busto
in lui
il sesso si fa forte
il sesso si scopre
cava e pesta
sgomenta
resta aperta
la bocca
afono e devastato
il suo (s)finito gridare.
Da sempre io, Francesca Monnetti, vivo a Sant'Ellero, una frazione in provincia di Firenze, città dove sono nata e dove ho studiato Filosofia. Da venti anni insegno nella scuola primaria e da altrettanti, più o meno, scrivo poesie. Al 2009 risale la pubblicazione del mio primo volume di poesie, In-solite movenze (Cierre Grafica, Verona, collana "Opera Prima", diretta da Flavio Ermini); tale raccolta è risultata opera finalista nell'edizione 2008 del "Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano", sezione "Raccolta inedita". Nel 2017 è stata pubblicata la mia seconda raccolta di poesie, Pen-insul-aria (Edizioni Helicon, Arezzo), che, in una versione ridotta, era giunta finalista in occasione della I edizione del Concorso di Poesia e Narrativa "L'Erudita", i cui membri di giuria erano Cristiano Armati, Paolo Febbraro, Giorgio Manacorda, Walter Mauro, Matteo Lefèvre, Giorgio Nisini, Cinzia Tani. Nel 2010 una mia silloge ha vinto la IV edizione del "Premio Letterario Sergio De Risio" dedicato al pensiero poetante, la cui giuria era composta da Renato Minore (presidente), Flavio Ermini, Filippo Maria Ferro, Giuseppe Langella, Cesare Milanese, Giancarlo Quiriconi, Maria Cristina Ricciardi, Jacquelin Risset, Marco Tornar e Raffaele Saraceni. Una mia poesia singola inedita (contenuta in Pen-insul-aria) è stata premiata come vincitrice nella sezione omonima della I edizione del Concorso di Poesia e Narrativa "L'Erudita" ed appare nel volume antologico dedicato al Premio (Giulio Perrone Editore, Roma, marzo 2012). Nel 2018 una mia silloge inedita, Secondo-genitura, ha conseguito il primo premio nell'ambito della XVIII edizione del Premio Letterario Castelfiorentino, sezione inediti. Nel 2016 una mia raccolta inedita, (S)oggetti a (s)comparsa, è stata inclusa nella rosa dei dieci finalisti della seconda edizione del Premio nazionale editoriale di poesia "Arcipelago itaca". Quattro poemetti inediti sono giunti in finale in edizioni diverse del "Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano" (2012, 2015, 2016 e 2017). Miei testi poetici, finalisti e segnalati in edizioni precedenti e recenti del Premio Montano e in occasione della seconda edizione del Premio editoriale di poesia "Arcipelago itaca", compaiono on-line sul sito della rivista di ricerca letteraria "Anterem", su "Blanc de ta nuque" di Stefano Guglielmin e sul blo-mag "Arcipelago itaca" di Danilo Mandolini. In seguito a segnalazioni, con altre poesie sono presente in volumi antologici e siti legati a concorsi organizzati in Toscana: Premio Firenze, Premio Internazionale di Poesia San Domenichino, Premio Arno Fiume di Pensiero, Premio Letterario Castelfiorentino - edizioni 2011, 2014 e 2018 -, Premio Alpi Apuane 2014, Premio Casentino 2015 (doppia segnalazione), 2016 e 2018 (segnalazione con menzione d'onore), Premio Nazionale di Poesia Borgognoni 2016. Sulla mia poesia hanno scritto Mauro Barbetti, Giorgio Bonacini, Lia Bronzi, Silvia Ferrari, Marco Furia, Giancarlo Quiriconi, le giurie del premio "L'Erudita", del "Premio Letterario Castelfiorentino" e del "Premio Casentino", presiedute rispettivamente dal compianto Walter Mauro, da Marco Marchi e da Silvio Ramat.