Spesso ci accostiamo al tema “Cos’è la poesia” in formula dubitativa, chiedendoci “cos’è la poesia?”
Non è così per Paolo Ferrari che, di fronte all’enormità della questione, si pone in maniera
decisamente assertiva. Infatti intitola il suo testo creativo “La poesia è”.
Ci si poteva immaginare, date le premesse, una dissertazione teorica, un saggio.
In realtà il pensiero di Paolo Ferrari viene prodotto in versi.
Il pensiero sulla poesia diventa a sua volta poesia e ci conduce all’interno di un metatesto,
in un viaggio iniziatico ricco di sorprese.
Il piacere della lettura attraversa gli strati più oscuri e profondi del pensiero.
La densità del testo si propaga per 76 paragrafi: da viaggio iniziatico,
alla fine si trasforma in un messaggio lasciato nella bottiglia, in un testamento per la posterità.
“La poesia fa essere ciò che manca”, “La poesia dice ciò che alla realtà manca”, scrive Paolo Ferrari.
In contraltare, quello che approfondisce e arricchisce il testo sono i frammenti in cui la poesia
si libra e prende per un momento il sopravvento sul pensiero, citando ad esempio un paese di mare,
un partire da zero, un ritmo quasi celato, un’assenza che conduce lontano.
Del tutto poetiche sono le libertà stilistiche che l’autore inserisce nell’opera,
accorpando le parole o modificandone i tratti, talvolta addirittura il corpo,
per giungere a una parola ri-creata.
Senza mai naturalmente dimenticare che la poesia, come scrive Ferrari,
“è la festa della parola, il disperarsi della parola”.
Da "La poesia è"
1 Poesia è…
ciò-che-fa indipendentemente dalla cosa che il mondo già conosce
e quotidianamente avvalora
2 Poesia è…
prima che la cosa abbia luogo ovvero
che la nascita sia annunciata, fa essere ciò-che-manca, senza che
sia evidente a-ogni-costo
3 Poesia è…
il mancar della cosa: la parola
che dice (la cosa), senza che necessariamente sia
manifesto l’oggetto di cui si parla
4 Poesia è…
la festa della parola, il disperarsi
della parola, percorso pensoso e accidentato
perché qualcosa sia – e resti – sul filo del
niente
12 Poesia è…
la parola un poco ha gridato:
si sente piangere dietro a una porta:
è lei che prova un’
uscita ma che sia di verasalvezza
19 Poesia è…
“Non c’è più niente da dire (in-poesia) dopo
Auschwitz.” C’è da ribadire unicamente
che nulla si può dire (poeticamente) del mondo
se non della sua scomparsa
23 Poesia è…
poesia è piacere del ritmo e della forma del verso
che subito abbandona per ritrovarsi in un
altrove che ancora nonsi conosce
36 Poesia è…
poesia è il vuoto della materia
che porta in sé – ed accetta – quel suono udibile
all’orecchio assoluto e speciale:
sa distinguere il nientechegenera
dalniente cheannichilisce
41 Poesia è…
poesia è assenzadiparola
che si rifà una vita dove all’apparenza
muore
70 Poesia è…
poesia è (un) nulla: un soffio che va via.
Per sempre si perde nel suo mancare.
Da qui un giorno è da-venire
Costruendo luce e oscurità dove l’opera
Tocca il venirmeno
di spaziotempo da cui
ungiorno è nata.