I testi di questo libro si risolvono in forme prevalentemente brevi, quasi liquide, solo all’apparenza pacificate nella sintassi.
Al contrario, il lessico risulta improntato alla pura e semplice potenza: “rovine screpolate come dita”.
In questa prospettiva, nel tono piano dell’articolazione, le minime fratture e i piccoli spasmi di questa scrittura acquistano grande forza e potere disgregante e, soprattutto, sottolineante: “…una saliva di cose non dette/- ordinare le stoffe per dolore…”.
Parallelamente, nel mondo che le poesie portano alla luce, non esiste un rumore di fondo che alzi in modo consolatorio l’asticella della percezione rendendo sopportabili i normali eccessi dell’esistere.
Sono vuoto e silenzio i punti di riferimento, lo zero strumentale necessario ad ogni misura. Cosicché, con uno sguardo quasi didascalico, all’interno dei minimi e strettamente controllati paesaggi oggetto dei versi, questa scrittura acquista l’energia e universalità della vera constatazione.
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il doppio ritratto si appende a creatura
pasto ceruleo di miniature affrescate
zampettano le gocce in pozze di fango
a capestro sulla strada di casa
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dis-velarsi mature
quando la saliva gocciola
sul punto più oscuro del verso
e stringersi addosso
ogni punteggiatura anomala
per sradicare minuti di silenzio
dalle braccia stanche
spezzarsi nella caparbietà di un pozzo
nel nervo gonfio di spigoli
la vittima dei sacrifici
e del pensiero che ritrae luce
***
vegliavo sull’ombra come una madre sconfitta
dedicavo alla voce l’occasione del rimpianto
e resta ancora – e ancora
una sapienza giustificata ad est
nel simbolico darmi come una pietra liquida
contro i fianchi della mia stessa natura
Antonella Taravella nel 2012 ha creato “Words Social Forum”, sito di cultura artistica che comprende varie tipologie di arte.
In poesia ha pubblicato, con le Edizioni Smasher, Vertigini scomposte (2009), Sbocciata nelle viscere (2011), Aderenza (2012).