Dall’aletta: (...) Verso l’immobilità astratta della traccia: tratto, parola. Vuoto, incàvo oppure interstizio che soltanto può essere accerchiato, recintato: la cavità richiama colloca richiede. Qui: questo luogo spoglio, scabro, frattura: da cui scaturisce e attinge la cifra riarsa, il limite dissonante, le chiazze sulla materia forma di sé stessa.
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LITANIA:
sudario.
Trafigge ciò che nomina.
Rivela
l’esatta dimensione:
nessuno, niente.
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QUESTO
luogo frana
delle parole pietre
della ruggine
versata.
Vi repelle: le sue scorie,
la sua pura maceria minerale.
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MACCHIARE IL BIANCO: RAG
giungere il bianco:
disseppellire l’aria:
la cavità del nome:
nominarla:
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PARLO
per toccare la parola che nomina:
per toccare ciò che la parola
nomina.
Miguel Ángel Cuevas (Alicante, 1958) è un poeta spagnolo.
Poeta, traduttore, professore di letteratura italiana presso l’Università di Siviglia. Studioso del Novecento, ha tradotto e curato edizioni spagnole di Luigi Pirandello, Pier Paolo Pasolini, Vincenzo Consolo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Angelo Scandurra, Maria Attanasio. Ha tradotto e curato edizioni italiane di José Ángel Valente.
Per la poesia ha pubblicato, in Italia, 47 Frammenti. Ha realizzato con l'artista Massimo Casagrande i libri d'arte Scrivere l'incàvo, omaggio a Jorge Oteiza, e Huesos sobre papel. Con lo stesso artista ha pubblicato per Il Girasole Edizioni 2011, Valverde (CT), Escribir el hueco.