(...) Quanta numerologia? Quante lingue? Quanti anagrammi? Quanti acrostici scalari combinati a mitografemi? Quante interpretazioni riuscite a provare, per pelle e per potenza cerebrale? Nel contagio interrogativo s’annida la cifra stilistica di Beppe Ratti: una consonanza che è risonanza, quasi una tac delle emozioni e delle reminescenze – per pungolare il Lettore all’interazione, per spronare il Lettore a sondare le reazioni, peculiari e soggettive, suscitate da una poesia entusiasta, etimologicamente accesa per divino scintillìo.
Dalla prefazione di Chiara Daino
da “Talavera de la reina”
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carnets: che narcisistico accanirsi
in iscariota cartastraccia, se scrivere è
scavare varicose, sceverare crevasses e
viscere, survécu
poiesi, aposiopesi:
achrome carme un bianco abc.
dittico apodittico:
aritmetica metrica,
ermetica, meretricia
lettera, lettiera rettilario irrealtà.
linguistica: papille, papillons,
Saussurre sussurro lips pispillìo os-oris.
encriers, un arco iris, temperare pencil,
pinsel tremper
a3: crepacci
c4: calamai; arcobaleno
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una beck’s, un amaro:
la sete extinguenda
sed lex to rape
terapia –d’amore?-
sixteen exaltée
cucurucucù cuore.
tra lux e brux
ori-gine, vortex
cadavres exquis
rivederci ex aequo
tu quoque tacque
abràxas bruja
bruxa la ex
(distico: accadesti, distacco,
learn anelare unreal.
poesia posdatata: Aspasia depossedetti.
polvere lips overlap beLIEvers,
frottole lover fallout afterall leftover)
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tantalo: mai, nunca, nunc, maintenant.
cancello nichil Ancel silence:
oudè en rìma,
ode in rima
(i titoli tolti, litoti, altolì:
nier dernier, rimozione rimo –
e rimiro mir, abc acabo)
Beppe Ratti è nato nel 1964 a Milano.
Ha pubblicato “Alfabeto fallibilità” per Gattili Editore, “Atlant idéal catraz” per Sartoria Utopia.