Ci sono momenti in cui ci si sente di dare, di condividere, di restituire non per obbligo, per dovere, per colpa, ma perché si riconosce che ciò che si ha è il frutto di ciò che si è ricevuto, che ciò che si possiede è stato generato assieme, in relazione con gli altri.
Si restituisce allora per riconoscenza, per gratitudine, mettendo a disposizione ciò che si ha e che si è: competenze, tempo, cura, denaro…
L’atto gratuito della restituzione costituisce la comunità e sostiene il bene, nell’imprescindibile conflitto con le debolezze e le sopraffazioni umane.
La restituzione è il modo per inserirsi gratuitamente, per grazia, nel flusso incessante del dare e ricevere, che è il movimento stesso della vita.
Il dono che Carlo Penati porta ai lettori del nostro sito è un saggio che ha per titolo La restituzione.