Aristotele Giambattista Vico
Karl Marx Thomas Hobbes
Nel saggio [pdf 145KB] che Andrea Bellantone propone ai visitatori del nostro sito, viene svolta una riflessione approfondita e aperta sul conflitto come concetto fondamentale del politico, alla luce del quale si analizzano alcuni temi derivati (la differenza, il sacro, la rappresentanza, l'ansia, il corpo, la passione, la storicità, etc.) attualmente al centro del dibattito filosofico. Il testo, già apparso in lingua russa presso gli “Annali per il dialogo tra le culture” (Mosca, 2009) costituisce il nucleo centrale di un articolo che apparirà in lingua italiana sulla rivista “Iside”. La tematica alla quale questo saggio porta un importante contributo è “Eterotopie”, affrontata sul n. 58 di “Anterem” (giugno 1999),
Andrea Bellantone (Messina, 1978)
collabora alla ricerca presso diverse sedi universitarie (Messina, Poitiers, Trieste). Specialista di filosofia francese tra XVIII e XX secolo, ha avviato un progetto di ricerca sul problema della possibilità di una nuova metafisica. Il suo principale lavoro è Hegel in Francia (Rubbettino, 2007), attualmente in traduzione presso l’editore Hermann di Parigi. Autore di più di trenta pubblicazioni scientifiche in italiano, inglese, russo e francese. Ha anche pubblicato una raccolta di poesie (La sembianza della Salvezza, Anterem, 2007). Post-graduate fellow dello Xavier Tilliette’s International Institute, vive e lavora a Parigi, dove è docente a contratto presso l’Institut pour la philosophie comparée.
La Primavera Araba, il Movimento 5 Stelle, Movimiento 15-M, Occupy Wall Street, Generazione TQ, Il Popolo Viola, Se non ora quando: sono solo alcuni dei nomi dei movimenti di rivolta sociale che hanno di recente abitato le piazze ed i giornali di varie città del mondo, regalando alla Storia ciò che qualcuno ha descritto come “un nuovo ’68”.
Ma cos’è realmente questo torrente unico di ribellione? È un sintomo o una soluzione? È “reale” o è un simulacro che risponde ai meccanismi del gioco delle parti senza interrompere il regime della simulazione? È possibile far sgorgare da questo momento storico una nuova sorgente di senso? Come?
Queste sono solo alcune delle domande che questo saggio di Luigi Bosco si pone, cercando di dare una risposta, seppure senza pretese di verità.
L’importanza del momento storico che stiamo vivendo è – evidentemente – enorme e ci investe di grandi responsabilità. Il successo o l’insuccesso dell’operazione – qualunque essa sia – dipenderà da tutti. E, alla fine, il merito – o la colpa – non escluderà nessuno.
Questo saggio di Franco Riccio, La confezione del proponibile, delinea l'epilogo di una ininterrotta analisi, condotta dall’autore a partire dal '68 con "La classicità greca e la condanna dell'uomo" e successivamente con la ricerca del suo gruppo di lavoro in "Il camaleonte e l'iscrizione".
È un saggio arduo e complesso. Affronta la logica con la quale si è venuto a confezionare in occidente il "proponibile" sia sul piano teorico sia su quello dell'azione politica, dell'organizzazione sociale e dei rapporti interindividuali.
Gli autori convocati da Riccio sono Adorno, Nietzsche, Foucault , Deleuze , Derrida, Prigogine.
La crisi economica in atto svela i meccanismi che fertilizzano l'ingiustizia sociale nel mondo. E nello stesso tempo perpetua e affina la sua forza di costrizione, inoculata nei nuovi "apprendisti specialisti", per dirla con Kuhn. Quelli che dicono: "Io so, tu no".