Un discorso in frantumi che raccoglie, tuttavia, impressionisticamente
o ironicamente, quanto piùcolpisce o svanisce o richiama l'attenzione.
E non c'è mai ripetizione, in questo sperimentalismo secco e pungente,
mai un abbassamento di tono. E' decisivo il legamento nascosto e
magnetico in cui sembra talvolta di riascoltare, intelligentemente
rivissuti, quei versi che negli anni '60 fecero conoscere fondamentali
pilastri della poesia quali O.Mandel'stam o A.Vosnesenskij.
Maria Alessandra Tognato ce li ricorda ricreando i loro umori sismici
in una modernità autentica e italiana. [N. Bonifazi]
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perpendicolare
alla ragione
la Variazione
spacca spudora
e se addolora è
per rare-fare
per farci rari
5 Tre inverni
vene di neve e
schegge–sangue
arancio
si declina al presente
il primo maggio
11
perchè l’eleganza
delle cose non
sussulta
all’inciso defilato
di un profilo
ma piange a
fiume l’impiglio
d’alga
il lascito di
parole
12
Sfilarsi via
via andare
a vegliare
a filare una fine
come brina
come sale sul
bicchiere di
tequila
22
Grigio che piomba
i giunti già
dall’alba –
La tua scomposta
latitanza
che mi sfrangia
il gelo
del nascondimento
32 Tutto
Vinta non c’è più
urgenza
gonfia abbastanza
Ma amaro sale
maschile
da controseme d’assaggio
persa resina
al tatto
La parte per il
tutto
37
Lo svelamento affiora
Necesse est
A filo d’acqua
A non incerta ora
Per numero propizio
Maria Alessandra Tognato vive a Padova, dopo aver vissuto a Boston, a San Carlos e infine a San Francisco. Sue poesie sono state pubblicate nelle antologie "Great poems of the western world", "The best poems of the 90s" e "American Poetry Anthology". In Italia ha pubblicato le raccolte "Andrei", "Non c'è verso", "Rubina", "I Venti & l'Uno" e "D'Ali".