Il Forum Anterem, promosso e organizzato dal 2004 dalla rivista “Anterem” in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona, ha offerto ai poeti un’occasione pubblica d’incontro davanti a una platea qualificata di studiosi e appassionati.
Anno dopo anno, il Forum si è configurato sempre più come un punto di raccordo tra la rivista “Anterem” e il Premio Lorenzo Montano, accogliendo dall’una tematiche e testi, dall’altro le punte più alte delle ricerche in campo poetico e mettendole in circolazione in un più ampio e approfondito rapporto con altre discipline: musica, cinema, video, teatralizzazioni, danza, riflessioni letterarie e filosofiche.
Nelle ultime edizioni il Forum ha proposto un programma ancora più esteso e approfondito, sempre mantenendo fermi il concetto di “ricerca” e l'invito a pensare “altrimenti”, con indipendenza di giudizio e coerenza. Si può dire che nell’organizzare il Forum la direzione artistica – che coincide con la redazione della rivista “Anterem”, ha tenuto conto dell’imperativo di Hanna Arendt: «Denken ohne Geländer» ossia «Pensare senza balaustre».
Come ogni anno, in occasione delle cerimonie conclusive del Premio Lorenzo Montano, la rivista “Anterem” promuove – in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona – un Forum di poesia.
Sono in cartellone quattordici appuntamenti nel corso dei quali la poesia incontra la filosofia, la musica, l’arte. Tali eventi si svolgono da sabato 8 novembre a domenica 16 novembre 2014 negli spazi della Biblioteca Civica di Verona, via Cappello 43.
Il Forum ha per titolo “Di un altro dire” ed è curato da Flavio Ermini e Ranieri Teti.
La finalità è far emergere l’intima relazione che unisce la poesia e le complesse problematiche del nostro tempo.
Questa manifestazione muove da un’identità poetica molto precisa, caratterizzata dalla posizione concettuale e dal percorso di conoscenza della rivista “Anterem”. L’intento è di far amare a un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità.
Con questa iniziativa “Anterem” vuole dare una visibilità critica sempre maggiore alle opere dei poeti vincitori, dei finalisti e dei segnalati per tutte le sezioni in cui il Premio Lorenzo Montano si articola: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Poesie scelte”.
L’ingresso è libero.
Il LICEO ARTISTICO “NANI-BOCCIONI” DI VERONA
partecipa al
FORUM ANTEREM 2014
“DI UN ALTRO DIRE”
Gli studenti del corso di Design della Moda, di Grafica e di Multimediale del Liceo Artistico Statale di Verona hanno realizzato progetti grafici, di moda, video, abiti di design, opere artistiche e rielaborazioni letterarie ispirandosi ad uno stile di vita, "il Rock", che ha segnato il Novecento.
Il mondo della Factory di Andy Warhol, la pop-art, le musiche dei Velvet Underground, di Lou Reed, le canzoni di Bob Dylan, gli abiti di scena di David Bowie, il Punk, i graffiti di Basquiat, le copertine dei dischi in vinile, l'arte contemporanea di Gerhard Richter e Gareth Pugh hanno stimolato la fantasia e la creatività degli studenti.
In questo evento-mostra nella Biblioteca Civica di Verona, organizzato dalla Rivista di Ricerca letteraria “Anterem”, gli studenti presentano abiti sperimentali che parlano di denuncia sociale, di gioventù viaggiante, di aspettative, di desideri di trasgressione. Interpretano con originalità e freschezza lo stile "rock", realizzando stampe serigrafiche ispirate ai multipli di Warhol, proposte grafiche per manifesti e locandine, copertine di cd, video, in una fusione esplosiva di creatività, progettualità e nuove tecnologie.
Sabato 8 novembre: Sala Farinati Biblioteca Civica di Verona
ore 10.00
L'ARTE DEL ROCK. Musica e non solo musica. Il rock sulla strada, nel costume, nell'arte, nei conservatori.
Apertura dei lavori Agostino Contò
Gli studenti del Liceo Artistico “Nani-Boccioni di Verona intervengono proponendo propri testi e dialogano con i relatori Silvia Ferrrari Lilienau, Cosimo Colazzo, con le attrici Jana Balkan, Isabella Caserta
Sabato 8 novembre: Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona
ore 12.00
L'ARTE DEL ROCK l'attualità di uno stile di vita del Novecento
Esposizione di opere ispirate al Rock
a cura degli studenti del Liceo Artistico “Nani Boccioni” di Verona
Inaugurazione della mostra
La mostra resterà aperta fino a sabato 29 novembre 2014
Il Nuovo Liceo Artistico “Nani – Boccioni” di Verona
comunica la partecipazione al progetto
Agorà - Forum Di Poesia
organizzato da
Biblioteca Civica di Verona
e
Anterem - Rivista di Ricerca Letteraria
Un nuovo appuntamento coinvolgerà gli studenti del “ Nuovo Liceo Artistico “Nani - Boccioni” di Verona in occasione di Agorà - Forum di poesia, iniziativa dove la poesia dialoga con la filosofia, la musica, l'arte.
Gli studenti della Sezione di Moda e Costume interpretano creativamente L’ARTE DELLA PAROLA Futurismo e arte contemporanea(1963-2013)
Esposizione presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona dal 15 al 25 gennaio 2014.
Inaugurazione mercoledì 15 gennaio 2014 ore 11.00
Presenta la mostra la prof.ssa Mariangela Icarelli, Dirigente del Nuovo Liceo Artistico. Intervengono Flavio Ermini e Ranieri Teti di Anterem - Rivista di Ricerca Letteraria. Segue il saluto delle Autorità. Illustrano il lavoro degli studenti i Docenti della Sezione di Moda e Costume.
Gli studenti della sezione Moda e Costume del Nuovo Liceo Artistico di Verona, ispirandosi al Futurismo, alla Poesia Visivaed avvicinandosi alle neoavanguardie, hanno interpretato immagini, parole libere, caratteri tipografici e le suggestioni di alcuni artisti riconosciuti storicamente, reinventando colori, forme e patterns di stampa. Alcuni elementi caratterizzanti le correnti artistiche del Novecento trovano così nuova vita nell’oggetto tessile e nelle stampe eseguite in ambito scolastico su tessuti, mediante antiche tecniche artigianali, come la serigrafia e lo stencil, abbinate a procedimenti innovativi offerti dalle tecnologie informatiche.
Ne sono scaturite realizzazioni grafico-pittoriche ed abiti, che hanno voluto intrecciare l’eredità del passato con nuove esperienze di valore estetico, dimostrando come si possa distillare l’inedito, il nuovo o l’ arte tout court.
Per ulteriori informazioni
Biblioteca Civica: Tel +39 045 8079700 bibliotecacivica@comune.verona.it www.biblioteche.comune.verona.it
Nuovo Liceo Artistico "Nani - Boccioni": Tel. 045 569548
info@artevr.it – www.artevr.it
Come ogni anno, nell’ambito delle cerimonie conclusive del Premio Lorenzo Montano, la rivista “Anterem” promuove – in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona – un Forum di poesia.
Sono in cartellone tredici appuntamenti nel corso dei quali la poesia incontra la filosofia, la musica, la psicoanalisi e l’arte. Tali eventi si svolgono da sabato 16 novembre a domenica 24 novembre 2013 negli spazi della Biblioteca Civica di Verona, via Cappello 43.
Il Forum ha per titolo “Agorà” ed è curato da Flavio Ermini e Ranieri Teti.
La finalità è far emergere l’intima relazione che unisce la poesia e le complesse problematiche del nostro tempo.
Questa manifestazione muove da un’identità poetica molto precisa, caratterizzata dalla posizione concettuale e dal percorso di conoscenza della rivista “Anterem”. L’intento è di far amare a un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità.
Con questa iniziativa “Anterem” vuole dare una visibilità critica sempre maggiore alle opere dei poeti vincitori, dei finalisti e dei segnalati per tutte le sezioni in cui il Premio Lorenzo Montano si articola: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Poesie scelte”.
L’ingresso è libero.
Come ogni anno, nell’ambito delle cerimonie conclusive del Premio Lorenzo Montano, la rivista “Anterem” promuove – in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona – un Convegno di poesia.
Sono in cartellone quattordici appuntamenti nel corso dei quali la poesia incontra la filosofia, la musica, la psicoanalisi e l’arte. Tali eventi si svolgono da sabato 10 novembre a domenica 18 novembre 2012 negli spazi della Biblioteca Civica di Verona, via Cappello 43.
Il Convegno ha per titolo “Poetiche del pensiero” ed è curato da Flavio Ermini e Ranieri Teti.
La finalità è far emergere l’intima relazione che unisce la poesia e le complesse problematiche del nostro tempo. Tra i relatori: Lorenzo Barani, Stefano Baratta, Alfonso Cariolato, Agostino Contò, Paolo Donini, Stefano Guglielmin, Tiziano Salari, Carla Stroppa, Vincenzo Vitiello.
Questa manifestazione muove da un’identità poetica molto precisa, caratterizzata dalla posizione concettuale e dal percorso di conoscenza della rivista “Anterem”. L’intento è di far amare a un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità.
Con questa iniziativa “Anterem” vuole dare una visibilità critica sempre maggiore alle opere dei poeti vincitori, dei finalisti e dei segnalati per tutte le sezioni in cui il Premio Lorenzo Montano si articola: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Poesie scelte”.
L’ingresso è libero.
Convegno internazionale di poesia
In occasione dei venticinque anni del Premio Lorenzo Montano, la rivista “Anterem” e la Biblioteca Civica di Verona promuovono un Convegno internazionale di poesia.
Sono in cartellone dodici appuntamenti che prevedono eventi poetici, filosofici, musicali e artistici con autori internazionali. Tali eventi si svolgono da venerdì 11 novembre a domenica 20 novembre 2011 negli spazi della Biblioteca Civica di Verona.
La nozione sulla quale ruoterà il Convegno è “Parola per parola”. La finalità è far emergere l’intima relazione che unisce la poesia e l’umana esistenza, ponendo al centro dei vari incontri le questioni che legano la poesia alle complesse problematiche del nostro tempo.
Saranno oggetto di riflessione e dialogo le opere di alcuni grandi poeti e filosofi, tra cui Bonnefoy, Celan, Cvetaeva, Heidegger, Jabès, Martini, Nietzsche, Rimbaud, Spatola, Zanzotto.
Questa manifestazione muove da un’identità poetica molto precisa, caratterizzata dalla posizione concettuale e dal percorso di conoscenza della rivista “Anterem”. L’intento è quello di far amare a un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità.
Con questa iniziativa “Anterem” vuole dare una visibilità sempre maggiore alle opere dei poeti vincitori, dei finalisti e dei segnalati per tutte le sezioni in cui il Premio Lorenzo Montano si articola: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Poesie scelte”. L’intento è di offrire loro un’occasione pubblica d’incontro e di riflessione critica davanti a una platea qualificata di studiosi e appassionati.
Scarica la locandina del convegno
Scarica il programma del Convegno
La ricerca poetica sta conoscendo un periodo di grande fervore. E il pubblico – come ha dimostrato questa edizione del Verona Poesia Festival 2010 – la sta vistosamente premiando, accorrendo numeroso alle letture poetiche e agli incontri vedono la poesia dialogare con la filosofia, con la psicoanalisi e con la musica.
Il Festival – organizzato da Anterem, Biblioteca Civica di Verona e Società Letteraria – ha dimostrato che il testo poetico, anche il più innovativo – se accostato con attenzione e amore, può essere non solo capito, ma diventare anche fonte di piacere.
L’evento conclusivo del Festival – “In Concerto” – ha visto la collaborazione tra Anterem e il Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda. Il successo è stato tale che il concerto verrà riproposto a Riva del Garda il 23 novembre 2010, ore 18, all’Auditorium del Conservatorio di musica.
Erminia Perbellini (a destra) con Erika Crosara
Presentiamo la galleria fotografica con alcune immagini delle giornate conclusive del 24° Premio Lorenzo Montano (nella foto, Erminia Perbellini, Assessore alla Cultura del Comune di Verona, consegna il Premio "Raccolta inedita - Biblioteca Civica di Verona" a Erika Crosara), impreziosita dall’istant poem di Carlo Penati Cronaca in versi, riferito all’evento del 6 novembre scorso.
Il VeronaPoesiaFestival si svolgerà dal 6 al 14 novembre 2010
L’iniziativa viene promossa a Verona da Anterem, Biblioteca Civica e Società Letteraria.
Poesia, musica, filosofia e psicoanalisi trovano rilievo in un programma [pdf 155KB] che prevede un fitto intreccio di incontri con l’autore, di concerti e di eventi legati al premio Lorenzo Montano, nelle sedi prestigiose della Biblioteca Civica e della Società Letteraria.
“Vogliamo creare una proposta culturale che offra stimoli di conoscenza e approfondimento a un pubblico vasto, di giovani e appassionati, con un orizzonte che vada oltre le mura di Verona, così com’è nella tradizione dei tre Enti promotori” afferma la direzione artistica.
VeronaPoesiaFestival coprirà sei giorni: sabato 6 novembre, domenica 7, giovedì 11, venerdì 12, sabato 13 e domenica 14.
Nella mattina del 6 novembre, dopo la cerimonia di inaugurazione, è prevista l’inaugurazione di una mostra di libri e manoscritti delle più importanti case editrici italiane che si occupano di poesia. Nel pomeriggio avranno luogo i primi “incontri con la filosofia” nella sede della Biblioteca Civica, protagonisti Massimo Donà e Carlo SIni, accompagnati da letture di testi poetici e brani musicali.
La giornata di domenica 7 novembre vedrà in mattinata, nella sede della Società Letteraria, due incontri dedicati a musica e poesia, mentre nel pomeriggio prenderanno il via gli incontri con i poeti, protagonisti John Francis e Roberta da Punt, con una chiusura serale con interventi musicali di Grazia De Marchi e Giannantonio Mutto.
Il Festival riprenderà l’11 novembre, giovedì, con gli incontri con i poeti Luigi Ballerini e Silvio Ramat. In serata un incontro con la psicoanalisi con Stefano Baratta e Alberto Schön, con una chiusura musicale jazzistica.
Venerdì 12, nel pomeriggio, un incontro con il poeta Cesare Viviani, il ricordo di Roberto Sanesi, e la presentazione di una raccolta di testi manoscritti di Lorenzo Montano, acquisiti dalla Biblioteca Civica di Verona.
Sabato 13 l’incontro con il filosofo Franco Rella e la cerimonia conclusiva del premio Lorenzo Montano, XXIV edizione, seguita dagli incontri con i premiati.
Domenica 14 il Festival si chiuderà con un concerto alle 11 in Biblioteca Civica a cura del Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda.
Nel corso dei vari incontri, i poeti segnalati e finalisti del Premio Lorenzo Montano leggeranno i loro testi.
Sabato 24 ottobre, ore 9.30
Biblioteca Civica - Sala Farinati
Via Cappello, Verona
Sabato 24 ottobre, dalle ore 14.00
Biblioteca Civica - Spazio Nervi
Via Cappello, Verona
Sabato 14 novembre, dalle ore 14.00
Biblioteca Civica - Spazio Nervi
Via Cappello, Verona
Biblioteca Civica - Via Cappello, Verona
dalle ore 9.00 alle 12.30 – Sala Farinati
Premiazione dei tre libri vincitori della sezione
“Opera edita - Provincia di Verona”
Ottavio Fatica, Le omissioni,
Einaudi, Torino 2009
Federico Federici, L’opera racchiusa,
Lampi di stampa, Milano 2009
Andrea Inglese, La distrazione,
Luca Sossella, Roma 2008
Dibattito tra gli studenti dei Licei
Cotta, Fracastoro, Maffei, Medi
e i tre poeti vincitori
Gli studenti votano il Supervincitore
Lettura e premiazione dei saggi brevi
degli studenti sulle opere vincitrici
Presentazione di Agostino Contò
degli “Atti del Convegno su Lorenzo Montano”
editi dalla Biblioteca Civica di Verona
Relazione di Giorgio Barberi Squarotti
Lorenzo Montano: l’itinerario della giovinezza
Gli studenti leggono alcune pagine
di Lorenzo Montano
…
Accedi alla galleria delle immagini
Sabato 21 novembre, dalle ore 16.30
Biblioteca Civica - Spazio Nervi
Via Cappello, Verona
Premiazione dei tre vincitori
della sezione “Opera edita - Provincia di Verona”:
Ottavio Fatica, Federico Federici, Andrea Inglese
Presentazione delle opere vincitrici
alla Giuria dei Lettori,
con riflessioni critiche di Flavio Ermini
e letture dei poeti
Francesco Bellomi
Spoglio dei voti espressi
dalla Giuria dei lettori
e dalla Giuria degli studenti.
Proclamazione del Supervincitore
…
Accedi alla galleria delle immagini
Domenica 22 novembre, ore 11.00
Biblioteca Civica - Spazio Nervi
Via Cappello, Verona
CONSERVATORIO DI MUSICA “F.A. BONPORTI”
DI TRENTO E RIVA DEL GARDA
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA “ANTEREM”
Musiche degli studenti dei corsi di composizione e musica elettronica dei Conservatori di musica di Brescia, Genova, Trento - Riva del Garda, e Vicenza
Marco Bellano (Conservatorio di Vicenza), Luca Benatti (Conservatorio di Brescia), Claudio Bonometti (Conservatorio di Brescia), Cristiano Fracaro (Conservatorio di Trento), Emilio Pozzolini (Conservatorio di Genova), Luca Serra (Conservatorio di Genova), Sesto Quatrini (Conservatorio dell’Aquila), Andrea Mattevi (Conservatorio di Trento), Massimiliano Cerioni (Conservatorio dell’Aquila), Carlo Alberini (Conservatorio di Brescia).
Testi degli autori di “Anterem” e del Premio Lorenzo Montano
Giacomo Bergamini, Giorgio Bonacini, Gabriela Fantato, Ottavio Fatica, Federico Federici, Alberto Folin, Andrea Inglese, Rosa Pierno, Franco Rella, Stefano Salvi.
Ensemble strumentale delle classi di musica da camera di Trento (prof. Giancarlo Guarino) e Riva del Garda (prof. Corrado Ruzza)
Brigitte Canins flauto, Tiziano Montibeller fisarmonica, Isabella Pisoni soprano, Francesca Pola clarinetto, Daniel Roscia clarinetto, Alessio Sala pianoforte, Chiara Salvottini flauto, Lucrezia Slomp pianoforte, Sandra Stoianovic (docente) pianoforte.
Docenti, studenti, compositori di conservatori diversi e poeti della rivista “Anterem” si trovano insieme in un contesto dove evidenti sono le differenti espressioni artistiche, ma unite nella sintesi del rapporto musica e poesia.
I compositori hanno lavorato sui testi poetici, cercando di coglierne il senso per poi liberamente trasformarlo in suoni.
Gli studenti strumentisti partecipano con intento didattico, sfruttando un’occasione rara e preziosa di divenire il tramite fra l’ascoltatore e gli autori (il poeta e il compositore).
«La tecnologia elettronica, con la sua prospettiva storica ormai rilevata, e poi la lunghissima traccia dei rapporti di suoni e poesia, rappresentano un intreccio fascinoso, dove antico e nuovo si incontrano, dove la creatività pare ispirarsi a nuclei forti dello sguardo umano sulle cose, e insieme prendere leva da quanto il nuovo prospetta, anche alle velocità odierne.
Qui gli studenti possono ritrovarsi in un ambiente fertile di possibilità. Il nuovo mondo è l’aperto. La tecnologia può chiudere in quadri solo applicativi, ma può aprire anche all’oltre non ancora provato. Nel rapporto con la tecnologia, l’arte procura prospettive allargate e molteplici. La coscienza dell’arte, che può attingere al profondo e all’esteso, immette la tecnologica in processi complessi, la utilizza in interfacce culturali piene di rimandi, associazioni, transiti, liberandola a molte risonanze. Un nuovo mondo; ma anche le continuità culturali, le stratificazioni della storia, le contraddizioni lì implicate. Il Conservatorio è ambito ricco, ideale, per raccogliere riflessioni, produzioni d’arte, ricerche, che riguardino questi temi, animato, com’è, da figure diverse e poliedriche, ricche, complesse di artisti e ricercatori. Il musicista, inoltre, ha attitudine per la poesia, che incontra d’abitudine nei repertori che pratica. Analogamente il poeta è affine alla musica, poiché nella poesia coglie in distillato i termini sonori e ritmici della parola, i componenti di essa.
Ecco che qui si struttura, allora, un luogo di esperienza intensa su tutte queste problematiche.
Un ringraziamento va, perciò, a tutti gli artisti intervenuti, musicisti, compositori, poeti. Alla rivista “Anterem”, con la quale collaboriamo per questa manifestazione.»
Cosimo Colazzo
(Direttore del Conservatorio di Musica “F.A. Bonporti” - Trento)
«Il suono, la parola, l’ascolto. Nel suo accostarsi alla realtà delle cose, il compositore cerca di conferire al suono la proprietà esclusiva di provocare un insieme di reazioni: nelle cose stesse e in chi ascolta.
Quando tale gesto nasce dall’alleanza con il poeta, nel processo di formazione il suono giunge all’orecchio interno dell’interlocutore con credenziali molto allargate.
Quel suono non viene per dire qualcosa di concluso, ma per lasciar dire qualcosa a chi lo incontra.
In stretta connessione con la parola, quel suono si fa vicino all’essenza autentica di ciascuno, tanto da costituirsi come uno specchio dove ogni ascoltatore può andare a raccogliere frammenti di verità.»
Flavio Ermini
(Direttore di “Anterem”, rivista di ricerca letteraria)
Luca Benatti
Tre invenzioni
per flauto, clarinetto, fisarmonica, pianoforte, soprano, voce recitante
testo Parking America - in tre passi di Gabriela Fantato
Conservatorio di Musica di Brescia, corso di composizione,
docente Emanuela Ballio
Chiara Salvottini flauto, Daniel Roscia clarinetto, Tiziano Montibeller fisarmonica, Alessio Sala pianoforte, Isabella Pisoni soprano, Chiara Turrini voce recitante,
direttore Simone Zuccatti
Luca Serra
Polvere
per dispositivo elettroacustico e video
testo Nel mezzo della strada di Andrea Inglese
Conservatorio di Musica di Genova, corso di musica elettronica,
docente Roberto Doati
Marco Bellano
Pretesto
per clarinetto e pianoforte
testo Lascia che a dire siano le cose di Federico Federici
Conservatorio di Musica di Vicenza, corso di composizione,
docente Enrico Pisa
Francesca Pola clarinetto, Sandra Stojanovic pianoforte
Cristiano Fracaro
Dietro alla luce solare
per dispositivo eletroacustico
testo Dietro alla luce solare di Alberto Folin
Conservatorio di Musica di Trento, corso di musica elettronica,
docente Mauro Graziani
Claudio Bonometti
In filigrana
per soprano e pianoforte
testo In filigrana di Ottavio Fatica
Conservatorio di Musica di Brescia, corso di composizione,
docente Paolo Ugoletti
Lucrezia Slomp pianoforte, Isabella Pisoni soprano
Emilio Pozzolini
Scrivo del sole
per dispositivo elettroacustico e video
testo Dei luoghi del sole di Giacomo Bergamini
Conservatorio di Musica di Genova, corso di musica elettronica,
docente Roberto Doati
Sesto Quatrini
Controcanto
tre suggestioni musicali per flauto, clarinetto, pianoforte, voce recitante
testo Avvicinamenti di Giorgio Bonacini
Conservatorio di Musica dell’Aquila, corso di composizione,
docente Sergio Prodigo
Brigitte Canins flauto, Francesca Pola clarinetto, Sandra Stoianovic pianoforte,
Chiara Turrini voce recitante
Andrea Mattevi
La mappa del testo
per flauto, clarinetto, percussioni, pianoforte e voce recitante
testo La mappa del testo di Rosa Pierno
Conservatorio di Musica di Trento-Riva del Garda, corso di composizione,
docente Nicola Straffelini
Brigitte Canins flauto, Francesca Pola clarinetto,
Sandra Stojanovic (docente) pianoforte, Danilo Palma e Martino Dallago percussioni, Chiara Turrini voce recitante
Massimiliano Cerioni
Conditio hominis
per dispositivo elettroacustico
testo Conditio hominis di Franco Rella
Conservatorio di Musica dell’Aquila, corso di musica elettronica,
docente Michelangelo Lupone
Carlo Alberini
Primizia di creature
per flauto, clarinetto, fisarmonica, pianoforte, soprano
testo Al nome di acque innerva di Stefano Salvi
Conservatorio di Musica di Brescia, corso di composizione,
docente Paolo Ugoletti
Chiara Salvottini flauto, Daniel Roscia clarinetto, Tiziano Montibeller fisarmonica, Alessio Sala pianoforte, Isabella Pisoni soprano, direttore Simone Zuccatti
Esecuzioni preparate dai docenti Corrado Ruzza (Conservatorio di Riva del Garda)
e Giancarlo Guarino (Conservatorio di Trento)
Sabato 5 dicembre, dalle ore 14.30
Biblioteca Civica - Spazio Nervi
Via Cappello, Verona
Cristina Annino, Rinaldo Caddeo, Antonella Doria, Mauro Germani,
Francesco Marotta, Emanuele Modigliani, Alberto Mori, Giuseppe Napolitano,
Carlo Penati, Maria Pia Quintavalla, Filippo Ravizza, Giuliano Rinaldini, Giovanni Turra Zan
Riflessioni critiche
Rosa Pierno
Relazioni
Stefano Baratta, La parola nella psicoanalisi
Silvia Ferrari, La parola nell’arte
Lezione magistrale
Franco Rella, La parola postuma
Intervento musicale
Stefano Baratta, Stefano Benini, Andrea Tarozzi
Nella giornata conclusiva della Biennale Anterem di poesia, filosofia e musica, ospiteremo la lezione magistrale di Franco Rella “La parola postuma”. Questa relazione sarà inserita in un programma ricco di musica, poesia e interventi teorici.
Franco Rella è nato a Rovereto nel 1944 dove risiede. È docente di Estetica presso la Facoltà di Design e Arti dello IUAV Venezia. Ha partecipato a seminari e convegni, soprattutto in materia di estetica, in molte istituzioni accademiche italiane e straniere presso le quali ha anche soggiornato come Visiting Professor.?È stato prima membro poi coordinatore (1989-1996) del Comitato scientifico, in qualità di esperto di estetica, insieme a Jean Clair, M. Garberi, D. Ronte, F. Bauman, a P. Fossati e F. Oberhuber, P. Schiera, G.L. Salvotti, del MART, Museo d'arte moderna di Trento e Rovereto.
Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo:
Scritture estreme. Proust e Kafka, Feltrinelli, Milano 2005?
Introduzione e cura a G. Bataille, La storia dell'erotismo, Fazi, Roma 2006?
L'estetica del romanticismo, Donzelli, Roma 2006 (Nuova Edizione).?
L'enigma della bellezza, Feltrinelli, Milano 2006 (Nuova edizione; ristampa 2007)?
G. Flaubert, L'opera e il suo doppio. Dalle lettere, a cura di Franco Rella, Fazi, Roma 2006?
La filosofia del possibili, in Figure del conflitto. Studi in onore di Giacomo Marramao, Valter Casini, Roma 2006?
Micrologie. Territori di confine, Fazi, Roma 2007?
Georges Bataille, Filosofo (Con S. Mati), Mimesis, Milano 2007?
R.M. Rilke, Verso l'estremo. Lettere su Cézanne e sull'opera d'arte, traduzione e cura, Pendragon, Bologna 2007 (nuova edizione)?
Nietzsche, arte e verità: Una introduzione (con S. Mati), Mimesis, Milano 2008
La responsabilità del pensiero. Il nichilismo e i soggetti, Garzanti, Milano 2009
Note a margine, in memoria di Lorenzo Montano,
pronunciate in occasione della serata di apertura
della Terza Biennale Anterem di Poesia,
il primo ottobre 2008.
La scomparsa di un continente, tanti, tanti… tanti anni fa… forse un sogno – come scrisse Aristotele, che non avrebbe dato gran peso alla narrazione platonica.
Platone, comunque, ne parlava nel Timeo e nel Crizia.
E in ogni caso… non può esser certo un caso che fiumi e fiumi di inchiostro siano stati consumati per mantenerne viva la memoria.
Metafora di un’epoca felice, originaria e dunque innocente. Simbolo di ciò che tutti, forse, vorremmo tornare ad essere. Terra sommersa, destinata a vivere nel fondo del mare. Felicità e giustizia vivevano ‘isolate’, comunque… nella memoria degli umani, nelle loro utopie. Sarebbe stato proprio il contatto con i mortali, dunque, a corromperla e, forse… a destinarla alla sparizione.
Anche nel testo biblico e in molte altre culture si presenta un mito analogo. Si pensi al mito del diluvio – che avrebbe travolto e ricoperto d’acqua (elemento purificatore) i mali del mondo, i peccati dei mortali.
Forse… ogni bene che non rimanga nel proprio isolamento è destinato a corrompersi.
Il “bene” è l’irrelato per definizione. Platone e Plotino avrebbero rimarcato questa connotazione metafisica.
Anche Lorenzo Montano, ovvero Danilo Lebrecht – poeta, narratore e critico (Verona, 1893 – Glion-sur-Montreux, 1958)) –ritorna sulla leggenda di Atlantide. Una fantasia, la chiama (nella presentazione che ne fece negli anni cinquanta). Una fantasia che, comunque, non deve essere letta ‘tra le righe’. E’ lo stesso poeta a ricordarlo, in quella breve presentazione.
Perché, tra le righe nulla si nasconde che possa essere portato alla luce. Anche in quei versi, insomma, il ‘vero’ sta nel fondo. Nel fondo della memoria – un fondo che mai potrà riemergere, potendo essere di fatto solo ri-cor-dato’.
Ricordato come si ricorda quell’inconscio che non sta mai da un’altra parte – che ci si possa proporre di raggiungere. Ma, piuttosto, come diceva Freud, si manifesta, quale sua ‘negazione’ in ogni contenuto della coscienza.
E non altrimenti esso potrebbe essere evocato. Solo la superficie è infatti in grado di palesare ciò che essa medesima ‘non’- è.
Perché, se si trattasse di qualcosa d’altro, non sarebbe “negazione” della superficie; ma, più semplicemente un’altra sezione della medesima. Ovvero, costituirebbe una sua semplice estensione.
Erano gli anni della guerra (la Seconda Guerra Mondiale), quelli – ricorda Lorenzo Montano. Anni in cui la potenza devastante del conflitto sembrava destinata a sommergere tutto; passato, tradizione… e forse ogni altra determinazione del nomos unificante. Ogni legame – c’era da temerlo – sarebbe stato probabilmente spezzato.
Il naufragio appariva come un ‘destino’. Dice Montano “Nessun fuggire / mi scamperà dalla vostra rovina… nessuno – questa è la legge – solo / potrà perire, solo salvarsi”. O ci si salva tutti, o si perisce tutti. La potenza distruttiva travolgerà tutto.
Il ‘tutto’, dunque, sarà solo nella memoria. Ecco perché “il tutto” è il fondo, e vive solo in quella superficie che sappia dirne l’infinita irraggiungibilità. Ossia, la radicale impossibilità.
D’altronde, come potremmo abbracciarlo, il tutto ? Se potessimo de-finirlo e guadagnarlo, esso verrebbe risucchiato nel fondo del mare. Di quel mare che sembra muoversi…, ma in verità, immoto, custodisce l’impossibile. Ovvero, la terra da cui siamo fuggiti nella tenebra dell’apocalisse – perché “a ciascuno la tenebra è viaggio / e la notte dimora”.
Infatti, il sole della perfezione e del bene realizzato può esser sola mente ad-teso. E intra-visto e intuito nei bagliori della notte. Della notte della ragione, forse…. D’altro canto, la ragione stessa è un mito. Un’utopia. Che, non potendo essere ‘mai’ raggiunta, invita ad essere per lo meno immaginata quale origine perduta.
Per questo, il paradiso è sempre perduto – aveva ragione Milton. Perciò può essere atteso solo nell’impossibile infinità di un’attesa sostanzialmente melanconica.
In ogni caso, se , come dice, sempre Montano, “ogni partita è chiusa, e i totali / sommano a zero”, le “soavi catene e abitudini” sono “giù”; sommerse per sempre. Viventi, cioè, solo nella memoria di ciò che mai è stato – che, se fosse stato, non sarebbe stata di certo la “perfezione”.
Come il tutto, che se fosse, sarebbe irrimediabilmente parziale.
Ecco perché il flutto su cui navighiamo – ha ancora una volta ragione Montano – non può che essere “limpido e amaro’.
Sì, limpido, perché nulla nasconde – la sua verità è infatti tutta lì, nella sua impossibilità a farsi vera e giusta, bella e buona. Perciò vive nella superficie, ossia nella sua limpida e trasparente erranza.
Malinconica, però; e amara. Ossia, amara – perché consapevole che quella terra felice ‘deve esser stata’. D’altronde, se la cerchiamo, se la bramiamo, se la speriamo; essa c’è… anche se in nessun qui-ed-ora, ma sempre e solamente come un poi che, se non ci fosse mai appartenuto, non potremmo neppure “sperare”.
Se non sapessimo nulla di esso, come potremmo desiderarla? Cosa desidereremmo? Nulla. Eppur la cerchiamo.
Pur non avendone mai fatto davvero esperienza (in questo o quel tempo realmente vissuto). Ma allora, è proprio tale nulla che cerchiamo, molto probabilmente. Il quale, comunque, non è – insistiamo – un altro dall’essere. Da quell’essere che sempre abitiamo. Ovvero, non è un essente, l’esserci-di-un-altro. Ma sempre e solamente il “non” di quel che sempre siamo e ogni volta torneremo ad essere. Quel che, solo, dice l’isolamento perfetto. E quindi la negazione di ogni relazione.
Certo, perché la relazione (condizione intrascendibile di ogni esistere) contamina – necessariamente. È proprio la relazione con i mortali, infatti, ad aver irrimediabilmente contaminato la perfezione di Atlantide.
La relazione contamina il ‘negativo’; quello che i sopravvissuti alla distruzione del Bene, continuano a tradurre, imperterriti, in un’altra terra… da cercare, e quindi da costruire. Da cui il destino “ideologico” di ogni utopia. Che si disegna tra i flutti generati dal mare di una “erranza” (che è navigazione infinita) che copre, smemorato – per dirla ancora una volta con Lorenzo Montano – quella terra eterna.
Cioè, eternamente ricordata nella proiezione futura che anima e alimenta l’immaginazione, la creazione, la poesia, ma che troppo spesso si lascia trasfigurare nella prepotenza della tirannia. E dell’esclusione – comunque implicata da ogni delirante determinazione della stessa “perfezione”.
Massimo Donà (1957) è docente presso l’Università “Vita-Salute” del San Raffaele di Milano. Tra le sue ultime pubblicazioni: Aporie platoniche (2003), La vera mimesi (2004), Sulla negazione (2004), Arte e filosofia (2007). Suoi saggi in “Anterem” 65, 67, 70, 72.
Biennale Anterem 2008
“Dire la vita”
Paolo Donini
Note sull’installazione Land under the sea
di Angelo Urbani e Armando Bertollo
con musiche di Sergio Zanone
(l’installazione viene realizzata nella biblioteca civica di Verona: in alto bandierine augurali, al vetro l’esagramma n. 13 ovvero la Compagnia tra gli uomini, a lato i pali appoggiati precariamente recano tracce, il video rimanda a un esterno marino, la musica reca suoni naturali…)
Primo intervento
Inizialità dell’arte.
La presenza umile e benaugurante delle bandiere allude al carattere inaugurale del segno: in quanto segna, il segno avvia quindi inaugura e augura.
L’arte è iniziale in quanto luogo dell’inizio costante ed è iniziale il testo in quanto inizia al mondo o, se dir si voglia, inizia il mondo.
L’installazione per suo proprio statuto acconsente allo spostamento dell’opera e la ri-situa.
L’opera situata nel suo oggetto o nel suo corpo viene spostata nell’ambiente.
Questo scivolamento è nuovamente iniziale: inizia il mondo in quanto l’ambiente viene “segnato”. Il segno che segna l’ambiente lo traduce in habitat.
Questa traduzione trasforma l’osservatore dell’opera in suo abitante. È già progetto abitativo.
Abitare l’arte, fare abitare l’arte.
La presenza dei segni:
i segni hanno modificato questo luogo che già di per sé non è un luogo vuoto, non è bianco.
Questo luogo è accampato temporaneamente dall’installazione che ne ha previsto lo slittamento semantico e il riuso sensibile.
L’installazione, l’in-stallo.
L’essere in–stallo temporaneo del segno in un luogo non deputato: un luogo della letteratura viene condiviso dall’arte.
L’installazione è qui incursione che si posa in-stallo temporaneo e produce un sobbalzo semantico del luogo, poi domani lo abbandonerà.
Il luogo che sostiene l’installazione non è sostrato puro, non è bianco, contiene e conserva storia e funzione, quindi l’in-stallo del segno in esso si configura come dialogo. L’arte si accampa nella biblioteca.
L’installazione dialoga nel luogo della letteratura e lo sovverte, poi domani lo abbandonerà, ma prima lo ha rilanciato in un progetto di condivisione.
L’installazione è nomade ma si accampa in luogo, in situ come si suol dire: il luogo installato si fa logos iniziale, inaugurato dai segni.
I pali sono qui appoggiati e precari. L’essere qui appoggiati dei pali che recano tracce è l’essere nomade dell’in-stallo: la capanna, la iurta dei segni.
Le tracce sui pali, impresse da umili strumenti, da ruote, carriole hanno portato qui la pratica di linguaggi trovati: la traccia è tale se viene trovata.
La traccia augura perché laddove trovata è riconosciuta, quindi saluta.
La traccia riconosciuta saluta.
Il saluto della traccia trovata è iniziale perché indica l’andare del segno, il possibile senso del mondo.
La traccia trovata nel paesaggio è poi siglata dall’esagramma che annuncia la compagnia degli uomini, il loro essere insieme nel senso.
Da qui noi abitanti in-stallo temporaneo, insieme tra i segni, abbiamo una finestra nel video marino dove vediamo soltanto acqua e luce confusa
La musica echeggia i suoni trovati come orme e li include nella testualità musicale. Le orme vanno nella partitura abitata.
Qualcuno lontano fa qualcosa che da qui noi non capiamo, udiamo i suoni d’acqua e di luce, abbiamo udito la musica che ha quei suoni naturali tra sé come intertestuali.
lI video racconta a noi abitanti nello stallo dei segni che siamo qui eppure lontani.
Siamo lontani da quel mare, da quell’acqua e luce, siamo lontani da un mite lavoro che da qui noi non capiamo.
Eppure da quel varco il segno-video è giunto fin qui nel suo interprete, il segno siede tra noi, forse lo abbiamo riconosciuto in quanto segno-segnato, il segno che ospita è divenuto ospite con noi.
L’in-stallo acconsente a un temporaneo abitare nella capanna dei segni, nell’inizio della traccia trovata ma ravvisa un là fuori.
L’in-stallo sta, nomade e provvisorio, verso un là fuori: che è l’oltre, l’oltraggio.
Secondo intervento
Utopia della scrittura
La presenza scalfita della parola nel bianco prima ancora che letta è avvistata: in quanto segna, il segno è innanzi tutto visibile.
La scrittura è iniziale in quanto luogo avvistato dall’occhio.
L’occhio coglie il segno nel bianco, scorge la pagina come interezza, campo e aratura.
La scrittura appare in figura.
Aprire il libro è farsi al balcone dei segni a vedere la pagina panoramica.
La scrittura contiene sempre entro ciò che le è proprio, un progetto di calligramma
che sia palese o implicato.
Il proprio della parola è il senso nel suono, della parola scritta è il senso nel suono visibili.
La scrittura che si fa visiva all’intervento del segno che la mappa e la situa rivela una trama già inclusa nel proprio della parola.
Questo disvelamento è nuovamente iniziale: nel libro inizia il mondo in quanto lo “segna” in mappa avvistando nella pagina la testura e il suo paesaggio.
Nella pagina, in filigrana, ecco apparire il paesaggio. È il paesello vocativo: o paesaggio, tra cui il viandante ambula e scompare.
Innanzi al paesaggio della scrittura che si è fatta visiva dacché ha esplicitato in mappa il suo essere in vista, scorta, avvistata, il lettore è invitato a farsi abitante e viandante.
Qui si esce a salire la linea fino a leggere un nome o si scende dall’altra parte a leggerne un altro.
L’occhio cha sale sull’erta o discende per queste chine, rettilinee figure, geometria di zone, e incontra una parola poi l’altra unite/disgiunte da segni che tracciano pezzature trame, aste, baratri, l’occhio è viandante nel nuovo paesaggio.
Fare abitare la scrittura. L’abitata scrittura.
La visibilità dei segni:
lettere, parole
linee
figure
il bianco il nero
i segni hanno modificato il luogo bianco, vi hanno portato l’inizialità inaugurale della parola e insieme la traccia del suo panorama.
La scrittura che si è fatta visiva è mappatura, catasto e ispezione paesistica. Sopralluogo, in quanto luogo sopra posto e super luogo inclusivo.
Questo scrittura scrive e di-segna lo stare della scrittura innanzi e nel paesaggio.
Rileva e alleva il paesaggio nel noto e nel nuovo.
Questa scrittura è di fronte e affronta il paesaggio.
Affrontare il paesaggio è esserne affrontati.
Lo stare della scrittura nel paesaggio (come lo stallo dei segni in ambiente) è proposta: dialogo ecologico in quanto eco di logos.
Lo stare della scrittura nel suo farsi mappa è perlustrazione e ritrovamento di tracce.
Ritrovare le tracce, calcarle, esplicita la configurazione del paesaggio in quanto luogo umano, per un nuovo umanesimo del paesaggio.
Il luogo fattosi umano contiene nella traccia antropomorfa l’utopia umanistica.
Il paesaggio ha segni parlanti, linguaggio di tracce riconosciute in saluti.
Il fine del segno che si è inoltrato nel bianco lasciando e trovando la traccia è la Natura/Cultura.
Ma lo stallo del segno nel bianco è trauma di un secondo e ultimo avvistamento.
Ecco. Il segno che mappa il paesaggio ne scorge oltre la linea l’oltraggio.
La zanzottiana oltranza-olttraggio, il zanzottiano “ti fai più in là”.
In questo incontro, la poesia verrà a trovarsi al centro di un grande evento multimediale che coinvolge artisti, filosofi, musicisti e videoartisti
ore 14.15 - 19.00, Biblioteca Civica, Spazio Nervi
DISCORDANZE
Grammatiche del pensiero tra poesia e filosofia
I poeti selezionati dalla Giuria del Premio
per la sezione “Raccolta inedita - Biblioteca Civica di Verona”
leggono i loro testi
Premiazione di Paolo Ferrari, vincitore della sezione
Rassegna internazionale di videoart, a cura di Sirio Tommasoli
Premiazione di Michele Ranchetti,
vincitore della sezione “Opere scelte - Regione Veneto”
Lettura scenica di Massimo Totola su testi di Michele Ranchetti
Musiche originali di Francesco Bellomi
ispirate alle opere vincitrici e ad altre esperienze del dire poetico
Interventi teorici di Stefano Baratta, Giorgio Bonacini,
Marco Dotti, Flavio Ermini, Susanna Mati, Marco Pacioni
Intervento musicale di Stefano Baratta, con Stefano Benini e Andrea Tarozzi i
And, when the higher sky opens
di Taron Petrosyan con musica di Bach Grieg
Armenia, 2007
7’40”
“And, when the higher sky opens
God forbid that I, being not used to savor the light,
Melt like a candle, dissolve till the end, and disappear,”
Grigor Narekatsi (poeta e teologo armeno del decimo secolo)
Il cielo è lo spazio della libertà, delle aspirazioni più alte, del volo. E qui per raggiungerlo, per lanciarsi in volo si percorre un rito di gesti, di azioni ripetute minuziosamente in bianco e nero.È una musica dolce e suadente che sembra diretta dal muoversi attento delle braccia e delle mani mentre guidano i piccoli aerei a confrontarsi con gli uccelli nei frame che s’improvvisano per pochi istanti a colori. Il ritmo diventa quello dei piedi che si agitano in una sorta di danza. Disegnano cerchi nell’aria e sulla terra, questi piedi e quelle braccia. Fino allo stordimento? Fino a perdersi nell’orizzonte? Forse fino ad annullare il peso della gravità come nei lanci violenti dei velivoli, come negli sguardi incantati che si abbandonano all’oltre.
Baby love
di Miguel Estima
Musica: Supremes
Produzione: Cine-Clube de Avana
Portogallo, 2007
1’35”
Il sogno erotico di un giovane prete che si abbandona alle carezze di innumerevoli mani di donna che lo insaponano pulendolo nel contempo di ogni colpa in un minuto e mezzo allegro e liberatorio di musica e sensazioni epidermiche.
Ideal disease
di Marie Magescas
Musica: Abel Moreno
Francia, 2007
6’54”
Una croce luminosa e inclinata, disegnata in corsivo, è la scrittura grafica di questo videoart che ha nell’oralità del testo il complemento sonoro al ripetersi ossessivo delle immagini immerse nella musicalità di una marcia festosa che mi ricorda Fellini. Il tema è la morte o, meglio, quegli aspetti rituali che seguono alla morte e appartengono da sempre alle donne di casa. Le donne che ti fanno nascere, ti crescono e, alla fine, con la medesima amorevolezza, ti compongono il corpo senza vita per conservargli la dignità di mostrarsi, di avere un ultimo rapporto sociale.
DISCCORDANZE A VERONA
POEMA ISTANTANEO – 15 NOVEMBRE 2008 (14,30 – 17,30)
Carlo Penati
Biennale di Poesia Anterem, Biblioteca Civica di Verona, 15 Novembre 2008
Questo testo conserva talvolta nella sintassi il carattere di traccia
per l’esposizione orale alla quale era originariamente destinato.
L’Altro per eccellenza rispetto alla Filosofia: la Poesia, vera ‘amica stellare’. Una lunga tradizione filosofica ci conduce a quest’identificazione dell’amica-nemica: da Platone fino a Heidegger, passando per Leopardi, Hölderlin, la tradizione idealistico-romantica, ecc. Vicinanza-lontananza philosophia-poiesis: poeta e pensatore (“custodi della dimora dell’essere”) abitano vicini su due alture separatissime - stanno su due vertici alla stessa altezza, ma divisi. Si tratta della grande lotta interna al dire umano, di un’insistente rivalità che persiste nel corso dei millenni tra le due più alte espressioni della vita umana, poesia e filosofia, le quali da sempre si contendono il primato dello spirito in rapporto al tentativo di esprimere una/la verità. Nessun facile irenismo (l’ovvietà che “ognuno esprime la verità, una parte di essa, a modo proprio, col proprio linguaggio”), bensì lotta, agonismo, rivendicazione di una supremazia (Platone: ribadire la supremazia della philo-sophia, in quanto ricerca, ovvero sapere senza contenuto, superiore alle forme artistiche, così come alle produzioni della techne).
Qui sta la radice del problema (leibniziano-borgesiano, ma anche, tra l’altro, givoniano): filosofia come romanzo? Il romanzo è erede della fabula mitologica, passando per la Sage? E la filosofia è solo una narrazione, cioè un romanzo inconsapevole? Quell’Altro, insomma, è forse lo Stesso, il Medesimo?
In Platone la poesia (tragica) è la grande nemica; sorge qui, sul crinale della più decisiva delle crisi e degli agoni, la «palaia diaphora» (Resp. X, 607 b), l’antico dissidio, l’“antica inimicizia” tra philosophia e poiesis – analoga al “sacro sgomento” col quale Nietzsche stava davanti all’atavica contesa tra arte e verità. Inizia la grande lotta che porta alla cosiddetta “condanna dell’arte” (libri II, III, e, con motivazioni diverse, Resp. X). (Platone riguardo all’arte è molto più provocatorio, più attuale, più produttivo ad es. della Poetica di Aristotele).
Chi è il poeta in Platone? Il poeta è un mentitore, un essere policefalo, multiforme, sfuggente come Proteo, un hypokrites: un mimetes. Problema della mimesis (Resp. X) = non tanto imitazione, quanto ri-produzione, cioè ri-creazione (ex novo, di fatto). La somiglianza col sofista è evidente, anche nell’abuso che entrambi fanno della potenza di apate, l’inganno - la psicagogia (II-III Resp.), la teo-logia falsa del mito e dei poeti. Poeta e sofista si sottraggono alla decisione inequivoca per la verità, da una parte grazie ad un relativismo o pragmatismo, dall’altra per la necessità dell’elemento illusorio proprio della coscienza estetica. Mentre la verità non è equivoca, come la congerie mitico-tragica vorrebbe farci credere, bensì univoca, secondo Platone. Nulla esisteva di tanto sottratto al principio di non-contraddizione (e a quasi tutti i principi della logica) come il racconto mitico, la fabula; le varianti mitiche sono dei veri ‘compossibili’ (a-dogmatismo della mitologia, tolleranza).
Platone invece combatte, ‘contraddice’ apate, la dea Apate, l’Inganno archetipico – Schelling: dal quale ha origine la mitologia – figlia della nera Notte (Esiodo, Teogonia): Ate – Apate – Peithò.
Nel testo platonico si attua una vera e propria critica della coscienza estetica, come nota finemente Gadamer (Platone e i poeti). L’esperienza vissuta dal rapsodo, dal poeta, e in ultimo dallo spettatore è già in se stessa – senza aggiungervi necessariamente la menzogna esplicita del detto – corruttrice per l’anima, portatrice di una falsa morale, di un traviamento insano; l’oblio estetico di sé consegna alla facile psicagogia delle passioni squilibranti, fa prendere il sopravvento alla parte irrazionale dell’anima, sovverte le gerarchie conoscitive: perde, disperde l’individuum. La mimesis artistica rende l’uomo doppio e molteplice, introduce consapevolmente in un mondo di finzioni condivise, pretende che si rinunci al sacro potere dell’autocoscienza, della vigilanza. La coscienza estetica ci espropria, portandoci fuori di noi, in ekstasis – come avviene al poeta, l’ape delle Muse che per sorte divina (theia moira) è en-theos e ek-phron (Ione, 534 b-c): nel dio, e fuori dal senno.
E tuttavia Platone non può appunto rinunciare alla concezione greca secondo la quale il poeta è anche un essere divino: nel Fedro la mania è un dono divino, ben superiore alla stessa sophrosyne. Nello Ione la ‘sapienza’ poetica è considerata più vicina alla specie mantica – e alla potenza magnetica. È una theia dynamis, una forza divina a spingere il poeta, come accade per la pietra chiamata magnete; la quale non solo attrae a sé gli anelli di ferro, ma infonde loro una potenza tale che permette di esercitare lo stesso potere, quindi di attrarre altri anelli, in modo da formare una lunga catena magnetica di elementi collegati, partecipanti del medesimo influsso, caduti sotto lo stesso potere. Tutti gli anelli stanno da ultimo appesi al monstruum della Musa, e non è forse questa l’ultima delle ragioni per cui la parola poetica può mandare in perdizione. La Musa è il Magnete originario che rende ispirati, che in primis possiede; la poesia si origina infatti dal dio, conferma Platone, per poi passare attraverso gli entheoi, i posseduti, gli invasati; essi attingono alle fonti del miele delle Muse, portando a noi questi doni come api. I poeti dicono la verità appunto perché sono fuori di sé, “esseri eterei, alati, sacri”, la cui mente si è svuotata per esser capace di accogliere il divino: «all’ho theos autos estin ho legon»: ma colui che parla attraverso di loro è il dio stesso. Il poeta è dunque ‘solo’ un hermeneus, un mediatore ermetico del dio, un vate, un recipiente il cui dono divino consiste nel conservarci le parole dette dagli dèi (Ione, 533 d–535 a).
Ermetismo puro è la calamita-calamità della poesia. Ione: finale in cui Socrate chiede al rapsodo Ione se vuol esser detto un uomo ingiusto (adikos, senza equilibrio nell’anima, squilibrato, scorretto), oppure un uomo divino. Questa ambiguità rimane sempre indecisa in Platone. Il poeta cioè ci custodisce e ci trasmette la Parola divina della Musa (cfr. Mario Luzi, altezza della nominazione): e tuttavia il poeta mente. Non solo mente, ma non sa nemmeno dove stia la verità. Paradosso di un uomo divino, e ingiusto allo stesso tempo.
Disposizione estetica (ovvero sospensione del ‘principio di realtà’, disponibilità all’illusione, cospirazione nell’inganno) ed estatica (ovvero svuotamento di sé per far posto alla voce divina, che s’impadronisce dell’anima, del daimon): queste due condizioni spossessano l’autocoscienza e l’equilibrio della psyche, rimuovono momentaneamente la sophrosyne, e sono richieste fino all’ultimo anello. Si deve cedere all’enthousiasmos, cedere alla presenza/parola del dio, disfarsi della mortalità per vivere nel tempo degli immortali, congiunti all’eterno – o almeno per fingerselo, affabulandosi, trasfigurandosi.
E tuttavia: questo atteggiamento è giusto? Partecipa di Dike, è conforme all’ordine corretto? Platone non ha dubbi: per l’anima, l’atteggiamento estetico è ingiusto; in quanto parziale, squilibrato, transitorio, ambiguo. Quest’atteggiamento richiede l’ambiguità della mania, fa dell’uomo un burattino degli dèi (o, che è lo stesso, delle sue stesse finzioni).
Solo per breve tempo l’uomo sopporta la presenza divina; altrettanto poco dura l’inganno. La condizione del poeta divino è dunque effimera (estremamente inadatta, dannosa per la fondazione di una polis-psyche giusta, armonica, equilibrata: ecco la ‘condanna’ nella Repubblica). Perché mai svuotarsi della mortalità, dimenticare la sua peculiare condizione, i suoi tremendi, costanti bisogni di appiglio, di misura, di sicurezza? Dovremmo forse comportarci o parlare come dèi? Dovremmo forse perderci nell’informe, nell’indeterminato, nell’aorgico del divino – ins Ungebundene, nell’absolutus? E quale ordine di verità proclameremo, tramite le parole della poesia? Non saranno, queste parole, sempre in contrasto con gli ordini reali-razionali che l’uomo si sforza di creare intorno a sé? E d’altra parte non avranno preventivamente dimenticato l’esistenza di una verità ultima, non affabulabile, scevra da inganno, semplicissimamente intelligibile?
In conclusione, per poter essere poeta, bisogna decidere in noi stessi il filosofo. Non bisogna cioè farsi guidare dalla ‘volontà di verità’, e dall’empietà disincantante che essa comporta, ma al contrario essere disposti a farsi ingannare, a vivere la fabula dell’illusione, a cedere al potere magnetico, calamitante dell’arte.
Ma come potrà conciliarsi questo atteggiamento di sospensione estetica con la quieta, trasparente unità dell’essere vero, dell’essenzialissimo monoeides, che non ha bisogno di inganni? È per colpa della poiesis che si è costretti ad affermare l’essere del non-essere, è a causa dell’instabilità che essa insinua che tutte le cose precipitano in uno stato di oscillazione, e che va di conseguenza compiuto il parricidio della dottrina parmenidea (Sofista). L’essere si rivela tragicamente inconciliato, l’armonia è il luogo che manca ai nostri discorsi, e che essi rincorrono come la loro ulteriorità puramente possibile. E nonostante ciò, il poeta è e rimane un essere divino («aner theios», Ione 542 a), per quanto egli sia sicuramente adikos.
Le ragioni della condanna dell’arte sono dunque di due ordini: non è solo l’inganno della mimesis che Platone condanna (verso l’alto, per così dire, per motivi ontologici); è anche, specularmente (e verso il basso), il fatto che il sapere poetico è inadatto alla polis, alla sua fondazione, al suo realistico mantenimento.
Il tragico è sicuramente la chiave del rapporto tra poesia e filosofia; non è infatti anche quella della filosofia una decisione tragica? Platone lo confessa apertamente: è per poter proseguire nel ragionamento (Rep. X, 608 a), per salvare la potenza razionale del logos (che è forma, ordinamento, distanza, salute), è per far questo che occorre bandire il poeta dalla polis. La sua, quella del filosofo, è la più tragica krisis, la più sconcertante rinuncia, la decisione più cruciale. Per non essere doppio, egli toglie-via, de-cide, rinuncia alla poesia. E la decide in se stesso. È dalla polis della psyche che Platone bandisce il poeta (tutta l’argomentazione della Repubblica è basata infatti sulla stretta e puntuale analogia tra città e anima): ma dopo averne assorbito tutte le capacità, dopo averne bevuto il nettare inebriante fino all’ultima goccia. (Il giovanissimo Platone, il miglior figlio dell’Esperia, bruciò tutte le tragedie da lui composte per poter convertirsi alla filosofia). Ed è con coscienza affilatissima che Platone non vuole più essere poeta.
Platone si strappa un pezzo d’anima. Decidere il poeta in se stesso pare dunque essere la tragica condizione per diventare filosofo.
Tuttavia, nonostante la decisione di Platone, poesia e filosofia rimangono sorelle, e continuano lifelong a sorvegliarsi. Non a caso entrambe si emancipano, mediante un faticoso procedimento di chiarificazione, dalla radice comune del mythos – radice con cui i conti non saranno mai chiusi – dalla quale divergono già da sempre, discostandosene con l’atto stesso del loro sorgere, in un momento senza memoria, separandosi alla nascita. Poesia e filosofia, da Pindaro ai tragici a Eraclito o Pitagora, iniziano entrambe con una critica al mito (critica che prosegue in Platone, accentuata dalle motivazioni relative alla paideia), o meglio con un tentativo parallelo di catarsi di ciò che nel mito era inaccettabile. La poesia pretende di essere il vero mito, così come il mito è l’anima della tragedia.
Anche la filosofia, in un altro senso, pretende di essere il vero mito. Platone ‘mitologizza’ nel costruire la sua città – il suo è uno Stato nei discorsi, la cui possibilità è data dalla filosofia stessa, dall’ulteriorità possibile che questa indica. Per tacere ovviamente dell’uso esplicito dei miti
Se mythos è parola-racconto-discorso, origine muta di tutte le parole, allora entrambe ne partecipano come modi eccellenti di creazione, e le loro parole potranno ‘rispecchiare’ creativamente quell’indicibile, quell’originale mancante: entrambe funzioneranno cioè per mimesis, per ‘imitazione’ poietica, per ri-creazione, ri-produzione: entrambe saranno arti mimetico-tragiche, nelle quali la parola vola più alta possibile. Il poeta non potrà più parlare la parola della Musa, il filosofo non si appellerà a nessun fondamento. Tragico è l’(im)possibile ulteriore della poesia, non meno tragico è l’(im)possibile ulteriore della filosofia.
E tuttavia: saranno per questo solidali, o addirittura simili? Sarà placata con così poco la loro rivalità? Al di là delle facili e apparenti sintonie tra poesia e filosofia, qui ci si gioca il dominio sulla parte più sublime dell’anima umana: e chi non è straziato dall’aut aut, ma anche dall’insondabile, misteriosissima solidarietà degli opposti, non è degno di esser detto né poeta né filosofo. È questa, scrive Leopardi, la “nemicizia giurata e mortale” tra poesia e filosofia, che ci rende insieme freddissimi ragionatori e ardentissimi poeti, in un’alternanza drammatica di incantesimo per via d’illusione e disincanto.
Per questo motivo, pensa il divino Platone, noi filosofi, quando giungeranno in città poeti tragici, i figli delle tenere Muse, gli ‘esseri divini’, riconosceremo tramite i loro espedienti i nostri antitechnoi, in loro stessi i nostri antagonistai nell’immane dramma della parola, e diremo loro:
«Ottimi ospiti, noi stessi siamo poeti di una tragedia (hemeis esmen tragodias autoi poietai) che, nei limiti del possibile, è la più bella e la più nobile; tutta la nostra costituzione non è che imitazione della vita migliore e più bella (mimesis tou kallistou kai aristou biou), il che per noi costituisce in realtà la tragedia più vera (tragodian ten alethestaten). Voi siete poeti, e anche noi siamo poeti del medesimo genere, vostri rivali nell’arte, vostri antagonisti nella composizione del più bello dei drammi (Poietai men oun hymeis, poietai de kai hemeis esmen ton auton, hymin antitechnoi te kai antagonistai tou kallistou dramatos), che solo la vera legge (nomos) può condurre a compimento, secondo la nostra speranza (elpis)» (Leggi VII, 817 b).
Poesia e musica
PROGRAMMA
Mauro Tonolli Piccoli eremi
per flauto, violoncello, pianoforte e soprano
testo di Mara Cini
flauto Brigitte Canins, violoncello Viktoria Rakos,
soprano Isabella Pisoni, pianoforte Diego Cavada
Marco Banal La previsione
per voce recitante e dispositivo elettroacustico
testo di Michele Ranchetti
voce recitante Chiara Turrini
Andrea Mattevi Parole, appena parole
per viola
testo di Philippe Jaccottet
viola Andrea Mattevi
Ivan Tibolla ... senza poesia
per voce recitante e pianoforte
testo di Davide Campi
pianoforte Ivan Tibolla, voce recitante Chiara Turrini
Nadia Carli Il suono e la parola
per voce recitante e dispositivo elettroacustico
testo di Massimiliano Finazzer Flory
voce recitante Chiara Turrini
Enrico Miaroma Cos’è quel vuoto?
per tenore, clarinetto, pianoforte
testo di Paolo Ferrari
tenore Fabio Bonatti, clarinetto Francesca Pola, pianoforte Alessio Sala
Andrea Gonella Nel ritmo dell’avvento...
per voce recitante e dispositivo elettroacustico
testo di Camillo Pennati
voce recitante Chiara Turrini
Antonio Casagrande Intorno a questa pietra ribolle… e si parla di morte
per clarinetto e pianoforte
testo di Yves Bonnefoy
clarinetto Nadia Bortolamedi, pianoforte Tullio Garbari
Lucia Palaoro Si piega...
per dispositivo elettroacustico e video
testo di Silvia Bre
video di Luciano Olzer
Laura Crescini Le vittime...
per soprano, flauto, pianoforte
testo di Luigi Trucillo
soprano Dania Tosi, flauto Cecilia Molinari, pianoforte Francesco Moncher
Compositori ed esecutori sono studenti del Conservatorio di Trento e Riva del Garda,
preparati dai docenti di musica da camera Simonetta Bungaro e Corrado Ruzza
Immagini a cura di Alessandra Salardi Tommasoli - alesalardi@iol.it
Romano Gasparotti
Interrogarsi sulle ragioni del testo poetico – come chiede la rivista Anterem nell’occasione della III Biennale della poesia 2008 – presuppone la domanda radicale su quale sia il logos, che si comunica e si trasmette nel poema.
Logos, per il pensiero europeo, significa, principalmente: manifestazione di pensiero, discorso sviluppato secondo certe regole, racconto, ragionamento, calcolo, relazione, proporzione, misura.
E il testo poetico certamente è manifestazione di pensiero e di linguaggio secondo certe regole. E’ l’esito di un contare-raccontare. E’ il frutto di un ben preciso calcolo. E, nel suo essere qualcosa di formato – ogni poesia ha una forma – i suoi elementi si relazionano reciprocamente e si dispongono secondo certe proporzioni, che gli conferiscono la sua misura. Infine, ma non da ultimo, è l’effetto di un misurare.
Diciamo subito, allora, che, in modo eminente, nel poema, si confrontano - in una sorta di contraccolpo, però- le ragioni del discorso, della relazione, del calcolo e della misura.
Schelling sosteneva che, in generale, l’opera d’arte scaturisce dall’ unità indissolubile di ars e poesia, laddove l’ars è la téchne, ovvero quel produrre consapevole, che muove dall’intelletto e richiede visione, educazione ed abilità e consiste, come diceva Aristotele, nel calcolare e “nel ricercare con l’abilità e la theoria come possa prodursi qualcuna delle cose che possono sia esserci sia non esserci”.
Ma la téchne, da sola non produce bella arte. C’è bisogno anche di ciò che Schelling chiama “poesia”, la quale è legata all’evento, è un dono imprevedibile, che può provenire solo da un’entità sovrumana, da un dio o un demone: “Incapace di poetare è il poeta, se prima non sia ispirato dal dio e non sia fuori di senno, e se la sua mente non sia interamente rapita.”(Platone, Ione, 533e).
Anche se da solo, tuttavia, anche questo dono divino non basta. Come scrive Aristotele nella Poetica, se l’ ergon artistico è frutto di un “movimento da altro ad altro”, in quanto tale richiede di necessità l’esercizio della téchne, la quale comporta quello sguardo capace di abbracciare un tutto, di cui parla anche Hölderlin.
Anche se, affinché l’ illimitata enérgeia della divina follia possa raggiungere l’uomo ed installarsi per un attimo nella sua anima, possedendolo, si deve dare una conditio imprescindibile: lo spalancarsi di una distanza abissale e incolmabile.
E’ ancora Hölderlin a sottolineare come i poeti e gli uomini eccellenti debbano “ riconoscere distintamente e spassionatamente la distanza tra loro e gli altri”
Eppure, per lo stesso Hölderlin, “Noi siamo un dialogo(Seit ein Gespräch wir sind)” e “udiamo l’uno dell’altro” e la poesia non è altro che questo colloquio tra l’uno e l’altro. Noi siamo sì in un dialogo, ma tra i dialoganti, tra ‘io’ e ‘tu’, tra i comunicanti, tra A e B, si spalanca una distanza infinita. Un’inviolabile distanza infinita, che la poesia non può che presupporre e custodire. Se non fosse così, la theia manía non irromperebbe mai nel mondo degli uomini e il “gran demone” di Eros, l’unica divinità rimasta accanto agli uomini da quando essi divennero mortali, si eclisserebbe lasciando i parlanti del tutto incapaci di fare qualsiasi esperienza1.
Eros è, infatti, colui che ci spinge ad andare incontro al mistero dell’Altro, dell’assolutamemnte Altro.
Se allora la poesia è misura, essa misura l’incommensurabile. Se la poesia è rapporto, essa relaziona degli assolutamente differenti. Ma che significa questo? Non la banalità secondo la quale la poesia direbbe - in qualche modo - l’indicibile.
Se ciò che non può essere calcolato è il “senso vivente”, è la pura vita, das blosse Leben, calcolarlo poeticamente non significa affatto darvi una misura. Come si potrebbe mai porre un limite all’incommensurabile?
Semmai il misurare poetico allude al gesto di un toccare l’infinito trascorrere del senso, in un “dire esatto”, accordandolo secondo la giusta voce(Stimme), secondo un “giusto tono”. Né più, né meno.
Ma questo esige, secondo J.L.Nancy – mi riferisco al saggio Calcul du poete – lo spezzare ciò che procede e si prolunga indeterminatamente. Spezzare la via del discorso. Comporta interrompere il prolungarsi della “successione ritmica”, nel “controritmo”di un taglio. Di un taglio netto, preciso esatto. Insomma (come dice Nancy): “Il corso del senso deve essere interrotto affinché il senso abbia luogo”2.
Nancy non lo cita esplicitamente, ma, nel dire quel che dice a proposito del “calcolo del poeta”, deve avere presente non solo Hölderlin, ma anche Paul Celan.
Che cosa scrive, infatti, Celan sin dalle primissime battute di der Meridian?
L’Arte, da parte sua, forma l’oggetto di una conversazione, “la quale(…)potrebbe essere continuata all’infinito, se non accadesse qualcosa”. Ma “qualcosa accade”3
Celan qui si dimostra, in fondo, schellinghiano. L’arte non può che affidarsi al logos come discorso, ragionamento, racconto. L’opera nasce immersa nei discorsi. E non può che presupporre la tendenza del discorso a prolungarsi all’infinito come conversazione tra un ‘io’ e un ‘tu’ o un ‘voi’. Ma la sua poesia si dà quando “qualcosa” accade. Quando qualcosa inter-viene, nel senso letterale, “mentre dura la conversazione”, imponendosi “brutalmente”.
E’ proprio in quest’attimo che scatta il calcolo del poeta, ovvero di qualcuno, di “uno” – di una non-persona - che, come scrive Celan , “ode e tende l’orecchio e guarda”, ma non sa di che si è parlato, per quanto egli “sente il parlante, lo ‘vede parlare’, ne ha percepito il linguaggio, la figura(Gestalt), e, allo stesso tempo(…)allo stesso tempo anche: il respiro(Atem), il che significa direzione e destino”4.
In tal senso, la poesia “può significare una svolta del respiro”5: Atemwende (che è anche il titolo di una raccolta di poesie di Celan stesso pubblicata nel 1967).
Ma ciò che improvvisamente e inopinatamente accade, interrompendo il discorso e spezzando la conversazione, è una parola che non è più parola, nel senso che è phoné di un “pauroso ammutolire”, il quale “toglie(…) il respiro e la capacità di parlare”.
Eppure proprio qui, in quest’attimo, dice Celan, “il volto di Medusa si atrofizza” e, “per un breve istante” “forse fanno cilecca anche gli automi” dell’Arte.
Da ciò la domanda che Celan pone:
Forse è a partire da questo punto che il poema è se stesso… e ora può percorrere, in questo modo anartistico ed emancipato dall’Arte, le proprie altre strade, dunque anche le strade dell’Arte –percorrerle più e più volte ancora?
Dunque la Poesia presuppone l’Arte, per poi trovare la sua direzione, il suo meridiano, il suo respiro, il suo destino, percorrendo di nuovo “le strade dell’Arte”.
Ma in mezzo, “tra”(zwischen) il punto di partenza e il punto di arrivo – che sono e non sono lo stesso - sta il calcolo del poeta, il quale coglie sinotticamente con lo sguardo, con “assoluta determinatezza” (Hölderlin) un tutto e, da non-persona, tende l’orecchio e vede il parlare nella sua Gestalt e ne percepisce, in controritmo, il respiro: un respiro che può essere anche affannoso o quasi impercettibile per carenza di fiato. Scrive, infatti, Celan: “il poema rivela ed è innegabile, una forte inclinazione ad ammutolire”7.
Eppure il suo calcolo esatto dell’apeiron incommensurabile interrompe violentemente un discorrere, la continuità dell’arte della conversazione, la quale proseguirebbe ad indefinitum, se non accadesse qualcosa. Ma qualcosa accade.
Ma che cosa propriamente accade?
Per Celan l’evento di ciò che accade, è già accaduto, è un già accaduto, di cui la poesia, ogni poesia, deve ogni volta riappropriarsi produttivamente (uso apposta un’espressione heideggeriana), sempre di nuovo, immer wieder.
Che cosa è accaduto? Celan vi allude con una semplice data: il 20 gennaio, la quale corrisponde al 20 gennaio 1942, quando fu decisa la “soluzione finale”.
Badate. Qui non si sta dicendo affatto che dopo Auschwitz non si può più fare poesia. Questa sentenza aveva profondamente irritato Celan, il quale sostiene esattamente il contrario: il 20 gennaio è il segno estremo dell’evento dell’interruzione, di ogni violenta interruzione che spezza la continuità del discorso, a prescindere dalla quale non vi sarebbe alcuna poesia.
Come aveva scritto nel 1934, rivolto a tutti i “figli d’Europa”, E.Levinas (nell’articolo intitolato Alcune riflessioni sulla filosofia dell’hitlerismo8), il nazismo non fu né un’inconsulta esplosione di follia, né una “contingente anomalia” della ragione europea, né un’accidentale deriva ideologica.”9.
L’hitlerismo è, a pieno titolo, una filosofia, alla quale “ogni buona logica può condurre”10. E il “Mal élémental” scaturito dal nazismo fu una “possibilità che si inscrive nell’ontologia dell’essere che ha cura d’essere(…) secondo l’espressione heideggeriana”11 . Esso è uno dei possibili frutti del pharmakon( in senso forte) della filosofia in quanto comunicazione e trasmissione del pensare. E’ pienamente frutto dell’intrinseca natura duplice ed ambivalente del suo logos, allorché il suo discorso e la sua conversazione si fanno iper-comunicazione e iper-rappresentazione.
Per rispondere ad Adorno, Celan scrisse un apologo: la Conversazione nella montagna. Ma la risposta era contenuta già in der Meridian. L’ammutolire di ciò che improvvisamente e inopinatamente interrompe il fluire di ogni discorso e spezza la conversazione è un “pauroso ammutolire”. Il “qualcosa” che accade e interviene “mentre dura la conversazione” si impone “brutalmente”. Che cosa mai ci sta dicendo Celan?
Che il calcolo del poeta che spezza il corso del senso affinché del senso abbia luogo, è imprescindibile dalla violenza.
W.Benjamin - un autore che certamente influenzò Celan - nel saggio del ’21 intitolato Zur Kritik der Gewalt12, parla della violenza come di una diade, dalla natura unoduale. Vi è la violenza in quanto pura e divina e la violenza impura e mitica. Mentre la prima – quella pura e divina - lacera, sovverte, uccide e annienta in maniera incruenta, a favore della continuità della vita e per la salvezza della vita, la seconda, invece, - quella che determina le espressioni umane, troppo umane di violenza - è cruenta e si rivolge contro das blosse Leben, contro la pura vita, giacché, per essa, il vivente è solo un mezzo in vista della realizzazione dei propri fini, che sono fini strumentali, produttivi, comunicativi, iper-rappresentativi.
L’esclusione della violenza pura e divina comporterebbe la totale eclissi del sacro da un universo, il quale diventerebbe, per citare ancora Lévinas, un mondo irrimediabilmente “pagano”, ovvero un mondo totalmente ripiegato nella sua chiusa e astratta immanenza, e quindi del tutto inospitale, privo di trascendenza, privo di distanza. Privo di esposizione al Fuori di una assoluta estraneità.
E’ lo stesso Celan ad affermare che l’interruzione, la svolta del respiro, die Atemwende, può far sì che la poesia si apra e apra verso l’assoluta Estraneità, consentendo di “distinguere tra estraneità ed estraneità”.
Ma se vi sono due forme di estraneità – quella della relazione tra ente ed ente nel senso della differenza e la pura Estraneità dell’assolutamente Altro - non vi sono due forme di violenza. La violenza è una. Non vi sono affatto due forme opposte di violenza, quella divina e quella mitica, quella pura e quella impura. L’una non la negazione dell’altra o l’alternativa all’altra, nel senso logico del termine.
Impostare la “critica della violenza” in tali termini logico-oppositivi dell’alternativa e della negazione, significherebbe aver già predisposto le condizioni per l’assolutizzarsi della violenza impura e umana, nella totale chiusura e immunizzazione nei confronti dell’eventuale irrompere della violenza divina, a prescindere dalla quale non vi sarebbero né distanza, né trascendenza, né assoluta estraneità. Ma la violenza pura e divina – che destituisce, interrompe e provoca l’autodistruzione di ogni ordine, di ogni nomos, di ogni ordine, di ogni logica, di ogni processualità, di ogni discorso, di ogni conversazione - di per sé è inconoscibile, irriconoscibile, indeterminabile, assolutamente imprevedibile nella sua eventualità.
La violenza mitica e impura è la violenza catturata e declinatasi secondo gli scopi, i codici, le logiche e le tecniche della parola logico- comunicativa, alla luce dei quali, come scriveva Benjamin, “il mezzo della comunicazione è la parola, il suo oggetto la cosa, il suo destinatario un uomo”.
Il saggio benjaminiano del ’21 va letto, infatti, in controluce con lo scritto dello stesso autore, del 1916, Sulla lingua in generale e sulla lingua degli uomini13.
La storia e le relazioni all’interno delle comunità umane sono dominate da quella cattiva astrazione della forza – il cui effetto è appunto ciò che Benjamin chiama violenza “mitica e impura” – la quale va di pari passo con l’imporsi e la tendenza ad ipostatizzarsi ed assolutizzarsi della dimensione logico-semiotico-comunicativa della lingua. Il compimento di tale tendenza, come ha messo in luce Nancy, è il totale annientamento di ogni componente simbolico-rivelativa del linguaggio nel trionfo globale dell’iper-rappresentazione, cui, per Celan, rinvia la data del 20 gennaio.
E allora non è vero che dopo Auschwitz non è più possibile scrivere poesie.
Il pericolo insito nel farsi impura e troppo umana da parte della violenza si annuncia all’occidente già con l’apertura universale del senso incontrovertibile dell’ epistéme (come sostiene lo stesso Severino), la quale – come potenza anticipante tesa a rendere prevedibile l’imprevedibile - sta a fondamento dei calcoli tanto della ratio tecno-logica, quanto dei moderni saperi scientifico-settoriali. Con ciò l’imprevedibilità dell’evento – il fatto che sempre qualcosa accade spezzando la continuità di ciò che procede – viene preventivamente annullato dal progetto tecno-scientifico che lo pre-assoggetta e lo pre-uniforma ad un determinato orizzonte dato di significato. In questo modo, come scrisse Derrida, viene meno la possibilità di ogni “ospitalità incondizionale”. Nel senso che l’ eventualità dell’evento viene preaddomesticata, “naturalizzata”, normalizzata nel procedere del discorso e nel fluire della conversazione. Si fa astrattamente arte(nell’accezione di Celan).
Al cospetto dell’evento, però, c’è, però, calcolo e calcolo. Vi è la dimensione dominante logico-tecno-scientifica del calcolo, che conduce all’iper-rappresentazione e all’imperversare dell’umana violenza solo ed esclusivamente distruttrice. Ma vi è anche il calcolo del poeta. Il quale non si astiene dalla violenza tout court, non può astenersene. Il poeta semmai asseconda quella violenza di cui parlò Nietzsche, in Umano, troppo umano, quando si riferisce ai filosofi come a quegli uomini “non saggi” e imprudenti, i quali sono “educatori” nella misura in cui arrecano violentemente una ferita agli individui e alle stesse comunità, in modo che “proprio in questo punto ferito e diventato debole, viene per così dire inoculato qualcosa di nuovo(…); la sua forza deve essere, però, in complesso abbastanza grande da accogliere nel sangue e assimilare questo che di nuovo.”14
Le azioni poetico-artistiche, come mostra con particolare evidenza il secondo ‘900(dopo gli orrori della guerra), nel loro produrre lacerazioni, tagli e interruzioni, che hanno profondamente a che fare, con la vita degli individui e delle comunità – sono azioni violente.
Eppure, nel caso del poeta, dell’artista, tali azioni che “producono ferite o utilizzano le ferite che il destino produce” consentono che “qualcosa di buono e di nobile può anche essere inoculato nei punti feriti”, in modo che “tutta la sua natura lo accoglierà in sé e farà sentire più tardi, nei suoi frutti, la nobilitazione.”15
E’ a partire da questo punto che, dice Celan, “il poema è se stesso”?
Ciò che è indubitabile è che il poema – il quale “tenta di percepire la figura nella direzione”16 – è se stesso in quanto si colloca e ci colloca, dice Celan, “dentro l’incontro – dentro il mistero dell’incontro”17. Nel suo tendere all’Altro, all’assolutamente Estraneo. “Lo va cercando”. “E vi si dedica”, in modo tale che “ogni oggetto, ogni essere umano, per il poema che è proteso verso l’Altro, è figura di quest’Altro.”18
Dopo Auschwitz, nel calcolo del poeta - la cui azione lacera e ferisce – l’immane e impura violenza del 20 gennaio si riscatta nell’evento, che spalanca le porte alla forza del demone di Eros, che ci chiama e ci accompagna dentro “il mistero dell’incontro”.
E così la lingua si purifica. E in questo “miracolo” sta la più profonda ragione del poema.
Romano Gasparotti insegna Ontologia fondamentale presso la Facoltà di Filosofia dell’Università “Vita e Salute”- S.Raffaele di Milano e Fenomenologia dell’Immagine presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano. Collaboratore di molte riviste di carattere filosofico ed estetico, è(con M.Donà) il curatore dell’opera postuma ed inedita di Andrea Emo e ha pubblicato numerosi libri sulla filosofia antica, sulla filosofia della politica e su argomenti di carattere estetico-artistico, tra cui Le forme del fare(con M.Cacciari e M.Donà), Liguori, Napoli 1987, Movimento e sostanza. Saggio sulla teologia platonico-aristotelica, Guerini, Milano 1995, I miti della globalizzazione, Dedalo, Bari 2003, Filosofia dell’Eros. L’uomo, l’animale erotico, Bollati Boringhieri, Torino 2007. Il suo ultimo libro è Figurazioni del possibile. Sul contemporaneo tra arte e filosofia, Cronopio, Napoli 2007.
Sul tema della filosofia dell’eros è autore e protagonista di Imeros. “quando Amor mi spira, noto” recital teatrale di letture, immagini e musiche originali .
1 Su queste tematiche rinviamo a R.Gasparotti, Filosofia dell’Eros. L’uomo, l’animale erotico, Bollati Boringhieri, Torino 2007
2 J.L.Nancy, Luoghi divini – Calcolo del poeta, trad.it. il Poligrafo, Padova 1999, p. 75
3 P.Celan, La verità della poesia. “Il meridiano” e altre prose, trad.it. Einaudi, Torino 1993, p. 3
4 Ivi, p. 4
5 Ivi, p. 13
6 Ivi
7 Ivi, p. 15
8 E.Levinas, Alcune riflessioni sulla filosofia dell’hitlerismo, trad.it. a cura di G. Agamben, Quodlibet, Macerata 1996, cit. p. 21.
9 Ivi, cit. p.23
10 Ivi, p. 21
11 Ivi, p. 21(il corsivo è nel testo)
12 Cfr. W.Benjamin, Per la critica della violenza, in “Angelus Novus. Saggi e frammenti, trad.it. , a cura di R. Solmi, Einaudi, Torino 1962, pp. 5- 28
13 Anche questo saggio è tradotto nell’edizione italiana di Angelus Novus. Op.cit. , pp. 51-67
14 F. Nietzsche, Umano, troppo umano, I, in “Opere di Friedrich Nietzsche, vol. IV, a cura di G.Colli e M.Montinari, Adelphi, Milano 1971, p. 161
15 Ivi, p. 162
16 P.Celan, Op.cit. p. 11
17 Ivi, p. 15
18 Ivi
Tiziano Salari
1
In un bel libro di Milan Kundera, I testamenti traditi, si parla, tra l’altro, delle traversie in cui incorrono i testi dopo la morte degli autori, e si sofferma in modo particolare sull’opera di Kafka, sia sui modi alterati in cui è stata tradotta o pubblicata (in modo particolare in Francia), a partire dal primo tradimento, quello di Max Brod di pubblicare e far leggere al mondo ogni riga scritta dall’amico.” Non riesco a capacitarmi che ci si stupisca tanto della (supposta) decisione di Kafka di distruggere l’intera sua opera. Come se una simile decisione fosse a priori assurda. Come se un autore non avesse sufficienti ragioni per portarsi dietro la propria opera nel suo ultimo viaggio” E questo sia perché i libri possano non piacere più al suo autore, o non possa più piacergli il mondo ai quali essi sono stati largiti. Alla fine un autore, potrebbe essere disgustato dalla stessa vanitas vanitatum dell’arte o delle incomprensioni che ha subito e non vuole che esse vengano perpetrate anche dopo la sua morte. A una attenta disanima sia della lettera a Max Brod che viene ritenuta il testamento di Kafka., sia di altre dichiarazioni di Kafka, Kundera afferma che Kafka non partecipava a nessuna delle categorie sopra elencate, che riteneva valida una parte della sua opera (di cui correggeva ancora, sul letto del sanatorio, poco prima della morte, gli ultimi racconti), e gli scritti che voleva sopprimere erano sostanzialmente gli scritti intimi, lettere e diari, e i racconti e i romanzi che non era riuscito a ultimare. America? Il processo ? Il Castello?
2
Scrive Kundera: “Penso all’epilogo del Processo: i due uomini che sono andati a prendere K. sono chini su di lui e lo stanno pugnalando ‘ Con gli occhi che si offuscano K. vide ancora, vicini al suo viso, guancia contro guancia, i due uomini che osservavano l’esito. ‘Come un cane!, disse, era come se la vergogna dovesse sopravvivergli” L’ultimo sostantivo del Processo è la vergogna, l’ultima immagine è quella di due volti estranei, vicini quasi al punto di toccarlo, che osservano K. nel momento più intimo, quello dell’agonia.”. E concludendo: “È questa trasformazione di in uomo da soggetto in oggetto ad essere sentita come una vergogna”. La morte ha trasformato Kafka e le sue opere (fino alle lettere più intime, quelle a Felice e al padre, il padre che non lesse mai la celebre lettera a lui diretta) in oggetto, manipolabile a piacere da critici, traduttori, editori. E, sempre secondo Kundera, Brod non ha scusanti.” Ha tradito il suo amico. Ha agito contro la sua volontà, contro il senso e lo spirito della sua volontà, contro la sua indole schiva che egli ben conosceva”Ma chi avrebbe potuto resistere a non veder pubblicate opere come America, Il processo, Il castello, e quindi non ringrazia Brod della sua disobbedienza all’amico morto?
3
Un altro testamento tradito fu quello di Virgilio, che aveva chiesto di dare alle fiamme la sua Eneide, perché la considerava non soltanto un poema incompiuto, ma fallito. Fu Augusto che tradì il suo testamento. Anzi, l’Eneide divenne il libro politico per eccellenza, il libro che giustificava la fondazione dell’Impero. In La morte di Virgilio Hermann Broch parla di questo dramma parlandoci dell’ultima notte di vita del poeta latino e dell’angoscia del fallimento per la differenza tra l’opera compiuta e quella che avrebbe voluto compiere.Come per Kafka, forse temeva che la vergogna di essersi piegato a un potente gli sarebbe sopravvissuta.Ma nel frattempo sente che nella morte può essere nascosta la soluzione del mistero del linguaggio, di quella parola nella quale si è consumata la sua vita di poeta. […] la parola si librava al di sopra di tutto, si librava al di sopra del nulla, al di là dell’esprimibile e dell’inesprimibile; ed egli, travolto e avvolto al tempo stesso avvolto dal fragore della parola, si librava con lei; tuttavia, quanto più quel fragore l’avvolgeva, quanto più egli penetrava nel suono fluttuante che lo penetrava, tanto più irraggiungibile e tanto più grande, tanto più grave e tanto più evanescente si fece la parola, un mare sospeso, un fuoco sospeso, con la pesantezza del mare, con la leggerezza del mare, e tuttavia sempre parola: egli non poteva ricordarla, non doveva ricordarla; essa era per lui incomprensibilmente ineffabile, perché era al di là del linguaggio.”
4
Al di là del linguaggio! Esiste dunque una verità più alta, non articolabile in parole, una verità che si tocca in momenti privilegiati della vita, o, appunto, nella prossimità con la morte.Ci sono verità accecanti, che ti piombano addosso come una scure interiore che ti dilania l’anima: è la rivelazione lenta, ma graduale, che travolge Edipo. È lui lo scandalo additato dall’oracolo di Delfi, è lui il mostro da cui Tebe si deve liberare se vuole risorgere purificata dalla pestilenza che la sta spopolando.Ci sono istanti privilegiati in cui, in un lampo di superiore chiarezza, la vita si spalanca davanti agli occhi nella sua interezza, come nelle estasi degli attacchi epilettici del Principe Myškin,nell’Idiota di Dostoevskij , che può diventare un abito o una scelta filosofica nel vedere la propria vita come un tutto, nell’anticipazione della morte. Non ci possono essere altre premesse per una vita autentica, non consumata nella dispersione o nella chiacchiera. È la soluzione prospettata in Essere e tempo di Heidegger.Vederci come un tutto concluso nella nostra irrimediabile finitezza, dall’angolazione della fine. È a partire da quel momento che acquistano importanza i testamenti. In uno dei suoi saggi Filosofare è imparare a morire,Montaigne dice che bisogna presupporre in ogni momento della vita di avere la possibilità della morte vicina, anche uscendo di casa per fare una semplice passeggiata. E che quindi dobbiamo essere sempre a posto con noi stessi e con gli altri, di non trascurare di avere mai qualcosa in sospeso. Forse è una cosa impossibile che ciò avvenga. Come possiamo considerarci da subito come oggetti? Che riusciremo a portare a termine il libro che abbiamo nel cassetto? Che moriremo facendo in modo che la vergogna non ci sopravviva?
5
La morte di K. nel Processo mi fa venire in mente un’altra terribile morte di un romanzo del Novecento, del Console, in Sotto il vulcano di Malcom Lowry. Tutti ricordiamo la vicenda del Console alcolizzato, nel Messico violento, alla vigilia della seconda guerra mondiale, sotto “la vetta impennacchiata di neve smeraldina” del Popocatepel ,il vulcano tutto “inzuppato di luce”. Anche il Console, dopo essere stato abbandonato dalla moglie, muore al margine di una strada, temendo che la sua vergogna gli sopravviva. K, prima che i suoi carnefici affondino il coltello nel suo cuore, si guarda intorno. “I suoi sguardi caddero sull’ultimo piano della casa che si alzava sul limite della cava di pietre. Come una luce che si accende d’un tratto, si spalancò una finestra, ed un uomo, che a quella altezza e a quella distanza appariva esile e debole, si piegò in avanti allargando le braccia. Chi era? Un amico? Un uomo di cuore? Uno che provava compassione? Uno che voleva portare aiuto? Era uno solo? Erano tutti? Era ancora possibile venire in aiuto di K.? Si poteva fare ancora qualche obiezione che prima era stata dimenticata?”Ma sono domande inutili e viene ucciso. “Come un cane”, mormorò, e gli parve che la sua vergogna gli sarebbe sopravvissuta”. Allo stesso modo pensa il Console, che forse avrebbe dovuto avere più fiducia nel soccorso del mondo e nell’amore. Ma tutto ciò è inutile rispetto all’inesorabile fine. “Ad un tratto egli urlò e fu come se quell’urlo rimbalzasse lanciato da un albero all’altro, come se la sua eco ritornasse, poi, come se gli stessi alberi si avvicinassero, lo stringessero da presso, serrati gli uni agli altri, chinandosi su di lui, pietosi… Qualcuno gli scagliò dietro un cane morto, nel burrone”
6
Se la vergogna ci sopravvive, dunque si muore come un cane. O insieme ai cani. E c’è anche la possibilità di morire ed essere in vita. Nietzsche., ridotto a puro oggetto inerte negli ultimi dieci anni di vita , l’autore dello Zarathustra , mentre cresceva la sua fama nel mondo, aveva perso ogni possibilità di controllo sulla sua opera. Solo recentemente i suoi frammenti postumi sono stati ricostituiti con un certo ordine critico. Ma per tanti anni è circolata un’opera a suo nome, La volontà di potenza, che lui certo aveva progettato, ma che, nel modo in cui fu composta, fu manipolata da altri, in modo particolare dalla sorella Elizabeth. Lo stesso discorso può essere fatto per l’enorme lascito del poeta Friedrich Hölderlin, che ha vissuto quasi trent’anni in uno stato di dolce follia, e che ha lasciato gran parte delle sue poesie più grandi in uno stato aperto a correzioni e trasformazioni. Un altro caso è quello dello Zibaldone di Leopardi, l’enorme scartafaccio di appunti letterari e filosofici, che fu pubblicato soltanto sessant’anni dopo la sua morte e che ha rinnovato gli studi leopardiani in tutta la loro rilevanza poetica e filosofica.. Probabilmente gran parte di queste opere devono al Novecento, alla nuova sensibilità filologica e critica anche per l’incompiuto, o per il non finito, per il frammento lasciato al margine dell’opera compiuta, il fatto di essere diventati fonti di studio dei loro autori. E forse la parte più preziosa della loro eredità spirituale.
7
Dunque la morte ci trasforma in oggetti, ma anche un testo, quello pubblicato con tutti gli avalli autoriali ed editoriali, diventa un oggetto, sia agli occhi dello stesso autore, sia dei lettori. Ecco, questo sono io! L’autore può vedersi come un tutto limitato, con compiacimento o con insoddisfazione, ma in ogni caso ha la possibilità di misurare il rapporto che intercorre tra quelle che erano le sue intenzioni e il risultato. O forse l’autore non è sempre in grado di farlo e si affida ai critici. Di tutta questa problematica, e cioè di un testo come viene valutato, a seconda dei tempi, delle novità, degli umori dei lettori e dei critici, la trattazione più acuta è quella che si può leggere nell’operetta morale di Leopardi dal titolo Il Parini ovvero della gloria. Sono insegnamenti che, nella finzione, il vecchio poeta Parini dà a un giovane letterato di belle speranze. Singolare che la gloria letteraria venga posposta alla possibilità di qualche azione eroica, impossibile ai tempi di Leopardi così come ai nostri. Il Parini di Leopardi fa l’esempio di Alfieri e di altri che “inclinati straordinariamente alle grandi azioni; alle quali ripugnando i tempi, e forse anche impediti dalla fortuna propria, si volsero a scrivere cose grandi” Ma ciò che resta ai moderni è, appunto, solo la possibilità della gloria letteraria, ed è sulle difficoltà di questa che si concentra il discorso.”Potrei qui nel principio distendermi lungamente sopra le emulazioni, le invidie, le censure acerbe, le calunnie, le parzialità, le pratiche e i maneggi occulti e palesi contro la tua reputazione, e gli altri infiniti ostacoli che la malignità degli uomini ti opporrà nel cammino che hai incominciato”Col rischio dunque di essere trascurato in vita e di essere dimenticato in morte, anche applicandosi a fondo alla ricerca della bellezza e della verità. Insomma il Parini di Leopardi elenca tutte le difficoltà di poter giustamente valutare un’opera nuova, anche posto caso che sia bellissima”Ora tornando in via, dico che gli scritti più vicini alla perfezione,hanno questa proprietà, che ordinariamente alla seconda lettura piacciono più che alla prima. Il contrario avviene in molti libri composti con arte e intelligenza non più che mediocre”, che non reggono mai a una seconda lettura, ma che si fanno leggere avidamente alla prima. Oggi potremmo dire e pensare ai best seller, che quasi mai reggono a una seconda lettura, posto che siano leggibili alla prima, il che forse raramente avviene.
8
“Ma il nostro fato – conclude il Parini leopardiano, dove che egli ci tragga, è da seguire con animo forte e grande; la qual cosa è richiesta massime alla tua virtù, e di quelli che ti somigliano”. E questa conclusione, credo, sia un ammaestramento anche per noi,per il lavoro solitario di ricerca, quando ci troviamo di fronte a un testo, a un work in progress che accentra tutta la nostra attenzione, sul quale convogliamo tutta la nostra sensibilità linguistica ed esistenziale, e ci chiediamo: per chi stiamo lavorando?per chi stiamo cercando?.Ci viene in soccorso Blanchot, quando dice che “Scrivere è entrare nell’affermazione della solitudine, dove incombe la fascinazione.È consegnarsi al rischio dell’assenza di tempo, dove regna l’eterno ricominciamento”. È la stessa cosa, detta in linguaggio moderno, del seguire il proprio destino con animo forte e grande, nella certezza che avvertiamo di toccare, con lo scrivere, qualche verità essenziale che ci riguarda. Blanchot parla di solitudine essenziale, di cadere afferrati e conquistati da una fascinazione che ci mette in contatto con una presenza neutra, impersonale, un “Sì” indeterminato, “all’immenso Qualcuno senza volto”Non è forse questo un altro nome con cui definire il destino da seguire con animo forte e grande?
9
Per chi scriveva Kafka quando nei suoi Diari si lamenta di non avere abbastanza tempo per scrivere, o quando vi si accingeva, che avrebbe preferito vivere in un luogo sotto terra, per non essere disturbato da un minimo rumore? Per chi scriveva Proust nella camera imbottita dalle pareti di sughero? “ Proust e Kafka hanno scritto negli stessi anni. Hanno scritto entrambi di notte, prigionieri della notte. Entrambi ebrei, anche se socialmente molto diversi Sono morti a due anni di distanza l’uno dall’altro, entrambi presi alla gola, l’uno dall’asma l’altro dalla tubercolosi che lo aveva assalito alla trachea […] Hanno avuto, l’uno e l’altro, lo stesso rapporto assoluto con la scrittura di cui e per la quale sono vissuti e in certo senso sono morti”(Franco Rella) Si dirà: destino, certo, che seguono in forme più o meno assolute tutti coloro che si dedicano alla scrittura, anche se non tutti sono Kafka o Proust, ma ciascuno è legato alla sua piccola o grande ansia di verità. E per tenervi fede occorre essere in grado di sostenere quella che Blanchot chiama la “solitudine essenziale”.”La solitudine, che viene allo scrittore dall’opera si rivela in questo: scrivere è ora l’interminabile, l’incessante”Nel saggio Rilke e l’esigenza della morte, parla della necessità di Rilke, di scrivere da un luogo che fosse equiparato alla morte..Questo luogo è difficile da raggiungere, e soprattutto in esso, è difficile sostare senza impazienza.Impaziente fu Michelstaedter, che si tolse la vita a 23 anni, in quanto aveva ritenuto che guardare in faccia alla morte fosse l’unico modo serio di corrispondere alla visione tragica del mondo, alla verità enunciata dai tragici greci e dalla poesia moderna di Leopardi e di Ibsen e dalla musica di Beethioven. Secondo il Rilke, commentato da Blanchot” l’impazienza è anche uno sbaglio contro la sofferenza: rifiutando di soffrire lo spaventevole, sfuggendo all’insopportabile, ci si sottrae al momento in cui tutto si capovolge e il pericolo più grande diventa la sicurezza essenziale” In una celebre poesia di Hölderlin si dice che “là dove cresce il pericolo, cresce anche ciò che salva”Il detto è stato commentato più volte da Heidegger in rapporto alla tecnica che domina sempre più i rapporti umani a livello planetario e all’abbandono degli dei, fino al totale venir meno di ogni rapporto col sacro, che i poeti(in modo particolare lo stesso Hölderlin) sono chiamati a tenere in vita. Forse questo è uno dei modi di enunciare il compito del poeta (se vogliamo della scrittura, se vogliamo della solitudine essenziale) e cioè quello di esporsi agli urti dell’essere, della nuda vita, e cercare di articolare nel linguaggio la sua verità in quel punto in cui diventa tangente con la verità di tutti.
ore 14.30 - 19, Biblioteca Civica, Spazio Nervi
esperienze del dire poetico
I poeti selezionati dalla Giuria del Premio
per la sezione “Una poesia inedita -
Prima Circoscrizione di Verona”
leggono i loro testi
Premiazione
di Massimiliano Finazzer Flory
vincitore della sezione
Musiche originali di Francesco Bellomi
ispirate all’opera vincitrice
e ad altre esperienze del dire poetico
Interventi teorici
Alberto Folin, Marco Furia, Stefano Guglielmin
Rassegna internazionale di videoart
a cura di Sirio Tommasoli
Back-stage dello spettacolo
“L’orecchio di Beethoven”
di e con Massimiliano Finazzer Flory
Sin da Scritti nomadi (Anterem 2001), la mia riflessione ha sviluppato alcuni punti nodali, ribaditi nel frattempo su rivista e organizzati in modo sistematico nel mio prossimo saggio dal titolo Senza riparo. Poesia e finitezza, la cui uscita è prevista per la tarda primavera. Questa relazione ne riprenderà schematicamente uno, sperando che ciò sia utile ai presenti.
L'auspicio ci porta immediatamente nel cuore della questione, che potrebbe essere tradotta nella seguente domanda: se l'uomo, per natura, cerca l'utile di ogni cosa, quale sarà quello chiesto alla poesia? Il cannone spara, il secchio contiene, la penna scrive; alla poesia quale azione compete? Evidente che la poesia non è un bene strumentale, anche se può essere usata per divertire, commuovere, educare eccetera. Essa è un bene strumentale solo in seconda istanza, qualora l'uomo abbia deciso di utilizzarla, di sottometterla alla propria volontà. Quante poesie patiscono questa sorta di schiavitù! Tuttavia, così come sappiamo che l'uomo non è strumento di un altro uomo, dovremmo interrogarci sulla più autentica natura della poesia e chiederci, ancora: a che cosa serve la poesia? A rispondere, ci può aiutare una frase di Osip Mandel’štam: «La poesia è un vomere che ara e rivolge il tempo portando alla superficie i suoi strati profondi più fertili». Essa li rimette in circolo tra le sue maglie più esposte, in quel ruvido che è il testo, con tutte le sue pieghe visibili e invisibili. Se coniughiamo questa metafora con le acquisizioni della filosofia di Jean-Luc Nancy potremmo affermare che la poesia non soltanto ara e rivolta il tempo, bensì è il tempo stesso nella sua feconda imprevedibilità, nel suo tumultuoso venire allo scoperto. La poesia è il tempo presente che, spazializzandosi nel testo, declina la nostra singolarità, giocandola in uno scarto che ci tiene sensatamente nell'aperto del mondo. Così operando, essa dispone (e indispone) affinché il senso del presente non si chiuda, e lo fa senza volerlo, senza saperlo. Per dirla con Leopardi, essa «rivitalizza» il presente, ma non lo fonda, non lo trattiene, lo rilascia invece nelle pieghe della sua superficie, in tutta la sua complessità.
Ciò che il poeta conosce, di tutto questo, è la vertigine di quel trattenere senza proprietà, che è pensiero ossia dialogo – senza riparo – della singolarità con la parola che avanza, che chiama alla responsabilità dello stile. Per questa ragione, scrivere poesie non significa additare qualcosa che si ritiene vero, conoscendolo attraverso il doppio cappio della nominazione e del metodo, bensì si concretizza nel lasciar-essere ciò che siamo nella sorpresa che questa esposizione comporta, uno stare adesso e qui eppure dis-locati, padroni di una tecnica, eppure in balia di una creazione, che tiene in prossimità e declina, nello stile, corpo e mondo, affettività e ragione, passività e desiderio, ma anche il tramandarsi delle tradizioni entro il cui orizzonte (plurale) noi operiamo. Scrivere una poesia è difficile appunto per questa insopportabile pressione, a cui lo stile dà forma, ma in un modo che toglie all'identità qualsiasi pretesa di dominio, pur costringendo la parola entro uno spazio – quello letterario – già parzialmente deciso. Ogni poesia insomma rilanciando libertà e giogo, fa parola del luogo terrestre in cui la finitezza si gioca senza resto. Detto in altri termini: nei ritmi, nei sintagmi, nei suoni, nelle cose che la poesia nomina o tace, pulsa uno sfondo, un’ombra reale, palpabile, che dice il proprio dell’autore nonostante l'autore. In questo senso, l’opera è l’esercizio stesso dell’esistenza quando si scopre finita, esercizio che trattiene, non soltanto l’indicibile e l’inconfessabile dell’autore, ma anche quanto egli stesso non può conoscere, mostrandoli tutti in un mascheramento (effetto della «resistenza», della «rimozione» e delle «proiezioni», per usare una terminologia psicoanalitica), che non può essere evitato e che dà luogo a un proficuo fraintendimento – in cui è coinvolto anche il lettore, con le sue «resistenze» – sul quale si giocano la complessità e la pluralità dell’interpretazione.
Sotto il profilo antropologico, tale acquisizione ci spinge a credere che la poesia non serva né a denunciare l’ingiustizia né ad alimentare il "mistero del poeta", bensì a mettere in opera le forze che hanno mosso e muovono l’uomo sin dapprincipio: la paura dell’altrove ma anche, nel contempo, il tentativo di esorcizzarla; il desiderio del centro, quale luogo del sacro e la consapevolezza che ciò costi sovrumane miserie; il bisogno di rifondare il tempo profano, ritualizzandolo, e il sospetto che nulla possa sottrarci alla deriva della caducità.
Pensare la finitezza e lasciarla essere disseminandola nella scrittura significa, inoltre, togliere l’inganno che l’origine sia qualcosa di praticabile; il ché comporta vivere l’erranza (e la scrittura) senza nostalgia per il ritorno. Se c’è origine, infatti, essa è già da sempre perduta (Nancy) e, comunque, anch’essa – se davvero, come scrive Martin Buber, la relazione originaria è io-tu – non è identità, bensì porta con sé il proprio essere-differenza, l’inconciliabilità e l’incomprensibilità dell’accadere rispetto alla coscienza che vorrebbe fissarlo univocamente. Ciò comporta il fatto, la prassi, che noi siamo già sempre nella verità della presenza, in un qui la cui temporalità custodisce il disagio della smemoratezza dell’Inizio e l’ottimismo del muoversi-verso il luogo in cui già siamo. Un ritornare a casa che non ha le caratteristiche dell’uscire dall’inautentico, come molta scrittura contemporanea lascia intendere, bensì la forza dell’approfondire il proprio luogo, quello stare in posizione singolare plurale che è già sempre comunità e che ci costituisce in quanto mortali parlanti.
Un paio di passaggi di questa riflessione sono già usciti su rivista; nello specifico in “Almanacco del Ramo d’oro” nn.5/6 marzo 2005 e "Atelier" n.50, giugno 2008.
ore 10.00 - 13.00, Biblioteca Civica, Sala Farinati
Convegno su Lorenzo Montano e il Novecento europeo
Relatori
Giorgio Barberi Squarotti,
Agostino Contò, Flavio Ermini, Claudio Gallo,
Giampaolo Marchi, Maria Pia Pagani
Nel cinquantenario dalla scomparsa
di Lorenzo Montano (1895-1958)
e in occasione della terza edizione
accresciuta del suo romanzo:
Viaggio attraverso la gioventù
(Moretti&Vitali, Bergamo 2007),
pubblicato per iniziativa
della Biblioteca Civica di Verona
Tiziano Gelmetti
legge testi di Lorenzo Montano
Coordina i lavori Agostino Contò
Il secondo e il terzo appuntamento della Biennale Anterem 2008 sono stati dedicati alla scelta e alla proclamazione del supervincitore per la sezione “Opera edita”, patrocinata dalla Provincia di Verona. La Giuria Critica composta da intellettuali veronesi, dagli studenti dei Licei “Cotta”, Fracastoro”, “Maffei”, dagli abbonati ad “Anterem”, ha proclamato supervincitore Luigi Trucillo, autore di Lezione di tenebra edito da Cronopio.
Immagini a cura di Alessandra Salardi Tommasoli - alesalardi@iol.it
.
Estratto dell’intervento di Flavio Ermini alla Biennale di poesia 2006
Iniziamo citando quattro versi posti in esergo al numero 72 di “Anterem”, dedicato al tema: hairesis.
E sotto il cielo fugace del purgatorio
Noi dimentichiamo spesso che
La custodia celeste e gioiosa
È la casa terrena che si distende.
Sono quattro versi di Mandel’stam.
Che cosa ci indicano?
Che la volta celeste non rimanda più a un al di là… come se fuori dal mondo si nascondesse qualcosa in attesa…. Segnalano che la volta celeste è un’estensione della terra.
Ma allora cosa accade quando il qui (la casa terrena) non cerca un oltre, un fondamento al di là del mondo? Cosa accade quando il qui cerca la verità di questo nostro mondo?
Ricordiamolo: alle spalle dell’umanità c’è l’elevatezza celeste, abbagliante e assoluta. Ma sta alle spalle, appunto.
Davanti a noi c’è il protendersi dell’uomo verso il fondamento del proprio essere finito: l’incompiuto.
L’eresia si è insediata nella nostra vita e nella parola poetica. L’eresia nel suo significato originario, propriamente hairesis = scelta!
Ed ecco allora che la parola è intenta nel suo ascolto terreno — che non è più celeste, non più abbagliante, non più assoluto.
E la parola finisce per abbracciare il proprio senso e, insieme, il vuoto che la circonda… Accoglie il limite, insomma.
È proprio in questo divergere da un assoluto armonico che s’inaugurano l’atto poetico e il gesto filosofico della modernità, che pure non smettono di interrogarsi sulla sensazione di vuoto lasciato da quella perdita.
E lo trattiene, insieme a quel buio che preme per salire.
Scrivere è un atto di coraggio e di rischio.
E non rappresenta un abbandono della vita, ma un addentrarsi nel folto dell’esistenza = una disposizione ad aprirci verso noi stessi e ad ascoltarci, trovando nuove parole a cui consegnarci.
Scrivere significa conoscere. E conoscere vuol dire, con Novalis, «sprofondare lo sguardo nell’anima del vasto mondo».
Che altro non è che quella “casa terrena” nominata da Mandel’stam… Una casa terrena che così tanto ha a che fare con la parola poetica di cui ci danno conto:
Paul Celan, Osip Mandel’stam, Madison Morrison, Rosa Pierno
Nota: nell’ambito della Biennale le voci recitanti erano di Jana Balkan e Isabella Casella del Teatro Scientifico
Paul Celan
Traduzione di Luigi Reitani
Salmo
Nessuno ci impasta di nuovo da terra e da fango,
nessuno dà parola alla nostra polvere.
Nessuno.
Tu sia lodato, Nessuno.
Per amor tuo vogliamo
fiorire.
A Te
in-contro.
Un Nulla
eravamo, siamo, ancora
resteremo, fiorendo:
del Nulla la rosa
di Nessuno.
Con
lo stilo d’animo chiaro,
il filamento di un cielo desolato,
la corona rossa
della parola di porpora, che cantammo
sopra, oh quanto sopra
la spina.
Tenebrae
Siamo vicini, Signore,
vicini e afferrabili.
Già afferrati, Signore,
gli uni agli altri abbrancati, come fosse
il corpo di ciascuno di noi
il tuo corpo, Signore.
Prega, Signore,
pregaci,
siamo vicini.
Andavamo sghembi laggiù,
andavamo laggiù per curvarci
su conca e cratere.
Andavamo all’abbeveratoio, Signore.
Era sangue, era
ciò che hai versato, Signore.
Splendeva.
Ci scagliò la tua immagine negli occhi, Signore.
Occhi e bocca restano aperti e vuoti, Signore.
Abbiamo bevuto, Signore.
Il sangue e l’immagine che era nel sangue, Signore.
Prega, Signore,
siamo vicini.
Era terra in loro, e
scavavano.
Scavavano e scavavano, così passava
il loro giorno, la loro notte. E Dio non lodavano,
che, così udirono, tutto questo voleva,
che, così udirono, tutto questo sapeva.
Scavavano e più nulla udirono;
non divennero saggi, non crearono un canto,
non inventarono nessun linguaggio.
Scavavano.
Giunse una quiete, giunse anche una tempesta,
giunsero tutti i mari.
Io scavo, tu scavi e scava anche il verme,
e ciò che lì canta dice: essi scavano.
Uno, non uno, nessuno, tu:
dove si andava, se in nessun luogo si andava?
Tu scavi e io scavo e io a te mi scavo,
e al nostro dito si risveglia l’anello.
Osip Mandel’stam
Traduzione di Elena Corsino
*
Lo dico in minuta, in sussurro
Perché non è arrivato il tempo:
S’ottiene con sapienza e sudore
Il gioco del cielo acerbo.
E sotto il cielo fugace del purgatorio
Noi dimentichiamo spesso che –
La custodia celeste e gioiosa
È la casa terrena che si distende.
9 marzo 1937
*
Forse questo è il punto di follia,
Forse questo è la tua coscienza –
Il nodo della vita nel quale siamo
Riconosciuti e slegati all’esistenza.
Come cattedrali di cristalli iperreali
Che una leale luce-ragno
Lascia correre sui costoni, e ancora
Raccoglie in unico fascio.
E i fasci riconoscenti di limpide linee,
Così mossi da timido raggio,
S’incontreranno, un giorno convergeranno
Quali ospiti dalla nobile fronte –
Soltanto qui, sulla terra, in cielo no,
Sì che a una casa di musica colma –
Se solo non li spaventeranno, nè li sfregeranno –
Cosa buona sarà per noi se vivremo…
Ciò che io dico, perdona...
Leggimelo piano piano...
15 marzo 1937
*
Alle labbra mi porto quest’erba –
Questa promessa vischiosa di foglie –
Questa terra spergiura: madre
Di bucaneve, aceri e querce.
Guarda, come io divento forte e cieco
Se mi piego alle miti radici,
E non è forse troppo lo splendore
Del parco fragoroso per gli occhi?
Ma le ranelle, come biglie d’argento,
Con le voci s’aggrappano a sfera.
Si fanno rami i pruni, e la bruma
Latteo pensiero stranito.
30 aprile 1937
I
Alla terra nuda, suo malgrado, volgendo,
Con passo dolce e discorde – lei va
Di poco avanzando l’amica lesta
E il giovane, quasi della stessa età.
È attratta dalla grave libertà
Di quel difetto che le ispira l’estro.
E chissà che un nitido presagio
Si voglia soffermare nel suo andare –
Su quest’aria di ciliegi in fiore
Per noi antica madre della volta tombale,
E questo ha principio eterno.
II
Ci sono donne care all’umida terra.
Ogni loro passo è risuono di pianto,
Accompagnare i risorti, e per prime
Accogliere i morti – hanno per vocazione.
Le loro carezze invocare è scellerato,
Allontanarsene – insostenibile commiato.
Oggi – angelo, domani – verme sepolcrale
E dopo domani soltanto sembianza...
Ciò che era incedere si fa inaccessibile...
Fiori immortali, cielo integro,
E tutto quel che sarà – soltanto promessa.
4 maggio 1937
Le poesie sono tratte dall’ultimo dei Quaderni di Voronez, il terzo (marzo-maggio 1937).
Madison Morrison
Il grande poema
come i nostri padri che dovevano
al gusto del piacere la gioia di veleggiare
grigi da sotto i palazzi del centro grigio turbinio
che un tempo dall’Eolia carico di tesori tornò
dopo aver attraversato vasti mari con la sua nave
nera solitarie Cadillac dai tetti bianchi
I fiocchi di neve hanno cominciato con il cadere sul sontuoso edificio e all’interno del suo recinto poi piano aderiscono alla superficie del terrazzo agli steli delle zolle erbose predisposte in modo piacevolmente irregolare ora stanno velando gli alberi che circondano il perimetro e cominciano ad ammantare i tetti di Istanbul. Nel Libro XXIII gli Achei avevano cessato di combattere per prepararsi alla sepoltura di Patroclo mentre dalle montagne viene portato del legname per costruire la pira funeraria per l’eroe defunto vengono organizzate delle gare l’aria si raffredda i vincitori ricevono premi di valore un uomo vestito di nero esce dal sontuoso edificio apre la portiera di una berlina bianca e guida prudentemente attraverso il parco innevato avanzando come se fosse invisibile. Nel Libro XXIV Priamo porta con sé dei doni e si reca alla tenda di Achille per riprendersi il corpo del figlio defunto ha gettato un sacco pieno di merci nel bagagliaio della macchina bianca ora passa attraverso gli splendidi giardini e scompare dalla vista Achille gli cede il corpo di Ettore e interrompe la guerra finché il corpo dell’eroe troiano non sarà stato sepolto.
Il grande poema omerico termina con il funerale di Ettore. «Posero il suo cadavere in cima alla pira funeraria accesero una torcia e gli diedero fuoco dopodiché raccolsero le bianche ossa dell’eroe.» Sul tetto del sontuoso edificio non più verde e ormai coperto dalla neve ci sono più di dieci piccioni che beccano e volano via e poi tornano a posarsi sulla sua superficie. «Misero le ossa trovate tra le ceneri in uno scrigno d’oro avvolgendole con soffici indumenti color porpora dopodiché calarono velocemente lo scrigno all’interno di una profonda fossa e vi ammassarono sopra delle pietre ben pressate tra loro in fretta e furia innalzarono un tumulo e posizionarono delle sentinelle per ogni dove temendo che le truppe degli Achei lanciassero il loro attacco prima della scadenza del periodo di lutto. Una volta innalzato il tumulo tornarono a Troia dove dopo essersi riuniti all’interno della casa di Priamo re per volontà di Zeus condivisero uno splendido banchetto funebre in onore dell’eroe e così i Troiani seppellirono Ettore scozzonatore di cavalli.»
Tre donne escono dal sontuoso edificio e attraversano la piazza per fermarsi presso la cancellata sopra il viale una davanti all’altra e parlano tra loro gesticolando di fronte al campo sportivo la berlina bianca è tornata nel parcheggio davanti al palazzo lasciando nuove tracce sulla neve nel frattempo al centro della piazza un grosso autobus di colore bianco compie delle manovre in modo lento e preciso su di un lato c’è scritto “Polis” nel bel mezzo di tante urla e gesti concitati l’autobus inverte la marcia mentre il traffico viene deviato un cancello giallo viene sollevato all’entrata della terrazza e ai conducenti viene permesso di entrare nella piazza e di parcheggiare i loro veicoli per cinque minuti non accade nulla ma adesso una ventina di poliziotti scendono dall’autobus uno per volta mentre dall’altra parte della strada un operaio rimuove dalla sala di esposizione del Turkcel Building l’alieno color beige ancora abbigliato con un panciotto nero e cravatta bianca lo carica con cura su una macchina in sosta posando il corpo sul sedile posteriore e la testa su quello anteriore.
Rosa Pierno
da Trasversale
… È diviso tra il desiderio di credere a quello che vede e il desiderio di ritrarsi … Immagina un altro essere che guarda l’orizzonte da un’altra terra … Ci si può approssimare a qualcosa senza sapere a che cosa ci si stia avvicinando …
Orbite, sovrapposte a cerchi e a sfere, mostrano trasparenze inusuali la cui unica spiegazione risiede nella loro dislocazione all’interno di un disegno, non certo del sistema solare.
Oltre ai nostri corpi e al vuoto non v’è più nulla. Solo noi nel mondo. Né inferi né superi. Se è vero che le cose universe non debbono ridursi di mano in mano al nulla, ma debbono permanere indistrutte, corpi non possono essere divisi in nessun modo. È questo l’assioma dell’amore. L’indivisibilità degli amanti.
Molecole giocano a rimpiattino o si bendano per non cadere nella monotonia di legami simmetrici. Momenti di transizione elettrici e magnetici ravvivano la monogamia del singoletto e polarizzano l’attenzione verso altri stati. Sfruttando le diverse combinazioni si può rendere visibile ciò che era latente, un interesse per la trigonometria. Per le relazioni amorose geometriche a tre. Moti vibrazionali e vere e proprie scene di tripudio accompagnano ogni accoppiamento inusitato. Gli accoppiamento vibronici non avvengono utilizzando arti meccanici. Le novelle simmetrie rappresentano le infrazioni, gli stati molecolari proibiti dall’ortodossia. Rapporti integrali assumono di norma la posizione speculare o quella retrograda. La traslata si attua quando la molecola interagisce con altri gruppi di appartenenza.
Ciò che è simmetrico è ben equilibrato. Dal proporzionale, in cui il rapporto delle lunghezze è razionale, si passa al giusto mezzo: stato d’animo che dista ugualmente dagli estremi del bene e del male, ma, qui, si trapassa dall’estetica alla morale con un salto ingiustificato.
I moti relativi dei corpi in un dato spazio non sono identici, poichè il tempo rallenta e accelera. È relativo l’amore come pure il dissapore. È necessario prendere in considerazione le storie personali, le capacità innate e la preparazione culturale. Prima di uscire dalla stanza per entrare nello spazio siderale, deponi un bacio sulla mano, non darmi un addio di circostanza. Ipotizzando spostamenti, sempre limitati, anche in altre direzioni, non si può escludere che non finisca con l’incrociare un corpo di forma sinusoide, biondo. La relatività non si può applicare al caso fortunato. L‘incontro può rapidamente stabilizzarsi e diventare un fenomeno solido nel tempo. Sperimentalmente si può calcolare ciò che non è relativo: la grandezza dell’amore, la durata siderale di un istante emozionale.
Il passaggio dalla percezione alla descrizione si potrebbe esemplificare con il passaggio dal moto esperito al moto astratto. Per esperienza lo spazio non è isotropo, ma lo diventa con accorte selezioni, con locali astrazioni, con dirozzamenti puntuali. Dalle cose naturali alle cose ideali. Da cui discende l’invarianza delle leggi del movimento sotto condizioni precise. Leggi matematiche devono essere valide anche in mondo sublunare. Sensate esperienze e certe dimostrazioni è il metodo di sempre. Manifeste esperienze, accuratissime osservazioni s’intrecciano a disegni geometrici e ad assunzioni. E con l’ausilio di opportuni dispositivi si può vedere anche dove l’occhio non arriva. Che importa discettare sull’essenza d’un astro, se sia di polenta o sia diamante, se se ne può osservare il comportamento e considerare che i nostri sensi potrebbero ingannarci. Attenersi ai fatti può impedirci di scrivere libri di poesia in cui il vero scientifico non è considerato e in cui gli astri sono presi in considerazione solo per la loro indifferenza e crudeltà o per il loro mirabile scintillare che rapisce gli ingegni e annebbia la vista con vapori e fuochi.
Nell’infinito è possibile tutto ciò che al nostro intelletto appare impossibile e contraddittorio. Ci si può amare solo nell’infinita proiezione, nell’impossibile fondazione.
Complicazioni, contrazioni non ci avvicinano a un punto medio, a una convergenza, nemmeno su una linea che ha svolgimento infinito. È del tutto puntuale un nostro allineamento, un gemere all’unisono, un godere simultaneo.
L’universo sebbene non coincida né col sole né con la luna è tuttavia sole nel sole e luna nella luna. Molteplicità degli enti contratta in unità dell’universo. Universo non è nulla senza te che lo abiti. Senza di me che ti osservo.
Due elementi non possono unirsi bene da soli senza l’intervento d’un terzo: occorre infatti che fra loro due intercorra un legame per tenerli uniti, che non sia necessariamente quello della gelosia. Quando, infatti, di tre corpi c’è un termine medio che sia in relazione a entrambi, che sia cioè in relazione all’ultimo ciò che il primo è in relazione a lui e viceversa il medio sia in relazione al primo ciò che l’ultimo è in relazione al medio, allora, diventando il medio primo e ultimo e l’ultimo e il primo entrambi medi, tutti diverranno necessariamente un solo corpo dalle proporzioni ideali. Statua di marmo scolpita per sempre nella retina.
Elementi errano nell’aere, non discernibili senza la mediazione della massa. Se nessun vento smuove il sistema, l’unico moto naturale è quello mentale. Parti mobili possono essere azionate anche meccanicamente. Alleggerendo i pesi, forando le forme non addiviene a un equilibrio diverso. Nel suo mondo non domina la simmetria. Impalcature di filo di ferro e torri sostengono un movimento costruttivo sensibile al vento della storia.
Nessuna tra le forme è più perfetta di un’altra e nessuna meno adatta a vivere. E le più semplici non è detto che siano le più antiche. Vantaggi non si rinvengono necessariamente nelle forme evolute. Che le cose modificandosi migliorino è professione di fede.
Queste pagine sono tratte da: Rosa Pierno, Trasversale, Verona, Anterem Edizioni, 2006 – libro vincitore della XV edizione del Premio Feronia, Città di Fiano.
Prima Linea, una struttura oggettuale di Renato Job, è un corto del 1969.
Anche in quest’opera, come nel dittico di Patricia Dubien, il viaggio è rappresentazione della vita. Qui assistiamo a una rappresentazione puntuale, documentata con profonda curiosità intellettuale che incrocia grande sensibilità e cultura visiva.
Il linguaggio di Job corre avanti anticipando i ritmi del sonoro con tagli repentini o sfumature che si dissolvono nel tema dell’incontro, nell’intreccio delle musiche, nelle anaologie di vite diverse, riconducibili a civiltà diverse che si sovrappongono fra occidente e oriente. Com’era nel Giappone degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, ma non solo.
In Europa era il tempo del grande sviluppo successivo alle ricostruzioni del dopoguerra, erano gli anni dei movimenti di protesta internazionali, della pop art, del rock, del sogno della California, delle distanze abbreviate ma non ancora colmate dal conoscere virtuale.
Il mondo non era viziato dalla globalizzazione occidentale, ma il nostro modello economico era vincente, aggressivo, appariscente. Di moda.
Nel corto di Job sono assenti le contestazioni nate sul finire degli anni Sessanta, ma sono evidenti i prodromi della crisi del decennio successivo.
Il disagio contrastato del vivere è scandito dagli accapo della sua macchina da scrivere che chiudono i versi centrali di questa scrittura poetica con segni di vita o di morte.
Il film è rigorosamente scarno, in bianco e nero, ma lieve nel suo procedere veloce, senza concedere soste per la riflessione o pause per il sentimento, perché qui il sentire e il riflettere hanno il tempo del vedere, il ritmo di un suono unico composto di frammenti che si succedono continui e diversi, come diversi sono i mezzi e i luoghi del viaggio e dell’incontro che scorrono davanti ai nostri occhi.
Sirio Tommasoli
8 ottobre 2006
Tu vas où? Tu dove vai? (diptyque vidéo) è stato presentato quest’estate alla XII Rassegna internazionale del San Giò Festival diretto da Ugo Brusaporco.
Questo video di Patricia Dubien è la metafora del viaggio che ciascuno di noi compie nella vita, che è il continuo ripetersi di viaggi senza approdi definitivi, o un viaggio unico di percorsi diversi verso un’unica meta che ci è negata dalla natura stessa delle cose, che vivono di imprecisione e vibrano di quel margine di errore che la nostra ansia di ordine vorrebbe azzerare o colmare in una formula di comprensione unica e universale.
La fisicità della macchina da presa, collocata sui quattro mezzi di trasporto oggi più consueti, è qui spinta all’estremo del suo essere protesi del nostro vedere, fino allo stravedere di un occhio che si sovrappone all’altro dilatando il margine d’errore, fisiologico per naturale imperfezione, in azione visionaria, in una scrittura poetica, in metafora della vita.
Perché la poesia apre a conoscenze impossibili e la scrittura poetica va oltre i sensi, rincorre la vita e improvvisamente ne mette a nudo l’anima. Il divenire di queste immagini non ha tempo, esse non sono icone della memoria o del desiderio. Disegnano cerchi mai eguali che sembrano ripetersi in volute private del nucleo centrale e negano l’esistenza di un punto di partenza come di un punto di arrivo.
Il dittico di Patricia Dubien è struttura e scrittura, immagine e percorso, inizio e fine del viaggio. Nei quadri che si muovono assieme, le forme si moltiplicano e si sovrappongono in assenza di contraddizioni, contrapposizioni o contrasti. Fluiscono come le onde del mare o le nuvole nel cielo e alludono a un ritorno che è dolce e impossibile assieme, senza la certezza di un orizzonte che qui risulta sospeso fra l’indistinto e il distinguibile: non è un rassicurante indice di tempo e di luogo ma appare vago quanto insistente, una presenza che alberga dentro di noi, mutevole e irraggiungibile, un approdo che nella sua indefinitezza appare sempre ugualmente lontano e uguale a se stesso.
Sirio Tommasoli
1 ottobre 2006
Da L'Arena del 22 settembre 2005
Due eventi da non perdere per gli appassionati di poesia
BIENNALE DI POESIA E PREMIO LORENZO MONTANO
Alla Gran Guardia sono in programma per sabato 24 settembre due eventi di particolare interesse per chiunque sia appassionato di poesia: la giornata conclusiva della prima Biennale di Poesia e la cerimonia di premiazione del Premio Lorenzo Montano. Entrambe le manifestazioni sono promosse dalla rivista di ricerca letteraria “Anterem” (che proprio quest’anno celebra i trent’anni di attività) in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona.
La Biennale di poesia avrà inizio la mattina alle ore 9 e proseguirà fino al tardo pomeriggio. Sarà coordinata da Agostino Contò (quale rappresentante della Biblioteca Civica), Flavio Ermini (come direttore della rivista “Anterem”) e Ranieri Teti (in qualità di responsabile del Premio). Gli organizzatori hanno annunciato la presenza di oltre 60 poeti provenienti da ogni parte d’Italia, selezionati tra i migliori partecipanti dell’ultima edizione del Premio “Lorenzo Montano”.
L’evento si configura come un vero e proprio reading, con le letture dei poeti sottolineate dalle note del pianista veronese Francesco Bellomi, docente al Conservatorio di Milano. Renderanno ancor più suggestivo e spettacolare l’evento alcuni sconfinamenti della poesia verso altre arti.
Alle ore 11, nella sezione della Biennale “Poetiche della percezione”, le attrici Jana Balkan e Isabella Caserta proporranno una riduzione teatrale di alcuni tra i testi più significativi della poesia francese contemporanea.
Alle ore 16, nella sezione “Estetiche della percezione” – sempre inserita tra le letture dei poeti presenti, che costituiranno il vero filo conduttore della giornata – saranno proiettate opere di videoartisti internazionali. La proiezione, inedita per Verona, sarà introdotta da Sirio Tommasoli.
Con la seconda parte della giornata si giunge a uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’anno: la cerimonia conclusiva della 19^ edizione del Premio “Lorenzo Montano”, un Premio che ha tra le sue finalità quella di portare alla luce opere concretamente nuove e di offrire prove di pensiero e di stile capaci di donare la gioia di leggere.
Dopo gli interventi delle autorità (si prevede la partecipazione del professor Maurizio Pedrazza Gorlero, vicesindaco e assessore alla cultura, e di Matteo Bragantini, assessore alla cultura e all’identità veneta della Provincia di Verona), alle ore 17 ci sarà la premiazione di una delle più grandi scrittrici italiane di oggi, Ginevra Bompiani. Autrice di libri memorabili – quali Le specie del sonno (1975), introdotto da Italo Calvino, Tempora (1993), Il ritratto di Sarah Malcolm (2005) – è stata premiata, con la pubblicazione dell’antologia personale delle sue prose Metamorfosi edita da Anterem Edizioni, nella sezione “Opere scelte - Regione Veneto”.
Saranno inoltre premiati i tre vincitori della sezione “Opera edita - Provincia di Verona”: Luigi Ballerini, Albino Crovetto, Franco Falasca. Tra questi poeti, una Grande Giuria Popolare formata da numerosi cittadini veronesi ha scelto quale supervincitore Luigi Ballerini con il libro Cefalonia edito da Mondadori.
Anche in questa edizione, sono stati coinvolti nel voto i due licei cittadini Maffei e Fracastoro e i due licei della Provincia di Verona: il Liceo classico Cotta di Legnago e il Liceo scientifico Medi di Villafranca; ma con una novità: per gli studenti di tali Licei – guidati dai docenti Luca Bragaja, Emma Cerpelloni Luisa Zanettin e Alessandra Zangrandi – è stato istituito un ulteriore premio: una somma destinata all’acquisto di libri per la migliore nota critica prodotta sulle opere vincitrici. Gli organizzatori sono molto fieri di questa iniziativa, perché da essa nasce la linea di tendenza del Premio: aprire sempre di più ai giovani, soprattutto a quelli che restano fedeli alla loro forza immaginativa.
Il premio per la “Raccolta inedita”, la sezione storica del “Lorenzo Montano” che prevede la pubblicazione presso Anterem Edizioni dell’opera vincitrice, quest’anno sarà attribuito a Giulio Marzaioli, una delle voci più caratterizzate della poesia italiana contemporanea, con la raccolta In re ipsa.
Il premio per “Una poesia inedita” sarà assegnato a Marcello Gombos, grazie al lavoro di una Giuria Critica composta da 60 tra critici, docenti, filosofi, storici della letteratura e dell’arte.
Una scelta delle poesie di tutti gli autori premiati sarà interpretata da Carla Totola e Massimo Totola. Michela Oldin eseguirà quadri di danza e Francesco Bellomi al piano proporrà le musiche di sua composizione ispirate dai testi, in prima esecuzione assoluta.
La straordinaria partecipazione di due tra i maggiori filosofi italiani, Remo Bodei e Vincenzo Vitiello che interverranno sul rapporto tra poesia e pensiero, completerà il programma.
sabato 24 settembre 2005.
In ordine di lettura:
Mattina
Ernesto Bussola, Norma Stramucci, Osvaldo Valenti, Pasquale Della Ragione, Paolo Fabbri, Giovanna Gadda, Dome Bulfaro, Antonio Bonchino, Emanuela Banfi, Anna Maria Ercilli, Maria Teresa Bertolotto, Fabrizio Bonci, Giorgio Terrone, Stefania Portaccio, Giovanni Parrini, Alessandro De Francesco, Massimo De Ciechi, Mariannina Sponzilli, Marco Pozzi, Simonetta Masin, Rossano Onano, Lorenzo Mari, Guido Turco, Bruno Zambianchi, Stefania Roncari, Eros Trevisan, Gabriella Landini, Alberto Teodori, Anna Maria Bracale, Alessandro Vallacchi, Romeo Gironda, Cesare Vergati, Davide Monopoli, Pasquale Trotta, Eros Olivotto, Mariella De Santis, Michele Fogliazza, Graziella Segreti, Antonia Torchella.
Pomeriggio
Davide Zanutti, Fabiano Alborghetti, Enea Maroccolo, Tommasina Squadrito, Margherita Rimi, Sebastiano Aglieco, Paolo Mosca, Giuseppe Lentini, Fabio Ciriachi, Luigia Sorrentino, Anna Laura Longo, Davide Acerbi, Livia Lucchini, Massimo Verducci, Francesca Giraudi, Ariele D’Ambrosio, Eugenio Lucrezi, Ivan Della Mea, Lina Salvi, Maria Grazia Martina, Daniela Negrini, Silvia Malavasi, Paola Monaldi, Alvaro Torchio, Adele Desideri, Stefano Rossini, Marcella Corsi, Gian Matteo Durante, Alessandro Sichera, Amos Mattio, Mahameed Salah.
Officina della percezione 2: Sirio Tommasoli, "Stanze della memoria", 1998
Con la partecipazione del poeta Alfredo Giuliani,
del filosofo Carlo Sini, del regista Andrea De Rosa
Da L'Arena del 28 ottobre 2004
Finalmente anche la nostra città ha la sua Biennale. Ed essendo Verona la capitale mondiale della poesia, la Biennale non poteva essere che “di poesia”. La manifestazione, che ambisce a diventare uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’anno, avrà luogo sabato 30 ottobre alle ore 10.00 presso la Sala Convegni della Gran Guardia in piazza Bra. L’evento, organizzato dalla rivista letteraria “Anterem” in collaborazione con la Biblioteca Civica, comprenderà anche la cerimonia conclusiva del Premio di Poesia “Lorenzo Montano”, giunto con quest’anno alla 18^ edizione. La prima Biennale di Poesia avrà per titolo “Officina della Percezione” e sarà introdotta da Agostino Contò. Gli organizzatori prevedono la presenza di oltre 60 poeti provenienti da ogni parte d’Italia, selezionati tra i migliori partecipanti al Premio “Lorenzo Montano”. Il tutto si configurerà come un vero e proprio reading con le letture dei poeti sottolineate dalle note del pianista veronese Francesco Bellomi, docente al Conservatorio di Milano, e dalle coreografie di Michela Oldin. Molti appuntamenti si susseguiranno nel corso della giornata. Alle ore 11.00, sarà proiettato il video “Red waves” di Sirio Tommasoli, uno tra i nostri più significativi artisti. A seguire, nella sezione della Biennale “Poesia a teatro”, alcuni testi di D’Annunzio, Rilke, Eliot, Cvetaeva saranno interpretati da Jana Balkan e Isabella Caserta su musiche di Berg, Webern e Schoenberg. Alle ore 17.00 è prevista la proiezione - inedita per Verona - del cortometraggio “Appunti per una fenomenologia della visione” (premiato al Festival di Torino) del regista Andrea De Rosa. Concluderà la prima parte della “Biennale”, alle 17.30, una relazione di Carlo Sini, uno dei più importanti filosofi italiani, accademico dei Lincei. Dopo gli interventi delle Autorità cittadine, alle ore 18.00 si svolgerà la premiazione, per la sezione “Opere scelte - Regione Veneto”, di uno dei più grandi poeti italiani di oggi, Alfredo Giuliani, autore di volumi per Einaudi, Feltrinelli e Adelphi e critico letterario del quotidiano “Repubblica”. Seguirà la premiazione delle tre vincitrici della sezione “Opera edita - Provincia di Verona”: Maria Attanasio, Enrica Salvaneschi e Maria Angela Bedini, la quale sarà premiata anche come Supervincitrice (grazie al voto di una Grande Giuria Popolare cittadina) con il libro “La lingua di Dio” edito da Einaudi. Il premio per la “Raccolta inedita” quest’anno è stato attribuito a Jacopo Ricciardi. Renato Job, autore ormai storico del panorama nazionale, sarà premiato (grazie al voto di una Giuria Critica nazionale) per la sezione “Una poesia inedita”. L’introduzione critica di ciascun vincitore sarà affidata a Flavio Ermini. I lavori saranno coordinati da Ranieri Teti. Una scelta delle poesie di tutti gli autori premiati sarà interpretata dagli attori Carla Totola e Massimo Totola. Michela Oldin eseguirà quadri di danza e Francesco Bellomi al piano proporrà musiche di sua composizione ispirate dai testi, in prima esecuzione assoluta, accompagnato alle percussioni da Marco Dal Bon.
Festival Cinema Giovani, Torino (2° Premio Spazio Italia)
Regia e fotografia: | Andrea De Rosa |
Montaggio: | Claudia Rizzo |
Musica: | Lennie Tristano |
Interpreti: | Marco Olivetti |
Produzione: | Andrea e Sergio De Rosa, Megaris |
Distribuzione: | Vitagraph |
Italia 1992, BVU, 19’
La dottrina della fenomenologia trascendentale, elaborata da Edmund Husserl all’inizio del secolo, alla quale il video dichiaratamente si ispira, impone di ricercare l’essenza di un fenomeno mediante una sospensione, epochè, del fenomeno stesso. Solo così, attraverso questa riduzione, è possibile un ritorno alle cose stesse così come esse si presentano nella concreta esperienza vissuta (erlebnis).
La testimonianza di un non vedente diventa allora un percorso privilegiato per interrogare il fenomeno stesso della visione (e con esso l’essenza stessa del cinema) a patto che si accetti di smarrirne il senso.
Andrea De Rosa (Napoli, 1967) laurea in Filosofia, ha lavorato come compositore di colonne sonore e tuttora come regista teatrale. Ha firmato la regia dei cortometraggi:
Interno con figura, frutta in controluce e soldi (1993); Appunti per una fenomenologia della visione (1994); Sul limite (1995); Il sesso (sul set de L'amore molesto 1995); La visita (2002).
Sabato 30 ottobre 2004
Palazzo della Gran Guardia, Piazza Bra, Verona
MATTINA
10.00-11.00 RASSEGNA DI POESIA – I parte
Letture di poeti contemporanei
Musiche originali di Francesco Bellomi e quadri di danza di Michela Oldin
11.00-11.30 ESTETICHE DELLA PERCEZIONE
Video di Sirio Tommasoli e riflessioni di Flavio Ermini
11.30-12.30 POESIA A TEATRO
Poesie di Rilke, Cvetaeva, Eliot, D’Annunzio, nell’interpretazione di Jana Balkan e Isabella Caserta
Musiche di Webern, Berg, Schoenberg eseguite al pianoforte Francesco Bellomi
12.30-13.30 RASSEGNA DI POESIA – II parte
Letture di poeti contemporanei
Musiche originali di Francesco Bellomi e quadri di danza di Michela Oldin
POMERIGGIO
14.30-15.30 RASSEGNA DI POESIA – III parte
Letture di poeti contemporanei
Musiche originali di Francesco Bellomi e quadri di danza di Michela Oldin
15.30-16.00 POETICHE DELLA PERCEZIONE
Prosa poetica di Giacomo Bergamini nell’interpretazione di Jana Balkan e Isabella Caserta
Riflessioni di Silvano Martini
16.00-17.00 RASSEGNA DI POESIA – IV parte
Letture di poeti contemporanei
Musiche originali di Francesco Bellomi e quadri di danza di Michela Oldin
17.00-17.30 APPUNTI PER UNA FENOMENOLOGIA DELLA VISIONE
Cortometraggio di Andrea De Rosa, con un intervento del regista
17.30-18.00 AFFERRARE, GUARDARE, ASCOLTARE
Relazione di Carlo Sini
18.00-19.30 PREMIO DI POESIA LORENZO MONTANO
Cerimonia conclusiva di premiazione promossa dalla Biblioteca Civica di Verona
Saluto delle autorità
Premiazione di Alfredo Giuliani per “Opere scelte - Regione Veneto”
Premiazione di Jacopo Ricciardi per “Raccolta inedita”
Premiazione di Maria Attanasio, Maria Angela Bedini, Enrica Salvaneschi per “Opera Edita - Provincia di Verona”
Premiazione di Renato Job per “Una poesia inedita”
Carla Totola e Massimo Totola interpretano una selezione di testi premiati
Musiche originali di Francesco Bellomi eseguite da Marco dal Bon, Eleonora Moro e dal compositore stesso
Quadri di danza di Michela Oldin
Coordinamento dei lavori: Agostino Contò, Flavio Ermini. Ranieri Teti
Per informazioni www.anteremedizioni.it — e-mail premio.montano@anteremedizioni.it
Copertina dell'antologia
Dopo molti anni di reciproca e assidua collaborazione, dopo aver incontrato decine e decine di autori nel corso delle cerimonie di premiazione (tenutesi prima nella bella Sala Farinati della Biblioteca Civica, poi in Sala Montanari della Società Letteraria, infine nei prestigiosi spazi del palazzo della Gran Guardia), dopo aver considerato il grande patrimonio di rapporti, conoscenze, vicinanze di “sentire” accumulato nel tempo, ci è sembrato quasi naturale inventare un spazio completamente nuovo: un’intera giornata dedicata alla voce diretta dei poeti. A tutti i poeti che in questi anni hanno accompagnato la vita del premio Montano.
Una lunga strada: 19 anni conta il Premio di poesia “Lorenzo Montano”, affiancato alla trentennale vita della rivista “Anterem” che lo organizza, e dieci sono ormai gli appuntamenti con Editori e poesia, la rassegna nata in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona, e dieci anni conta anche il Centro di documentazione sulla poesia contemporanea (tremila volumi a stampa, decine di migliaia di dattiloscritti). Il percorso è giunto in un luogo che si pone come punto d’incontro e reciproco ascolto tra poeti di varie provenienze, geografiche e letterarie. Questo è il senso primario che vogliamo attribuire alla più rilevante novità nata intorno al Premio: la creazione della Biennale di Poesia di Verona.
Come ulteriore senso, questa manifestazione si propone anche di diventare luogo d’incontro “altro”, con momenti di approfondimento, incursioni in ambiti artistici vicini a quello della parola: la musica, la danza, le arti visive, il cinema, la filosofia; non vuole essere un punto di arrivo ma di nuova partenza, per un lungo viaggio da compiere insieme, continuando a tenere la rotta verso una poesia di pensiero.
Testimone dell’unicità di questo evento, documento cui è demandato conservare traccia e memoria dell’incontro di tanti poeti, sarà l’originale “Antologia della Biennale”. Questa cartella vuole essere la documentazione di quel che si è letto; ma non può, naturalmente, trasmettere altri livelli di percezione: il clima generale di entusiasmo, di attenzione, di vero scambio di “anime” che c’è stato sabato 30 ottobre 2004.
E’ una testimonianza, ed insieme un modo per ringraziare quanti hanno voluto con entusiasmo vero contribuire al buon esito della manifestazione.
Agostino Contò
La cartella, progettata da Sirio Tommasoli, contiene i multipli dei testi letti nell’ambito della
Prima biennale di poesia 2004-2005. Officina della percezione, I,
tenutasi in occasione della XIX edizione del premio di Poesia Lorenzo Montano.
L’iniziativa è voluta dal Comune di Verona – Biblioteca Civica e da Anterem edizioni.
Tiratura limitata a n. 99 esemplari
Esemplare n. ___
Valentina Albi, Maria Alloisio, Gilberto Antonioli, joseph Barnato, Primerio Bellomo, Giovanni Bollini, Maria Grazia Calandrone, Simone Cangelosi, Stefano Cappelletti, Alberto Caramella, Chiara cavagna, Roberto Cogo, Mauro Comba, luca Maria Del Punta, Giarmando Dimarti, Paolo Donini, Roberto Fabris, Diego Fantin, Roberto Fassina, Adelio Fusè, maddalena Gabaldo, Lucia Gaddo Zanovello, Fabia Ghenzovic, Andrea Gigli, Gennaro Grieco, Michele Lalla, Giuseppe Lardone, Piera Legnaghi, Danilo Mandolini, Marcello Marciani, Emanuela Mariotto, Riccardo Martelli, Giulio Marzaioli, Francesca Monnetti, Emidio Montini, Meeten Nasr, Francesca Noceti, Carla Paolini, Anna Maria Pes, Luisa Pianzola, Daniela Piazza, Fausto Maria Pico, Paolo Pucciarelli, Alessandro Pugno, Salvatore Risuglia, Luca Rizzatello, Luciana Rogozinski, Leonardo Rosa, Serena Savini, Domenico Settevendemie, Fausta Squatriti, Liliana Tedeschi, Italo Testa, Oscar Tison, liliana Ugolini, David Wilkinson, Maria Grazia Zamparini, Giovanna Zoboli, Silvia Zoico, Marco Zulberti
Premio
"Lorenzo Montano"
Raccolta inedita, Opera edita, Una prosa inedita
Opere scelte, Una poesia inedita
Il Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano rientra nelle finalità dell’Associazione culturale Anterem. Che sono quelle di diffondere la conoscenza di forme stilistiche e di pensiero che trovano nella necessità e nella bellezza le loro ragioni.
Le opere dei vincitori per tutte e quattro le sezioni in cui il Premio si articola – “Una poesia inedita”, “Raccolta inedita”, “Opera edita”, "Una prosa inedita", – vengono immesse in canali distributivi e di conoscenza che fanno capo a critici, poeti, abbonati, estimatori, biblioteche civiche e universitarie. La loro vita non si esaurisce quindi nell’ambito del cerimoniale legato alla premiazione. Ma continua altrove. Così come le opere dei finalisti e segnalati che in ogni edizione costituiscono la trama del Forum Anterem di poesia e prosa.
Dedicando il Premio al veronese Lorenzo Montano noi di “Anterem” abbiamo voluto ricordare un poeta, un narratore, un critico che è stato uno dei fondatori di una rivista come “La Ronda”. Nei testi di Montano abbiamo trovato per molti versi la conferma del nostro concetto di “ricerca”, che per noi corrisponde a quello di tensione mai deposta. Una profonda tensione dell’essere in ascolto dei molteplici impulsi dell’esistenza. Una tensione che tiene conto di tutti quei processi interiori dove luce e ombra indissolubilmente convivono.
Tutte le opere pervenute al Premio saranno catalogate e conservate, insieme ai manoscritti e ai volumi dei poeti contemporanei più significativi, presso il Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea “Lorenzo Montano” della Biblioteca Civica di Verona, a disposizione dei critici e degli storici della letteratura. Info: premio.montano@anteremedizioni.it
Abbiamo il piacere di presentare il bando del 39° “Montano”.
La continuità di questa esperienza è in tutto legata alla stima che abbiamo per gli autori che, anno dopo anno, partecipano: una grande passione condivisa all’interno di una lunga storia.
Aspettiamo le vostre opere, edite e inedite
Abbiamo il piacere di presentare il bando del 38° “Montano” (2024).
La continuità di questa esperienza è legata alla stima che abbiamo per gli autori che, anno dopo anno, partecipano al “Montano”: una grande passione collettiva condivisa all’interno di una lunga storia.
Aspettiamo le vostre opere, edite e inedite
Scarica il Bando della 38a edizione
[agg. 27/12/2023]
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 38^ edizione (2024). Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona la prossima primavera.
Questa pagina sarà costantemente aggiornata.
Opera edita
Finalisti
Mauro Barbetti, Frammenti da zone soggette a videosorveglianza, Zona
Mirko Boncaldo, Senza titoli. Sovversi, Transeuropa
Enzo Cannizzo, Avanza un’ora di luce, Algra
Carlotta Cicci, Grado Zero, MC
Morena Coppola, Salmo Rubro, peQuod
Miguel Ángel Cuevas, Traccia. Traza, Ensemble
Vincenzo Della Mea, Clone 2.0, Samuele
Anna Maria Farabbi, la via del poco, pièdimoscaedizioni
Carlo Focarelli, Dall’aldilà. Poesie di guerra, puntoacapo
Giovanni Fontana, La discarica fluente, dia•foria
Vincenzo Lauria e Liliana Ugolini, Donne senza tempo, La Vita Felice
Giulio Marzaioli, thermae, dia•foria
Enzo Minarelli, Monostici, Archae Editions
Romano Morelli, Vedersi guardare. Un presente con voci e figure, puntoacapo
Antonio Pietropaoli, La logica del tempo, Guida
Paolo Pistoletti, Al di qua di noi, Arcipelago itaca
Ianus Pravo, Plaga. Pro statuere, Edizioni dello Straniero
Ofelia Prodan, Periodicamente ricicliamo cliché, Ensemble
Maria Pia Quintavalla, Saudade, puntoacapo
Marco Saya, quando il tram deraglia la parola schizza resti, Saya
Paolo Valesio, Il regno doloroso, dia•foria
David Watkins, Appunti, Arcipelago itaca
Stefania Zampiga, feelers, AnimaMundi
Claudia Zironi, La camera era rossa, Industria & Letteratura
Segnalazioni
Alessandro Assiri, Abitarmi stanca, puntoacapo
Elisa Audino, Esodo, Gattomerlino
Sergio Bertolino, Resistenza e sparizione, Avagliano
Giovanni Bollini, Il non ancora e il già, Giraldi
Roberto Bonacina, Umani d’affezione, I.A.M.G. Project
Luigi Cannillo, Dal Lazzaretto, La Vita Felice
Giovanni Cianchini, Etica dei ritagli, Arcipelago Itaca
Laura Cingolani, Fare lo spazio, Campanotto
René Corona, I bucaneve dell’altrove, Book
Francesca Del Moro, L, Gattomerlino
Fernando Della Posta, Diario dell’approdo, Arcipelago Itaca
Francesco Deotto, Avventure e disavventure di una casa gialla, L’arcolaio
Serena Dibiase, Erbario da bocca, MC
Andrea Franzoni, Nature vuote, Anima Mundi
Valentina Furlotti, Fosforescenze, Interno Libri
Gisella Genna, Rarefazione, peQuod
Emanuela Lancianese, Vera patria, Controluna
Oronzo Liuzzi, Un giorno adesso, Transeuropa
Loredana Magazzeni, Nella tempesta presente, Seri
Giulio Marchetti, 30 e lode, puntoacapo
Domenica Mauri, Scuola di scrittura (Confinamenti), peQuod
Ugo Mauthe, involontario narciso, Il Convivio
Sandro Pecchiari, Alle spalle delle cose, Vita Activa Nuova
Marina Petrillo, indice di immortalità, Prometheus
Luisa Pianzola, Il bel tempo, Transeuropa
Irene Sabetta, Errore cronologico, Il Convivio
Lina Salvi, Nella lingua del fuoco, Il Leggio
Elisabetta Sancino, L’ocra in punta di lingua, Lietocolle
Nadia Scappini, sul fianco del mattino, peQuod
Lucia Triolo, Il paese degli “io”, Macabor
Virginia Veludo, Qualunque forma esca sarà migliore della prima, Effetto
Menzioni
Henry Aiemma, Stefano Baldinu, Stefania Bortoli,
Luigi Carotenuto, Alessandro Catà, Luca Chendi,
Tiziana Ciaralli, Sonia Ciuffetelli, Francesco Dalessandro,
Stefania Di Lino, Donato Di Poce, Leila Falà,
Antonio Fiori, Rosanna Frattaruolo, Maria Grazia Galatà,
Andrea Gruccia, Alessandro Lanucara, Elisabetta Liberatore,
Mariangela Maio, Emanuela Mariotto, Attilio Marocchi,
Donatella Nardin, Luca Nicoletti, Rita Pacilio,
Anita Piscazzi, Emma Pretti, Antonella Radogna,
Rosaria Ragni Licinio, Giuliano Raimondo, Pietro Romano,
Giacomo Rossi Precerutti, Mariangela Ruggiu, Luciana Salvucci,
Fabrizio Sani, Giovanna Silvestri, Eloisa Ticozzi,
Silvano Trevisani, Alessandro Trionfetti, Claudia Manuela Turco,
Flavio Vacchetta, Francesco Varano, Paola Zampini
Finalisti
Daniele Bellomi, sentiremo l’acqua splafonare dai chiusini, l’asfalto in perdita appoggiando i piedi
Raffaela Fazio, In bilico tra i mondi (mi scusi Signor Popper)
Adelio Fusé, disallineata, la vita si srotola
Simonetta Longo, Ex abrupto
Francesca Monnetti, Helianthus Canutus
Alessandro Narduzzo, Centro dei commerci
Mario Novarini, Zoodendron
Antonio Pibiri, Prima ricognizione: scoperta dello Svanire e del Nascere
Adriana Tasin, Flow chart
Daniele Vergni, il preavviso per i poveri di spirito
La Giuria critica, composta da
Beatrice Achille, Roberto Ariagno,
Daniele Barbieri, Sandra Branca,
Giuseppe Calandriello,
Federica Corpina, Miguel Angel Cuevas,
Letizia Grandolfo, Massimo Parolini,
Letizia Polini, Luca Olivieri,
Annalisa Rodeghiero, Antonella Sica,
Diego Terzano, Massimo Viganò
che si affiancano alla giuria del premio composta da
Giorgio Bonacini, Laura Caccia, Mara Cini, Silvia Comoglio,
Stefano Guglielmin, Maria Grazia Insinga, Ranieri Teti
ha votato esclusivamente i testi, senza conoscerne l’autore, decretando:
sentiremo l’acqua splafonare dai chiusini, l’asfalto in perdita appoggiando i piedi di Daniele Bellomi poesia vincitrice del “Montano” 2024. Al vincitore e tutti i finalisti i complimenti di questa giuria allargata.
Prosa inedita 2024
Finalisti
Remo Badoer, La città è un’addizione
Isabella Bignozzi, Fermagenesi
Rinaldo Caddeo, Metamorfosi
Enzo Campi, Là où fut ça, il me faut advenir
Grazia Frisina, Quel firmamento ficcato nella nuca
Makku Fùnniri, dis cor so ciuff ciuff; acquerugiola plic plic
Anna Laura Longo, Prose
Teodora Mastrototaro, Lune spezzate
Stefania Simeoni, Per inspiegabile insaziabile a-nostalgico dispiegamento
Segnalazioni
Giuliano Gemo, VHS
Fernanda Mancini, Lo sguardo
Noemi Mosca, Il nero teatro
Menzioni
Anna Bellini, Giuseppe Gorlani,
Andrea Sciuto, Rosanna Spina
Raccolta inedita 2024
Opere finaliste, che saranno pubblicate nel 2025 da Anterem Edizioni
Tra queste la raccolta inedita vincitrice
Doris Emilia Bragagnini, Terra nullius
Gianluca Garrapa, Vita domestica di un sinth
Francesca Marica, Taccuino Bianco
Giorgio Papitto, Le parti animali
Antonella Pizzo, Decisi per la gioia
Massimo Rizza, Misure & Movimenti
Massimo Viganò, luci della notte e luce del giorno
Segnalazioni speciali Raccolta
Per ciascuna opera un brano originale appositamente composto da Francesco Bellomi
Alessio Alessandrini, Un’aria di qualcosa che non canta
Salvatore Bossa, Tutti i giorni meno l’ultimo
Angela Caccia, Di lentissimo azzurro
Martina Campi, soundscapes – fine della prima parte
Ettore Fobo, Ultimatum a Dio
Giulio Maffii, Non farti ingannare dal titolo
Giorgio Mancinelli, Il mancato silenzio della neve
Alberto Mori, Musica visibile
Gabriella Musetti, Frattali del tempo e altre geometrie
Enea Roversi, Noncuranze
Sandro Varagnolo, Ewig
Segnalazioni
Giovanni Asmundo, Teatri d’oltre
Francesco Balasso, L’altra ora
Andrea Ciresola, Vie brevi
Federica Margherita Corpina, Se fossi, non sarei così
Claudio Dal Pozzo, Save as (ipotesi di archiviazione sensoriale)
Virginia Farina & Federico Pesci, Canti dell’esilio
Flavio Ferraro, Oscuramente parla
Tiziana Gabrielli, La rosa del nulla
Anna Milani, InSelva
Luca Olivieri, Vasti limiti
Massimo Parolini, Neustria
Diego Pederneschi, Indifferenziata
Greta Rosso, Ordine e avventura
Ottavio Sebeto, Seminalia
Anna Settevendemmie, Ogni volta che scrivo “io” mi sento in colpa
Paola Chiara Steccanella, Fluente e obliquo
Giancarlo Stoccoro, Il corpo del cielo
Angela Suppo, La pazienza dei bulbi
Eros Trevisan, Sorgive nel Sile Jazz
Camilla Ziglia, La città visibile
Menzioni
Sebastiano Adernò, Giuseppe Armani, Roberto Balò,
Tiziana Bertoldin, Giuseppe Bovo, Andrea Breda Minello,
Tommaso Calarco, Riccardo Carli Ballola,
Giancarlo Cavallo, Monica Chiurazzi, Tiberio Crivellaro,
Sonia Doria, Paolo Durando, Maurizio Gavinelli, Marina Giovannelli,
Stefano Grilli, Paola Ivaldi, Gaetano Giuseppe Magro,
Gianni Marcantoni, Desiree Massaroni,
Antonio Padula, Francesco Pessina, Renzo Piccoli,
Salvatore Pintore, Gabriele Poli, Daniele Ricci,
Elisabetta Santini, Filippo Ticozzi, Luca Tommasi, Guido Turco
Una poesia inedita 2024
Poesie finaliste
Centro dei commerci
Disallineata, la vita si srotola
Ex abrupto
Flow chart
Helianthus Canutus
Il preavviso per i poveri di spirito
In bilico tra i mondi (mi scusi Signor Popper)
Prima ricognizione: scoperta dello Svanire e del Nascere
Sentiremo l’acqua splafonare dai chiusini, l’asfalto in perdita appoggiando i piedi
Zoodendron
La giuria critica sta lavorando in anonimo: per questo motivo inseriamo solamente i titoli delle poesie in ordine alfabetico
Segnalazioni
Egidio Belotti, È un dilagare lucido
Francesco Cagnetta, Io non ho augurato la vostra buona sorte
Mirko Cremasco, Una faticosa felicità
Danila Di Croce, Se tutto poi dovesse celebrarsi
Paolo Ferrari, Il cielo non invidioso
Rita Greco, Etimologia
Stefano Marino, Schizzi di schemi maladattivi precoci (1)
Riccardo Martelli, si gioca all’omeostasi
Marco Mittica, La domenica di Pasqua
Rossana Nicotra, Di una cascina vecchia
Anna Maria Pes, Homo homini lupus
Francesco Scaramozzino, Vetri
Filippo Tommasoli, Fall-ire
Luisa Trimarchi, Figli come foglie
Serena Vestene, Non si parla d’altro
Menzioni
Daniela Andreis, Maria Grazia Bajoni
Anna Maria Carroli, Maria Paola Cecchini
Antonio Corona, Mauro Corona
Lia Cucconi, Cesare Cuscianna
Emanuela Dalla Libera, Alceo De Sanctis
Federica Di Marco, Miro Gabriele
Mario Massimo, Yael Merlini
Monica Minuto, Bice Previtera
Giorgio Rafaelli, Sergio Sichenze,
Maria Antonietta Viero, Valerio Vigliaturo
Raccolta inedita
Massimo Rizza, Misure & Movimenti
Prosa inedita
Isabella Bignozzi, Fermagenesi
Una poesia inedita
Daniele Bellomi, Sentiremo l’acqua splafonare dai chiusini, l’asfalto in perdita appoggiando i piedi
Opera edita
Giovanni Fontana, La discarica fluente, dia•foria
Come avviene al Forum Anterem/Montano, con la sua esperienza di massima condivisione di poesia-prosa-musica, siamo lieti di continuare a estendere questa idea.
E nell'idea di ulteriore condivisione siamo lieti di annunciare la composizione della Giuria critica che, per la sezione "Una poesia inedita", affiancherà la classica giuria del premio, come prevede il bando.
Questa sezione dal 2000 condivide illuminazioni, momenti unici.
Vi si concorre inviando una poesia inedita, non superiore a 50 versi, che costituisca per l’autore un momento privilegiato della sua ricerca poetica: un testo che proprio nell’unicità trovi la sua ragione.
Al vincitore sarà attribuito un premio di 500 €.
Le poesie menzionate, segnalate, finaliste e quella vincitrice saranno designate dalla Giuria del Premio, coadiuvata da una Giuria critica composta dai finalisti di questa sezione e da tutti i vincitori al precedente “Montano”.
Aspettiamo i vostri testi.
Beatrice Achille, Roberto Ariagno, Paolo Artale, Daniele Barbieri
Isabella Bignozzi, Doris Emilia Bragagnini, Sandra Branca, Domenico Brancale
Enzo Campi, Giovanni Campi, Martina Campi, Giorgiomaria Cornelio
Federica Corpina, Miguel Angel Cuevas, Lella De Marchi, Alessandro Di Prima
Raffaela Fazio, Flavio Ferraro, Carlo Giacobbi, Marilina Giaquinta
Letizia Grandolfo, Fernanda Mancini, Salvatore Marrazzo, Teodora Mastrototaro
Giusi Montali, Gabriella Musetti, Luca Olivieri, Massimo Parolini
Angela Passarello, Letizia Polini, Maria Pia Quintavalla, Alfredo Rienzi
Massimo Rizza, Annalisa Rodeghiero, Enea Roversi, Silvia Rosa
Antonella Sica, Adriana Tasin, Diego Terzano, Daniele Vergni, Massimo Viganò
Non possiamo dire, come si sente spesso, “tanti anni e non sentirli” perché in realtà ce li sentiamo addosso proprio tutti, felici e ben consapevoli di quanto fatto nei primi 37 anni del “Montano”. Ma abbiamo allo stesso tempo la certezza che molto altro dovrà ancora accadere, già a partire dalla nuova edizione.
Perché la dedizione a un’idea, così come alla poesia e alla prosa, non è passeggera.
Quasi quarant’anni fa, molto prima dell’avvento della “rete” e di tutto quello che ha comportato, dedicammo a Lorenzo Montano un’idea di sviluppo e approfondimento della poesia attraverso un premio innovativo: niente pergamene, coppe, medaglie, ma una pubblicazione. Dedicammo il premio a questo grande del novecento, centrale pur nella sua ritrosia e nelle vicissitudini in vita, ma allora, nel 1986, quasi del tutto dimenticato.
Nei testi di Montano abbiamo trovato per molti versi la conferma del nostro concetto di “ricerca”, che per noi di “Anterem” corrisponde a quello di tensione mai deposta. Una profonda tensione dell’essere in ascolto dei molteplici impulsi dell’esistenza; una tensione che tiene conto di tutti quei processi interiori dove luce e ombra indissolubilmente convivono.
Dopo quasi quarant’anni di esperienza umana e poetica nel Premio Lorenzo Montano, vissuto sotto tutti i suoi aspetti, possiamo dire qualcosa che lo rappresenti dicendo che tra gli oltre cento poeti che lo hanno vinto, in tutti i finalisti, segnalati e menzionati, si ritrova questo sentire, la stessa urgenza di “fare”, il tentativo di portarsi un po’ più in là, declinato nella varietà dei temi, degli stili e delle forme di ciascuno.
In questi quasi 40 anni abbiamo premiato autori già affermati, molti esordienti, poeti eccentrici rispetto a una abituale linearità dei versi: pensiamo alle poesie letteralmente “evanescenti” di Giovanna Sandri, costituite da parole che sfumano in sintagmi e diventano disegni, alle visive di Magdalo Mussio innervate da parole leggere e simboliche, ai testi metà poetici metà filosofici di Tiziano Salari, alla viva unicità del saggio/poema, -graficamente una prosa- di Paolo Ferrari, ai testi come didascalie di sceneggiatura di Nanni Menetti, la poesia dentro la prosa di Mariasole Ariot , Giovanni Duminuco e Chiara Serani.
E poi tanta grande poesia e prosa lineari hanno reso forte e ben radicato questo premio.
Presentandone oggi la nuova edizione, la 38^, non possiamo dimenticare, se già il ricordo è un pezzo di eternità, chi tra i passati vincitori non c’è più: Franco Cavallo, Anna Malfaiera, Giuliano Mesa, Magdalo Mussio, Camillo Pennati, Tiziano Salari, Giovanna Sandri, Giorgio Celli, Mario Ramous, Michele Ranchetti, Pascal Gabellone, Alfredo Giuliani, Lucia Sollazzo, Piera Oppezzo, Cesare Ruffato.
Crediamo che già anche solo da questi nomi si possa comprendere l’estrema varietà tematica, stilistica, ideale, che connota la libertà espressiva da sempre garantita dal Premio.
In chiusura un’osservazione: in origine la pubblicazione era una sola. Nel nostro presente, già dal 2021, sono diventati ben 9 i libri Anterem che ogni anno provengono dal “Montano”, divisi in tre collane: La ricerca letteraria, Nuova Limina, Piccola Biblioteca.
Abbiamo rifornito la stiva, recuperato il sestante, controllato la bussola, pennellato la pece sullo scafo e poi una mano di vernice, verificato la rotta… L’equipaggio vi aspetta
Giorgio Bonacini, Laura Caccia, Mara Cini,
Silvia Comoglio, Flavio Ermini,
Stefano Guglielmin, Maria Grazia Insinga, Ranieri Teti
Sono un amarcord queste immagini di tanti anni fa, trentasette edizioni fa. La prima vincitrice del premio fu Mara Cini, che un paio di anni dopo entrerà nella redazione della rivista. La raccolta inedita premiata si intitolava “Anni e altri riti”, pubblicata da Anterem edizioni.
Nell'articolo uscito su "L'Arena", quotidiano di Verona, il racconto della I premiazione
Sarà grande poesia.
Saranno suoni, voci e volti.
Sarà comunità di sentire, ascolto condiviso.
Sarà passione: parole e musica.
Sarà insieme.
Sarà grande poesia.
La giornata conclusiva del forum 2024
6 aprile 2024 ore 14:0
Siamo lieti di avere deciso di unire strettamente Anterem e il premio Lorenzo Montano, quando la rivista ha concluso il suo percorso.
La scelta, insieme sofferta e colma di fiducia nella poesia, di spostare l’impegno sull’editrice e di potenziare le nostre collane collegandone tre direttamente al premio, si sta rivelando ricca di tappe significative, segnate da opere di grande qualità.
La nostra scelta è stata anche quella, che riteniamo coerente nel rispetto della comunità degli autori partecipanti al premio, di non destinare nostre opere alle tre collane.
Le recentissime pubblicazioni (2023) di Laura Caccia (La terza pagina, Book), di Silvia Comoglio (Il tempo ammutinato, Book), di Flavio Ermini (Antipensiero/Fabula, Moretti & Vitali), di Stefano Guglielmin (Un regno di ciechi senza doni, Saya), di Maria Grazia Insinga (A sciame, Arcipelago Itaca), che seguono le recenti di Giorgio Bonacini (I segni e la polvere, Arcipelago Itaca 2020), di Stefano Guglielmin (Dispositivi, Saya 2022), di Ranieri Teti (La vita impressa, Book 2022), tutti membri del comitato di lettura e della redazione di Anterem nonché della giuria del premio Lorenzo Montano, al di là di ogni altra considerazione testimoniano la volontà, da parte nostra, di non occupare spazi editoriali che abbiamo scelto di dedicare agli autori del premio.
Pensiamo che la strada intrapresa per Anterem, unica nel panorama dei premi e delle editrici in Italia (nel 2024, provenienti dal Premio Montano 2023, andremo in stampa con ben altri 9 volumi, senza oneri per gli autori), oltre a testimoniare la ricchezza e la qualità della scrittura poetica contemporanea, dia modo di verificare la trasparenza delle valutazioni, emerse dall'analisi rigorosa e dal confronto collegiale e con nessun altro scopo che non sia quello del dare valore alla ricerca e alla qualità delle opere.
Una qualità che comunque non riguarda solo le opere vincitrici e/o pubblicate e che dà luogo alla ricchezza di tutti gli altri nostri riconoscimenti, come l’invito al grande momento di condivisione del Forum, alla pubblicazione, con commento, su “Carte nel vento”.
Abbiamo il piacere di presentare il bando del 37° “Montano” (2023).
Conferma le novità dello scorso anno, ne aggiunge, e conserva lo spirito di sempre.
Soprattutto, conferma e rilancia la sua stretta relazione con l’editrice Anterem, che nel 2022 ha portato alla pubblicazione di 8 autori: Mariasole Ariot, Paola Silvia Dolci, Davide Racca, Claudio Salvi, Alessandro Ghignoli, Ianus Pravo, Armando Bertollo, Allì Caracciolo, provenienti dalla precedente edizione.
Saranno inoltre dati alle stampe 9 libri nel 2023 (sempre a totale carico dell’editrice), tratti dalla scorsa edizione del Premio: Chiara Serani, Cristiana Panella, Marco Ercolani, Marco Balducci, Enrico De Lea, Michela Gorini, Alessandra Greco, Ermanno Guantini, Daniele Poletti. Probabilmente tutto ciò rappresenta un fatto unico nella storia dei premi letterari.
La continuità di questa esperienza è legata alla stima che abbiamo per gli autori che, anno dopo anno, partecipano al “Montano”: una grande passione collettiva condivisa all’interno di una lunga storia.
Aspettiamo le vostre opere, edite e inedite
Scarica il Bando della 37a edizione
[agg. 19/12/2022]
Siamo lieti di annunciare i componenti della Giuria critica per la sezione "Una poesia inedita" del 37° premio Lorenzo Montano. Ne fanno parte tutti i vincitori della precedente edizione e i finalisti per la stessa sezione che hanno aderito all'iniziativa. Da cinque anni portiamo avanti con piacere questa pratica di condivisione.
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 37^ edizione. Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona la prossima primavera.
Questa pagina sarà costantemente aggiornata.
37° Premio Lorenzo Montano 2023
Opere vincitrici
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 37^ edizione per le sezioni “Raccolta inedita”, “Prosa inedita”, “Opera edita”.
Raccolta inedita
Daniele Barbieri, Rosso
Prosa inedita
Letizia Grandolfo, Fuoriuscite
Opera edita
Ex aequo
Domenico Brancale, Dovunque acqua sia voce, Edizioni degli animali
Giorgiomaria Cornelio, La specie storta, Tlon
Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona la prossima primavera.
Montano 2023, Una poesia inedita, opera vincitrice
La “Giuria critica” del 37° Premio Lorenzo Montano (2023) per la sezione “Una poesia inedita”, composta da Silvia Bre, Alessia Bronico, Claudio Dal Pozzo, Bruno Di Pietro, Paolo Ferrari, Francesca Monnetti, Cristiana Panella, Luisa Pianzola, Antonio Pietropaoli, Antonella Pizzo, Irene Sabetta, Chiara Serani, Alessandro Turina in aggiunta alla giuria del premio ha designato la poesia vincitrice di questa edizione:
La natura della mente di Diego Terzano
All’autore vivi complimenti, estesi a tutti i finalisti che hanno animato una fase finale
caratterizzata da una diffusa, riconosciuta, notevole qualità poetica
Opera edita
37° Premio Lorenzo Montano (2023)
Libri finalisti
Isabella Bignozzi, Memorie fluviali (MC)
Domenico Brancale, Dovunque acqua sia voce (Edizioni degli animali)
Enzo Campi, To touch or not to touch (Puntoacapo)
Martina Campi, Se le avventure fossero giorni (Howphelia)
Davide Castiglione, Doveri di una costruzione (Industria & Letteratura)
Giorgiomaria Cornelio, La specie storta (Tlon)
Alessandro Di Prima, Dobby, Yuko e la neve di Joyce (Puntoacapo)
Patrizia Dughero, Alle amiche (Culturaglobale)
Raffaela Fazio, Gli spostamenti del desiderio (Moretti & Vitali)
Flavio Ferraro, Il silenzio degli oracoli (L’Arcolaio)
Carlo Giacobbi, Anche quando è malora (Arcipelago Itaca)
Lorenzo Mari, Soggetti a cancellazione (Arcipelago Itaca)
Giuseppe Martella, Porto franco (Arcipelago Itaca)
Teodora Mastrototaro, Zoologia abitativa (Arcipelago Itaca)
Francesca Mazzotta, Per non sparire (Industria & Letteratura)
Gabriella Musetti, Un buon uso della vita (Samuele)
Antonio Pibiri, Nell’entusiasmo di non sapere (Effigie)
Maria Pia Quintavalla, Estranea (Canzone) (Puntoacapo)
Andrea Raos, Le api migratori (Dia.foria)
Alfredo Rienzi, Sull’improvviso (Arcipelago Itaca)
Christian Sinicco, Ballate di Lagosta (Donzelli)
Adriana Tasin, Fatti reali immaginari (Arcipelago Itaca)
Segnalazione Speciale
(Con presentazione al Forum)
Lucio Saffaro, La Disputa Ciclica (Dia.foria)
Segnalazioni
Stefano Aldrighetti, Seguo la via del giardino segreto (QuiEdit)
Giusi Busceti, Ufficio del sole (Stampa 2009)
Edoardo Callegari, Liturgie di un magnifico (Puntoacapo)
Lorena Carboni, L’ospite indelicato (NEM Nuova Editrice Magenta)
Maria Isa Carelli, Il curriculum dell’introspettivo (RPlibri)
Giuseppe Carracchia, Stanze della luce (Moretti & Vitali)
Elena Cattaneo, Quasi un compleanno (Il Leggio)
Carlotta Cicci, Sul banco dei pesci (L’arcolaio)
Tiziana Colusso, Ogni respiro un mondo (La Vita Felice)
René Corona, L’inquilino delle parole (Book)
Adriano Engelbrecht, La tramontanza (Diabasis)
Franco Falasca, Malinconie smargiasse (D’Ambrosio)
Annamaria Ferramosca, Luoghi sospesi (Puntoacapo)
Adelio Fusè, Mosaico del viandante (Book)
Gian Paolo Guerini, I-X (Dia.foria)
Riccardo Innocenti, Lacrime di Babirussa (NEM Nuova Editoriale Magenta)
Abele Longo, Scrittura con vista (Terra d’ulivi)
Carmine Lubrano, Yakamoz (Terra del Fuoco)
Giulio Maffii, Atletico sull’Atlantico (Marco Saya)
Roberto Marconi, Il paese invisibile e il passo per inventarlo (Arcipelago Itaca)
Alberto Mori, Dettagli Fuori Campo (Fara)
Alessandra Paganardi, A dream of words (Gradiva)
Sergio Pasquandrea, Lunario (Arcipelago Itaca)
Silvia Patrizio, Smentire il bianco (Arcipelago Itaca)
Enea Roversi, Incidenti di percorso (Puntoacapo)
Nadia Scappini, Preghiere imperfette (Moretti & Vitali)
Alessandro Ramberti, Enchiridion celeste (Fara)
Anna Settevendemmie, Spazialità (peQuod)
Mariagiorgia Ulbar, Hotel Aster (Amos)
Claudia Zironi, Tratteggi friulani (Qudu)
Menzioni d’onore
Claudia Azzola (Effigie), Diego Baldassarre (Il Babi)
Bartolomeo Bellanova (Puntoacapo), Marco Bisanti (AnimaMundi)
Antonio Bux (Edit@), Emanuela Dalla Libera (Il Convivio)
Prisco De Vivo (Oèdipus), Vincenzo Di Giulio (Puntoacapo)
Paolo Durando (Il Leggio), Valentino Fossati (CC<)
Alessandro Franci (Vydia), Andrea Gruccia (RPlibri)
Francesca Innocenzi (Progetto Cultura), Giuseppe Langella (Mursia)
Ruven Latiàni (Mimesis), Michele Lionetti (Marco Saya)
Daniel D. Marin (Interno Libri), Margherita Parrelli (La Vita Felice)
Pietro Pisano (Oèdipus), Giorgio Rafaelli (Arcipelago Itaca)
Marco Ricciardi (Zona), Antonio Semproni (Transeuropa)
Giuseppe Settanni (Ensemble), Eloisa Ticozzi (Il Convivio)
Maria Novella Todaro (peQuod), Flavio Vacchetta (Genesi)
Antonio Valentino (Eugraphia)
Attestati di merito
Biagio Accardo, Sandra Baruzzi,
Federica Carossi, Valeria Di Clemente,
Antonio Donadio, Maria Grazia Galasso,
Gabriele Greco, Delilah Gutman & Erkut Tokman
Antonio Leotta, Giulio Marchetti,
Raffaella Massari, Massimiliano Mazzi,
Filippo Messina, Giorgio Mobili,
Nicoletta Nuzzo, Gabriella Paci,
Francesco Randazzo, Cataldo Russo,
Francesco Varano
Raccolta inedita
37° Premio Lorenzo Montano (2023)
Opere finaliste
(Con proposta di pubblicazione a titolo gratuito, tra queste una sarà vincitrice)
Paolo Artale, Allusione alla flora
Daniele Barbieri, Rosso
Giovanni Campi, Luna muta altera
Lella De Marchi, Le stanze di Emily
Salvatore Marrazzo, La dimora di Eraclito
Daniele Vergni, Fitte
Francesco Marotta, Polvere
(Come prevede il bando, un ex vincitore per questa sezione può inviare esclusivamente per la pubblicazione: è il caso di questa raccolta inedita. Marotta vinse il Montano nel 2003)
La giuria ringrazia per la rinnovata fiducia, nel loro nuovo concorrere, Alessandro Ghignoli, Michela Gorini, Ermanno Guantini, Ianus Pravo, autori già pubblicati o in corso di pubblicazione.
Segnalazioni speciali
(Con brano musicale appositamente composto da Francesco Bellomi)
Sebastiano Adernò, I quaderni di Schwangau
Giuseppe Bovo, Improvvisi
Doris Emilia Bragagnini, Terra nullius
Roberto Ceccarini, Tecniche di spaesamento e altre astuzie – Manuale pratico di sopravvivenza
Maria Paola Cecchini, Venticinque poesie per Bashō
Morena Coppola, Meridiane Analemmatiche a Tempo Asperso dal Fuso
Alceo De Sanctis, Cosmic vistas (Nomade in paradiso)
Eugenio Lucrezi, Poesie che te le ridi e ti disperi
Paola Nasti, Una bambina miracolosa
Marco Nicosia, Alla cibernetica guerriera con Multiformia
Carlo Ragliani, σάρξ – La carne
Segnalazioni
Maura Baldini, Se questo è un dono
Mark Bedin, L’impiccato
Elena Corsino, A spalancato silenzio
Gabriella Cinti, Versare la voce
Raffaele Floris, Monete fuori corso
Rosanna Frattaruolo, Fuguruma – Bozzetti per profili informi
Daria Gigli, Res rei
Dante Goffetti, 24 poesie sulla poesia (leggere, scrivere, comporre, tradurre)
Rita Greco, La lettera mancante
Francesco Paolo Intini, Superavvolti (I -XL)
Vincenzo Lauria, Poesironìa - C’è bisogno di ridere, per finire così.
Giorgio Mancinelli, In limine
Serena Mansueto, La statua inesistenza
Ugo Mauthe, mélange
Marco Mittica, Le Leggi dei Padri
Mario Moroni, Rivisitazioni
Paolo Polvani, Corre voce – Lallazioni minime del paesaggio
Lidia Popolano, Algoritmi epigrammatici
Roberto Ranieri, Il ratto di Schrödinger®
Daniele Ricci, La macchina da cucire – Geologia del dolore
Giuseppe Rizza, Piccolo ristoro sociale
Lina Salvi, Imperitura Notte
Sergio Sichenze, Nodi
Roberta Sirignano, prova formato A5
Menzioni d’onore
Antonio Amendola, Maria Grazia Bajoni
Marco Stefano Boietti, Alessio Brandolini
Riccardo Carli Ballola, Angela Caccia
Celestino Casalini, Mirko Cremasco
Cesare Cuscianna, Luisa Dalle Vedove
Adriano De Luna, Virginia Farina
Luigi Finucci, Lucia Gaddo Zanovello,
Francesco Gianino, Enrico Giannetto,
Dania Grechi, Michele Grigato
Mario Guarna, Elisabetta Liberatore,
Fael Marescotti, Yael Merlini,
Clemente Napolitano, Donatella Nardin,
Marisa Papa Ruggiero, Antonio Perrone,
Renzo Piccoli, Cristian Ponsillo,
Bice Previtera, Ofelia Prodan
Daniele Ranieri, Lucia Razeto,
Mariangela Ruggiu, Monica Savoia
Luisa Sax, Andrea Sciuto,
Flavia Tomassini, Serena Vestene
Claudio Maria Zattera
Attestati di merito
Fortunato Brun, Angelo Calandro
Tina Caramanico, Marco Furnari
Andrea Garbin, Stefano Grilli
Vita Lo Russo, Alessandro Martinelli
Marco Mastromauro, Gabriele Ronco
Serena Rossi, Placido Antonio Sangiorgio
Marzia Spinelli, Andrea Verga
Una poesia inedita
37° Premio Lorenzo Montano (2023)
Poesie finaliste
Beatrice Achille, Preludio a Lunarità
Roberto Ariagno, Si è sempre uccisi all’inizio dei gesti
Sandra Branca, Frammentati
Giuseppe Calandriello, Elegia stanca per sette ossa sparse
Federica Margherita Corpina, Sfiorata
Miguel Angel Cuevas, Retro tabula
Tiziana Gabrielli, Archeografia della (mia) notte
Luca Olivieri, Cosa è che sarà?
Massimo Parolini, Il logo di soma
Letizia Polini, Un corpo lasciato cadere
Massimo Rizza, Scavi
Annalisa Rodeghiero, L’amore
Antonella Sica, Ho una bambina sulla schiena
Diego Terzano, La natura della mente
Massimo Viganò, Las meninas (e il nuovo occhio divino)
Tutti i membri della giuria critica hanno votato in anonimo
Segnalazioni
Maurizio Brignone, Sabbie
Laura Cantelmo, Lezione di economia
Anna Maria Carroli, Essere con
Lia Cucconi, Ascoltarlo
Danila Di Croce, Ho così tanto tempo…
Leila Falà, Ancora due
Marco Furnari, Una persona dice…
Alessandro Lanucara, Ho queste poche dita
Paolo Macrì, Sostanza dell’ora e del qui
Marcello Marciani, Sirio
Riccardo Martelli, Mezze risposte quando chiede…
Marco Mioli, MMXXII
Paolo Montrasio, I morti
Alessandro Narduzzo, Di ritorno
Guglielmo Peralta, Sogneremo pecore elettriche?
Anna Maria Pes, In punta di piedi avanza
Marina Petrillo, Meme
Giancarlo Stoccoro, Viaggiatore di prossimità
Stefania Zampiga, Storia adattiva
Menzioni d’onore
Tiziana Bertoldin, Stefania Bortoli,
Francesco Cagnetta, Girolamo Cangemi,
Loriana D’Ari, Giancarlo Fascendini
Giuliano Gemo, Ilaria Giovinazzo,
Mario Massimo, Clio Nicastro,
Melisa sr Palumbo, Salvatore Pintore,
Rosaria Ragni Licinio, Giuseppe Raspanti,
Serena Rossi, Francesco Scaramozzino,
Paola Chiara Steccanella, Angela Suppo,
Luisa Trimarchi, Angelo Verdini
Attestati di merito
Beatrice Avigo
Fortunato Brun, Giancarlo Busso
Antonio Corona, Francesco Crosato
Paolo J. Iraci, Debora Rinaldi Sipontina
Rosanna Spina, Ingrid Tere Powell,
Maria Antonietta Viero
Una prosa inedita
37° Premio Lorenzo Montano (2023)
Opere finaliste
(La vincitrice riceverà proposta di pubblicazione a titolo gratuito)
Giuseppe Armani, POEMA ed EVENTO
Enzo Cannizzo, Zagare, segreti e un juke-box disperato
Ettore Fobo, Vagabondi del sottosuolo
Marilina Giaquinta, Carteggi
Letizia Grandolfo, Fuoriuscite
Fernanda Mancini, Episidio tre. In sette movimenti
Giusi Montali, Planctus
Alfonso Ottobre, Il teatrino ambulante di Monsieur Claude
Fabio Pisano, Spezzata, rapsodia per intercessione del silenzio
Silvia Rosa, Lettere dalla città delle bambine mute
Ilaria Seclì, Su un muro di ultime pietre…
Loredana Semantica, Prosario anfibio
Angela Passarello, La casa di Ana e altri racconti
(Come prevede il bando, un ex vincitore per questa sezione può inviare esclusivamente per la pubblicazione: è il caso di questa raccolta di prose. Passarello vinse il Montano nel 2021)
Segnalazioni
Guido Cupani, La cosa assurda…
Lucia Razeto & Fabrizio Marchesano, Il mistero della sposa scomparsa
Stefania Simeoni, Di cre(p)anza in discre(p)anza
Menzioni d’onore
Gabriele Andreani, Alessio Asuni
Remo Badoer, Maurizio Bucca
Mariangela De Crecchio, Francesca Favaro,
Marco Florio, Giulio Giadrossi,
Francesca Innocenzi, Salvatore La Moglie,
Noemi Mosca, Piero Orlandi
Annalisa Potenza, Salvatore Romano
Elisabetta Santini, Gaetano Spanò
Matilde Tortora, Luciana Vasile
Abbiamo il piacere di presentare il bando del 36° “Montano”.
Allo stesso tempo è nuovo, specialmente per la prosa inedita, e conserva lo spirito di sempre.
Soprattutto, conferma e rilancia la sua stretta relazione con l’editrice Anterem, che nel 2021 ha portato alla pubblicazione di sei autori: Anna Chiara Peduzzi, Daìta Martinez, Bianca Battilocchi, Silvia Comoglio, Sofia Demetrula Rosati, Federico Federici, provenienti da anni precedenti.
Saranno inoltre dati alle stampe otto libri nel 2022, tratti dalla scorsa edizione: un numero che rappresenta un fatto unico nella storia dei premi letterari.
La continuità di questa esperienza è in tutto legata alla stima che abbiamo per gli autori che, anno dopo anno, partecipano: una grande passione condivisa all’interno di una lunga storia.
Aspettiamo le vostre opere, edite e inedite
Scarica il Bando della 36a edizione
[agg. 01/12/2021]
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 36^ edizione. Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona, confidando nella risoluzione della pandemia, la prossima primavera.
Questa pagina sarà costantemente aggiornata, con l’avanzare dei lavori della giuria.
Attestati di merito
Andrea Bazzani, QuiEdit; Matteo Bonvecchi, Fara;
Francesco Elios Coviello, RP Libri; Vita Lo Russo, Albatros;
Gabriele Marturano, Fucine Editoriali; Massimiliano Mazzi, Youcanprint;
Elena Mearini, Marco Saya; Moka, Le Mezzelane;
Luigi Palazzo, Transeuropa; Paolo Parrini, Samuele;
Antonio Perrone, Robin; Giuseppe Romano, Pagine Lepine;
Antonio Semproni, Controluna; Matilde Tortora, La Mongolfiera
Menzioni d’onore
Henry Ariemma, Kolibris; Andrea Astolfi, Autoproduzione;
Silvia Battistella, Italic; Alessandro Bellasio, L’Arcolaio;
Tiziana Bertoldin, Il Poligrafo; Paolo Birolini, Transeuropa;
Francesco Cagnetta, Arcipelago Itaca; Mauro De Candia, Ensemble;
Miro Gabriele, Ensemble; Maria Grazia Galatà, Marco Saya;
Francesco Gallina, Marco Saya; Sonia Giovannetti, Genesi; Alba Gnazi, Il Convivio;
Giovanni Ingino, Stampa 2009; Francesca Innocenzi, Transeuropa;
Laura Leoni, ChiPiùNeArt; Marcello Marciani, Moretti & Vitali;
Marina Massenz, Puntoacapo; Valerio Mello, Ensemble;
Paola Novaria, Achille e la tartaruga; Giovanni Nuscis, Arcipelago Itaca;
Maurizio Paganelli, Puntoacapo; Massimo Parolini, Arcipelago Itaca;
Paolo Pitorri, Marco Saya; Marietta Salvo, Giulio Perrone
Segnalazioni
Giancarlo Baroni, I nomi delle cose, Puntoacapo, 2020
Carlo Gregorio Bellinvia, Omissis, Arcipelago Itaca, 2021
Augusto Blotto, Ragioni, a piene mani, per l’<enfin!>, Dia•foria, 2022
Antonio Bux, Diario dell’intruso, Marco Saya, 2022
Gabriella Cinti, Prima, Puntoacapo, 2022
Francesca Del Moro, Ex madre, Arcipelago Itaca, 2022
Fernando Della Posta, Ricostruzione delle favole, peQuod, 2022
Vincenzo Di Maro, Una stagione nascosta, Nuova Editrice Magenta, 2019
Mario Famularo, Favête linguis, Giuliano Ladolfi, 2019
Anna Franceschini, Pietre da taglio, Kurumuni, 2021
Andrea Lorenzoni, L’esploratore, Transeuropa, 2021
Daniela Mazzoli, Spicci, Sartoria Utopia, 2021
Silvia Molesini, Dentro il tuo occhio nero dormiamo, Arcipelago Itaca, 2021
Gianni Montieri, Ampi margini, LiberAria, 2022
Alessandra Paganardi, La regola dell’orizzonte, Puntoacapo, 2019
Angela Passarello, Poema Rupe, New Press, 2022
Diego Riccobene, Ballate nere, Italic, 2021
Annalisa Rodeghiero, A oriente di qualsiasi origine, Arcipelago Itaca, 2021
Gianni Ruscio, Mutazioni, Terra d’ulivi, 2022
Silvia Secco, I morti di tutte le specie, Seri, 2021
Marco Sonzogni, Intercessioni (Rime dolorose), Zacinto, 2021
Giancarlo Stoccoro, Il tempo cucito dalle parole, Interno Libri, 2022
Carlo Tosetti, La teoria del transatlantico, Cofine, 2022
Luca Vaglio, Cosmologie, Marco Saya, 2022
Stefano Vitale, Si resta sempre altrove, Puntoacapo, 2022
Matteo Zattoni, I figli che non tornano, peQuod, 2021
Segnalazione speciale
Anna Elisa De Gregorio, L’ombra e il davanzale, Seri, 2019
Finalisti
Paolo Artale, Conversazioni in giardino, Contatti, 2022
Silvia Bre, Le campane, Einaudi, 2022
Fiammetta Cirilli, Disordini, Dia•foria, 2022
Giorgiomaria Cornelio, La consegna delle braci, Luca Sossella, 2021
Miguel Angel Cuevas, Postuma, Le Farfalle, 2021
Laura Di Corcia, Diorama, Tlon, 2021
Raffaela Fazio, A grandezza naturale, Arcipelago Itaca, 2020
Riccardo Frolloni, corpo striato, Industria & Letteratura, 2021
Simonetta Longo, Untitled#, Puntoacapo, 2021
Giulio Maffii, Sequenze per sbagliare il bersaglio, Pietre Vive, 2021
Stefano Massari, Macchine del diluvio, MC, 2022
Alberto Mori, In Fra, Fara, 2021
Dario Talarico, Autopsia (Reiterata), Puntoacapo, 2022
Eros Trevisan, indistinte Spaziali, Autoproduzione, 2022
Cesare Vergati, Cèdro, il vogatore scapolo, ExCogita, 2022
Michele Zaffarano, Istruzioni politico-morali, Dia•foria, 2021
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Maria Grazia Bajoni, Le notti di Dara
Paola Insola, L’esperienza del rododentro
Alessandro Lanucara, Il Maestro
Lucrezia Lombardo, Zibaldone futuro
Annalisa Potenza, L’altra faccia della realtà
Clara Serra, J’accuse (Nel nome della madre)
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Tiziana Colusso, IRINA L’IDIOTA. Una pietra nella gola
Emanuele D’Ambrosio, Palingenesi in due scatti
(Epilogo e prologo di una storia scritta al contrario)
Paolo Durando, Sogni di (e) rivoluzioni
Francesca Favaro, Quasi d’aprile (Prime letture petrarchesche)
Lucia Razeto & Fabrizio Marchesano, La maledizione del biglietto blu
Luisa Trimarchi, Lettera per una donna
Finalisti
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Giovanni Asmundo, Quaderno della neve assente
Giovanni Campi, minuzie de la babbeleoteca minuta
Ettore Fobo, Per un Edipo di meno
Raffaele Marone, RaDio Dio
Cristiana Panella, dalle segrete, canto
Monique Sartor, La runa di Sotèr
David Watkins, Appunti
Attestati di merito
Matteo Bonvecchi, Federico Corrado Camporeale, Costanza De Luca,
Tiziana De Novellis, Roberta De Thomasis, Giulio Giadrossi,
Stefano Grilli, Lino Grimaldi, Vita Lo Russo, Steno Morin, Antonio Olivieri,
Filippo Passeo, Letizia Polini, Roberto Portas, Marco Rapetti, Monica Savoia,
Francesca Scattolin, Rosanna Spina, Roberto Stradiotto, Oscar Tison
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Maria Allo, Gavino Angius, Carlo Boassa, Riccardo Carli Ballola, Angelo Ciccullo,
Rita Greco, Abele Longo, Stefano Mura, Clemente Napolitano,
Diego Pederneschi, Renzo Piccoli, Salvatore Pintore, Bice Previtera, Debora Ricci,
Giuseppe Rizza, Mariangela Ruggiu, Monica Silvestrini, Stefania Simeoni,
Eloisa Ticozzi, Barbara Vuano, Claudio Zanini, Claudio Maria Zattera
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Sebastiano Adernò, scrivere frusta il nervo; Enzo Cannizzo, algoritmi sbarbati la domenica
Raffaele Castelli Cornacchia, Liturgia di un venditore di prodotti chimici
Paolo Castronuovo, Bugiardino; Sonia Ciuffetelli, Cuore di stambecco
Alceo De Sanctis, un trittico 2021; Giancarla Frare, La pania
Rosanna Frattaruolo, Fegato in cartolina; Marilina Giaquinta, Il futuro è straniero
Carlo Livia, Poesie; Giovanni Lovisetto, Le vene del marmo
Salvatore Marrazzo, Versi e basta; Teodora Mastrototaro, Zoologia abitativa
Lucia Masu, La stanza, il letto, la carta; Ugo Mauthe, l’equilibrio del niente
Alessandro Mazzi, L’eremo smeraldino; Francesca Mazzotta, Per non sparire
Paola Parolin, Necessità e grazia; Anna Maria Pes, nel Nulla dei Perché nei Perché del Nulla
Fabio Pisano, Poesie nascoste; Loredana Prete, Atomos
Anna Settevendemmie, Nuovi spazi; Roberta Sirignano, brivido tessuto il corpo
Adriana Tasin, Sopra vivenze; Lucia Triolo, Dislocazione
Segnalazioni speciali
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
A ciascuna di queste opere sarà dedicato un brano musicale
appositamente creato dal compositore Francesco Bellomi, che verrà eseguito
durante la cerimonia di premiazione e pubblicato sul sito di Anterem, Youtube e Vimeo
Mauro Caselli, Zamejca
Morena Coppola, La circoncisione degli aghi
Rita R. Florit, Piante occulte
Massimo Rizza, Sembianze
Enea Roversi, sensibile alle minuscole
Patrizia Sardisco, scorci (bucce)
Loredana Semantica, In absentia vocis
Sandro Varagnolo, L'alto muro
Massimo Viganò, bestiario (mitigato) della vita
Finalisti
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Tutti i finalisti riceveranno proposta di pubblicazione
Marco Balducci, Terzo repertorio
Enrico De Lea, Cacciavento
Michela Gorini, I Blues
Ermanno Guantini, La distanza
Alessandra Greco, ___ _
Daniele Poletti, I taglienti
Chiara Serani, Dialoghi della sedia
Attestati di merito
Francesco Adragna, Stefano Baldinu, Giuseppe Bovo, Giancarlo Busso,
Pietro Catalano, Monica Chiurazzi, Sergio Cicalò, Mirita Claretti,
Mirco Cremasco, Agata De Nuccio, Leonardo De Santis, Francesca Innocenzi,
Antonio Leotta, Mario Massimo, Paolo Montrasio, Andrea Patrizi
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Giuseppe Carlo Airaghi, Marco Stefano Boietti, Lucia Brandoli,
Angelo Calandro, Emanuela Dalla Libera, Adriano De Luna,
Vincenzo Di Maro, Giancarlo Fascendini, Francesco Fedele,
Elisabetta Liberatore, Gabriele Marturano, Maurizio Paganelli,
Giorgio Rafaelli, Leonardo Recanatini Satriano, Ettore Rufo, Angela Suppo
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Stefania Bortoli, Per noi esiste un sogno d’acqua; Maria Paola Cecchini, I pesci
Lia Cucconi, Ipotesi; Gabriella Grasso, Zoom (I turisti)
Vincenzo Lauria, La Non Destinazione; Mara Mattoscio, Giallo oracolare
Yael Merlini, Sheitel; Alessandro Narduzzo, Tra le pieghe
Luca Olivieri, Sentieri sonori
Valentina Pasquon, Requiem; Guglielmo Peralta, Quo vadis homo?
Francesco Scaramozzino, La viola gialla; Rita Stanzione, Uno due e quattro
Paola Chiara Steccanella, Proteo
Finalisti
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Isabella Bignozzi, Come madre
Doris Emilia Bragagnini, Apotema di
Alessia Bronico, I miei capelli erba calanchiva
Claudio Dal Pozzo, Calligramma
Bruno Di Pietro, Per Stelio Maria Martini
Paolo Ferrari, La forma d’un destino esitante
Flavio Ferraro, Infine l’onda li sommerge
Francesca Monnetti, Resi-duali
Luisa Pianzola, Il bel tempo
Antonio Pietropaoli, Esperimento (di soppiatto)
Antonella Pizzo, Un kit Apocalisse e un piesse
Silvia Rosa, In certi pomeriggi di novembre
Irene Sabetta, Eclittica
Alessandro Turina, Hepatizon
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 36^ edizione. Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona, confidando nella risoluzione della pandemia, la prossima primavera.
Una poesia inedita
Antonio Pietropaoli, Esperimento (di soppiatto)
Prosa inedita
Cristiana Panella, dalle segrete, canto
Raccolta inedita
Chiara Serani, Dialoghi della sedia
Opera edita, Le campane, Einaudi, 2022
La giuria critica della sezione “Una poesia inedita” per il 36° Premio Lorenzo Montano (2022) composta da
Mariasole Ariot, Ilaria Biondi, Giorgio Bonacini,
Fabrizio Bregoli, Laura Caccia, Allì Caracciolo,
Guido Caserza, Rino Cavasino, Mara Cini,
Silvia Comoglio, Loriana D’Ari, Adelio Fusé,
Stefano Guglielmin, Maria Grazia Insinga,
Francesca Marica, Roberto Minardi, Pietro Pisano,
Alfredo Rienzi, Diego Terzano, Ranieri Teti
valutate le quattordici opere finaliste ha proclamato vincitrice la poesia
Esperimento (di soppiatto) di Antonio Pietropaoli.
La giuria è lieta di inviare all’autore le più vive congratulazioni.
Le stesse congratulazioni sono estese a tutti gli altri finalisti: Isabella Bignozzi, Doris Emilia Bragagnini, Alessia Bronico, Claudio Dal Pozzo, Bruno Di Pietro, Paolo Ferrari, Flavio Ferraro, Francesca Monnetti, Luisa Pianzola, Antonella Pizzo, Silvia Rosa, Irene Sabetta, Alessandro Turina.
Le premiazioni si svolgeranno a Verona nella prossima primavera, compatibilmente con l’evoluzione della pandemia, all’interno del Forum Anterem.
È disponibile il bando del nuovo Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano, che giunge quest’anno alla XXXV edizione.
Promosso e organizzato dall’Associazione senza fine di lucro “Anterem”, il Premio si articola in quattro sezioni: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”.
Per ogni sezione sono previsti riconoscimenti, sia editoriali sia in denaro.
Gli autori segnalati, finalisti e vincitori saranno invitati a leggere i propri testi nel corso del Forum Anterem 2021, manifestazione che coinvolgerà critici letterari e filosofi, musicisti, esponenti di case editrici, di riviste specializzate e di siti web. Per ognuno di questi autori la Giuria del Premio scriverà una nota critica, che sarà letta al Forum e pubblicata sul periodico on-line “Carte nel vento”.
Agli autori che saranno ritenuti meritevoli di menzione la Giuria del Premio darà evidenza sul sito www.anteremedizioni.it con la pubblicazione di un loro testo, nella sezione “Antologia poetica”.
Tutte le opere pervenute al Premio saranno catalogate e conservate presso il Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea “Lorenzo Montano”. Tale Istituto è stato fondato nel 1991 presso la Biblioteca Civica di Verona e accoglie collezioni e lasciti di alcuni tra i più importanti autori del Novecento.
Scarica il Bando della 35a edizione
[agg. 05/01/2021]
Nella nuova 35^ edizione, in corso e con scadenza fissata al 30 aprile p.v., il Premio Lorenzo Montano si avvarrà, per il terzo anno consecutivo, di una “Giuria critica” per determinare l’opera vincitrice della sezione “Una poesia inedita” 2021.
Questa Giuria, che si affianca a quella del Premio, è formata da tutti i vincitori della precedente edizione e dai finalisti in questa categoria del concorso.
Con molto piacere annunciamo che hanno aderito all’iniziativa:
Doris Emilia Bragagnini, Davide Castiglione,
Patrizia Dughero, Federico Federici, Paolo Ferrari,
Ettore Fobo, Giuseppe Martella, Mario Novarini,
Angela Passarello, Anna Chiara Peduzzi,
Carlo Ragliani, Annalisa Rodeghiero,
Silvia Secco, Giancarlo Stoccoro, Italo Testa,
che si aggiungono a Giorgio Bonacini, Laura Caccia, Mara Cini,
Silvia Comoglio, Stefano Guglielmin, Maria Grazia Insinga, Ranieri Teti.
Ringraziamo questi poeti per la disponibilità, certi che tutti insieme svolgeremo un ottimo lavoro. Li ringraziamo anche per aver rinunciato, quest'anno, a partecipare al “Montano”.
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 35^ edizione. Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona, confidando nella risoluzione della pandemia, la prossima primavera.
Questa pagina sarà costantemente aggiornata, con l’avanzare dei lavori della giuria.
Attestati di merito
Enzo Bacca, Paolo Birolini, Paolo Borsoni,
Felicia Buonomo, Pasqualina Deriu, Francesco Fedele,
Luigi La Vecchia, Elisabetta Liberatore, Paolo Montrasio,
Cristina Polli, Bice Previtera, Antonio Ricci,
Salvatore Risuglia, Giuseppe Romano, Elisa Sabadini,
Pietro Tanzola, Filippo Tommasoli
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Giuseppe Carlo Airaghi, Egidio Belotti,
Tiziana Ceoletta, Mirko Cremasco, Carmelo Cutolo,
Carmine De Falco, Claudia Di Palma,
Giancarlo Fascendini, Giuseppe Goisis, Alessandro Lanucara,
Fernanda Mancini, Mario Massimo, Cristiana Pisani,
Lucy Simonato, Guido Turco, Claudio Maria Zattera
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Stefania Bortoli, Scrive come la luce dentro l’oscurità del bosco
Roberto Fassina, Virus
Raffaele Floris, Ciminiera
Roberta Frabetti, Persefone non ha profumo
Miro Gabriele, Il mare benevolo
Tiziana Gabrielli, Infinito presente
Simonetta Longo, Ucro-Orfeo (Afasia)
Marco Mioli, MMXX
Marco Mittica, A questa stessa altezza, o margine
Stefania Onidi, Filogenesi
Anna Maria Pes, Dietro un cancello semichiuso
Giorgio Rafaelli, Immaginazioni di fisica quotidiana
Rosa Salvia, Prigionia
Monica Silvestrini, Proteso l’inchino
Dario Talarico, Così, ogni cosa che esiste è stata
Adriana Tasin, La cura
Finalisti
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Ilaria Biondi, L’azzurro delle api (per Laura Alcoba)
Fabrizio Bregoli, Criptosestina a invio condizionato
Rino Cavasino, U ventu sparti / Il vento divide
Loriana D’Ari, Gyokuon-hōsō
Adelio Fusé, “Mai come ora hai tentato il calcolo”
Michela Gorini, Desametasone
Francesca Marica, (Dentro i confini dell’isola)
Roberto Minardi, Minuscola
Pietro Pisano, L’Orrore diventa un edificio
Alfredo Rienzi, (Mutò in un nibbio in volo)
Massimo Rizza, Misure & movimenti
Francesco Scaramozzino, Poiein
Diego Terzano, (Come sull’anima – φύσις)
La giuria critica della sezione “Una poesia inedita”
per il 35° Premio Lorenzo Montano (2021) composta da
Giorgio Bonacini, Doris Emilia Bragagnini,
Laura Caccia, Davide Castiglione, Mara Cini,
Silvia Comoglio, Patrizia Dughero,
Federico Federici, Paolo Ferrari, Ettore Fobo,
Stefano Guglielmin, Maria Grazia Insinga,
Giuseppe Martella, Mario Novarini, Angela Passarello,
Anna Chiara Peduzzi, Carlo Ragliani,
Annalisa Rodeghiero, Silvia Secco, Giancarlo Stoccoro,
Italo Testa, Ranieri Teti
valutate le tredici opere finaliste, ha proclamato vincitrice la poesia
(Dentro i confini dell’isola) di Francesca Marica.
La giuria è lieta di inviare all’autrice le più vive congratulazioni.
Le stesse congratulazioni sono estese a tutti gli altri finalisti: Ilaria Biondi, Fabrizio Bregoli, Rino Cavasino, Loriana D’Ari, Adelio Fusé, Michela Gorini, Roberto Minardi, Pietro Pisano, Alfredo Rienzi, Massimo Rizza, Francesco Scaramozzino, Diego Terzano.
Le premiazioni si svolgeranno a Verona nella prossima primavera, compatibilmente con l’evoluzione della pandemia, all’interno del Forum Anterem.
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Maria Grazia Bajoni, Salvatore Bossa, Lucia Brandoli,
Sonia Ciuffetelli, Antonella Doria, Francesca Favaro,
Diomira Gattafoni, Sonia Giovannetti, Melisa Palumbo,
Gabriele Peritore, Lidia Popolano, Ofelia Prodan, Mariangela Ruggiu
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Gavino E. Angius, Lo scheletro all’esterno
Giovanni Luca Asmundo, Peripli di pini e ceneri
Edoardo Callegari, Infinitas
Paola Casulli, La mappa segreta degli oceani
Giuseppe Gorlani, Per amore del Sé
Raffaele Marone, Un giorno qualunque
Ugo Mauthe, Interlinea
Luca Olivieri, I piani
Monica Savoia, L’”ignoranza” di Dio: il gap incolmabile fra umano e divino
Stefania Simeoni, In mio nudo re-stare
Stefano Vicentini, Ritratti veronesi esemplari del Montano corrierista
Finalisti
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Isabella Bignozzi, La notte
Allì Caracciolo, αναχρονία
Alceo De Sanctis, Sulla “nonnità”
Giulio Maffii, (that’s all folks)
Silvia Marcantoni Taddei - Massimo Sannelli, EHF CD BADGE
Guglielmo Peralta, L’infinito della scrittura e l’interpretazione
Roberta Sirignano, Plastica in divenire
Attestati di merito
Franca Bellucci, Photochrome; Lucia Boni, La Carmelina Edizioni;
Fabrizio Buratto, ExCogita Editore; Franco Casadei, Ladolfi Editore;
Giorgio Casali, Contatti; Maria Grazia Chinato, Aletti Editore;
Francesco Di Benedetto, Ensemble; Carol Guarascio, Terra d’Ulivi;
Brina Maurer, Macabor; Massimiliano Mazzi, Gedi Gruppo Editoriale;
Marco Melillo, Marco Saya Edizioni; Luca Pizzolitto, PeQuod;
Grazia Procino, Macabor; Giuseppina Schirò, Pitti Edizioni;
Alessandro Trionfetti, Ensemble; Mariadonata Villa, Edizioni Minerva
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Roberto Ariagno, Kurumuny; Sergio Bertolino, Marco Saya Edizioni;
Livia Bonetti, Arcipelago Itaca; Sabrina Caciotto, Fabrizio Fabbri Editore;
Enzo Cannizzo, Algra Editore; Luigi Carotenuto, Gattomerlino;
Raffaele Castelli Cornacchia, Transeuropa; Laura Corraducci, Moretti&Vitali;
Gennaro De Falco, La Vita Felice; Pasquale Del Giudice, Oèdipus;
Tino Di Cicco, Edizioni Mondo Nuovo; Vittoria Fonseca, La Vita Felice;
Alessandro Franci, Società Editrice Fiorentina; Giorgio Galli, Delta 3 Edizioni;
Marcello Gombos, Città del Sole Edizioni; Oronzo Liuzzi, Musicaos;
Laura Pierdicchi, Biblioteca dei Leoni; Antiniska Pozzi, PeQuod;
Alessandro Ramberti, Fara Editore; Roberto Ranieri, RPlibri; Edoardo Scipioni, Ensemble;
Anna Settevendemmie, Ensemble; Emanuele Andrea Spano, Puntoacapo;
Ivana Tanzi, Puntoacapo; Eleonora Terranova, Transeuropa;
Silvia Venuti, Moretti&Vitali; Cesare Vergati, ExCogita Editore
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Andrea Astolfi, kireji, Libro d’artista
Daniele Beghè, Rosette (quartiere cosmico), Arcipelago Itaca
Antonio Bux, L’ipnosimetro, RPlibri
Fernando Della Posta, Sillabari dal cortile, Macabor
Pietro Federico, La maggioranza delle stelle (Canto Americano), Ensemble
Monica Guerra, Entro fuori le mura, Arcipelago Itaca
Francesco Paolo Intini, Faust chiama Mefistofele per una metastasi, Progetto Cultura
Ksenja Laginja, Ventitré modi per sopravvivere, Kipple Officina Libraria
Anna Lombardo, Con candide mani, Proget Edizioni
Stefano Marino, Fratture multiple alle ossa e al cuore, Italic
Massimiliano Marrani, Anche se gli alberi, Lieto Colle
Teodora Mastrototaro, Legati i maiali, Marco Saya Edizioni
Giorgia Meriggi, La logica dei sommersi, Marco Saya Edizioni
Andrea Patrizi, Idrometeore, Arcipelago Itaca
Rossella Pretto, Nerotonia, Samuele Editore
Lia Rossi, Crepacuore (Poesia in XIX settimane), Libro d’artista
Enea Roversi, Coleoptera, Puntoacapo
Gianni Ruscio, L’ottavo giorno, Oèdipus
Irene Sabetta, Il mondo visto da vicino, Il Convivio Editore
Francesco Sassetto, Il cielo sta fuori, Arcipelago Itaca
Sergio Sichenze, Incantazione, Màrgana Edizioni
Stefano Vitale con Albertina Bollati, Incerto confine, disegnodiverso
Camilla Ziglia, Rivelazioni d’acqua, Puntoacapo
Segnalazioni speciali
“Una vita in poesia”
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
A ciascuna di queste opere sarà dedicato un brano musicale
appositamente creato dal compositore Francesco Bellomi, che verrà eseguito
durante la cerimonia di premiazione e pubblicato sul sito di Anterem, Youtube e Vimeo
Bruno Di Pietro, Frammenti del risveglio, Oèdipus
Vincenzo Lauria & Liliana Ugolini, Oltre Infinito, La Vita Felice
Sandro Pecchiari, Desunt Nonnulla (piccole omissioni), Arcipelago Itaca
Daniela Pericone, La dimora insonne, Moretti&Vitali
Luisa Pianzola, Il punto di vista della cassiera, Lieto Colle – Pordenonelegge
Filippo Ravizza, Nel tremore degli anni, Puntoacapo
Claudia Zironi, Not bad, Arcipelago Itaca
Finalisti
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Marco Bellini, La complicità del plurale, Lieto Colle
Guido Caserza, Fukushima Dai – ichi nuclear fish, Fiorina Edizioni
Lella De Marchi, Ipotesi per una bambina cyborg, Transeuropa
Annamaria Ferramosca, Per segni accesi, Giuliano Ladolfi Editore
Gabriele Gabbia, L’arresto, L’Arcolaio
Carlo Giacobbi, Abitare il transito, Arcipelago Itaca
Francesca Gironi, Il diretto interessato, Marco Saya Edizioni
Daniele Gorret, Delle verità, Manni
Eugenio Lucrezi, Bamboo Blues, Nottetempo
Franca Mancinelli, Tutti gli occhi che ho aperto, Marcos y Marcos
Daniele Alberto Morello, Libro della Vaganza, Giuntina
Francesco Ottonello, Isola aperta, Interno Poesia
Antonio Pibiri, In cosa consiste il lavoro, L’Arcolaio
Andrea Raos, o!h, BLÔNK
Patrizia Sardisco, Autism Spectrum, Arcipelago Itaca
Comunichiamo con piacere le opere vincitrici del Premio Lorenzo Montano 2021, scelte tra quelle finaliste delle rispettive sezioni. Grazie a tutti gli Autori per la grande bellezza di questa trentacinquesima edizione.
La qualità delle proposte ha chiesto alla giuria molte riletture e continui confronti.
L’opera vincitrice della sezione storica “Raccolta inedita” sarà data alle stampe, come sempre, nella collana La ricerca letteraria di Anterem Edizioni. Tra quelle finaliste sarà operata una scelta che porterà, previo consenso degli autori individuati, alla pubblicazione nella collana Nuova Limina della stessa editrice, che si farà carico di tutte le spese.
Questa ulteriore offerta, che proseguirà negli anni, è la novità più rilevante del nuovo corso di Anterem e del “Montano”. Tra antropocene e pandemia, il 2021 è stato un anno davvero intenso durante il quale la giuria tutta ha progettato, insieme con Flavio Ermini, un futuro poetico. Una nuova vita origina dalla chiusura della rivista che, come un’araba fenice, rinasce.
E, naturalmente, speriamo in primavera di riprendere il Forum in presenza…
T R E N T A Q U A T T R E S I M A E D I Z I O N E ( 2 0 2 0 )
È disponibile il nuovo bando del Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano, giunto quest’anno alla XXXIV edizione.
Promosso e organizzato dalla rivista “Anterem”, il Premio si articola in cinque sezioni: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Opere scelte”.
Per ogni sezione sono previsti rilevanti riconoscimenti sia editoriali sia in denaro.
Gli autori segnalati, finalisti e vincitori saranno invitati a leggere i propri testi nel corso del Forum Anterem 2020, manifestazione che come di consueto si inaugurerà con una mostra e che coinvolgerà critici letterari e filosofi, musicisti, esponenti di case editrici, di riviste specializzate e di siti web. Per ognuno di questi autori la redazione di “Anterem” scriverà una nota critica, che sarà letta al Forum e pubblicata sul periodico on-line “Carte nel vento”.
Agli autori che saranno ritenuti meritevoli di menzione la Giuria del Premio darà evidenza sul sito www.anteremedizioni.it con la pubblicazione di un loro testo.
Tutte le opere pervenute al Premio saranno catalogate e conservate presso il Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea “Lorenzo Montano”. Tale Istituto è stato fondato nel 1991 presso la Biblioteca Civica di Verona e accoglie collezioni e lasciti di alcuni tra i più importanti autori del Novecento.
T R E N T A Q U A T T R E S I M A E D I Z I O N E ( 2 0 2 0 )
Nella nuova 34^ edizione, in corso e con scadenza fissata al 30 aprile p.v., il Premio Lorenzo Montano si avvarrà, per il secondo anno consecutivo, di una “Giuria critica” per determinare l’opera vincitrice della sezione “Una poesia inedita” 2020.
Questa Giuria, che si affianca a quella storica del Premio costituita da Giogio Bonacini – Laura Caccia – Mara Cini – Flavio Ermini – Rosa Pierno – Ranieri Teti, è formata da finalisti e vincitori della precedente edizione.
Con molto piacere annunciamo che hanno aderito all’iniziativa:
Lucianna Argentino, Vito Bonito, Giuseppe Calandriello,
Martina Campi, Giorgiomaria Cornelio, Lia Cucconi,
Marco Ercolani, Mario Famularo, Giovanni Fontana,
Lucetta Frisa, Tiziana Gabrielli, Giovanni Infelìse,
Maria Grazia Insinga, Eugenio Lucrezi, Franca Mancinelli,
Danilo Mandolini, Andrea Marinucci, Giulio Marzaioli,
Paola Nasti, Cristiana Panella, Maria Pia Quintavalla,
Sofia Demetrula Rosati, Claudio Salvi, Beppe Sebaste,
Roberta Sireno, Diego Terzano.
Ringraziamo questi poeti per la disponibilità, certi che tutti insieme svolgeremo un ottimo lavoro. Li ringraziamo anche per aver rinunciato, quest'anno, a partecipare al “Montano”.
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 34^ edizione. Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona la prossima primavera.
Questa pagina sarà costantemente aggiornata, con l’avanzare dei lavori della giuria.
Attestati di merito
Claudio Alvigini, Marco Stefano Boietti, Melania Bortolotto, Emanuela Botti,
Sergio Caruso, Elena Crosara, Anna Maria Gargiulo, Luisa Gastaldo,
Federico Grella, Michele Grigato, Alessandro Lanucara, Piera Legnaghi,
Gabriele Nugara, Renzo Piccoli, Monica Silvestrini, Stefano Soddu,
Paola Chiara Steccanella, Angelo Verdini, Albino Zamboni, Adalgisa Zanotto, Silvia Zenati
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Sonia Ciuffetelli, Emanuela Dalla Libera, Giancarlo Fascendini,
Claudio Guardo, Gianfranco Guidolin, Stefano Iori, Ksenja Laginja,
Emanuela Lorenzi, Paolo Macrì, Marcello Marciani,
Marco Mittica, Ivano Mugnaini, Rina Muscia, Simona Nobili, Salvo Nugara,
Marco Nuzzo, Mariangela Ruggiu, Gladys Sica, Stefania Simeoni
Menzione Speciale
Con pubblicazione in “Carte nel vento”
Elisa Sabadini
diciottenne con stile fantasioso e grande desiderio di poesia
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Joseph Barnato, Caroline Boulord, Angela Caccia, Mauro Dal Fior,
Franco Falasca, Raffaele Floris, Iria Gorran, Lino Grimaldi, Carlo Penati,
Anna Maria Pes, Bice Previtera, Valentina Proietti Muzi, Eros Trevisan,
Gian Maria Vallese, Massimo Viganò, Claudio Zanini, Claudio Maria Zattera
Poesie finaliste
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
“A me non dici che il tuo nome” di Carlo Ragliani
“Anche per l’amore, due sono le rive” di Annalisa Rodeghiero
Die Blume di Paolo Ferrari
Elevazione della plastica di Davide Castiglione
“Giuravano di essere stati i soli” di Silvia Secco
Kenosis di Giuseppe Martella
Il risveglio dell’amante di Mario Novarini
L’intero della neve di Federico Federici
“Ogni uomo ha il suo corteo di sillabe” di Giancarlo Stoccoro
Per l’opera interiore del vento di Valentina Lauducci
Prove di resistenza di Antonio Pietropaoli
Quando guardi una fotografia… di Patrizia Dughero
Terra Nullius di Doris Emilia Bragagnini
Terraria di Francesca Monnetti
Ti dico astrali di Ettore Fobo
La giuria critica della sezione “Una poesia inedita”
per il 34° Premio Lorenzo Montano (2020) composta da
Lucianna Argentino, Giorgio Bonacini, Vito Bonito, Laura Caccia,
Giuseppe Calandriello, Martina Campi, Mara Cini, Giorgiomaria Cornelio,
Lia Cucconi, Marco Ercolani, Mario Famularo, Giovanni Fontana,
Lucetta Frisa, Tiziana Gabrielli, Giovanni Infelìse, Maria Grazia Insinga,
Eugenio Lucrezi, Franca Mancinelli, Danilo Mandolini, Andrea Marinucci,
Giulio Marzaioli, Paola Nasti, Cristiana Panella, Maria Pia Quintavalla,
Sofia Demetrula Rosati, Claudio Salvi, Roberta Sireno, Diego Terzano, Ranieri Teti
valutate le quindici opere finaliste, ha proclamato vincitrice la poesia
L’intero della neve di Federico Federici.
La giuria è lieta di inviare all’autore le più vive congratulazioni.
Le stesse congratulazioni sono estese a tutti gli altri finalisti: Doris Emilia Bragagnini, Davide Castiglione, Patrizia Dughero, Paolo Ferrari, Ettore Fobo, Valentina Lauducci, Giuseppe Martella, Francesca Monnetti, Mario Novarini, Antonio Pietropaoli, Carlo Ragliani, Annalisa Rodeghiero, Silvia Secco, Giancarlo Stoccoro.
Le premiazioni si svolgeranno a Verona nella prossima primavera, all’interno del Forum Anterem.
Attestati di merito
Rinaldo Caddeo, Francesco Cagnetta, Federico Carle, Filomena Cuozzo,
Annalisa Mingioni, Luca Olivieri, Davide Rubini
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Egidio Belotti, Piera Biondi, Marcella Corsi, Pasquale Del Giudice,
Lorenzo Franceschini, Diomira Gattafoni, Riccardo Gay, Attilio Marocchi,
Annalisa Potenza, Monica Savoia, Luciana Vasile
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Beatrice Achille, Lucia Brandoli, Francesca Favaro,
Riccardo Gasparoli, Domenico Lombardini, Mario Massimo,
Irene Sabetta, Giovanna Cristina Vivinetto
Prose finaliste
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Allì Caracciolo, Big-Bang
Lella De Marchi, Horror vacui
Sonia Giovannetti, La poesia tra ragione e sentimento
Romano Morelli, Poesia del tempo della metamorfosi
Angela Passarello, Oiseau di Hanoi
Guglielmo Peralta, L’ontologia poetica: dall’oblio dell’essere al naufragio nell’essere
Paolo Steffan, Laura d’azzurro
Attestati di merito
Giuseppe Carlo Airaghi, Bartolomeo Bellanova, Tiziana Bertoldin,
Federico Camporeale, Celestino Casalini, Alessia D’Anna, Davide Dalla Valle,
Patrizia Francioso, Davide Lodato, Lucrezia Lombardo, Diego Pederneschi,
Vincenzo Ricciardi, Giulia Romanini, Elisabetta Sancino, Eloisa Ticozzi, Daniela Visani
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Carlo Bellinvia, Angelo Calandro, Raffaele Castelli Cornacchia, Lidia Are Caverni,
Alceo De Sanctis, Ferdinando Distinto, Antonio Donadio, Anita Guarino,
Michele Lionetti, Adriana Gloria Marigo, Raffaele Marone, Ermanno Moretti,
Clemente Napolitano, Giuseppe Nigretti, Massimo Palma,
Gianni Antonio Palumbo, Anita Piscazzi, Francesca Proia, Luciana Salvucci,
Francesco Sassetto, Anna Settevendemmie, Adriana Tasin, Filippo Tommasoli,
Alessandro Trionfetti, Nicolò Varetto, Luca Viglialoro
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Alessio Alessandrini, Gavino Angius, Paolo Artale, Federico Croci, Loriana d’Ari,
Dino De Mitri, Antonella Doria, Paolo Durando, Anna Laura Longo, Giulio Maffii,
Giorgio Mancinelli, Marina Massenz, Ugo Mauthe, Gabriella Musetti,
Paola Novaria, Andrea Patrizi, Sandro Pecchiari, Claudia Pozzana,
Federico Edgar Pucci, Rosa Riggio, Edoardo Scipioni, Fausta Squatriti,
Lucia Triolo, Liliana Ugolini (con Vincenzo Lauria), Stefano Vespo
Raccolte finaliste
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Francesco Aprile, La forma dei rami
Giovanni Luca Asmundo, Monodia per ombre
Daniele Barbieri, La lepre di sangue
Bianca Battilocchi, Herbarium magicum
Armando Bertollo, Volume immaginario
Morena Coppola, Salmo rosso
Daìta Martinez, Liturgia dell’acqua
Anna Chiara Peduzzi, Figure semplici
Loredana Prete, Meccaniche Ondulatorie
Massimo Rizza, Non ancora corpi
Lia Rossi, Mélange
Sandro Varagnolo, Apologia
Attestati di merito
Diego Baldassarre, Luigi Cannone, Alessandra Carnovale,
Gianluca Costanzo Zammataro, Damiana De Gennaro, Daniele Gaggianesi,
Silvia Giacomini, Federica Giordano, Gabriella Grasso, Franco La Cecla,
Pasquale Lombardi, Demetrio Marra, Raffaella Massari, Emanuele Modigliani,
Moka, Antonella Palermo, Antonio Pizzol, Luca Pizzolito, Grazia Procino,
Luisa Puttini Hall, Enzo Santese, Giuseppe Todisco, Gino Giacomo Viti
Menzioni d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem” all’interno di Antologia poetica
Saragei Antonini, Luca Bragaja, Mariagrazia Carraroli, Rossella Cerniglia,
Pasqualina Deriu, Paola Silvia Dolci, Laura Garavaglia, Paolo Gera,
Daniele Gigli, Monica Guerra, Fernando Lena, Giacomo Leronni,
Giuseppe Andrea Liberti, Gerardo Masuccio, Donatella Nardin, Gabriele Pepe,
Roberta Petacco, Bruno Piccinini, Antonio Maria Pinto, Salvatore Pintore,
Gaby Ramsperger, Salvatore Romano, Evaristo Seghetta Andreoli,
Claudio Tugnoli, Guido Turco, Nicola Vacca, Adam Vaccaro, Pasquale Vitagliano
Selezionati
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Henry Ariemma, Transeuropa, 2019; Nicoletta Bidoia, Ronzani Editore, 2020;
Fabrizio Bregoli, La Vita Felice, 2019; Antonio Bux, Gattomerlino Superstripes, 2020;
Corrado Calabrò, Mondadori, 2018; Maria Grazia Calandrone, Mondadori, 2019;
Sonia Caporossi, Marco Saya Edizioni, 2020; Anna Maria Carpi, Marcos y Marcos, 2020;
Gabriella Cinti, Prometheus, 2020; Silvia Comoglio, Puntoacapo, 2017;
Elena Corsino, Puntoacapo, 2018; Bruno Di Pietro, Oèdipus, 2018;
Raffaela Fazio, Puntoacapo, 2020; Marco Fazzini, Edizioni Fili d’Aquilone, 2020;
Annamaria Ferramosca, Arcipelago Itaca, 2017; Flavio Ferraro, La Camera Verde, 2019;
Michele Fianco, Nino Aragno Editore, 2019; Zara Finzi, Qudulibri, 2019;
Rita R. Florit, La Camera Verde, 2018; Adelio Fusé, Book Editore, 2019;
Miro Gabriele, Ensemble, 2019; Maria Grazia Galatà, Marco Saya Edizioni, 2020;
Gabriele Galloni, Marco Saya Edizioni, 2019; Fabia Ghenzovich, Il Leggio, 2020;
Daria Gigli, Moretti & Vitali, 2019; Alessandra Greco, Arcipelago Itaca, 2020;
Marica Larocchi, Puntoacapo, 2020; Vincenzo Lauria, Puntoacapo, 2019;
Samuele Liscio, Oèdipus, 2019; Oronzo Liuzzi, Oèdipus, 2020;
Fabrizio Lombardo, Edizioni Kurumuny, 2018; Carmine Lubrano, Lab-Oratorio Poietico, 2019;
Giulio Marchetti, Puntoacapo, 2020; Stefano Marino, Italic, 2019;
Dimitri Milleri, Interno Poesia, 2020; Roberto Minardi, Arcipelago Itaca, 2020;
Gianni Montieri, LiberAria Editrice, 2019; Alberto Mori, Fara Editore, 2020;
Nina Nasilli, Book Editore, 2019; Davide Nota, Luca Sossella Editore, 2019;
Fabio Orecchini, Oèdipus, 2019; Massimo Parolini, Fara Editore, 2020;
Silvia Righi, NEM, 2020; Margherita Rimi, Mursia, 2019;
Enea Roversi, Arcipelago Itaca, 2019; Ivan Schiavone, Oèdipus, 2019;
Massimo Scrignòli, Book Editore, 2019; Sergio Sichenze, Terra d’ulivi, 2020;
Eva Taylor, Arcipelago Itaca, 2019; Italo Testa, Marcos y Marcos, 2018;
Carlo Tosetti, Edizioni Pietre Vive, 2020; Claudia Zironi, Marco Saya Edizioni, 2019
Segnalazioni
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Henry Ariemma, Transeuropa, 2019; Antonio Bux, Gattomerlino Superstripes, 2020;
Gabriella Cinti, Prometheus, 2020; Raffaela Fazio, Puntoacapo, 2020;
Flavio Ferraro, La Camera Verde, 2019; Michele Fianco, Nino Aragno Editore, 2019;
Zara Finzi, Qudulibri, 2019; Adelio Fusé, Book Editore, 2019;
Miro Gabriele, Ensemble, 2019; Maria Grazia Galatà, Marco Saya Edizioni, 2020;
Gabriele Galloni, Marco Saya Edizioni, 2019; Fabia Ghenzovich, Il Leggio, 2020;
Samuele Liscio, Oèdipus, 2019; Giulio Marchetti, Puntoacapo, 2020;
Stefano Marino, Italic, 2019; Dimitri Milleri, Interno Poesia, 2020;
Roberto Minardi, Arcipelago Itaca, 2020; Gianni Montieri, LiberAria Editrice, 2019;
Nina Nasilli, Book Editore, 2019; Massimo Parolini, Fara Editore, 2020;
Silvia Righi, NEM, 2020; Enea Roversi, Arcipelago Itaca, 2019;
Sergio Sichenze, Terra d’ulivi, 2020; Eva Taylor, Arcipelago Itaca, 2019;
Carlo Tosetti, Edizioni Pietre Vive, 2020; Claudia Zironi, Marco Saya Edizioni, 2019
Segnalazioni speciali
Una vita di poesia
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
A ciascuna di queste opere sarà dedicato un brano musicale
appositamente creato dal compositore Francesco Bellomi, che verrà eseguito
durante la cerimonia di premiazione e pubblicato sul sito di Anterem e su Youtube
Corrado Calabrò, Quinta dimensione (Poesie scelte 1958-2018), Mondadori, 2018
Anna Maria Carpi, E non si sa a chi chiedere, Marcos y Marcos, 2020
Marco Fazzini, Poesie scelte – Selected poems 1990-2020, Fili d’Aquilone, 2020
Annamaria Ferramosca, Andare per salti, Arcipelago Itaca, 2017
Oronzo Liuzzi, Il sacrificio di Isacco, Oèdipus, 2019
Carmine Lubrano, Nuove Letanie salentine, Lab-Oratorio Poietico, 2019
Margherita Rimi, Le voci dei bambini (Poesie 2007-2017), Mursia, 2019
Libri finalisti
Con pubblicazione in “Carte nel vento”, nota di lettura, invito al Forum Anterem
Nicoletta Bidoia, Scena muta, Ronzani Editore, 2020
Fabrizio Bregoli, Notizie da Patmos, La Vita Felice, 2019
Maria Grazia Calandrone, Giardino della gioia, Mondadori, 2019
Sonia Caporossi, Taccuino dell’urlo, Marco Saya Edizioni, 2020
Silvia Comoglio, Scacciamosche, Puntoacapo, 2017
Elena Corsino, Graffiti, Puntoacapo, 2018
Bruno Di Pietro, Colpa del mare e altri poemetti, Oèdipus, 2018
Rita R. Florit, Cardini, La Camera Verde, 2018
Daria Gigli, Una visita a Hölderlin, Moretti & Vitali, 2019
Alessandra Greco, NT (nessun tempo), Arcipelago Itaca, 2020
Marica Larocchi, Polveri squame piume, Puntoacapo, 2020
Vincenzo Lauria, Teatr/azioni, Puntoacapo, 2019
Fabrizio Lombardo, Coordinate per la crudeltà, Kurumuny, 2018
Alberto Mori, Levels, Fara Editore, 2020
Davide Nota, Lilith, Luca Sossella Editore, 2019
Fabio Orecchini, Figura, Oèdipus, 2019
Ivan Schiavone, Tavole e stanze, Oèdipus, 2019
Massimo Scrignòli, Lupa a Gennaio, Book Editore, 2019
Italo Testa, L’indifferenza naturale, Marcos y Marcos, 2018
La giuria del 34° Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano, edizione 2020, esprime un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti.
Dopo analisi, riletture, confronti e approfondimenti resi necessari dalla qualità delle opere proposte, è lieta di comunicare la fine dei lavori indicando le opere vincitrici per le sezioni “Raccolta inedita”, “Opera edita” e “Una prosa inedita”.
Tali opere si aggiungono alla già annunciata vincitrice per “Una poesia inedita”, L’intero della neve di Federico Federici, proclamata da una giuria critica composta da 29 poeti.
Opere vincitrici
della 34^ edizione
Raccolta inedita
Figure semplici
di Anna Chiara Peduzzi
sarà pubblicata da Anterem Edizioni nella collana
“La ricerca letteraria”.
Opera edita
L’indifferenza naturale
di Italo Testa
Marcos y Marcos, 2018
Una prosa inedita
Oiseau di Hanoi
di Angela Passarello.
Le premiazioni si svolgeranno a Verona la prossima primavera all’interno del Forum Anterem.
È disponibile il nuovo bando del Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano, giunto quest’anno alla XXXIII edizione.
Promosso e organizzato dalla rivista “Anterem”, il Premio si articola in cinque sezioni: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Opere scelte”.
Per ogni sezione sono previsti rilevanti riconoscimenti sia editoriali sia in denaro.
Gli autori segnalati, finalisti e vincitori saranno invitati a leggere i propri testi nel corso del Forum Anterem 2019, manifestazione che come di consueto si inaugurerà e si concluderà con due mostre e che coinvolgerà critici letterari e filosofi, musicisti, esponenti di case editrici, di riviste specializzate e di siti web. Per ognuno di questi autori la redazione di “Anterem” scriverà una nota critica, che sarà letta al Forum e pubblicata sul periodico on-line “Carte nel vento”.
Agli autori che saranno ritenuti meritevoli di menzione la Giuria del Premio darà evidenza sul sito www.anteremedizioni.it con la pubblicazione di un loro testo.
Tutte le opere pervenute al Premio saranno catalogate e conservate presso il Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea “Lorenzo Montano”. Tale Istituto è stato fondato nel 1991 presso la Biblioteca Civica di Verona e accoglie collezioni e lasciti di alcuni tra i più importanti autori del Novecento.
Autori selezionati
della 33^ edizione (2019):
Prosa inedita, Poesia inedita
Opera edita, Raccolta inedita
La giuria del Premio Lorenzo Montano è lieta di presentare i risultati della 33^ edizione.
Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori si terranno a Verona sabato 12 ottobre 2019, sabato 19 ottobre 2019 e un sabato di marzo 2020, nell’ambito del “Forum Anterem 2019/20”.
Autori selezionati
della 33^ edizione (2019):
Prosa inedita, Poesia inedita
Opera edita, Raccolta inedita
Maria Carolina Amirante, Anna Rita Bianconi, Cristian Dall’Ora,
Salvatore Di Domenico, Francesca Favaro, Giuseppe Ferrara,
Gianfranco Galasso, Carlo Giacobbi, Marisa Madonini Peviani,
Giuseppe Martella, Mario Massimo, Angelo Mocchetti,
Giuseppina Micciolo, Maurizio Paganelli, Salvatore Pintore,
Bice Previtera, Antonella Radogna, Monica Silvestrini,
Ivan Vicenzi, David Wilkinson
Maria Carolina Amirante è la più giovane partecipante nella storia del “Montano”: questo riconoscimento vuole incoraggiarla a proseguire nella scrittura poetica
Con pubblicazione nel sito di “Anterem”, all’interno di Antologia poetica
Lucia Boni, Melania Bortolotto, Francesco Cagnetta,
Rossella Cerniglia, Ilaria Cino, Paola De Benedictis,
Stelvio Di Spigno, Giancarlo Fascendini, Maria Grazia Galatà,
Lino Giarrusso, Mara Mattoscio, Alessandro Pancotti,
Renzo Piccoli, Anita Piscazzi, Francesca Proia, Patrizia Puleio,
Giorgio Rafaelli, Alfredo Rienzi, Edoardo Scipioni,
Lidia Sella, Stefania Simeoni, Claudio Maria Zattera
Per la trasversalità nelle arti
Con nota di lettura e pubblicazione nel sito di “Anterem”, all’interno di Antologia poetica
Silvano Agosti
Giancarla Frare
Marco Palladini
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Elena Cattaneo, Anna Maria Dall’Olio, Adriano De Luna,
Gerardo De Stefano, Franco Falasca, Miro Gabriele,
Iria Gorran, Roberto Minardi, Francesca Monnetti,
Clemente Napolitano, Paola Parolin, Stefania Pastori,
Sandro Pecchiari, Anna Maria Pes, Ivan Pozzoni,
Francesco Sassetto, Sergio Sichenze, Massimo Viganò
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Andrea Breda Minello, Giuseppe Calandriello, Giorgiomaria Cornelio,
Mario Famularo, Lucetta Frisa, Tiziana Gabrielli,
Massimo Rizza, Enea Roversi, Roberta Sireno, Diego Terzano
Autori selezionati
della 33^ edizione (2019):
Prosa inedita, Poesia inedita
Opera edita, Raccolta inedita
Emanuela Angioni, Tiziana Bertoldin, Fabrizio Buratto,
Celestino Casalini, Emanuela Dalla Libera, Claudia Di Palma,
Donato Ferdori, Cristiana Fisher, Vittorio Fortunati,
Giacomo Graziani, Gianfranco Isetta, Alessandro Lanucara,
Stefano Mancini, Luca Raul Martini, Roberto Moschino,
Francesca Noceti, Paolo Francesco Pagani, Claudio Pagelli,
Alberto Princis, Elisabetta Sancino, Eloisa Ticozzi, Antonio Zavoli
Con pubblicazione nel sito di “Anterem”, all’interno di Antologia poetica
Valentina Albi, Stefano Allievi, Lea Barletti,
Joseph Barnato, Silvana Baroni, Luca Bresciani,
Angela Caccia, Lidia Are Caverni, Laura Cingolani,
Alceo De Sanctis, Ferdinando Distinto, Paolo Durando,
Francesca Limoli, Clio Nicastro, Gabriele Pepe,
Federico Romagnoli, Renato Sida, Roberto Uberti,
Stefano Vitale, Annarita Zacchi, Camilla Ziglia
Per la trasversalità nelle arti
Con nota di lettura e pubblicazione nel sito di “Anterem”, all’interno di Antologia poetica
Lino Grimaldi
Marco Mazzi
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Paolo Artale, Giovanni Luca Asmundo, Ilaria Biondi,
Giovanni Campi, Morena Coppola, Fernando Della Posta,
Paola Silvia Dolci, Angela Greco, Vincenzo Lauria,
Giulio Maffii, Stefano Marino, Ugo Mauthe,
Alessandro Mazzi, Dimitri Milleri, Marco Mioli,
Anna Chiara Peduzzi, Edoardo Penoncini, Loredana Prete,
Rossella Pretto, Federico Edgar Pucci, Irene Sabetta, Giancarlo Stoccoro
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Martina Campi, Lia Cucconi, Maria Grazia Insinga,
Eugenio Lucrezi, Andrea Marinucci, Paola Nasti,
Sofia Demetrula Rosati, Claudio Salvi
Autori selezionati
della 33^ edizione (2019):
Prosa inedita, Poesia inedita
Opera edita, Raccolta inedita
Riconoscimento di merito
Marcello Bettelli, Nicola Lo Bianco, Lucrezia Lombardo,
Vanna Mazzei, Paolo Pezzaglia, Annalisa Potenza,
Elias Speroni, Giulia Valente, Noemi Ventura
Menzione d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem”, all’interno di Antologia poetica
Mario Benedetto, Marco Stefano Boietti, David Bradley Bertoni,
Marco Brogi, Roberta De Thomasis, Tina Emiliani,
Giovanni Granatelli, Anita Guarino, Salvatore La Moglie,
Attilio Marocchi, Barbara Panelli, Salvatore Romano,
Roberta Sirignano, Luciana Vasile, Marco Vasile
Segnalazione
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Carlo Bellinvia, Piera Biondi, Sonia Ciuffetelli,
Francesco Fedele, Ettore Fobo, Sonia Giovannetti, Antonella Lucchini,
Tommaso Meozzi, Eros Trevisan, Gian Maria Turi
Finalisti
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Lucianna Argentino, Maria Angela Bedini
Cristiana Panella, Guglielmo Peralta, Maria Pia Quintavalla
Autori selezionati
della 33^ edizione (2019):
Prosa inedita, Poesia inedita
Opera edita, Raccolta inedita
Esiti parziali per “Opera edita” – 2019
Data l’evidente importanza delle opere pervenute
la giuria necessita di opportune riletture e ulteriori valutazioni
Riconoscimento di merito
Anna Albertano, Lebeg, 2018; Eleonora Bellini, Puntoacapo, 2018;
Michele Calearo, Irda Edizioni, 2018; Stefano Colli, Ladolfi, 2018;
Verusca Costenaro, Interno Poesia, 2018; Francesco Dalessandro, Puntoacapo, 2018;
Francesco Di Benedetto, Ensemble, 2018; Letizia Di Cagno, Marco Saya, 2019;
Raffaele Giannantonio, Di Felice, 2018; Carlo Alessandro Landini, FaraEditore, 2018;
Paolo Menon, Bellavite Editore, 2018; Stefania Mercatali, Aletti, 2018;
Maria Modesti, Passigli, 2018; Davide Romagnoli, Marco Saya, 2018;
Mariangela Ruggiu, Terra d’Ulivi, 2018; Marzia Spinelli, Marco Saya, 2019
Menzione d’onore
Con pubblicazione nel sito di “Anterem”, all’interno di Antologia poetica
Giovanni Ariola, Genesi, 2018; Emanuela Botti, La Vita Felice, 2018;
Carolina Carlone, L’arcolaio, 2018; Savino Carone, Lupi Editore, 2018;
Angelo Ciccullo, Manni, 2018; Salvatore Contessini; La Vita Felice, 2018;
Guido Cupani, Dot.com Press, 2018; Massimiliano Damaggio, Dot.com Press, 2017;
Francesco Deotto, Italic, 2018; Fabrizio Ferreri, Ladolfi, 2019;
Francesca Fiorentin, Arcipelago Itaca, 2017; Renato Gabriele, Il mio libro, 2017;
Fabia Ghenzovich, Supernova, 2018; Ketti Martino, Oèdipus, 2018;
Marina Massenz, Dot.com Press, 2018; Valentina Murrocu, Marco Saya, 2018;
Carla Mussi, Puntoacapo, 2019; Salvatore Pintore, Centro ricerche filosofiche, 2019;
Iacopo Ninni, Dot.com Press, 2017; Jacopo Ramonda, Interlinea, 2018;
Giulia Scuro, Oèdipus, 2017; Francesca Simonetti, Aletti, 2019;
Antonio Spagnuolo, Puntoacapo, 2018; Angelo Verdini, Affinità elettive, 2018;
Pasquale Vitagliano, Arcipelago Itaca, 2019
Menzione speciale
Con pubblicazione nel sito di “Anterem”, all’interno di Antologia poetica
Al progetto collettivo dei “J – Melody flowers”, Jam session, Brignoli Edizioni, 2018
Selezionati
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Alessandro Assiri, Le Voci della Luna, 2018; Leopoldo Attolico, Marco Saya, 2018;
Claudia Azzola, La Vita Felice, 2016; Vito M. Bonito, Oèdipus, 2018;
Doris Emilia Bragagnini, Ladolfi, 2018; Franca Maria Catri, Cierre Grafica, 2017;
René Corona, Puntoacapo, 2019; Daria De Pellegrini, Interno Poesia, 2019;
Bruno Di Pietro, Oèdipus, 2017; Marco Ercolani, Il Leggio, 2018;
Paolo Ferrari, Marco Saya, 2018; Zara Finzi, Manni, 2018;
Antonio Fiori, Manni, 2018; Giovanni Fontana, Novecento Libri, 2018;
Carlo Giacobbi, Arcipelago Itaca, 2018; Michela Gorini, Dot.com Press, 2018;
Daniele Gorret, Raffaelli Editore, 2017; Giovanni Infelìse, Italic, 2019;
Sonia Lambertini, Marco Saya, 2019; Fernando Lena, Archilibri, 2016;
Oronzo Liuzzi, Oèdipus, 2018; Carmine Lubrano, JazzPoetry, 2018;
Franca Mancinelli, Amos Edizioni, 2018; Danilo Mandolini, Arcipelago Itaca, 2018;
Francesca Marica, Il Leggio, 2019; Giulio Marzaioli, Benway Series, 2019;
Stefano Modeo, Italic, 2018; Alberto Mori, FaraEditore, 2018;
Marco Pacioni, Interno Poesia, 2018; Adriano Padua, Miraggi Edizioni, 2017;
Alessandra Paganardi, Puntoacapo, 2019; Angela Passarello, Il Verri, 2018;
Antonio Pibiri, L’Arcolaio, 2018; Antonio Pietropaoli, Oèdipus, 2017;
Alessandro Ramberti, FaraEditore, 2019; Lina Salvi, Puntoacapo, 2017;
Beppe Sebaste, Nino Aragno, 2018; Giovanna Cristina Vivinetto, Interlinea, 2018
Autori selezionati
della 33^ edizione (2019):
Prosa inedita, Poesia inedita
Opera edita, Raccolta inedita
Segnalati
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Alessandro Assiri, L’anno in cui finì Carosello, Le Voci della Luna, 2018
Claudia Azzola, Il mondo vivibile, La Vita Felice, 2016
Doris Emilia Bragagnini, Claustrofonia, Giuliano Ladolfi, 2018
Franca Maria Catri, Ti chiedo al vento, Cierre Grafica, 2017
Daria De Pellegrini, Altalena sui larici, Interno Poesia, 2019
Bruno Di Pietro, Impero, Oèdipus, 2017
Paolo Ferrari, I sentimenti gloriosi, Marco Saya, 2018
Zara Finzi, Le forme della neve, Manni, 2018
Carlo Giacobbi, Veramente quest’uomo, Arcipelago Itaca, 2018
Michela Gorini, La produzione di amore, Dot.com Press, 2018
Sonia Lambertini, Perlamara, Marco Saya, 2019
Fernando Lena, La profezia dei voli, Archilibri, 2016
Francesca Marica, Concordanze e approssimazioni, Il Leggio, 2019
Stefano Modeo, La terra del rimorso, Italic, 2018
Alberto Mori, Minimi Vitali, FaraEditore, 2018
Alessandra Paganardi, La regola dell’orizzonte, Puntoacapo, 2019
Antonio Pibiri, Il prezzo della sposa, L’Arcolaio, 2018
Antonio Pietropaoli, Tomoterapia e altro, Oèdipus, 2017
Alessandro Ramberti, Vecchio e nuovo, FaraEditore, 2019
Lina Salvi, Del deserto, Puntoacapo, 2017
Giovanna Cristina Vivinetto, Dolore minimo, Interlinea, 2018
Segnalazione speciale
Per una vita in poesia
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
A ciascuna di queste opere sarà dedicato un brano musicale
appositamente creato dal compositore Francesco Bellomi. Tale brano verrà eseguito
durante la cerimonia di premiazione e pubblicato sul sito di Anterem e su Youtube
Leopoldo Attolico, Si fa per dire (Tutte le poesie, 1964-2016), Marco Saya, 2018
René Corona, Compitare nei cortili (1985-2017), Puntoacapo, 2019
Antonio Fiori, Nel verso ancora da scrivere (1999-2017), Manni, 2018
Carmine Lubrano, Letania salentina e altre Letanie, JazzPoetry, 2018
Finalisti
Con nota di lettura, pubblicazione in “Carte nel vento”, invito al Forum Anterem
Vito M. Bonito, Fabula rasa, Oèdipus, 2018
Marco Ercolani, Nel fermo centro di polvere, Il Leggio, 2018
Giovanni Fontana, Discrasie (Sessioni metacritiche), Novecento Libri, 2018
Daniele Gorret, Amaro sol per voi m’era il morire, Raffaelli Editore, 2017
Giovanni Infelìse, Per ordine di indefinita vita, Italic, 2019
Oronzo Liuzzi, Lettera dal mare, Oèdipus, 2018
Franca Mancinelli, Libretto di transito, Amos Edizioni, 2018
Danilo Mandolini, Anamorfiche, Arcipelago Itaca, 2018
Giulio Marzaioli, Il volo degli uccelli, Benway Series, 2019
Marco Pacioni, Lo sbarco salato del risveglio, Interno Poesia, 2018
Adriano Padua, Still Life, Miraggi Edizioni, 2017
Angela Passarello, Bestie sulla scena, Il Verri, 2018
Beppe Sebaste, Come un cinghiale in una macchia d’inchiostro, Nino Aragno, 2018
La giuria critica per la sezione “Una poesia inedita” del 33° Premio Lorenzo Montano, edizione 2019, composta da Dino Azzalin, Daniele Barbieri, Giorgio Bonacini, Fabrizio Bregoli, Laura Caccia, Maria Grazia Calandrone, Davide Campi, Allì Caracciolo, Alessandra Carnaroli, Mara Cini, Silvia Comoglio, Lella De Marchi, Patrizia Dughero, Flavio Ermini, Adelio Fusé, Carmen Gallo, Nicola Licciardello, Vincenzo Mascolo, Romano Morelli, Umberto Morello, Mario Novarini, Margherita Orsino, Daniela Pericone, Rosa Pierno, Giuseppina Rando, Lia Rossi, Irene Santori, Patrizia Sardisco, Ambra Simeone, Ranieri Teti, Francesco Vasarri, Maria Luisa Vezzali, Nicola Vitale, valutate le dieci opere finaliste, ha proclamato vincitrice la poesia
Trasmette luce differente, acqua di Roberta Sireno.
La giuria è lieta di inviare all’autrice le più vive congratulazioni.
Le stesse congratulazioni sono estese a tutti gli altri finalisti: Andrea Breda Minello, Giuseppe Calandriello, Giorgiomaria Cornelio, Mario Famularo, Lucetta Frisa, Tiziana Gabrielli, Massimo Rizza, Enea Roversi, Diego Terzano.
Le premiazioni si svolgeranno a Verona sabato 19 ottobre 2019, all’interno del Forum Anterem.
La giuria del 33° Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano, edizione 2019, esprime un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti.
Dopo analisi, riletture, confronti e approfondimenti resi necessari dalla qualità delle opere proposte, è lieta di comunicare la fine dei lavori indicando le opere vincitrici per le sezioni “Raccolta inedita”, “Opera edita” e “Una prosa inedita”.
Tali opere si aggiungono alla già annunciata vincitrice per “Una poesia inedita”: Trasmette luce differente, acqua di Roberta Sireno, proclamata da una giuria critica di 35 componenti.
Raccolta inedita vincitrice: Tirrenide di Maria Grazia Insinga, che sarà pubblicata da Anterem Edizioni.
Opera edita vincitrice: Come un cinghiale in una macchia d’inchiostro di Beppe Sebaste, Nino Aragno Editore, 2018.
Una prosa inedita vincitrice: La tragedia di Augusta di Maria Pia Quintavalla.
Le premiazioni di questi autori si svolgeranno a Verona sabato 19 ottobre p.v. all’interno del Forum Anterem.
Nel 2019 l'opera vincitrice del Premio Lorenzo Montano, XXXIII edizione, per la sezione storica “Raccolta inedita”, è risultata Tirrenide di Maria Grazia Insinga. L'opera viene pubblicata da Anterem Edizioni, con la postfazione di Antonio Devicienti. Qui anticipiamo per i nostri lettori alcune poesie centrali e l’ultima del volume.
Il libro trova spazio nella collana di poesia “La ricerca letteraria”, curata da Ranieri Teti. Tale collana raccoglie dal 1987 le opere vincitrici della sezione “Raccolta inedita” del Premio Lorenzo Montano, che giunge quest'anno alla XXXIV edizione.
È disponibile il bando del Premio di poesia e prosa Lorenzo Montano, giunto quest’anno alla XXXII edizione.
Promosso e organizzato dalla rivista “Anterem”, il Premio si articola in cinque sezioni: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Opere scelte”.
Gli autori segnalati, finalisti e vincitori leggeranno i propri testi nel corso del Forum Anterem 2018, manifestazione che coinvolgerà critici letterari e filosofi, musicisti, esponenti di case editrici, di riviste specializzate e di siti web. Sono in programma eventi di grande rilievo.
Per ogni sezione sono previsti rilevanti riconoscimenti sia editoriali sia in denaro.
È già disponibile il bando del Premio Lorenzo Montano, giunto quest’anno alla XXXI edizione.
Promosso e organizzato dalla rivista “Anterem”, il Premio si articola in cinque sezioni: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Opere scelte”.
I poeti segnalati, finalisti e vincitori leggeranno i propri testi nel corso del Forum Anterem 2017, manifestazione che coinvolgerà critici letterari e filosofi, musicisti, esponenti di siti web e di riviste specializzate. Sono in programma eventi di grande rilievo.
Per ogni sezione sono previsti rilevanti riconoscimenti sia editoriali sia in denaro.
Poeti premiati con Menzione
Cristian Luca Andrulli, Forti preludi, EDB Edizioni, 2015
Daniele Beghè, Galateo dell’abbandono, Edizioni Tapirulan, 2016
Lucia Boni, Lembi (e le sette chiese), La Carmelina Edizioni, 2016
Simona De Salvo, La camiceria brillante dei miei anni, Marco Saya Edizioni, 2016
Luigi Emanuele d’Isernia, Il percorso dell’anima, Carabba, 2016
Mariastella Eisenberg, Viaggi al fondo della notte, Oèdipus, 2015
Francesca Favaro, Di anime e stelle, Manni, 2016
Virginio Gracci, L’urlo di Munch e altre storie, Campanotto, 2015
Monica Guerra, Sotto Vuoto, Il Vicolo Editore – Graphie, 2016
Giulia Martini, Manuale d’Istruzioni, Albatros, 2015
Rosa Riggio, Il peso della neve, La Vita Felice, 2016
Marco Senesi, Post meridiem, Leonida Edizioni, 2016
Laura Tonelli, Compendio, Edizioni Helicon, 2016
Claudio Tugnoli, Or tutta la palude è come un fiore, Edizioni Il Monogramma, 2014
Nicola Vacca, Commedia ubriaca, Marco Saya Edizioni, 2017
Patrick Williamson, Beneficato, Samuele Editore, 2015
Poeti premiati con Menzione Speciale
Henry Ariemma, Aruspice nelle viscere, Giuliano Ladolfi Editore, 2016
Maddalena Bertolini, Corpus homini, puntoacapo, 2016
Antonino Contiliano, Futuro eretico, Fermenti, 2016
Federica Giordano, Utopia fuggiasca, Marco Saya Edizioni, 2016
Anna Laura Longo, Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo, Oèdipus, 2016
Domenica Mauri, Pensile, Nino Aragno Editore, 2017
Leda Palma, La precisione del faro, La Vita Felice, 2016
Alessandro Pancotti, Le iniziali, Lieto Colle, 2014
Simone Pansolin, Transfert, Autoproduzione, 2017
Camillo Sangiovanni, Casualmente, puntoacapo, 2017
Federico Scaramuccia, Canto del rivolgimento, Oèdipus, 2016
Lidia Sella, Strano virus il pensiero, La Vita Felice, 2016
Poeti premiati con Segnalazione
Dario Benzi, I frammenti, la musica, Cierre Grafica, 2016
Gabriella Cinti, Madre del respiro, Moretti & Vitali, 2017
Aurelia Delfino, Danze, Mimesis, 2016
Stefano Della Tommasina, Global, Oèdipus, 2017
Stelvio Di Spigno, Fermata del tempo, Marcos y Marcos, 2015
Zara Finzi, Escluso il ritorno, Manni, 2016
Kiki Franceschi, Non c’è tempo per il tempo, Edizioni Polistampa, 2016
Guido Garufi, Fratelli, Nino Aragno Editore, 2016
Anna Maria Giancarli, E cambia passo il tempo, Robin Edizioni, 2014
Gabriella Montanari, Si chiude da sé, Gilgamesh Edizioni, 2016
Antonio Pibiri, Chiaro di terra, L’arcolaio, 2016
Gilda Policastro, Esercizi di vita pratica, Edizioni Prufrock spa, 2017
Claudia Pozzana, Elisioni, Damocle, 2014
Jacopo Ricciardi, Sonetti reali, Iride, 2016
Gianni Ruscio, Interioranna, Algra Editore, 2017
Fausta Squatriti, Olio Santo, New Pres Edizioni, 2016
Liliana Ugolini, Appunti sul taccuino del tempo, Fermenti, 2016
Claudia Zironi, Fantasmi, spettri, schermi, avatar e altri sogni, Marco Saya Edizioni, 2016
Premio Speciale della Giuria
Pascal Gabellone, Qualche linea blu, qualche traccia di cenere, Ensemble, 2017
Nota critica di Ugo Fracassa, traduzione di Margherita Orsino
Poeti Finalisti
Nadia Agustoni, Racconto, Nino Aragno Editore, 2016
Maria Grazia Calandrone, Gli Scomparsi, Pordenonelegge & Lieto Colle, 2016
Giovanni Duminuco, La ferita distorta dell’agire, Formebrevi Edizioni, 2016
Valentino Fossati, Inverno, Carta Canta editore – CC<, 2016
Laura Liberale, La disponibilità della nostra carne, Oèdipus, 2017
Alberto Mori, Quasi Partita, Fara Editore, 2016
Daniele Poletti, Ottativo, Edizioni Prufrock spa, 2016
Opera edita vincitrice
La disponibilità della nostra carne di Laura Liberale, Oèdipus, 2017
Una poesia inedita
Patrocinio: Prima Circoscrizione di Verona
Poeti premiati con Menzione
Valentina Albi, Luoghi all’acqua
Joseph Barnato, Agli editori che lo rifiutarono
Marco Boietti, La notte delle parole
Alessandro Campana, Senza titolo
Luigi Cannone, Pesa tra luci un chiuso d’ombra stretta
Alda Cicognani, Anima sottile
Maria Luisa Daniele Toffanin, Vagando fra sidera e desideri
Lino Giarrusso, Il cosmo scioglie enigmi
Costantino Loprete, Il mattino dei cactus
Rina Muscia, Solo tu resti
Eugenio Nastasi, L’altare di Issenheim
Franco Paone, Fatemi poiana dal bosco
Ivan Pozzoni, Il pollice imponibile
Massimo Viganò, Polittico dei bambini
Poeti premiati con Menzione Speciale
Primerio Bellomo, Nel bosco
Clemente Condello, Uscite di sicurezza
Anna Maria Dall’Olio, 61/16
Alceo De Sanctis, Al Serafino
Roberta De Thomasis, Dario Fo lo vedo lo sento
Patrizia Dughero, Traduzione dall’oblio
Giancarlo Fascendini, Il sesso il sasso nuvole
Adelio Fusé, Qui e intorno si slava un grigio di assenza
Fabia Ghenzovich, Puzzle
Sonia Giovannetti, Il silenzio della notte
Angelo Mocchetti, Agguati
Anna Maria Pes, Spleen sulla battigia
Renzo Piccoli, Distensione umana
Enea Roversi, Aesculus hippocastanum
Poeti premiati con Segnalazione
Alessandro Assiri, Senza titolo
Dino Azzalin, Nulla dies sine linea
Roberto Fassina, Ippocrate
Paolo Ferrari, La poesia è
Angela Greco, Studi comparati
Michele Lamon, Reperto
Raffaele Marone, (Auto)ritratto nel nome
Alice Pareyson, Santificati Uffizi
Paola Parolin, Una vita
Gabriele Pepe, Metafisiche da passeggio
Giuseppina Rando, Luce altra
Marco Saya, Stanza bianca
Giuseppe Schembari, A conti fatti
Annarita Zacchi, Cantionum inventor 2
Poeti Finalisti
Maria Angela Bedini, Come la prima volta
Silvia Comoglio, Antimondo
Lia Cucconi, Tatuaggio
Franco Falasca, Le musiche
Marco Mioli, Poesia
Francesca Monnetti, (F)orma
Massimo Rizza, da I corpi delle città
Poesia vincitrice
Come la prima volta, di Maria Angela Bedini
Patrocinio: Associazione Anterem – Biblioteca Civica di Verona
Autori premiati con Menzione
Giovanni Granatelli, Museo di guerra
Wilma Minotti Cerini, Il colloquio
Vincenzo Montuori, La necessità della poesia
Elena Parrini, Un’avventura fenomenologica nella Recherche di Proust
Carlo Tarabbia, Il dibattito di Valladolid: un momento decisivo
ai fini dell’evoluzione della civiltà
Pasqua Teora, Mater Maria
Autori premiati con Menzione Speciale
Luca Bolchi, Doppia canzone
Tino Di Cicco, Siamo quasi tutti confusi
Marinella Galletti, Lettura Adamo ed Eva nell’arte
Iria S. Gorran, Banshee
Roberto Morpurgo, Tre fantasie unanimi
Rossella Pretto, Erbarme dich
Eros Trevisan, Verde sasso di legno
Autori premiati con Segnalazione
Mario Benedetto, L’era in cui viviamo - Tra comunicazione tecnologica e comunicazione poetica
Riccardo Benzina, Collasso e apparizione
Rossella Cerniglia, Vicissitudini di Giovanni Drogo: l’attesa del sogno nella realtà
Danilo Di Matteo, Lucio Magri e i soggetti sociali
Ettore Fobo, Fetus la maschera
Attilio Marocchi, Il cavaliere e la luna. Colloqui
Autori Finalisti
Federico Federici, Diario di alcune ore della notte
Maria Pia Quintavalla, La tragedia di Augusta
Ambra Simeone, Bette Davis insegna
Prosa vincitrice
Diario di alcune ore della notte, di Federico Federici
Patrocinio: Comune di Verona - Biblioteca civica di Verona
Poeti premiati con Menzione
Stefano Allievi, Epica della normalità
Lea Barletti, 37 poesie e filastrocche
Esther Celiberti, Un viaggio
Sergio Cocucci, Introduzione
Lucia Gaddo Zanovello, Tràmiti
Gianfranco Galasso, Poesie
Anita Guarino, Della sperimentazione, della tristezza, della bellezza, del tormento, dell’io, della città, della semplicità
Roberta Ioli, Il confine dell’isola
Alessandro Rossi, Contorni
Giacomo Salvemini, Via Convertino 10
Poeti premiati con Menzione Speciale
Guido Cupani, Il tempo diseguale
Fernando Della Posta, Voltacielo
Giulio Maffii, Il fallimento del lutto
Luca Raoul Martini, Tra due stazioni
Ugo Mauthe, Minuziosa sopravvivenza
Loretta Mesiti, Geologhemi
Pietro Salmoiraghi, Viatico per l’altrove
Giancarlo Stoccoro, Incompiuti silenzi
Poeti premiati con Segnalazione
Doris Emilia Bragagnini, Claustrofonia
Fabrizio Bregoli, Optoclastie
Anna Maria Carpi, I rifugiati
Marilina Ciaco, Verbosinapsi
Morena Coppola, Sgorbie e Misericordie di Fratelli Elettrici
Lino Grimaldi, Filosofia e poetica
Francesca Ippoliti, I poteri
Emanuela Mariotto, Alzheimer
Silvia Rosa, Tempo di riserva
Roberto Valentini, La Passione
Poeti Finalisti
Enzo Campi, L’inarrivabile mosaico
Mauro Caselli, Zamejca
Vincenzo Lauria, Teatr/azioni
Paola Nasti, Cronache dell’Antiterra
Chiara & Loredana Prete, Orbitale
Raccolta vincitrice
L'inarrivabile mosaico, di Enzo Campi
È disponibile il bando del Premio Lorenzo Montano, giunto quest’anno alla XXX edizione.
Promosso e organizzato dalla rivista “Anterem”, il Premio si articola in cinque sezioni: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Opere scelte”.
I poeti vincitori, finalisti e segnalati leggeranno i propri testi nel corso del Forum Anterem 2016, manifestazione che coinvolgerà musicisti, editori di poesia, critici letterari e filosofi, esponenti di siti web e riviste specializzate.
In occasione del trentennale del Premio, sono in programma eventi di rilievo.
Per ogni sezione sono previsti rilevanti riconoscimenti sia editoriali sia in denaro.
Patrocinio: Associazione Anterem – Biblioteca Civica di Verona
Poeti premiati con Menzione
Daniele Andreis, Carta schianta, NODe, 2015
Maddalena Bergamin, Scoppieranno anche queste stagioni, Marcos Y Marcos, 2015
Giovanni Campana, Delle parole (e loro luoghi), Elison Publishing, 2015
Laura Cantelmo, Geometrie scalene, Marco Saya Edizioni, 2016
Carolina Canziani, Rimedi contro il mal di gola, Lampi di stampa, 2015
Sonia Lambertini, Danzeranno gli insetti, Marco Saya Edizioni, 2016
Piero Marelli, Apocalypsis cum figuris, La Vita Felice, 2015
Adriana Gloria Marigo, Senza il mio nome, Campanotto Editore, 2015
Roberto Minardi, La città che c’entra, Editrice Zona, 2015
Daniela Pericone, L’inciampo, L’Arcolaio, 2015
Laura Pierdicchi, Oltre, Genesi Editrice, 2016
Gianni Ruscio, Respira, Edizioni Ensemble, 2016
Eugenia Serafini, Canto dell’effimero, Flower-ed, 2013
Antonio Spagnuolo, Ultimo tocco, Puntoacapo, 2015
Lorenzo Trigiani, Oli esausti, Sigismundus, 2013
Giancarlo Volpato (a cura di), Tra amici, parlando di poesia, Eurostampa, 2015
Poeti premiati con Menzione Speciale
Silvana Baroni, Criptomagrittazioni, Onyx Editrice, 2013
Rossana Bucci & Oronzo Liuzzi, DNA, Eureka Edizioni, 2015
Alessandro Canzian, Il colore dell’acqua, Samuele Editore, 2016
Giuseppe Carracchia, Prova del nove, Giuliano Ladolfi Editore, 2015
Maria Grazia Carraroli, Trittico, Florence Art Edizioni, 2016
Anna Maria Dall’Olio, Fruttorto sperimentale, La Vita Felice, 2016
Roberto Dall’Olio, Tutto brucia tranne i fiori, Moretti&Vitali, 2015
Fabia Ghenzovich, Totem, Puntoacapo, 2015
Serena Maffia, Blu, Marco Saya Edizioni, 2016
Domenica Mauri, Il trattamento della neve, Italic, 2014
Klaus Miser, Non è un paese per poeti, Prufrock spa, 2015
Gabriella Musetti, La manutenzione dei sentimenti, Samuele Editore, 2015
Edoardo Penoncini, Vicus felix et nunc infelix – La luce dell’ultima casa, Al.Ce. Editore, 2015
Rosa Salvia, Dolore dei sassi, Puntoacapo, 2015
Cesare Vergati, L’Uomo Umido – Diòcreme in vincoli, ExCogita Editore, 2015
Poeti premiati con Segnalazione
Flavio Almerighi, Caleranno i vandali, Samuele Editore, 2015
Vladimir D’Amora, Pornogrammia, Edizioni Galleria Mazzoli, 2015
Patrizia Dughero, Canto del sale, Qudulibri, 2016
Patrizia Garofalo, Girasoli di mare, Blu di Prussia, 2016
Roberto Malini, Ba Ta Clan, Lavinia Dickinson Editore, 2016
Alberto Mori, Canti Digitali, Fara Editore, 2015
Rita Pacilio, Il suono per obbedienza, Marco Saya Edizioni, 2015
Marisa Papa Ruggiero, Jochanaan, Giuliano Ladolfi Editore, 2015
Luisa Pianzola, Una specie di abisso portatile, La Vita Felice, 2015
Gilda Policastro, Inattuali, Transeuropa, 2016
Giacomo Rossi Precerutti, Salvezza degli indugi, Edizioni Ensemble, 2015
Poeti finalisti
Alessandro Assiri, Lettere a D., Lieto Colle, 2016
Caterina Camporesi, Muove il dove, Raffaelli Editore, 2015
Milo De Angelis, Incontri e agguati, Mondadori, 2015
Antonella Doria, Millantanni, Edizioni del Verri, 2015
Adelio Fusé, La veglia del sonnambulo, Book Editore, 2016
Carmen Gallo, Paura degli occhi, L’Arcolaio, 2014
Mauro Germani, Voce interrotta, Italic, 2016
Marica Larocchi, Grandangolo, Edizioni Joker, 2015
Manuel Micaletto, Stesura, Prufrock spa, 2015
Piera Oppezzo, Una lucida disperazione, Interlinea Edizioni, 2016
Margherita Rimi, Nomi di cosa – Nomi di persona, Marsilio Editori, 2015
Michele Zaffarano, Paragrafi sull’armonia, IkonaLíber, 2014
Opera edita vincitrice
Una lucida disperazione di Piera Oppezzo, Interlinea Edizioni, 2016
“Una poesia inedita”
Patrocinio: Prima Circoscrizione di Verona
Poeti premiati con Menzione
Marino Cattaneo, Zeviana
Paola Cerasani, Decomposizioni
Wilma Minotti Cerini, La terra rovesciata
Riccardo Deiana, Il vento
Rita Felerico, Domani il mare
Gianfranco Galasso, Da pietra in pietra
Lino Giarrusso, Gli affetti
Luigi La Vecchia, “Incomincia la giostra del quasi”
Carlo Lei, Improvviso
Ida Emanuela Mallaby, “Riuscire ad essere al di là, al di sopra, al di fuori di sé”
Carlo Murzi, I due mondi
Alfredo Rienzi, Seconda partenza di Sedir H.
Massimo Viganò, Ore delle colline pisane
Poeti premiati con Menzione Speciale
Giovanni Avogadri, Variazioni sull’opera “Amante marina” di Luce Irigaray
Joseph Barnato, “Intuire che il tempo della veglia”
Primerio Bellomo, L’Umana purezza
Stefania Bortoli, Il sogno della montagna di neve
Doris Emilia Bragagnini, Di fuga soluta
Alceo De Sanctis, Con O. – Nella Mihrimah Jamii
Roberta De Thomasis, Irene
Gianfranco Guidolin, I nuovi caronte
Stefania Negro, Se non fosse il dolore
Manuel Paolino, La coperta
Renzo Piccoli, Il dialogo dei giorni
Filippo Ravizza, Alla fermata dell’autobus
Filippo Tommasoli, “Eravamo in due”
Poeti premiati con Segnalazione
Gianluca Bolchi, Tripartita verticale-orizzontale
Roberto Borghesi, Tra le colonne del tempio
Enzo Campi, Andirivieni
Franco Falasca, Incorreggibile il tempo
Giancarlo Fascendini, “Sentirsi premere dentro e mai”
Marina Giovannelli, Il custode
Matteo Gorelli, Cosmos nu grafica
Angela Greco, Campo di grano con corvi
Giorgio Mancinelli, Giri di lune
Lory Nugnes-Simona Saletti-Stefania Simeoni, La Teoria degli Insiemi
Anna Maria Pes, Causa – Effetto / Effetto – Causa
Enea Roversi, Rotatoria
Poeti finalisti
Maria Angela Bedini, Nell’incudine del bene e del male
Lella De Marchi, A-polide A-melia (Omaggio ad Amelia Rosselli)
Mara Mattoscio, Monologo del lungo niente
Francesca Monnetti, In-versi modellamenti
Viviana Scarinci, Amanda fiore o tartaruga
Poesia vincitrice
Amanda fiore o tartaruga, di Viviana Scarinci
Patrocinio: Associazione Anterem –Biblioteca Civica di Verona
Autori premiati con Menzione
Maria Grazia Bajoni, Quando l’effimero dura troppo
Marco Boietti, Il sole velato
Nicoletta Cherubini, Leda
Ettore Fobo, Millennium bang
Eugenio Nastasi, Nota critica su Fabrizio Dall’Aglio
Marco Nicastro, “Tempo di uccidere” di Ennio Flaiano: fenomenologia di uno psicopatico
Cristina Pennavaja, Tre giorni in più
Anna Stella Poli, Dove si trovava ieri sera verso mezzanotte?
Barbara Serdakowski, La fine del mondo è un’altra storia
Carlo Tarabbia, Premesse storiche alla civiltà Guaranì
Giovanni Tranfo, Caravaggio ha dipinto un solo capolavoro
Autori premiati con Menzione Speciale
Giuseppe Armani, Paul Celan. I pioppi e la verticale capovolta
Riccardo Benzina, Sequenza
Rossella Cerniglia, Il tema della morte in letteratura
Giancarla Frare, Vico Sedil Capuano n.10
Giuseppe Gorlani, L’ispirazione
Giuseppe Limone, Un’interrogazione sull’ape, molte interrogazioni sull’uomo
Carla Paolini, Monologo del lettore diligente
Angela Passarello, La casa di Ana
Roberto Perotti, Quelcomor
Rossella Pretto, Macbeth, o della fede mancata
Elvira Siringo, Codice Shakespeare
Mariannina Sponzilli, Dondolio poetico interclassista
Autori premiati con Segnalazione
Danilo Di Matteo, Un appello per le culture politiche
Gramuglio, Sulla scivolosità di certe mattine e le inaspettate metafore che ne derivano
Roberto Morpurgo, Poetiche della Monadologia
Alice Pareyson, Verità (s)coperta
Sergio Pasquandrea, Darwiniana
Nausicaa Pezzoni, Oltre i muri, lo sguardo aperto di un continente
Maria Pia Quintavalla, La terribile età
Ambra Simeone, Un partigiano leopardiano
Autori finalisti
Lorenzo Barani, Frammenti da “Terra dei sogni”
Michele Cappetta, Rovescio
Paolo Ferrari, Opusminus-0. Sul muro che perseguita l’Europa
Tiziana Gabrielli, Scripta volant
Loredana Magazzeni, Lo sguardo generante di Antonia Pozzi
Sofia Demetrula Rosati, A Trotula che dispensò bellezza e cura – frammenti di un culto misterico
Paola Zallio, H
Prosa vincitrice
Rovescio, di Michele Cappetta
Patrocinio: Comune di Verona - Biblioteca civica di Verona
Poeti premiati con Menzione
Stefano Allievi, Punti di vista
Camilla Buin, Poesie inedite
Fernando Della Posta, Cronache dall’Armistizio
Andrea Fenice, Profondità urbane
Stefano Grilli, Prigioniero del mondo
Costantino Loprete, Luce contras
Emanuela Mariotto, Da un buco nella rete
Daniela Maurizi, Fiori sull’acqua
Nicolò Rubbi, Variazioni sull’ora e sull’aurora
Giacomo Salvemini, Marginalia
Francesca Scattolin, Un nuovo ordine
Giulia Scuro, Sedute in piedi
Elda Torres, SchizziScazzi
Poeti premiati con Menzione Speciale
Alessio Alessandrini, L’impollinazione
Cristina Bove, Una donna di marmo nell’aiuola
Rinaldo Caddeo, Fiabe metropolitane
Lidia Are Caverni, Parvulus
Gabriella Cinti, Madre del respiro
Gianluca Giachery, Disincanto della fortuna
Andrea Giuseppe Graziano, Poesie inedite
Giulio Maffii, La calma apparente dei morti
Romano Morelli, Risvegliarsi qui. Un altro luogo ma non altrove
Salvo Nugara, La tigre bianca
Ugo Piscopo, Poesie inedite
Claudia Pozzana, Poesie inedite
Lia Rossi, Mille volte sulla lingua
Matteo Rossi, Voci da una voliera umana
Giancarlo Stoccoro, Luoghi d’ombra
Poeti premiati con Segnalazione
Francesca Canobbio, La legge del buio
Marina Corona, Un destino innocente
Gerardo De Stefano, On
Stefano Iori, Poesie inedite
Loredana Lacroix-Prete, Solido – ovvero sassi nella memoria –
Vincenzo Lauria & Liliana Ugolini, Oltre infinito
Lara Lorenzini, Seduzione
Francesco Lorusso, L’ultimo uomo
Attilio Marocchi, Lapislazzuli cristalli
Emiliano Michelini, Phanopoeia
Alessandra Paganardi, Il resto della vita
Marco Palladini, Oltremoderna è l’agonia
Alessandro Ramberti, Manuale di rotta
Gaby Ramsperger, Le Onde sono sentimentali
Pietro Salmoiraghi, Entimemi
Massimo Sannelli, XXXVII poesie
Marco Saya, Nel presente dei ciechi
Roberto Valentini, Vangelo meneghino
Poeti finalisti
Paolo Aita, Azzimi
Pietro Antonio Bernabei, Ominazioni
Alessandra Conte, The hypercorporea rerum
Lia Cucconi, Impercorso d’oscure chiarezze
Enrico De Lea, Anime di carne
Maria Grazia Insinga, Ophrys
Greta Rosso, La tormenta
Luigi Severi, Sinopia
Raccolta inedita vincitrice
Sinopia, di Luigi Severi
È già disponibile il bando del Premio Lorenzo Montano, giunto quest’anno alla XXIX edizione.
Promosso e organizzato dalla rivista “Anterem”, il Premio si articola in cinque sezioni: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Opere scelte”.
I poeti vincitori, finalisti e segnalati leggeranno i propri testi nel corso di un grande Forum multimediale che coinvolgerà musicisti, editori di poesia, critici letterari e filosofi, esponenti di siti web e riviste specializzate. Per ogni sezione sono previsti rilevanti riconoscimenti sia editoriali sia in denaro.
Premio di poesia e prosa “Lorenzo Montano” – 29^ edizione
Patrocinio: Provincia di Verona
Poeti premiati con Menzione
Antonella Antinucci, Burqa di vetro, Tracce, 2014
Marco Baiotto, L’eredità della scienza, Campanotto, 2014
Paola Ballerini, Dentro l’iride radici, Coazinzola Press, 2014
Franca Battista, Seropirico, Tracce, 2014
Domenico Cipriano, Il centro del mondo, Transeuropa, 2014
Lella De Marchi, Stati d’amnesia, Lieto Colle, 2013
Viviana Faschi, Lo spleen di Milano, NEM, 2014
Silvia Giacomini, La tentazione di essere vento, La Vita Felice, 2014
Marina Giovannelli, Il libro della memoria e dell’oblio, Samuele Editore, 2013
Jose Angel Irigarai, Luoghi, sensi... nel viaggio, Perosini Editore, 2014
Lam, Poesie sonore parole sonanti, Libro+CD, Editrice Zona, 2014
Loredano Matteo Lorenzetti, Versi all’al di là, Ripostes, 2014
Mauro Macario, Metà di niente, Puntoacapo, 2014
Annalisa Macchia, Interporto est, Moretti & Vitali, 2014
Beppe Mariano, Il seme di un pensiero, Nino Aragno Editore, 2012
Nina Maroccolo, Malestremo, Tracce, 2013
Monica Martinelli, L’abitudine degli occhi, Passigli, 2015
Alessandra Mattei, Carmen Saliare, Edizioni Ensemble, 2014
Emanuela Niada, Specchi concavi, Edizioni Il Foglio, 2012
Nicoletta Nuzzo, Amata Voce, Rupe mutevole, 2014
Michele Ortore, Buonanotte occhi di Elsa, Vydia editore, 2014
Leda Palma, Il tuo corpo elettrico, Campanotto, 2014
Giulia Perroni, La tribù dell’eclisse, Passigli, 2015
Roberto Piperno, Andare per giorni, Tracce, 2014
Bruno Rombi, La stagione dei misteri, Editura Capriccio, 2014
Silvia Rosa, Genealogia imperfetta, La Vita Felice, 2014
Maria Angela Rossi, Uomini al lavoro, Edizioni Simple
Giacomo Signore, Corpus metapoetico, Lieto Colle, 2014
Francesco Targhetta, Le cose sono due, Valigie Rosse, 2014
Claudio Maria Zattera, Le poesie rincasano al tramonto, Albatros, 2014
Poeti premiati con Segnalazione
Alessio Alessandrini, Somiglia più all’urlo di un animale, Italic, 2014
Angelo Andreotti, Dell’ombra la luce, L’arcolaio, 2014
Davide Argnani, Musa fitta nell’azzurro, Di Felice Edizioni, 2014
Antonio Bux, Sistemi di disordine quotidiano, Achille e La Tartaruga, 2015
Maddalena Capalbi, Testa rasata, Moretti & Vitali, 2015
Annamaria Ferramosca, Ciclica, La Vita Felice, 2014
Miro Gabriele, Le città antiche e altre poesie, GB EditoriA, 2014
Angela Greco, Personale Eden, La Vita Felice, 2015
Luciano Mazziotta, Previsioni e lapsus, Editrice Zona, 2014
Lia Rossi, La stanza nella stanza, Edizioni Tecnograf, 2014
Marco Saya, Chiacchiericcio, Marco Saya Edizioni, 2012
Marco Sonzogni, Tagli (Poesie 2009-2014), La Vita Felice, 2014
Antonella Taravella, La cromatica carne, Libro Aperto Edizioni, 2013
Segnalazione speciale per l’attività della Casa Editrice Beatrix V.T.
a cura di Angela Marchionni, Roberta Ferrara, Elena Basile, Letizia Rostagno
Poeti finalisti
Daniele Bellomi, Dove mente il fiume, Edizioni Prufrock, 2015
Maria Grazia Calandrone, Serie fossile, Crocetti, 2015
Osvaldo Coluccino, Gamete, Coup d’idée Edizioni d’Arte, 2014
Pasquale Della Ragione, Boxing day, Edizioni Riccardi, 2013
Paolo Gentiluomo, L’onnivoro digiuno, Oèdipus, 2014
Lorenzo Gobbi, La gioia è un turbine di quiete (Poesie 2000-2009), ATì Editore, 2014
Alberto Mori, Davanti alla mancante, Scrittura Creativa Edizioni, 2014
Davide Nota, Il non potere, Sigismundus, 2014
Marco Pacioni, Il bollettino dei mari alla radio, Aguaplano, 2014
Angela Passarello, Piano Argento, Edizioni del Verri, 2014
Maria Pia Quintavalla, I compianti, Effigie, 2015
Fabio Scotto, La Grecia è morta, Passigli, 2013
Opera edita vincitrice
Dove mente il fiume, di Daniele Bellomi, Edizioni Prufrock, 2015
Patrocinio: Biblioteca civica di Verona
Poeti premiati con Menzione
Stefano Allievi, Nel mondo dei qualsiasi
Marco Boietti, Meta
Cristina Bove, Venti di rabbia / Venti di pace
Gabriella Musetti, La manutenzione dei sentimenti
Paolo Steffan, Slama de ‘l ténp – Melma del tempo
Martina Campi, Quasi radiante
Stefano Colli, La diaspora del senso
Dino De Mitri, Postville
Gianfranco Guidolin, Liberi spazi mentali
Pasquale Lombardi, I ragazzi di Arvier Anna Laura Longo,Auscultazione
Giulio Maffii, Il ballo delle riluttanti
Raffaele Marone, Che pensi essere
Maurizio Alberto Molinari, Antropomorfo
Paola Novaria, Documento di identità
Salvo Nugara, Labirinto intimo
Edoardo Penoncini, Di altro pane
Gaby Ramsperger, Impero
Mario Rondi, Gran varietà
Pietro Salmoiraghi, Abreazioni
Massimo Sannelli, X XBRE
Carlo Tarabbia, En attendant Godot
Massimo Viganò, La voce incantata
Claudia Zironi, Fantasmi, spettri, schermi, avatar e altri sogni
Poeti premiati con Segnalazione
Pietro Antonio Bernabei, Poema dell’Inizio
Chetro De Carolis, Frammenti, 2012-2014
Mario Campanino, Vendesi uomo
Nicola Contegreco, Pedagogia del volto
Vittorino Curci, Carrube
Chiara De Luca, La nudità della luce
Patrizia Dughero, L’ultima foglia
Francesco Fedele, A & Ω
Loredana Lacroix Prete, Aeriforme
Francesco Lorusso, Il secchio e lo specchio
Mara Mattoscio, Inesprimere l’esprimibile
Gregorio Muzzì, Codici
Enea Roversi, Inventario dei gesti
Liliana Ugolini & Vincenzo Lauria, Le stanze della mente
Poeti finalisti
Enzo Campi, Ex tra sistole
Silvia Comoglio, Il vogatore
Paolo Donini, Mise en abîme
Rita Florit, Nyctalopia
Gian Paolo Guerini, Un attimo prima di desiderare
Giuseppe Nava, Nemontemi
Raccolta inedita vincitrice
Il vogatore, di Silvia Comoglio
Patrocinio: Prima Circoscrizione di Verona
Poeti premiati con Menzione
Francesco Adragna, Anima crisalide
Paolo Artale, La sera dilima in luce centrale
Giuseppe Benvenuto Bonafede, L’angelo custode
Rossana Bucci & Oronzo Liuzzi, Vorrei
Paola Casulli, The Breath of the fjords
Rodolfo Cernilogar, La biblioteca
Clemente Condello, Sui due mari
Antonio Dalla Palma, Si insegni loro
Alceo De Sanctis, ...Strana tentazione
Carlo Gabbani, Autunno lungofiume
Roberta De Thomasis, Cecità
Giancarlo Fascendini, 434
Roberto Fassina, Mi casa
Francesco Fattorini, Routine
Andrea Fenice, Tiresia
Tiziana Gabrielli, Istmi
Lara Lorenzini, Saturno antico
Maurizio Manzo, Traccheggio
Angelo Mochetti, Ciabatte
Laura Pierdicchi, Il sentire serpeggia tra le pietre
Piergiorgio Troilo, Perifrasi della luce
Camillo Valle, video, Moto perpetuo
Zegra, Colpiscimi qui dove sono più debole
Flavio Vacchetta, La coscienza
Poeti premiati con Segnalazione
Primerio Bellomo, Alba
Laura Cingolani, Sonnambula n. 7
Antonino Contiliano, Amour événementiel
Anna Maria Dall’Olio, Appunti d’iperestetica
Adelio Fusé, All’epoca le ore mi avevano assegnato
Lia Cucconi, Dell’Essere
Stefano Iori, Accolgo distratto
Roberto Perotti, In un punto
Renzo Piccoli, Nel riflesso d’una luce
Gregorio Tenti, Dell’immensa disfatta
Roberto Valentini, Anche il ricordo del tuo bel vestito
Poeti finalisti
Stefano Della Tommasina, Global
Franco Falasca, Tu che non esisti
Paolo Ferrari, In-morte di Laura G.V.
Francesca Monnetti, Antalgie
Vittorio Ricci, Palpiti, sontuosi sacrari di un cupo artificio
Maurizio Solimine, Le ceneri di Adriano
Fausta Squatriti, da Olio Santo, II
Giancarlo Stoccoro, Non hanno scuse
Poesia vincitrice
Global, di Stefano Della Tommasina
Patrocinio: Associazione Anterem
Autori premiati con Menzione
Saverio Caponi, Parole perdute
Andrea Ciresola, Luca, 6-13
Ettore Fobo, L’era della paranoia spiegata a un feto
Giancarla Frare, Il castello di Apice
Fausta Genziana Le Piane, L’isola del fiume
Sergio Pasquandrea, Via delle Sette Chiese
Luisa Pestrin, Libertà
Gilda Policastro, Acerbissime punte
Monique Sartor, Lettera a Tu
Mariannina Sponzilli, ...Tenere rem in Anterem...
Maria Grazia Zamparini, Prelievi, debiti, divagazioni
Autori premiati con Segnalazione
Giuseppe Armani, Del limite
Emanuele Canzaniello, Patmos (Emmanuel Carrère)
Rossella Cerniglia, Tra consonanze e alterità
Tiziana Colusso, Nutrimenti. Fusioni. Nascite. Ma la scrittura è una creazione o una creatura?
Stefania Negro, Il pittore dei colori
Giuseppina Rando, Vuoto
Rosa Salvia, Frammenti di un discorso poetico
Stefania Simeoni, L’innamorante restituzione
Autori finalisti
Giovanni Campi, Tetr’agone m’usi che musica non m’usa
Silvia Del Vecchio, Donne, la differenza di una crisi mondiale
Giuseppe Gorlani, La parola
Giovanni Guanti, Big fog
Marco Nuzzo, I luoghi del tuo Permiano
Paola Zallio, Incipit
Prosa vincitrice
Big fog, di Giovanni Guanti
Nel corso degli anni, intorno alla rivista hanno trovato spazio varie iniziative documentate sul nostro sito. Tra queste, la più importante è il Premio di Poesia Lorenzo Montano, giunto quest’anno alla XXVIII edizione. Il Premio si articola in cinque sezioni: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosainedita”, “Opere scelte”.
I poeti vincitori, finalisti e segnalati leggeranno i propri testi nel corso di un grande forum multimediale che coinvolgerà musicisti, editori di poesia, critici letterari e filosofi, esponenti di siti web e riviste specializzate. Per ogni sezione sono previsti riconoscimenti di grande rilievo.
Scarica il bando del Premio Montano
Patrocinio: Provincia di Verona
Poeti premiati con Menzione
Anna Albertano, Stagioni promesse, Campanotto Editore, 2013
Marco Bellini, Sotto l’ultima pietra, La Vita Felice, 2013
Marco Buzzi Maresca, Poema dello schermo, Onyx Editrice, 2014
Francesca Canobbio, Asfaltorosa, L’arcolaio, 2013
Alessandro Canzian, Luceafarul, Samuele Editore, 2012
Franca Maria Catri, Uccelli di passo, Gazebo, 2013
Salvatore Contessini, Dialoghi con l’altro mondo, La Vita Felice, 2013
Cinzia Demi, Ero Maddalena, Puntoacapo, 2013
Renzia D’Incà, Bambina con draghi, Biblioteca dei Leoni, 2013
Marcello Gombos, Eine Schweine-Nachtmusik, Youcanprint, 2013
Oronzo Liuzzi, Condivido, Puntoacapo, 2014
Danilo Mandolini, A ritroso, Edizioni L’Obliquo, 2013
Brina Maurer, Architectures, Gradiva Publications, 2013
Monica Palma, Lady Enne Enne, La Vita Felice, 2013
Alfredo Poli, Poesie Sparse;
Vittorio Ricci, Tra squarci di silenzi assenza, Aletti Editore, 2011
Francesca Simonetti, Per sillabe e lame, Edizioni del Leone, 2013
Alter Spirito, Suite poetica, Kairos Edizioni, 2013
Tiziana Tius, L’eresia del pianto, Thauma Edizioni, 2011
Maria Alessandra Tognato, Sbaragli di luce, Ibiskos Editrice, 2013
Ferdinando Tricarico, La famigliastra, Manni, 2013
Luca Vaglio, Milano dalle finestre dei bar, Marco Saya Edizioni, 2013
Gianni Zampi, Qui è sempre inverno, Italic, 2013
Poeti premiati con Segnalazione
Gian Maria Annovi, Italics, Nino Aragno Editore, 2013
Alessandro Assiri, Appunti di un falegname senza amici, Lietocolle, 2013
Francesco Balsamo, Tre bei modi di sfruttare l’aria, Edizioni Forme Libere, 2013
Luigi Cannillo, Galleria del vento, La Vita Felice, 2014
Anna Maria Carpi, Quando avrò tempo, Transeuropa, 2013
Stefania Crozzoletti, Poco prima della guerra, Kolibris Edizioni, 2013
Miguel Angel Cuevas, Scrivere l’incàvo, Il Girasole Edizioni, 2011
Enrico De Lea, Dall’intramata tessitura, Edizioni Smasher, 2011
Adele Desideri, Stelle a Merzò, Moretti & Vitali, 2013
Marco Ercolani, Si minore, Edizioni Smasher, 2012
Ivan Fedeli, Campo lungo, Puntoacapo, 2014
Zara Finzi, Per gentile concessione, Manni, 2012
Gabriella Galzio, La discesa alle Madri, Arcipelago Edizioni, 2011
Maurizio Landini, Dorsale, Marco Saya Edizioni, 2013
Dante Maffia, Io. Poema totale della dissolvenza, EdiLet, 2013
Roberto Maggiani, La bellezza non si somma, Italic, 2014
Francesca Matteoni, Nel sonno, Editrice Zona, 2014
Giusi Montali, Fotometria, Edizioni Prufrock spa, 2013
Alberto Mori, Meteo Tempi, Fara Editore, 2014
Gabriella Musetti, Le sorelle, La Vita Felice, 2013
Marisa Papa Ruggiero, Di volo e di lava, Puntoacapo, 2013
Gilda Policastro, Non come vita, Nino Aragno Editore, 2013
Nicola Ponzio, Il mio nome nel tuo nome, Oèdipus, 2014
Maria Pia Quintavalla, I compianti, Effigie, 2013
Jacopo Ramonda, Una lunghissima rincorsa, Bel-Ami Edizioni, 2014
Filippo Ravizza, Nel secolo fragile, La Vita Felice, 2014
Marco Saya, Filosofia spicciola, Marco Saya Edizioni, 2014
Cesare Vergati, Falstaff o l’inconsueto, ExCogita Editore, 2013
Poeti finalisti
Alessandro Broggi, Avventure minime, Transeuropa, 2014
Mauro Caselli, E’ veramente cosa buona e giusta, Battello stampatore, 2014
Alessandro Catà, Continenti persi, Moretti & Vitali, 2013
Silvia Comoglio, Via Crucis, Puntoacapo, 2014
Michele Porsia, Bianchi girari, Giulio Perrone, 2011
Luigi Severi, Specchio di imperfezione / Corona, La Camera Verde, 2013
Italo Testa, I camminatori, Valigie Rosse, 2013
Opera edita vicitrice
È veramente cosa buona e giusta di Mauro Caselli, Battello stampatore, 2014
LUIGI REITANI
È IL VINCITORE DEL PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
“OPERE SCELTE – REGIONE VENETO”
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio a Luigi Reitani per gli altissimi esiti raggiunti con il suo lavoro di saggista e traduttore, lavoro che pone le sue radici nella letteratura tedesca e in quella austriaca: da Goethe a Hölderlin, da Kleist a Büchner, da Celan a Bernhard. Il premio viene attribuito a Reitani per la sua rara capacità di coinvolgere nelle sue traduzioni noi lettori, chiedendoci di modulare la nostra lettura tra il testo originale e il testo tradotto, al fine di cogliere il dire che in entrambi i testi si leva, e di esporci così a una riflessione che si rinnovi e ricerchi in ogni soluzione un nuovo problema.
Con tali motivazioni, grazie alla decisiva partecipazione della Regione Veneto, viene riconosciuta a Luigi Reitani la pubblicazione di una raccolta di saggi selezionati tra quelli che più strettamente intrecciano la riflessione teorica con la traduzione, facendo in tal modo emergere, come dichiara lo stesso autore, “un approccio alla letteratura che considera la traduzione, nell’accezione più vasta del termine, un’esperienza conoscitiva (e quindi esistenziale) di fondamentale significato”.
L’opera ha per titolo Sul crepaccio. Riflessioni / traduzioni e viene edita nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni. È introdotta da Gabriella Caramore, che sottolinea come il lavoro di Luigi Reitani sia “mosso da un’inquietudine, da un desiderio di trovarsi sempre accanto ai confini, e dall’aspirazione di non farsene imprigionare, non lasciare che i confini divengano muri invalicabili, ma frontiere mobili, generatrici di complessità, di arricchimenti, di raffronti”.
Patrocinio: Biblioteca civica di Verona
Poeti premiati con Menzione
Gavino Angius, Transiti di saturno; Riccardo Buonvicini, Briciole;
Stefano Cappelletti, Ti ho cassato fino in fondo; Clemente Condello, Istmi; Lella De Marchi, La conta;
Donato Ferdori, Pirucche; Titti Follieri, Tessiture spaziali; Alessandro Franci, Terre;
Lidia Grillini, Girasoli dormienti; Maurizio Manzo, Anamorfiche e altre distorsioni;
Vincenzo Mastropirro, A metà del guado; Marco Mazzon, Ritratti aperti;
Maurizio Nascimbene, Offerte del fuoco; Giuseppe Panetta, Il piatto vuoto della luna;
Marinella Polidori, Spazi ritmici; Claudia Pozzana, Mezze elisioni;
Pietro Salmoiraghi, Stato confusionale; Giacomo Salvemini, Giorno dopo giorno;
Rosa Salvia, Il giardino dell’attesa; Camillo Sangiovanni, Senza essere stati;
Annamaria Serinelli, China su carta; Annarita Zacchi, Voi e lo sparso.
Poeti premiati con Segnalazione
Erica Alberti, L’astronave; Valentina Albi, Note a pie’ di pagina di giornate arruffate;
Lucianna Argentino, Frammenti di autobiografia postuma; Rinaldo Caddeo, La corda dei giorni;
Roberto Cogo, Fiori d’Irlanda; Lia Cucconi, Nei frammenti oscuri;
Simonetta Della Scala, Sia forte l’altro; Antonella Doria, Millantanni; Giancarlo Fascendini, Eiseop;
Maria Grazia Insinga, La porta metafisica; Margherita Lollini, In liminari contro versi;
Domenico Lombardini, L’abitante; Eugenio Lucrezi, US open; Francesca Monnetti, Elisa;
Leonardo Orfeo, Dall’inverno all’istmo; Carla Paolini, Segmenti poetici;
Edoardo Penoncini, L’occhio profondo; Loredana Prete-Lacroix, Liquido;
Silvia Rosa, Per la costruzione di un’archelogia (futura);
Enea Roversi, Incroci obbligati; Gian Maria Turi, Canti della burocrazia
Poeti finalisti
Enzo Campi, Sequenze per cunei e cilindri
Martina Campi, Manuale d’estinzione
Carlo Invernizzi, Lucentizie
Tito Maniacco, Poesie per il XX secolo
Viviana Scarinci, Piccole estensioni
Simone Zafferani, L’imprevisto mondo
Greta Rosso, Il disgelo
Raccolta inedita vincitrice
Piccole estensioni di Viviana Scarinci
Patrocinio: Prima Circoscrizione di Verona
Poeti premiati con Menzione
Giuseppe Armani, Gru; Dario Benzi, Tacendo tu e io sulla neve ornata; Andrea De Manincor, Pronta; Chiara Ferrara, “Oggi apre il tempo”; Gramuglio, Il vangelo secondo Pilato; Stefano Iori, Dono di mare; Mario Massimo, Data; Fosca Massucco, Bisogna avere grande prudenza; Nicolò Mazza, Point Lobos; Jean-Claude Pelli, Per Europa, andante a più voci; Anna Maria Pes, “Oltre...”; Monique Sartor, Naima o del passo dell’acqua; Evelina Schatz, Proemio; Mariannina Sponzilli, Nell’atemporalità del vivere; Carlo Tarabbia, I corsieri del tempo; Oscar Tison, Mercenario; Liliana Ugolini, Autoritratto
Poeti premiati con Segnalazione
Linda Brent, Lussuria; Alceo De Sanctis, Bifronte?; Franco Falasca, Il mondo; Annamaria Ferramosca, Urti gentili; Luca Ferro, Hai presente; Michele Fianco, Poesia di Capodanno; Lucetta Frisa, Perseidi; Adelio Fusé, Nei luoghi quando...; Miro Gabriele, Capri; Lino Giarrusso, “Risuona l’eco dell’immatura coscienza”; Francesco Macciò, Inferenze; Raffaele Marone, A te che stai leggendo dico; Emidio Montini, L’invisibile scontento; Lia Rossi, Lealilievidelgabbiano; Giuseppe Tirotto, Figura; Camillo Valle, Ga la vèr na
Poeti finalisti
Primerio Bellomo, La rosa dell’assenza
Pietro A. Bernabei, “Acceleratore di particelle”
Giovanni Campi, Nessun giorno senza giorno
Adalberto Coltelluccio, Versi controversi
Sofia Demetrula Rosati, La solitudine della Sapienza
Silvia Tripodi, “Facendo della sua stessa forma”
Poesia vincitrice
“Facendo della sua stessa forma” di Silvia Tripodi
Patrocinio: Associazione Anterem
Autori premiati con Menzione
Luca A. Borchi, Un giorno per caso; Rosanna Cracco, Agorà; Carmine De Falco, Assolato Blues del Sud; Sabrina Fioravanti, La Venere; Alberto Garzoni, Stil Novo Delfico; Giuseppe Gorlani, Excessus luminis; Gianluca Lattuada, Caligola, noi, nessuno; Roberto Malini, Come si diventa poeti?; Serena Manfrida, Stava parlando con le sue unghie; Corrado Piancastelli, Una notte demenziale
Autori premiati con Segnalazione
Roberto Borghesi, La povertà; Morena Coppola, Untitled (der Sturm); Elena Corsino, La casa del padre; Patrizia Dughero, Dipingere non è tingere; Loredano Matteo Lorenzetti, Il soffio poetico: la pentecoste della parola; Stefano Mancini, La grande bellezza (di P. Sorrentino); Marco Nuzzo, E’ l’invisibile che mi appaga di certezze; Guglielmo Peralta, La classificazione delle parole nel sistema linguistico-figurativo della soaltà; Paolo Vannini, Febo del Poggio
Autori finalisti
Maria Angela Bedini, La città che mi abita nelle vene
Massimo Donà, Ridere l’impossibile
Rita Florit & Alfredo Riponi, Agrimensure
Romano Morelli, Ancora una riflessione sulla poesia e sul nostro presente
Lucio Saviani, Hostia
Paola Zallio, Per fede
Prosa vincitrice
Ridere l’impossibile di Massimo Donà
Ai poeti impegnati in una personale ricerca stilistica e di pensiero
Agli studiosi, ai critici letterari e agli appassionati di poesia
“Anterem” è una tra le riviste di poesia più autorevoli in Europa. Promuove la conoscenza di forme stilistiche e di pensiero che trovano nella necessità e nella bellezza le loro ragioni. Pubblica poesie e saggi degli autori più significativi della contemporaneità ed è oggetto di studio nelle principali università e nei licei.
Ha periodicità semestrale ed è distribuita in alta tiratura in Europa, in Asia e nelle Americhe.
Nel corso degli anni, intorno alla rivista hanno trovato spazio varie iniziative, tra cui il Premio Lorenzo Montano e le edizioni Anterem, iniziative documentate sul sito www.anteremedizioni.it insieme a molte altre notizie sulla nostra attività.
Il Premio è giunto alla XXVI edizione. In occasione della premiazione saranno promosse iniziative pubbliche per dare grande visibilità alle opere dei vincitori, dei finalisti e dei segnalati per tutte le sezioni in cui il Premio si articola: “Raccolta inedita”, “Opera edita”, “Una poesia inedita”, “Una prosa inedita”, “Poesie scelte”.
Il bando della XXVII edizione è disponibile e può essere scaricato dal sito.
Copia su carta del bando può essere richiesta a premio.montano@anteremedizioni.it
Patrocinio: Provincia di Verona
Poeti premiati con Menzione
Ennio Abate, Immigratorio, Edizioni Cfr 2011; Massimiliano Aravecchia, La valigia e il nome, L’arcolaio 2012; Silvana Baroni, Perdersi per mano, Tracce 2012; Gladys Basagoitia Dazza, Finestra cosmica, Fara 2012; Susanna Boyraw, Cahier au net: Il velo di Parrasio, L’Autore Libri Firenze 2012; Maria Grazia Cabras, Canto a soprano, Gazebo 2010; Roberta Durante, Girini, Edizioni d’if 2012; Andrea Lorenzoni, Parlo dentro, Edizioni Prufrock 2012; Maria Grazia Martina, Nel nome della Madre, Editrice Veneta 2012; Eleonora Mazza, Figure nel buio, Edizioni del girasole 2013; Maurizio Alberto Molinari, Inversi panici, poesie e immagini, La Vita Felice 2012; Emanuela Niada, Specchi concavi, Edizioni Il Foglio 2012; Emma Pretti, I giorni chiamati nemici, Società Editrice Fiorentina 2010; Alessandro Ramberti, Sotto il sole (sopra il cielo), Fara 2012; Luca Rizzatello, Mano morta con dita, incisioni di Nicola Cavallaro, Valentina 2012; Pietro Salmoiraghi, Indizi di colpevolezza, edizioni del leone 2013; Lina Salvi, Dialogando con C. S., Edizioni della Meridiana 2011; Pasko Simone, Piantate tutto, Interlinea 2011; Andrea Torresani, Poesie ribelli, The four letters editions 2012; Geo Vasile, Psico@terra.pia, Lieto Colle 2012
Poeti premiati con Segnalazione
Alessandra Carnaroli, Femminimondo, Edizioni Polìmata 2011; Giacomo Cerrai, Diario estivo, L’arcolaio 2012; Elena Corsino, Nature terrestri, Puntoacapo 2013; Francesco Dalessandro, L’osservatorio, Moretti & Vitali 2011; Anna Maria Farabbi, ABSE, Il Ponte del Sale 2013; Lucetta Frisa, L’emozione dell’aria, Edizioni Cfr 2012; Adelio Fusé, L’obliqua scacchiera, Book 2012; Giacomo Leronni, Le dimore dello spirito assente, Puntoacapo 2012; Oronzo Liuzzi, In odissea visione, Puntoacapo 2012; Romano Morelli, Questo essere, Mimesis 2013; Alessandra Paganardi, La pazienza dell’inverno, Puntoacapo 2013; Luisa Pianzola, Il ragazzo donna, La Vita Felice 2012; Chiara Poltronieri, Kore, Scripta Edizioni 2012; Giada Primavera & Liliana Ugolini, Carnivore, Morgana Edizioni 2012; Beppe Ratti, Talavera de la Reina, Osteria del tempo ritrovato 2013; Margherita Rimi, Era farsi, Marsilio 2012; Daniele Santoro, Sulla strada per Leobschutz, La Vita Felice 2012; Simone Zanin, Ultima notte alla collina di Megiddo, Raffaelli Editore 2012
Poeti Finalisti
Alessandro Assiri, In tempi ormai vicini, Edizioni Cfr 2013; Antonio Bux, Trilogia dello zero, Marco Saya Edizioni 2012; Peter Carravetta, L’infinito, Campanotto Editore 2012; Alessandro Ceni, Parlare chiuso (Tuttelepoesie), Puntoacapo 2012; Biancamaria Frabotta, Da mani mortali, Mondadori 2012; Tiziano Fratus, Gli scorpioni delle Langhe, La Vita Felice 2012; Patrizia Gioia, TITA, su una gamba sola, Mille Gru 2012; Alberto Mori, Esecuzioni, Fara 2013; Silvia Rosa, Solo Minuscola Scrittura, La Vita Felice 2012
Opera edita vincitrice
L’infinito di Peter Carravetta, Campanotto Editore, 2012
Patrocinio: Regione Veneto
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio al saggista e poeta Pascal Gabellone, per aver orientato il pensiero su quel dialogo tra poesia e filosofia che era proprio della sapienza antica, rimodulandolo in forme inedite e riattivandolo con il coraggio peculiare della veglia contro l’irrigidimento delle verità. Il premio viene attribuito a Gabellone per aver fatto emergere nella scrittura il ruolo di un pensiero che è insieme origine e fine, soggetto e oggetto, ma anche il loro superamento; un pensiero che si forma più su appunti di percorso che su descrizioni di uno stabile dimorare.
Con tali motivazioni, grazie alla decisiva partecipazione della Regione Veneto, viene riconosciuta a Pascal Gabellone la pubblicazione di una raccolta di riflessioni selezionate tra quelle che più compiutamente danno conto del suo lavoro teorico.
L’opera ha per titolo Fra terra e cielo. Uno sguardo sui confini e viene edita nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni. È introdotta da un intervento del filosofo e teorico della letteratura Antonio Prete, che lucidamente annuncia: «Le prose critiche raccolte in questa antologia mostrano il rigoglio di una ricerca, e insieme la dolce ossessione di un cammino, e di un’interrogazione. È la poesia il tempo-spazio di questo affrontamento, la poesia osservata nell’orizzonte delle grandi domande sul linguaggio, sul rapporto tra l’apparire e il nome, tra la cosa e il ritmo, tra l’essere e il dire».
Patrocinio: Biblioteca Civica di Verona
Poeti premiati con Menzione
Giuseppe Armani, Gravures; Paolo Artale, I meli; Giovanni Avogadri, Mitostoria; Paola Ballerini, L’alfabeto, lo sciame; Maddalena Bergamin, Le stanze piegate dal cielo; Massimiliano Bossini, Abbiamo identiche mani; Martina Campi, Le metamorfosi della gioia; Raffaele Castelli Cornacchia, L’alfabeto della crisi; Clemente Condello, Choruses; Angela Donna, Questa specie di amori; Monique Femidì, Elle se nomme La Clef des Songes; Raimondo Iemma, Una formazione musicale; Giulio Maffii, Io loro; Guido Mura, Canti per le confuse stagioni; Caterina Pardi, Mandarini; Silvia Patrizio, Biografia con dedica; Edoardo Penoncini, Ne quid nimis; Lia Rossi, Verso il gabbiano; Michelangelo Sòvel, Titolo: verso da una raccolta precedente; Vinicio Verzieri, Poesie; Claudio Zanini, Poesie
Poeti premiati con Segnalazione
Pietro Bernabei, quPoema; Enzo Campi, Phénoménologie; Lia Cucconi, L’altrove sospeso; Rita Florit, Piante occulte; Niccolò Furri, Le colonnine infami; Tiziana Gabrielli, L’ora senza nome; Luciana Gravina, Punto di fuga; Loredana Lacroix-Prete, Novembre; Paola Parolin, E uscire alfine; Lorenzo Pezzato, Giocattoli verticali; Pietro Pisano, Nel regno intero dell’attimo; Marta Rodini, Frammenti semplici; Lisa Sammarco, Gates – Cancelli; Antonio Scaturro, Notturna; Clara Serra, In principio; Christian Sinicco, Città esplosa; Roberto Valentini, Memorie dell’angelo
Poeti Finalisti
Armando Bertollo, Coordinate di galleggiamento; Giovanni Duminuco, Dinamiche del disaccordo; Alessandra Greco, La memoria dell’acqua; Daniela Monreale, Ascoltare vento; Sandro Varagnolo, Memoriale della pietà
Raccolta inedita vincitrice
Dinamiche del disaccordo di Giovanni Duminuco
Patrocinio: Prima Circoscrizione di Verona
Poeti premiati con Menzione
Francesco Adragna, Spazio; Doris Emilia Bragagnini, Claustrofonia; Maria Grazia Carraroli, Altri cieli; Andrea Cattania, La forma del cosmo; Gabriella Cinti, Euridice a Orfeo; Chetro De Carolis, Hammerklavier; Alceo De Sanctis, Psicosi: definizione; Lino Giarrusso, Nell’estuario muto; Franco Gordano, Il treno blu; Pasquale Lombardi, Lucese; Roberto Perotti, L’uomo soltanto; Anna Maria Pes, L’esistenza – viaggio senza ritorno; Ivo Prandin, Il vento antico; Pina Rando, Mutazione; Eraldo Saggiorato, Giornalbordintondo dei naviterrandanti; Monique Sartor, Il vento o della pausa in un respiro; Liliana Sesta, Il dolore che grida muto; Massimo Silvotti, Luce che scorre
Poeti premiati con Segnalazione
Roberto Borghesi, E’ notte, sul mio braccio...; Mario Campanino, Il nuovo giorno; Viviane Ciampi, Paysage nocturne; Morena Coppola, Bisonti; Giancarlo Fascendini, Primavera 2013; Luca Gasparini, Scavalcato il margine del foglio; Marco Nuzzo, Assenze; Marco Saya, Bravo ragazzo; Camillo Valle, Lettere incompiute
Poeti Finalisti
Maria Grazia Calandrone, Dal paesaggio; Silvia Comoglio, Quel che venne nel sonno e nella luce; Roberto Fassina, Fiat lux; Gabriele Gabbia, Mancata figura; Stefania Negro, Teneri e trepidi sussurri intendono i pensieri
Poesia vincitrice
Mancata figura di Gabriele Gabbia
Patrocinio: Associazione Anterem
Autori premiati con Menzione
Linda Brent, La quadratura del cerchio; Giuseppe Gorlani, L’ombra nel precipizio; Ewa Gorniak, Di nuovo per la prima volta; Michele Laino, Su un sonetto di Andrea Zanzotto, esercizio; Vincenzo Nuzzo, Il sogno di Heidegger; Josephine Pace, Storia e spazio geografico nella scrittura di Maria Attanasio; Marco Righetti, Hanami; Carlo Tarabbia, Australia inesplorata
Autori premiati con Segnalazione
Dino Azzalin, Le ragioni del pensiero della semina; Patrizia De Vita, Colmi di crucci e sogni; Tino Di Cicco, Holderlin e il tragico; Kiki Franceschi, Del vampiro ed altro; Llanos Gòmez Menéndez, La città di Dite; Emidio Montini, Monte Carmelo; Roberto Morpurgo, Gli uccelli di Borges
Autori Finalisti
Serse Cardellini, Fisica dell’ego; Letizia Dimartino, Direzione inversa; Paolo Ferrari, Memorie d’inciampo; Vincenzo Guarracino, Il tempo del nord; Andrea Guiducci, Quell’altra scrittura; Giovanni Infelìse, Paradigma sull’amore
Prosa Vincitrice
Memorie d’inciampo di Paolo Ferrari
Il Premio è dedicato a Lorenzo Montano (Verona 1895 - Glion-sur-Montreux),
poeta, narratore, critico; tra i fondatori di una delle più importanti
riviste del primo Novecento, "La Ronda"
Patrocinio Provincia di Verona
Poeti premiati con Menzione d’onore
Viola Amarelli, Le nudecrude cose e altre faccende, L’arcolaio 2011; Dino Artone, Antologica, Pagine 2011; Puccio Chiesa, Postumi, Zona 2012; Vera Lùcia De Oliveira, La carne quando è sola, S.E.F. 2011; Antonio De Rose, Ninfa paresa, Autoproduzione 2011; Fabio De Santis, L’erede silenzioso, Puntoacapo 2011; Fabiana Frascà, L’oscuro centro, Perrone LAB 2009; Marco Furgeri, Nessuna notizia di Parsifal ancora, Il margine 2011; Maria Leonardi, C’è qualcosa nel dolore degli altri, Libraria Padovana 2011; Anna Laura Longo, Procedure esfolianti, Manni 2011; Maurizio Alberto Molinari, New Yorker’s Breaths, Lietocolle 2011; Alberto Nessi, Ladro di minuzie, Casagrande 2010; Nicoletta Nuzzo, Portami negli occhi, Rupe mutevole 2011; Giulia Perroni, La scommessa dell’infinito, Passigli 2012; Stefania Portaccio, La mattina dopo, Passigli 2011; Anna Ruchat, Terra taciturna e apocalisse, Campanotto 2011; Patrizia Santi, Consuetudini angolate, Raffaelli 2011; Pasko Simone, Piantate tutto, Interlinea 2011; Francesca Simonetti, Inedita per vestigia, Ed. Del Leone 2010; Ivana Tanzi, Fino all’ultimo comma, Ed. cfr – poiein 2011; Guido Turco, 50 giri intorno al sole, Puntoacapo 2011; Antonella Zagaroli, Venere minima, Rupe mutevole 2009; Stefano Zangheri, Dissolvenze, Edimond 2011
Poeti premiati con Segnalazione
Claudia Azzola, La veglia d’arte, La Vita Felice 2011; Mario Bertasa, Tiro con l’arco, Lampi di stampa 2011; Luca Bragaja, La strada che sale, Puntoacapo 2011; Alessandro Broggi, Coffee-table book, Transeuropa 2011; Maria Grazia Calandrone, La vita chiara, Transeuropa 2011; Angelo Ciccullo, Finestre, Book 2010; Roberto Cogo, Senza il peso di un pensiero, Ladolfi 2011; Serena Dal Borgo, Non ancora, Book 2011; Caterina Davinio, Fenomenologie seriali, Campanotto 2010; Franco Falasca, La felicità e le aberrazioni, D’Ambrosio 2011; Roberto Fassina, Tangheide, All’antico mercato saraceno 2011; Nicola Frangione, Extracts video, Harta 2011; Gabriele Gabbia, La terra franata dei nomi, L’Arcolaio 2011; Elio Grasso, E giorno si ostina, Puntoacapo 2012; Alberto Mori, Piano, Fara 2012; Giovanni Perrino, Possibili rallentamenti, Interlinea 2012; Ugo Piscopo, Familiari, Oèdipus 2011; Chiara Poltronieri, Gioia di Giocasta, Scripta 2011; Giada Primavera – Liliana Ugolini, Mito e contagio, Morgana 2012; Gian Maria Turi, Acrilirico, Manni 2010; Cesare Vergati, Don Giovanni o l’incomodo, Ex Cogita 2011
Segnalazione speciale per la traduzione
La grande poesia europea
tradotta da Claudio Angelini
Terre Sommerse 2011
Poeti Finalisti
Gian Maria Annovi, Kamikaze (e altre persone), Transeuropa 2010; Primerio Bellomo, Primo vere, Josef Weiss Edizioni 2011; Leonardo Bonetti, A libro chiuso, Sigismundus 2012; Alessandro De Francesco, Ridefinizione, La camera verde 2011; Marco Ercolani, Sentinella, Carta bianca 2011; Luigi Fontanella, Bertgang, Moretti&Vitali 2012; Francesco Marotta, Esilio di voce, Smasher 2011; Antonio Pietropaoli, Dissezioni, Oèdipus 2011; Paolo Ruffilli, Affari di cuore, Einaudi 2011
Opera edita vincitrice
A libro chiuso, di Leonardo Bonetti, Sigismundus 2012
Patrocinio Regione Veneto
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio a Vincenzo Vitiello, per aver orientato il pensiero oltre i canoni acquisiti e i sistemi già dati, al fine di cogliere una parola rivelatrice – filosofica e insieme poetica – in grado di registrare i mutamenti che accadono nel sottosuolo della storia. Il premio viene a ttribuito a Vitiello proprio per aver esplorato la natura di tali sommovimenti, i quali, prima di apparire alla superficie della coscienza, si annunciano attraverso segni la cui interpretazione è sempre difficile e rischiosa, avendo essi a che fare con la verità dell’essere. Con tali motivazioni, grazie alla decisiva partecipazione della Regione Veneto, viene riconosciuta a Vitiello la pubblicazione di una raccolta di riflessioni selezionate tra quelle che più compiutamente danno conto del suo lavoro, ovvero della necessità di individuare nell’essere il luogo essenziale in cui il nostro destino si decide. L’opera ha per titolo Una filosofia errante e viene edita nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni. È introdotta da un intervento di uno dei più significativi filosofi italiani, Carlo Sini, Accademico dei Lincei, il quale si rivolge, in forma di discorso, a noi lettori con questo esplicito invito: «Leggete bene, con grande attenzione e con l’aiuto indispensabile di letture ripetute e molteplici. Sentite per esempio cosa scrive Vitiello a un certo punto: “Essere nel mondo e nel tempo del mondo senza però essere del mondo e del tempo del mondo…”: ecco, cosa vi dicevo? La verace natura filosofica non si smentisce mai. Persegue la verità nelle sue vie, anche quando dice che non vi è modo di raggiungerla, che bisogna anzi sottrarvisi, che della famosa “cosa stessa” non bisogna darsi poi troppo pensiero, ma che è invece meglio affidarla e confidarla alla seconda persona, alla voce del tu che sempre di nuovo ci rimette in questione, che mette in scacco le pretese dell’io, con i suoi supposti sguardi panoramici».
Patrocinio Biblioteca Civica di Verona
Poeti premiati con Menzione d’onore
Lella De Marchi, Ninnj Di Stefano Busà, Anna Maria Ferramosca, Giovanna Gentilini,
Francesco Giusti, Raimondo Iemma, Domenico Lombardini, Gregorio Muzzì, Salvo Nugara,
Maurizio Paganelli, Renzo Piccoli, Stefano Pradel, Vincenzo Ricciardi, Gabriele Ronco,
Pietro Salmoiraghi, Giacomo Salvemini, Alfredo Sorani
Poeti premiati con Segnalazione
Roberto Balò, Anna Bellini, Martina Campi, Clemente Condello,
Rita Regina Florit, Andrea Gigli, Michele Lamon, Paolo Macrì, Emanuela Mariotto,
Caterina Pardi, Edoardo Penoncini, Lia Rossi, Lisa Sammarco, Ada Tosatti
Poeti Finalisti
Pietro Altieri, Daniele Bellomi, Laura Caccia,
Giovanni Campana, Enzo Campi, Silvia Comoglio, Loredana Semantica
Opera vincitrice
D’altro canto di Laura Caccia
Patrocinio Prima Circoscrizione di Verona
Poeti premiati con Menzione d’onore
Alessio Alessandrini, Giovanni Ariola, Donarella Ariotti, Alceo De Sanctis,
Vincenzo Della Mea, Luca Gasparini, Oronzo Liuzzi, Ernesto Livorni, Pasquale Lombardi,
Alberto Monza, Guido Mura, Gaby Ramsperger, Sabina Romanin, Antonella Taravella,
Pasqua Teora, Elda Torres, Flavio Vacchetta
Poeti premiati con Segnalazione
Franco Castelli, Paola Casulli, Lia Cucconi, Antonio Curcetti,
Maria Grazia Duval, Giancarlo Fascendini, Fabia Ghenzovich, Toni Maraini,
Massimiliano Marrani, Enea Roversi, Mauro Roversi Monaco, Viviana Scarinci
Poeti Finalisti
Daniela Attanasio, Paolo Fichera, Tiziana Gabrielli,
Andrea Lorenzoni, Francesca Monnetti, Emidio Montini, Stefania Negro
Poesia vincitrice
“Una parola libera dalla parola” di Paolo Fichera
Patrocinio Anterem
Autori premiati con Menzione d’onore
Maria Luisa Bompani, Michele Cappellesso, Irene Carlevale, Marilina Di Domenico,
Gramuglio, Luciana Gravina, Stefano Mazzacurati, Lorenzo Mazzoni, Massimo Sannelli
Autori premiati con Segnalazione
Rina Accardo, Dino Azzalin, Patrizio Dimitri,
Marco Frusca, Giuseppina Rando, Marco Righetti, Mariannina Sponzilli
Autori Finalisti
Rinaldo Caddeo, Gaetano Ciao, Giovanni Duminuco,
Silvia Favaretto, Kiki Franceschi, Manuel Micaletto
Prosa vincitrice
Acquisizione di Manuel Micaletto
Premio
"Lorenzo Montano"
XXV edizione
Ettore Campadelli, Se la parola è un atto, Book Editore2011; Caterina Camporesi, Dove il vero si coagula, Raffaelli Editore 2011; Alfonso Cardamone, Della consumazione del rogo, Pellegrini Editore 2009; Vincenzo Di Oronzo, In fuga dal volto, Edizioni L’Arca Felice 2010; Oronzo Liuzzi, Io e Caravaggio, Secop Edizioni 2010; Elia Malagò, Incauta solitudine, Passigli 2010; Franco Manzoni, In fervida assenza, Raccolto Edizioni 2010; Luisa Pianzola, Salva la notte, La Vita Felice 2010; Daniela Piazza, Mosche di burro, Tracce Edizioni 2009; Antonio Pibiri, Il mondo che rimane, Lampi di stampa 2010; Marina Pizzi, Il solicello del basto, Fermenti 2009; Chiara Poltronieri, Zafferano dall’orlo del mondo, Scripta Edizioni 2010; Paola Turroni, Il mondo è vedovo, Carta bianca 2010; Silvia Zoico, Famelica farfalla, Puntoacapo 2010.
Massimiliano Bossini, Forcipe, Il Filo 2008; Anna Buoninsegni, AnnAlfabeti, Unaluna 2010; Maria Grazia Calandrone, Sulla bocca di tutti, Crocetti Editore 2010; Giovanni Campana, Pensieri sulla soglia e autoglosse, Cierre grafica 2010; Davide Castiglione, Per ogni frazione, Campanotto Editore 2010; Gaetano Ciao, La parola dell’assente, Manni 2008; Luciana Gravina, L’infinito presente, AltrEdizioni 2011; Stefania Negro, Risonanze, Manni 2010; Giacomo Rossi Precerutti, Sono io, quell’ombra, Crocetti Editore 2010; Fausta Squatriti, Filo a piombo, Edizioni Tracce 2010; Eva Taylor, Volti di parole, Edizioni L’Obliquo 2010; Italo Testa, La divisione della gioia, Transeuropa 2010; Ferdinando Tricarico, Precariat 24 acca, Oèdipus 2010.
Giuseppina Amodei, con immagini di Fabrizio Portalupi, EuDemonia, Palazzo Spinelli Arte – Paideia 2010; Claudio “Bifo” Bassi, Il Cantico. Istruzioni per l’uso di canzoni liberamente tratte dal Cantico dei Cantici, Edizioni Cvs 2009; Antonino Bondì, con musiche di Giuseppe Rizzo, Inferni in cerimonia, Zona 2010; Domenico Cipriano, Novembre, con accluso cd “Ultimo volo” di Pippo Pollina, Transeuropa 2010; Anna Maria Farabbi con Vincenzo Mastropirro (musica), Massimo Achilli (interventi visivi), Paolo Sciancalepore (disegni), La bambina cieca e la rosa sonora, Lieto Colle 2010; Kiki Franceschi, Linea – Punto – Superficie, Videopoesia 2010; Nicola Frangione, La voce in movimento (e trasversalità video-sonore); Maria Grazia Galatà, L’Altro, testi e fotografie, Cartotecnica Veneziana 2010; Alessio Larocchi, a_meno amanuense, arte, Shin Production 2010; Alberto Mori, Performate, Scrittura Creativa Edizioni 2010.
Alessandro Assiri, La stanza delle poche righe, Manni 2010; Guido Caserza, Priscilla, Oèdipus 2009; Paolo Donini, L’ablazione, La Vita Felice 2010; Mauro Germani, Terra estrema, L’arcolaio 2011; Ettore Labbate, Geografia, Manni 2010; Stefano Massari, Serie del ritorno, La Vita Felice 2009; Massimo Scrignòli, Vista sull’Angelo, Book Editore2009.
Opera Vincitrice
Paolo Donini, L’ablazione, La Vita Felice 2010
Poeti premiati con Menzione d’onore
Joseph Barnato, Su perché e su come scrivere poesia; Rinaldo Caddeo, Soffitto invernale; Ivana Cenci, Forse Lachesi (dedicata a Camille Claudel); Fortuna Della Porta, Terra straniera; Paolo Fabbri, Vaghezze; Marco Frusca, Unter der Linden, Holderlin; Adelio Fusé, da L’ora cava; Carmen Gallo, Lo stretto e il necessario; Letizia Leone, Paesaggio contemporaneo; Riccardo Martelli, Una scena allestita di colpo; Michele Riccadonna, Non è dolore; Geppino Spirito, Io so di una parola ferita che mi parla; Maria Grazia Zamparini, Destinazione Luce.
Poeti premiati con Segnalazione
Laura Accerboni, In memoria di...; Francesco Adragna, Trascendenza; Daniela Andreis, E’ per non dire; Silvia Comoglio, Lullaby; Marina Corona, La malattia; Caterina Davinio, Una finestra e una storia infinita (Ai venti dell’Equatore); Lino Giarrusso, Sterile dominio di freddo sgomento; Donatella Nardin, Ove s’adorni lo sguardo di poesia; Luca Sedda, Poesia.
Poeti Finalisti
Tiziana Gabrielli, Dal segno alla parola; Giovanni Infelìse, L’alfabeto sepolto; Maria Pia Quintavalla, Trasmigrano; Sofia Demetrula Rosati, Il demolito è l’unica dimora del ritorno; Viviana Scarinci, Genius Loci.
Opera Vincitrice
L’alfabeto sepolto di Giovanni Infelìse
Autori premiati con Menzione d’onore
Gaia Anselmo, Libertà e Fato; Stefano Ciaponi, Appunti di un uomo senza qualità; Giuseppe Curonici, Discussero a lungo quale dei due; Maria Lanciotti, Lingua della Lontananza; Costantino Loprete, Metempsicosi e psicocinetica; Stefania Portaccio, Solitudine del leggere seriamente; Daniela Raimondi, Ain Soph Aur; Giuseppina Rando, Il trono; Monica Vannucchi, Non mi resta che il coltello.
Autori premiati con Segnalazione
Cristina Annino, Il pugile; Alberto Casadei, L’ordine; Antonella Catini Lucente, Virtualitas; Danilo Di Matteo, Elogio del pudore; Emidio Montini, Il tempo e le maree; Nausica Pezzoni, La città sradicata.
Autori Finalisti
Alessandro Broggi, Senza utopia; Allì Caracciolo, Leopardi; Luca Caserta, Hiromitsu; Paolo Ferrari, Naturalmente, la via all’imponderabile; Silvia Ferrari, La coda del Surrealismo; Silvia Rosa, Corrispondenza (d)al limite; Tiziano Salari, Gioventù.
Prosa Vincitrice
Gioventù di Tiziano Salari
PREMIO DI POESIA LORENZO MONTANO
Premio speciale della Giuria
"Opere Scelte"
PATROCINIO: REGIONE VENETO
In occasione della XXV edizione del Premio Lorenzo Montano, il riconoscimento “Opere Scelte” – speciale e fuori concorso – è destinato dalla Giuria a Franco Rella, per l’intenso lavoro di riflessione e ricerca svolto sull’intersezione tra pensiero poetico e pensiero filosofico, giungendo a dare vita a una personale ultrafilosofia. Per tale motivo, a questo grande e originale pensatore viene riconosciuta, grazie alla decisiva partecipazione della Regione Veneto, la pubblicazione di una raccolta di riflessioni selezionate tra quelle che più compiutamente danno conto del suo lavoro.
L’opera ha per titolo Soglie. L’esperienza del pensiero e viene edita nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni. È introdotta da un appassionato intervento di Susanna Mati, docente di Estetica e Filosofia dell’arte presso la Facoltà di design e arti dello IUAV-Venezia. Conclude il volume un’ampia bio-bibliografia e una nota dell’Autore.
Da leggere sul sito LaRecherche.it: un saggio di Giorgio Mancinelli
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune di Verona e della Prima Circoscrizione,
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
Premio
«Opera edita»
Patrocinio: Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona
Al Premio si concorre con un volume di scritture poetiche pubblicato dopo il 1° gennaio 2007. Non sono escluse le scritture in forma di immagini o di musica, su supporti video o audio.
Al poeta vincitore, scelto dalla Giuria del Premio tra una rosa di poeti segnalati e finalisti, sarà attribuita, grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona, la somma di Euro 2500,00.
Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione sono riportate nel Bando della 24^ edizione
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
La Giuria del Premio Lorenzo Montano, esaminati i libri pervenuti, indica gli autori segnalati e finalisti che saranno invitati a Verona nel prossimo autunno durante le cerimonie di premiazione.
Segnalati
Primerio Bellomo, Chorale e Alfuoco dell’origine, Manni 2009; Luca Benassi, L’onore della polvere, Passi Puntoacapo 2009; Francesca Ruth Brandes, Trasporto, Lietocolle 2009; Silvia Comoglio, Canti onirici, L’arcolaio 2009; Fortuna Della Porta, Mulinare di mari e di muri, Lietocolle 2008; Michele Fianco, The best of..., Le Impronte degli Uccelli 2009; Lucetta Frisa, Ritorno alla spiaggia, La Vita Felice 2009; Lele Ghisio, Notti di luna, Lineadaria 2009; Lidia Grillini, Disincanto, Book 2009; Carmine Lubrano, Era de’ maggio, Terra del Fuoco 2008; Gianfranco Maretti Tregiardini, Canzoniere di sonno e di stupore, Il Ponte del Sale 2009; Giulio Marzaioli, Suburra, Perrone Editore 2009;Massimo Orgiazzi, Reliqua realia, Lampi di stampa 2009; Giovanni Perrino, Ellis island, Interlinea 2007; Elena Salibra, Il martirio di ortigia, Manni 2010; Ivan Schiavone, Enuegz, Onyx 2010; Luca Stefanelli, Eventi poetici, Manni 2008; Cesare Vergati, Faust o l’inconverso, Ex Cogita 2009.
Finalisti
Cristina Annino, Magnificat (Poesie 1969-2009), Format Puntoacapo 2009; Alessandro Assiri & Chiara De Luca, sui passi per non rimanere, Fara 2008; Enrico De Lea, Ruderi del tauro,L’arcolaio 2009; Alessandro Ghignoli, Amarore, Kolibris 2009; Carlo Invernizzi, Secretizie, Mimesis2009; Marica Larocchi, Solstizio in cortile, Passi Puntoacapo 2009; Daniele Mencarelli, Bambino Gesù, Nottetempo 2010; Andrea Raos, Le api migratori, Liquid Oèdipus 2007; Luca Salvatore, Dead City Radio, Arcipelago 2008.
Vincitori ex-aequo
Cristina Annino, Magnificat (Poesie 1969-2009), Format Puntoacapo 2009
Alessandro Ghignoli, Amarore, Kolibris 2009
La Giuria del Premio ha deciso di attribuire una Segnalazione speciale in memoriam ad Alberto Cappi, per il libro Poesie 1973-2006, Format Puntoacapo 2009.
La Giuria del Premio ha deciso altresì di menzionare alcuni autori, per le opere particolarmente interessanti che hanno presentato:
Annelisa Alleva, La casa rotta, Jaca Book 2010; Daniele Bernardi, Versi come sassi, Lietocolle 2009; Lidia Are Caverni, Il prezzo dell’abbandono, Raffaelli 2009; Angela Chermaddi, I misteri della speranza, Lietocolle 2007; Lella De Marchi, La spugna, Raffaelli 2010; Ida Doda, Anabasis; Paolo Fichera, Nel respiro, L’arcolaio 2009; Massimo Giannotta, Incerte latitudini, Empirìa 2009; Oronzo Liuzzi, Via dei barbari, L’Arca Felice 2009; Anna Laura Longo, Nuove rapide scosse retiniche, Joker 2009; Lorenzo Mari, Minuta di silenzio, L’arcolaio 2009; Alessandro Morino, Nuda Stabat Mater, Polìmata 2010; Raffaele Niro, Cartacanta, Di Salvo Editore 2009; Simone Pasko, Manuale di storia, Campanotto 2009; Max Ponte, Eyeliner, Bastogi 2010; Antonello Ricci, Sulla natura sulla battaglia, Ghaleb Editore 2009; Camillo Sangiovanni, Ricamo infinito, Passi Puntoacapo 2009; Alfredo Sorani, In attesa della contrazione, Edizioni della Meridiana 2009; Valentina Tinacci & Monica Mattioli, Venti lucenti unghie, Edizioni d’if 2009; Silvia Venuti, Oltre il quotidiano, Moretti&Vitali 2009
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
Motivazioni della Giuria
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio a Sergio Givone, per gli intensi e preziosi esiti raggiunti con il suo lavoro filosofico e, in modo particolare, per la sua propensione ad affidarsi, nel suo cammino di conoscenza, al gesto narrativo. Il Premio viene attribuito a Givone perché con la sua opera dimostra di rivolgersi alla narrazione per dare vita a un racconto ulteriore, che promette un senso più lontano di ciò che è semplicemente “rivelato”; operando affinché la filosofia possa diventare, oltre che amore per il sapere, anche e soprattutto amore per il vivente.
Per tali motivi, all’autore viene riconosciuta, grazie alla decisiva partecipazione della Regione Veneto, la pubblicazione di una raccolta di riflessioni selezionate tra i suoi interventi “a viva voce”, riflessioni affidate dunque alla parola “detta” più che a quella scritta. Si tratta di pagine che ci restituiscono un’immagine del pensiero diretta e incisiva, connotata da una freschezza di linguaggio e immediatezza di espressione per molti versi inedite. Si tratta di riflessioni che sospendono la rassicurante forma saggistica giungendo ad aprirsi alle mobili strutture del racconto, all’emozione di una storia
L’opera ha per titolo Vivavoce. Filosofia e narrazione e viene edita nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni. È introdotta da alcune riflessioni di uno dei più raffinati filosofi italiani, Umberto Curi, Ordinario di Storia della filosofia e direttore del Centro Interdipartimentale di Storia e Filosofia delle Scienze all’Università di Padova, che sottolinea come i testi raccolti in questo libro offrano “la felice opportunità di misurarsi col pensiero di Givone nelle diverse articolazioni che esso ha assunto da circa quarant’anni a questa parte: l’ineludibile Auseinadersetzung con gli autori a lui più cari, quali Dostoevskij e Kierkegaard, il ritrovamento di una linea di riflessione refrattaria a ogni addomesticamento dialettico, da lui denominata “pensiero tragico”, l’affondo su alcuni concetti cruciali, quali quelli di eros ed ethos, la sua costante attenzione per la narrativa, come soggetto stesso dell’indagine filosofica”.
Sergio Givone
Nato a Buronzo (Vercelli) l’11 giugno 1944, ha studiato a Torino sotto la guida di Luigi Pareyson, discutendo con lui nel 1967 una tesi sulla ricezione contemporanea del pensiero di Pascal. Dal 1976 al 1983 è stato docente di Estetica all’università di Perugia, prima come incaricato e poi come ordinario (dal 1980). Dal 1984 al 1991 ha insegnato la stessa disciplina all’università di Torino e successivamente in quella di Firenze. Nel 1983-84 e nel 1986-87 è stato borsista Humboldt presso l’università di Heidelberg. Ha tenuto conferenze e cicli di lezioni in numerose università straniere, fra cui la Autonoma di Madrid, la Sorbona di Parigi, la Standford University e l’università di Tokyo. Dal 2006 al 2009 è stato Pro-rettore dell’ateneo fiorentino. Ha pubblicato: La storia della filosofia secondo Kant (1972), Hybris e melancholia (1974), William Blake (1978), Ermeneutica e romanticismo (1983), Dostoevskij e la filosofia (1984), Storia dell’estetica (1988), Disincanto del mondo e pensiero tragico (1989), La questione romantica (1992), Storia del nulla (1995), Eros/ethos (2000), Il bibliotecario di Leibniz (2005). Si è dedicato anche alla narrativa, pubblicando tre romanzi: Favola delle cose ultime (1998), Nel nome di un dio barbaro (2002) e Non c’è più tempo (2008). Questo esito della sua attività intellettuale trova spiegazione nell’idea di filosofia come interpretazione di qualcosa che non è mai realtà oggettiva ma semmai evento, racconto, narrazione. Donde un’attenzione e quindi un’attenzione costante e privilegiata alla letteratura, che a un certo punto gli si è presentata non solo come oggetto di riflessione, ma addirittura come soggetto, come attività da esercitare in proprio. In ciò è largamente riconoscibile l’influenza esercitata sul suo pensiero dalle scuole di Torino (Pareyson) e di Heidelberg (Gadamer).
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune di Verona e della Prima Circoscrizione,
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
Premio
«Raccolta inedita»
Patrocinio: Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona
Al Premio si concorre con una raccolta inedita di poesie non inferiore a 200 versi.
Nell’ambito dei lavori pervenuti la Giuria del Premio sceglierà le raccolte segnalate e finaliste. Fra queste ultime designerà l’opera vincitrice, che sarà pubblicata da Anterem Edizioni, nella collana “La ricerca letteraria”, grazie alla partecipazione della Biblioteca Civica di Verona.
I testi poetici saranno introdotti da una riflessione critica.
Il volume verrà presentato sul sito di “Anterem” e avrà ampia diffusione. Sarà altresì inviato a quotidiani, riviste, critici, biblioteche e università.
Al fine di valorizzare i poeti che non hanno mai pubblicato in volume, sono previsti particolari riconoscimenti per le migliori opere prime.
A questo proposito le stesse dovranno essere evidenziate sul frontespizio e nella nota biobibliografica.
Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione sono riportate nel Bando della 24^ edizione
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
Esiti del Premio
«Raccolta inedita»
La Giuria del Premio Lorenzo Montano, esaminate le raccolte pervenute, indica gli autori segnalati e finalisti che saranno invitati a Verona nel prossimo autunno durante le cerimonie di premiazione.
Segnalati
Luca Alessandro Borchi, Epigrafe cercasi; Alessandra Cava, RSVP; Roberto Cogo, Ulivi a mare; Chiara De Luca, Animali prima del diluvio; Sofia Demetrula Rosati, L’azione è un’estroversione del corpo; Vincenzo Di Oronzo, In fuga dal volto; Miro Gabriele, Le città antiche; Alessandra Giappi, La perfezione del giorno; Marianna Marino, Mangiaragni; Luca Paci, Guardafili; Alcide Paolini, Taccuino sentimentale; Carlo Penati, Il desiderio e lo specchio; Ugo Piscopo, Oscilla mille; Michele Porsia, Bianchi girari; Marta Rodini, Entrata in scena; Ferdinando Tricarico, Un giorno credi
Finalisti
Erika Crosara, Ius; Antonella Doria, Millantanni; Mario Fresa, Aura; Carolina Giorgi, Leggendo Emily Dickinson; Alberto Mori, Financial; Guido Turco, Qui non è più adesso; Giovanni Turra Zan, Le costrizioni
Vincitrice
Erika Crosara, con la raccolta inedita, opera prima, Ius
La Giuria del Premio ha deciso altresì di menzionare alcuni autori, per le opere particolarmente interessanti che hanno presentato:
Roberto Agostini, Scala di concetti in argento; Elisa Amadori Brigida, A misura di cielo; Maggio Bianca Bozzolla, Lo stato anima; Lia Cucconi, Ottativa; Gian Luca Cupisti, Romanzo sospeso; Matilde D’Accardi, Feritoie; Gianluca D’Andrea, Ecosistemi; Antonio De Marchi Gherini, L’altro; Letizia Dimartino, Acciaio; Giancarlo Fascendini, Questo andare impreciso; Ivan Fedeli, Assuefazioni; Marco Frusca, Esercizi di carteggio nautico; Guido Gallori, 7 & 65; Lino Giarrusso, Sherazad; Antonio Giuditta, Il mistero è nelle cose; Andrea Giuseppe Graziano, Poesie; Ileana Izzillo, Itinera; Renato Job, L’elicottero; Domenico Lombardini, Matrici; Giulio Mafii, L’umiltà del poco; Salvatore Pintore, Thauma; Carmen Polito, Sottovoce; Chiara Poltronieri, Canti di Danae; Paolo Polvani, L’alba delle cose; Roberto Ranieri, Variazioni e fuga; Marilena Renda, Ruggine; Enea Roversi, Alter ego in corpo 12; Pietro Salmoiraghi, Indizi di colpevolezza; Marco Scarpa, Bailamme; Giorgio Stella, Lezioni di poesia
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune di Verona e della Prima Circoscrizione,
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
Premio
«Una poesia inedita»
Patrocinio: Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona
Al Premio si concorre inviando una poesia inedita, che costituisca per l’autore un momento privilegiato nell’ambito della sua ricerca poetica: un testo che proprio nell’unicità trovi la sua ragione.
Al vincitore sarà attribuita dalla Prima Circoscrizione di Verona la somma di Euro 750,00.
Le poesie segnalate, finaliste e quella vincitrice saranno designate dalla Giuria del Premio.
Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione sono riportate nel Bando della 24^ edizione
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
Esiti del Premio
«Una poesia inedita»
La Giuria del Premio Lorenzo Montano, esaminate le prose pervenute, indica gli autori segnalati e finalisti che saranno invitati a Verona nel prossimo autunno durante le cerimonie di premiazione.
Segnalati
Anna Bellini, Blues degli amori perduti; Sergio Fabio Berardini, I confini dell’io; Stefania Bortoli, Intermittenze nel tempo; Alberto Casadei, Incontri della dissomiglianza; Domenico Cipriano, Assenza; Clemente Condello, Il lato positivo delle cose; Giovanna Frene, Che cosa hai fatto; Adelio Fusè, L’obliqua scacchiera; Gianfranco Guidolin, Terremoto; Francesco Macciò, La costruzione della scena; Francesca Monnetti, Equinoziale; Marisa Papa Ruggiero, Slittamenti; Paola Parolin, La mia casa...; Stefano Piva, Parole di un piede e mezzo; Maria Pia Quintavalla, Più in là del Po; Giuliano Rinaldini, Sera da nulla; Marco Saya, Murales; Isabella Tomassi, Chance method; Roberto Uberti, Tornita è questa sera
Segnalazione speciale
Laura Menegozzo con Stefano Sciascia, poesia e musica, Luci
Finalisti
Sebastiano Aglieco, La resa delle foglie; Enzo Campi, Per disunite latenze; Albino Crovetto, Cinque giorni; Tiziana Gabrielli, Il cerchio oscuro; Marinella Galletti, Soloacqua; Camillo Pennati, Pino marittimo.
Vincitore
Camillo Pennati, con la poesia inedita Pino marittimo
La Giuria del Premio ha deciso altresì di menzionare alcuni autori, per le opere particolarmente interessanti che hanno presentato:
Giovanni Ariola, In città; Giuseppe Barreca, La carovana delle malinconie; Marco Bellini, Nella fodera dello schermo; Dario Benzi, L’apparire; Davide Antonino Burgio, Per un attimo; Stefano Cappelletti, Allogeno al vento; Maria Grazia Carraroli, Pelle di luna; Paola Casulli, Ciò che non resta; Luigi Emanuele D’Isernia, Sciamani; Valeria Ferraro, Codice; Renata Morresi, Monologo della tavola; Eugenio Nastasi, Mercoledì delle ceneri; Luisa Pianzola, Coltivazione del deserto; Margherita Rimi, Questa doveva essere la casa; Chiara Rolandi, Come le cose si lascino premere; Clara Serra, La nebbia si stacca sfrangiandosi; Liliana Tedeschi Libera, La perfezione inusitata del silenzio; Simone Turco, Lento eone; Giuseppe Vetromile, Obbligo di catene a bordo; Giovanna Vizzari, Questo amarvi infaticabilmente, alla rinfusa; Liliana Zinetti, Risuonino i rami, le gaure.
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune di Verona e della Prima Circoscrizione,
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
Premio
«Una prosa inedita»
Patrocinio: Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona
Al Premio si concorre inviando una prosa inedita che esprima una propria autonoma forza creativa.
Caratteristica di questo Premio è la sua grande libertà stilistica e di genere. Infatti, la prosa inviata può essere costituita da una narrazione o un saggio breve o una nota critica o una prosa poetica.
Unica condizione è la brevità. Il testo infatti non dovrà superare le 6000 battute (tre cartelle).
Al vincitore sarà attribuita dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona la somma di Euro 750,00.
Le prose segnalate e finaliste, così come quella vincitrice, saranno designate dalla Giuria del Premio.
Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione sono riportate nel Bando della 24^ edizione
V e n t i q u a t t r e s i m a E d i z i o n e
La Giuria del Premio Lorenzo Montano, esaminate le prose pervenute, indica gli autori segnalati e finalisti che saranno invitati a Verona nel prossimo autunno durante le cerimonie di premiazione.
Segnalati
Rinaldo Caddeo, Persone del nostro tempo; Lorena Pierluisa Cazzoletti & altri, Racconto a più mani; Evelina De Signoribus, Trasalimenti; Liuba Gabriele, Questo comincerà con un profumo; Nina Maroccolo, Perceval; Andrea Masanzanica, Lagon, Flotson, Jetson; Sandra Morero, E’ così... un incontro; Stefania Negro, Il linguaggio; Benito Poggio, Ungaretti traduttore; Giuseppina Rando, I maledetti; Viviana Scarinci, L’amore senza persona; Elli Rita Signani, Senza titolo; Paolo Valesio, Il signor Bernardini; Matteo Vercesi, Frammenti dal diario dell’erosione; Elide Zuccotti, Autocoscienza delle mie mani
Finalisti
Bruno Conte, Quasi pagine; Marco Ercolani, Turno di guardia; Federico Federici, Senza titolo; Lorenzo Gobbi, La rosa ultima; Vincenzo Guarracino, Interrogare la notte; Emidio Montini, Lo scriba
Vincitore
Marco Ercolani, Turno di guardia
La Giuria del Premio ha deciso altresì di menzionare alcuni autori, per le opere particolarmente interessanti che hanno presentato:
Francesco Adragna, Libertà; Francesca Bonetti, Congedi (Parole per una figlia); Alessandro Caruso, L’ebbrezza dell’oblio; Luca Casadio, Il muro; Luca Cenisi, Appunti sullo sperimentalismo; Emma Cerpelloni, Il giardiniere di Cezanne; Roberto Fassina, Pensare per la professione; Gian Pietro Fattorello, Di un paese di pietre e ginepri; Francesco Fattorini, Numeri; Michele Lamon, Rosa; Giacomo Leronni, Dal buio presente di chi scrive; Alberto Luciano, Giornale dell’anima; Maria Pallacardi, Deduzione; Monica Palma, Il sogno nella stanza di un uomo; Luisa Pestrin, La neve non serve a niente; Stefania Roncari, Hic et nunc; Riccardo Roversi, L’Egitto dopo le sabbie; Mariannina Sponzilli, Cristallizzazioni poetiche letterarie; Roberta Tomaselli Arrigoni, Dicotomìa dell’essere; Franco Viviani, Bolle; Sara Zanghì, Saetta e Gigia
Mentre va a concludersi l’attuale Biennale Anterem di Poesia, abbiamo il piacere di presentare il bando della XXIII edizione del Premio Lorenzo Montano, che scadrà il 31 marzo 2009.
Tutti i poeti finalisti, segnalati e menzionati per le varie sezioni costituiranno i protagonisti della prossima Biennale, insieme con filosofi, critici letterari, editori, musicisti e videoartisti.
Tra pochi giorni su questo sito cominceranno a prendere corpo gli esiti della 23^ edizione del Premio “Lorenzo Montano”. Le varie giurie sono infatti tutte al lavoro.
Inoltre la direzione artistica della Biennale Anterem sta definendo i dettagli del programma che sarà realizzato nell’autunno 2009, programma che si annuncia ricchissimo di avvenimenti, a carattere internazionale e dentro l’attualità poetica, filosofica e musicale. Come sempre, partendo dalle letture dei poeti più significativi emersi da questa edizione del Premio.
Siamo intanto in grado di anticipare che il vincitore del Premio Speciale della Giuria “Opere scelte – Regione Veneto” per il 2009 è Alberto Folin, per i preziosi esiti raggiunti con il suo lavoro di saggista.
Di questo importante autore verrà pubblicata da Anterem Edizioni un’autoantologia di saggi che ha per titolo “Sott’altra luce. Leopardi nel pensiero del ’900”.
Nel volume, oltre che essere documentati i più rilevanti risultati critici fin qui raggiunti dallo stesso Folin sull’opera del poeta recanatese, vengono avanzate nuove ipotesi di ricerca su questo “vero pensatore”, come lo definì Nietzsche.
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune di Verona e della Prima Circoscrizione,
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
Pubblichiamo l’elenco dei poeti selezionati dalla Giuria del Premio per la sezione “Opera edita – Provincia di Verona”, distinguendo menzionati, segnalati e finalisti.
Tutti i poeti selezionati saranno invitati a partecipare, con letture dalle opere proposte, alla giornata del 5 dicembre 2009 della Biennale Anterem di poesia. Sabato 21 novembre sarà invece il giorno dedicato ai tre vincitori, per la determinazione pubblica del “supervincitore”.
Opera edita: Poeti selezionati
Opera edita: Poeti menzionati, segnalati, finalisti e vincitori
dalla presentazione agli studenti dei licei veronesi Fracastoro e Maffei, il 21 novembre 2009, nell’ambito della terza Biennale Anterem
La distrazione di Andrea Inglese è un’opera complessa. Per poterci orientare nelle sue quattro parti, cominciamo con dire – molto schematicamente – che con queste poesie ci troviamo di fronte a dei veri e propri «esercizi» per vivere.
Inglese ha compreso con molta chiarezza che tra le nostre esperienze e il giudizio che ne possiamo trarre non vi è mai pacificazione duratura.
Un fatto, per quanto possa risultare personale, o essere sentito come tale, rinvia a un fatto più grande che sfugge al nostro controllo.
Chi non possiede una forte possibilità critica nei confronti dei fatti, che si succedono a catena nella nostra vita, confusamente e violentemente, rischia di essere travolto o di darne valutazioni parziali o errate.
Entra anche in discussione la nostra incapacità di trasformare la nostra amarezza in critica concreta a questa realtà, alla nostra organizzazione sociale; una critica che porti ad azioni coerenti, a prese di posizione anche rischiose.
La distrazione costituisce la denuncia di una grave carenza spirituale o, che è lo stesso, di una falsa concretezza. Ma indica anche uno spazio liberato: il tempo che attende una nuova pronuncia, il luogo dove il futuro dovrà insediarsi con altre leggi.
Non appena viene raggiunto dal nostro sguardo, il volto delle cose entra a far parte della nostra interiorità. E comincia ad assumere colorazioni sempre diverse.
Impariamo a vedere attraverso le variabili della nostra anima [...]
Flavio Ermini
(dalla presentazione agli studenti dei licei veronesi Fracastoro e Maffei,
il 21 novembre 2009, nell’ambito della terza Biennale Anterem)
Poeti premiati con Menzione d’onore
Gian Citton, Devozioni musicali per vecchi fan, Mobydick 2008; Michele De Luca, Altre realtà, Quasar 2008; Michele Fianco, Versi in via di liberazione (e un numero civico), Le impronte degli uccelli 2008; Adelio Fusé, Canti dello specchio bifronte, Book 2009; Pier Maria Galli, Prima che sia autoritratto, Zona 2008; Emanuele Modigliani, Gli ottantuno, L’autore libri Firenze 2008; Giuseppe Napolitano, Antologia, Guida 2008; Carlo Penati, Vorrei imprimere un vuoto nell’aria; Fara 2008; Angelo Tonelli, Canti di Apocalisse e d’estasi, Campanotto 2008; Graziella Tonon, Traslochi, Manni 2008.
Poeti premiati con Segnalazione
Cristina Annino, Casa d’aquila, Levante 2008; Alessandro Assiri, Quaderni dell’impostura, Lieto Colle 2008; Antonella Doria, Metro Polis, Excogita 2008; Mario Fresa, Alluminio, Lieto Colle 2008; Paolo Gentiluomo, La ragion totale, Zona 2007; Dante Maffia, La biblioteca di Alessandria, Azimut 2008; Alberto Mori, Fashion, Fara 2009; Maria Pia Quintavalla, Selected poems, Gradiva 2008; Filippo Ravizza, Turista, Lieto Colle 2008; Marco Saya, Situazione temporanea, Format 2008; Gabriella Sica, Le lacrime delle cose, Moretti & Vitali 2009; Gian Piero Stefanoni, Geografia del mattino, Gazebo 2008; Iole Toini, Spaccasangue, Le voci della luna 2009; Alberto Toni, Mare di dentro, Format 2009.
Poeti finalisti
Rinaldo Caddeo, Dialogo con l’ombra, La vita felice 2008; Alberto Casadei, Genetica, Aìsara 2008; Marina Corona, I raccoglitori di luce, Jaca Book 2006; Mauro Germani, Livorno, L’arcolaio 2008; Francesco Marotta, Impronte sull’acqua, Le voci della luna 2008; Giuliano Rinaldini, Sequenza del fico, Joker 2008, Massimo Sannelli, L’aria, Format 2009; Giovanni Turra Zan, Stanze del viaggiatore virale, L’arcolaio 2008; Tonino Vaan, Cosmesi, L’arcolaio 2008.
Poeti vincitori
Ottavio Fatica, Le omissioni, Einaudi 2009; Federico Federici, L’opera racchiusa, Lampi di stampa 2009; Andrea Inglese, La distrazione, Luca Sossella 2008.
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune di Verona e della Prima Circoscrizione,
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
Pubblichiamo l’elenco dei poeti selezionati dalla Giuria del Premio per la sezione “Raccolta inedita – Biblioteca Civica di Verona”, distinguendo menzionati, segnalati e finalisti.
Tutti i poeti selezionati saranno invitati a partecipare, con letture dalle raccolte proposte, alla giornata del 24 ottobre 2009 della Biennale Anterem di poesia.
Raccolta inedita: Poeti selezionati
Raccolta inedita: Poeti Menzionati, Segnalati e Finalisti
Poeti
premiati con Menzione d’onore
Massimo Barbaro, La
memoria del sangue; Gabriele Belletti, Condom in io; Sergio
Fabio Berardini, Carne de’ fiori; EloZ, Aspettando
la quiete; Loredana Ferro, Poesie; Luciana Gravina, L’infinito
presente; Michele Lamon, Con amoroso senso; Andrea Lanfranchi,
Corpo di reato; Emanuela Mariotto, la Bambina; Simona Menicocci,
Nessun Senso; Alessandra Paganardi, Frontiere apparenti; Gaby
Ramsperger, L’ultimo uomo; Stefano Rossi, Poesie; Viviana
Scarinci, Il segno zodiacale dello scorpione; Anna Maria Tamburini,
Colibrì; Manuela Vigorita, Diario di guerra.
Poeti
premiati con Segnalazione di merito
Lucianna Argentino,
L’ospite inatteso; Elena Corsino, Nature terrestri; Vincenzo
Di Oronzo, Mente e figure; Lucetta Frisa, Private city;
Eugenio Lucrezi & Paola Nasti, Dinanzi al dittatore gli animali;
Bruno Pettene, Il trono di paglia; Daniela Piazza, Disincanto;
Chiara Poltronieri, Pietre; Mario Raito, Niente dialogico;
Maurizio Solimine, Verona; Matilde Tobia, In luogo, in vece;
Guido Turco, Io sono molti poeti; Liliana Ugolini, Gioco
d’ombre nel teatrino.
Poeti
Finalisti
Giovanni Campana, Pensieri
sulla soglia; Lorenzo Carlucci, Sono qui solo a scriverti e non
so chi tu sia; Federico Condello, Altro e corone; Andrea Gigli,
Cronache di variazioni aeree; Alfonso Lentini, Il morso delle
cose, Andrea Rompianesi, Arcaismo a fronte; Stefano Salvi,
Primizia di creature; Ciro Vitiello, Finitezza delle cose o rose.
Poeta
Vincitore
Stefano Salvi,
Primizia di creature.
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune di Verona e della Prima Circoscrizione,
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
Pubblichiamo l’elenco dei poeti selezionati dalla Giuria del Premio per la sezione “Una poesia inedita – Prima Circoscrizione di Verona”, distinguendo menzionati, segnalati e finalisti.
Tutti i poeti selezionati saranno invitati a partecipare, con letture dalle opere proposte, alla giornata del 14 novembre 2009 della Biennale Anterem di poesia.
Una poesia inedita – Poeti selezionati
Una poesia inedita: Menzionati, Segnalati e Finalisti
Il premio Lorenzo Montano prevede che, per ciascun vincitore, il Maestro Francesco Bellomi componga un brano musicale, partendo dalle suggestioni del testo poetico.
Le opere vengono eseguite durante le giornate della Biennale Anterem. Siamo in grado di offrire, grazie a una nuova tecnologia, il primo inserto musicale della XXII edizione del Premio.
Piano music for the poet Luigi Trucillo, di Francesco Bellomi
Viene indetta dalla rivista “Anterem” la nuova edizione del Premio dedicato a Lorenzo Montano (1893-1958), la XXII, che coincide nel 2008 con il cinquantenario della morte di questo grande poeta e narratore.
Tale ricorrenza ci ha indotti a progettare - oltre alle abituali giornate della “III Biennale Anterem di Poesia” - molte altre iniziative pubbliche legate al Premio.
I poeti che parteciperanno alla presente edizione del Premio vedranno così moltiplicarsi le possibilità di essere invitati a prendere parte attiva alle manifestazioni di questo irripetibile anno.
scarica il bando [ pdf 33 KB] [ rtf 71 KB]
Il Premio Speciale della Giuria per le "Opere Scelte" è stato attribuito quest'anno a Michele Ranchetti [pdf 61 KB], il cui nome, come dà conto Giovanni Giudici, «s'inscrive nel ristretto novero dei protagonisti della nostra poesia: in ciò confortato, come sappiamo, da un'autorità di pensatore e di studioso di raro peso, che fa tutt'uno con la sua opera creativa e ne suggella la forte, inconfondibile impronta». Per tali motivi, all'autore viene riconosciuta, grazie alla decisiva partecipazione della Regione Veneto, la pubblicazione di una scelta tra le sue poesie edite e inedite.
Aggiornamento del 13 luglio 2008
Le varie giurie del Premio Lorenzo Montano sono al lavoro. Stanno giungendo alla redazione della rivista “Anterem” le ulteriori selezioni.
I nuovi risultati arrivati in redazione riguardano la sezione “Opera edita” e indicano, dopo i poeti premiati con Menzione di merito e i Segnalati, i poeti Finalisti e i tre Vincitori.
Sin d’ora siamo in grado di confermare che tutti i poeti che qui elenchiamo verranno invitati a prendere parte attiva alla 3^ Biennale Anterem di Poesia, un evento di impianto internazionale che si articolerà in più giornate, ricche di letture, incontri teorici, video, performance...
Poeti premiati con Menzione di merito, Segnalati, Finalisti e Vincitori per “Opera edita”
Poeti premiati con Menzione di merito
Comasia Aquaro, I fiori nei cantieri, Campanotto 2007; Canzio Bogarelli, L’inattesa vedovanza del fiordaliso, Zanetto 2006; Pietro Cardona, Racconti dell’attesa, Joker 2007; Massimo Conese, Poemi lustrali in prosa, Levante 2008; Renzo Cremona, Tutti senza nome, Edizioni del Leone 2006; Laura De Carli, L’ordine apparente, Edizione del Giano 2007; Mario De Santis, Le ore impossibili, Empirìa 2007; Renzo Favaron, Al limite del paese fertile, Book 2007; Fabio Franzin, Mus.cio e roe – Muschio e spine, Le Voci della Luna 2007; Marco Fregni, Dialoghi con il padre, Edizioni del Laboratorio 2007; Simone Giorgino, Asilo di mendicità, Besa 2007; Dante Goffetti, Riflessi e transizioni, I Quaderni del Battello Ebbro 2007;Piera Mattei, La materia invisibile, Manni 2006; Domenica Mauri, Per interno, Manni 2007; Josephine Pace, Fisiologia del fuoco, Zona 2007; Barbara Pietroni, Tempi gemelli, Il Faggio 2005; Antonella Pizzo, In stasi irregolare, Le Voci della Luna 2007; Stefania Portaccio, Continenti, Empirìa 2007; Lina Salvi, Abitare l’imperfetto, La Vita Felice 2007; Marco Simonelli, Palinsesti, Zona 2007; Antonio Spagnuolo, Fugacità del tempo, Lieto Colle 2007; Mariannina Sponzilli, Il rifugiarsi del pensiero immite, Laboratorio delle Arti 2007; Alberto Teodori, L’io inespresso, Lieto Colle 2005; Liliana Ugolini, Tuttoteatro, Joker 2008; Cesare Vergati, Ragazzo a pendolo, Ex Cogita 2007.
Poeti premiati con Segnalazione
Marco Balzano, Particolari in controsenso, Lieto Colle 2007; Gladys Basagoitia, La carne / El sueno, Fara 2007; Ferruccio Brugnaro, Verranno i giorni, Campanotto 2006; Brunella Bruschi, Lune persuase, Fara 2007; Maria Grazia Calandrone, La macchina responsabile, Crocetti 2007; Caterina Camporesi, Solchi e Nodi, Fara 2008; Gabriella Cinti, Suite per la parola, peQuod 2008; Matteo Danieli, Genetica della stanza, Battello 2007; Fortuna Della Porta, Io confesso, Lepisma 2006; Letizia Dimartino, Oltre, Archilibri 2007; Liliana Ebalginelli, l (Amami), Archivi del ‘900, 2007; Nicola Frangione, Percorsi artistici 1972-2006, Multigraphic 2007; Giancarla Frare, Come confine certo, Tracce 2008; Giovanni Infelìse, l’ultima dimora, Book 2007; Carmine Lubrano, Stroppole d’ammore, Rai Trade 2006; Alberto Mori, Raccolta, Fara 2008; Gabriele Pepe, L’ordine bisbetico del caos, Lieto Colle 2007; Massimo Rizzante, Nessuno, Manni 2007; Stefano Salvi, Le insidie / Neumi, Lieto Colle 2007; Angelo Tobia, cosmografia del bacio, Nuovo Millennio 2007; Eros Trevisan, Tiepidi raggi, Litostampa 2007.
Poeti Finalisti
Alessandro Assiri, Il giardino dei pensieri recisi, Aletti 2006; Alessandro Catà, L’ordine del respiro, La Vita Felice 2007; Roberto Cogo, Di acque / Di terre, Joker 2006; Vincenzo Di Oronzo, Mimi e sonnambuli, Empirìa 2007; Anna Maria Farabbi, La magnifica bestia, Travenbooks 2007; Luigi Fontanella, L’azzurra memoria, Moretti & Vitali 2007; Marco Giovenale, criterio dei vetri, Oèdipus 2007; Luigi Nacci, Inter nos/ss, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena 2007; Pierangela Rossi, Kairòs, Aragno 2007; Evelina Schatz, Amici amati, Karwan Samizdat 2005; Italo Testa, canti ostili, Lieto Colle 2007.
Vincitori
Silvia Bre, Sempre perdendosi, Nottetempo 2006;
Camillo Pennati, Modulato silenzio, Joker 2007;
Luigi Trucillo, Lezione di tenebra, Cronopio 2007.
Tra questi autori la Giuria dei Lettori determinerà il "Supervincitore".
Aggiornamento del 10 settembre 2008
I nuovi risultati giunti in redazione riguardano la sezione “Raccolta inedita” e indicano, dopo i poeti premiati con Menzione di merito, i concorrenti Segnalati e Finalisti, l'opera vincitrice.
Poeti premiati con Mezione di merito, Segnalati, Finalisti e Vincitore per “Raccolta inedita”
Poeti premiati con Menzione di merito
Valentina Albi, I giganti; Dario Benzi, Il rosso il nero il desiderio e il vento; Sergio Fabio Berardini, Ex voce daemonis; Maria Luisa Bigai, Le tracce del viaggio; Paolo Birolini, Acrostici autunnali; Salvatore Bommarito, La meteorologia dei fossili; Saverio Caponi, Piantare alberi; Stefano Cappelletti, Togliti l’aureola e vieni a fare a pugni; Alessandra Conte, Breviario di novembre; Regina Cusmano, Diagramma liberty; Gianluca D’Andrea, Chiusure; Renzia D’Incà, L’assenza; Dino De Mitri, L’odore del mattino; Antonio Fiori, Inaudita altera parte; Antonio Funiciello, Dopo la partenza; Andrea Lanfranchi, La strada – L’attesa; Cristiano Leone, Favole meridiane; Sara Maino, Jeux; Silvia Malavasi, Poesie; Jacopo Masi, Il diario del mondo; Silvia Molesini, Esanimando; Riccardo Olivieri, Il disgelo; Carlo Penati, Sincronaca (Dagli anni settanta); Daniela Raimondi, Entierro; Mario Rondi, Medicamenti; Enea Roversi, Disincanto dello scorrere; Francesca Simonetti, Vestigia senza sipario; Maria Alessandra Tognato, Poesie.
Poeti Segnalati
Roberto Agostini, Progetto per un pomeriggio da suicidi; Patrizia Bianchi & Massimo Sannelli, Ardesia rame; Gianfranco Coci, Il desiderio dell’assenza e del ritorno; Antonino Contiliano, Ero(s)diade! La binaria dell’asiento; Andrea Genovese, Appunti per una messa in scena; Mimmo Gerratana, Bellezza che si dice; Claudia Francesca Gorgoglione, In finita mente; Gaia Gubbini, Ritratto fiammingo; Rosa Menna, Epifanie; Alessandro Narduzzo, Poesie; Stefania Negro, La geometria della luce; Giovanni Nuscis, Trenta poesie; Francesco Onirige, Macerie; Paolo Polvani, Perimetri; Gyorgy Réti, Gioco poetico con Vladimir Strochkov; Pietro Salmoiraghi, Note senza testo; Clara Serra, Incantati con-sensi; Salvatore Siddi, Poesie; Matilde Tobia, Lemmi per uno sguardo; Guido Turco, Teorie dell’estasi; Paolo Valentino, Prospettive.
Poeti Finalisti
Armando Bertollo, Il teatrino della scrittura attraverso i sintomi; Gaetano Ciao, Apparire nell’assente; Domenico Cipriano, Novembre; Tino Di Cicco, Quando i tempi saranno maturi; Paolo Ferrari, Saggio – poema del pensare assente; Mario Fresa, Separazione dalla luce; Gianluca Giachery, Geometrica passione; Gian Paolo Guerini, Lì vidi: nero, patio, riso; Francesca Monnetti, In-solite movenze.
Raccolta vincitrice
Saggio – poema del pensare assente di Paolo Ferrari.
Aggiornamento del 10 settembre 2008
I nuovi risultati arrivati in redazione riguardano la sezione “Una poesia inedita” e indicano, dopo i poeti premiati con Menzione di merito, i Segnalati e i Finalisti, il Vincitore.
Sin d’ora siamo in grado di confermare che tutti i poeti che qui elenchiamo verranno invitati a prendere parte attiva alla 3^ Biennale Anterem di Poesia, un evento di impianto internazionale che si articolerà in più giornate, ricche di letture, incontri teorici, video, performance...
Poeti premiati con Menzione di merito, Segnalati, Finalisti e Vincitore per “Una poesia inedita”
Poeti premiati con Menzione di merito
Guglielmo Aprile, Kosmos; Francesca Bonetti, Al largo; Erminia Daeder, Continuità; Raffaele Di Stasio, Io sono Orfeo; Giancarlo Fascendini, In pochi mesi si sono tolta la vita; Giuliana Fusari, Sotto l’apparente; Tiziana Gabrielli, Exodus; Fabia Ghenzovich, Scacco matto; Giulio Dario Ghezzo, Questo tuo nome; Lino Giarrusso, Del dolore; Luciana Gravina, Spiralitudine; Serena Manfrida, Da qui al sole; Matteo Marangoni, Recherché; Riccardo Martelli, In mezzo a dipinti creati; Maria Grazia Martina, Ala; Davide Nervo, Mulier insula; Claretta Orlandi, Nuvole di fuoco sognando l’Universo; Ruggero Pilla & Gianluca Ruffoni, Ecco; Francesco Sassetto, La mia generazione; Francesco Serrao, Dietro la chiesa; Angelo Spina, Esperienza.
Poeti Segnalati
Giovanni Ariola, Ritorni e ripartenze; Fabrizio Bianchi, Babilonia pulp karma; Sandro Boato, I mesi; Davide Burgio, Silenzio cosmico; Ernesto Bussola, Freme di mente trame rade gli esecrati; Lia Cucconi, Miserere; Ariele D’Ambrosio, Nella valle di Ennom; Paolo Fabbri, Il tempo / Il pensiero; Adelio Fusé, Tintinnio nel cappello che fu di Ezra; Maria Lanciotti, La confessione; Oronzo Liuzzi, Primo canto; Paola Loreto, Figlio naturale; Viviana Monsurrò, Archeologia; Emidio Montini, L’invisibile scontento; Carla Paolini, Senza nome; Paola Parolin, Riflessioni di una fashion victim; Stefano Piva, Di cosa è fatta la siepe; Evasio Revante, L’ombra di Orfeo; Floriana Rigo, Simpoesia; Margherita Rimi, Ventagli aperti; Marco Saya, La storia inizia indietro; Liliana Tedeschi, Perché Magritte; Liliana Zinetti, Tutto il pane del mondo.
Poeti Finalisti
Alberto Casadei, Ricognizioni dell’isola; Silvia Comoglio, Farfalla; Mauro Dal Fior, Del bianco; Roberto Fassina, Nel biancore mattino; Massimiliano Finazzer Flory, Trittico sulla parola; Miro Gabriele, Le rose di Porto; Chiara Poltronieri, Clio.
Una poesia Inedita Vincitrice
Trittico sulla parola di Massimiliano Finazzer Flory.
ANTEREM
RIVISTA DI RICERCA LETTERARIA
Con il patrocinio di Regione Veneto,
Assessorati alla Cultura della Provincia,
del Comune e della Prima Circoscrizione di Verona
Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
Lorenzo Montano
Ventunesima Edizione
Il Premio è dedicato al poeta Lorenzo Montano
(Verona 1895 – Glion-sur-Montreux 1958).
Le sezioni del Premio sono
“Raccolta inedita”, “Opera edita”,
“Una poesia inedita”, “Opere scelte”.
Il montepremi è pari a Euro 13.500,00.
Sono previsti 6 vincitori
e oltre 90 riconoscimenti, attribuiti nell’ambito
della Biennale Anterem di Poesia.
PREMIO «UNA POESIA INEDITA»
Patrocinio: Prima Circoscrizione di Verona
Al Premio si concorre inviando una poesia inedita,
che costituisca per l’autore un momento privilegiato
nell’ambito della sua ricerca poetica: un testo che proprio
nell’unicità trovi la sua ragione. Al vincitore sarà
attribuita dalla Prima Circoscrizione di Verona la
somma di Euro 500,00.
Le poesie finaliste saranno designate dalla Giuria del Premio. La poesia vincitrice sarà scelta da una Giuria Critica formata da storici della letteratura e dell’arte, filosofi, critici letterari e docenti universitari.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA «OPERE SCELTE»
Patrocinio: Regione Veneto
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio
a un autore che abbia contribuito ad ampliare i percorsi
di conoscenza che conducono alla verità poetica
nella contemporaneità.
Grazie alla partecipazione della Regione Veneto, allo scrittore sarà riconosciuta la pubblicazione, da parte di Anterem Edizioni, di una raccolta di testi selezionati tra le sue opere edite e inedite.
Il lavoro antologico, introdotto da un’ampia riflessione
critica e corredato da un’esauriente bibliografia, si
configurerà come un vero e proprio profilo dell’esperienza
letteraria e conoscitiva dell’autore.
PREMIO «RACCOLTA INEDITA»
Patrocinio: Biblioteca Civica di Verona
Al Premio si concorre con una raccolta inedita di poesie
non inferiore a 200 versi.
Tra i lavori pervenuti, la Giuria del Premio – composta dalla direzione e dalla redazione di “Anterem” – sceglierà l’opera vincitrice, che sarà pubblicata, grazie alla partecipazione della Biblioteca Civica di Verona, nella collana “La ricerca letteraria” di Anterem Edizioni, con una riflessione critica di uno storico della letteratura.
Il volume sarà inviato a quotidiani, riviste, critici,
biblioteche e università.
Al fine di valorizzare i poeti che non hanno mai pubblicato in volume, sono previsti particolari riconoscimenti per le opere prime. A questo proposito le stesse dovranno essere evidenziate nella nota biobibliografica.
PREMIO «OPERA EDITA»
Patrocinio: Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona
Al Premio si concorre con un volume di scritture poetiche
pubblicato dopo il 1° gennaio 2004. Non sono
escluse le scritture in forma di immagini o di musica,
su supporti video o audio.
La Giuria del Premio seleziona tre vincitori, ai quali l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona attribuirà la somma di Euro 500,00 ciascuno.
Grazie alla collaborazione del quotidiano “L’Arena”,
una Giuria dei Lettori sceglierà tra questi poeti il
supervincitore, al quale sarà attribuita dal medesimo
Assessorato un’ulteriore somma di Euro 500,00.
Particolari riconoscimenti saranno attribuiti agli studenti che, partecipando alla Giuria dei Lettori, svolgeranno le migliori tesi sui libri premiati. A tal fine, sarà chiamata a esprimersi una Giuria di docenti e giornalisti.
A CIASCUNA DELLE OPERE VINCITRICI
sarà dedicato un brano musicale composto dal Maestro Francesco Bellomi, docente del Conservatorio di Milano.
PER TUTTE LE SEZIONI DEL PREMIO
sono previsti riconoscimenti, segnalazioni di merito e menzioni d’onore da parte delle varie giurie.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Tutte le opere, sia edite che inedite, devono essere inviate in tre copie alla sede del Premio, in via Zorzi 9- 37138 Verona, Italia, entro il 31 marzo 2007.
Su ciascuna delle tre copie va riportata la nota biobibliografica del poeta con indirizzo, recapito e-mail e telefonico.Il Premio è riservato ai Soci Onorari dell’Associazione Culturale Anterem.
La quota associativa è di Euro 29,00 da versare sul conto corrente postale 10583375 intestato ad Anterem, via Zambelli 15, 37121 Verona, o con assegno bancario non trasferibile o con vaglia postale.
Tale versamento dà diritto a partecipare a tutte le sezioni del Premio e a ricevere “Carte nel Vento”, Notiziario di Poesia prodotto da Anterem Edizioni e inviato per posta elettronica. Copia del tagliando dell’avvenuta rimessa andrà allegata ai testi inviati.
L’esito del concorso sarà comunicato a tutti i partecipanti: o per lettera o attraverso il periodico on-line “Carte nel Vento” a coloro che avranno fornito un recapito e-mail.
Sarà inoltre reso noto sul sito Internet del Premio: www.anteremedizioni.it
Verrà altresì pubblicizzato sulla stampa periodica nazionale e sulla rivista “Anterem”.
Segreteria del Premio:
Via Zorzi 9 - 37138 Verona tel. 3384628830
(dalle ore 14 alle 15 e dalle ore 19 alle 20)
BIENNALE ANTEREM DI POESIA
La cerimonia di premiazione sarà promossa nell’autunno del 2007 dalla Biblioteca Civica di Verona, nell’ambito della seconda Biennale Anterem di Poesia “Percorsi del dire”. Nel corso della manifestazione i poeti finalisti, segnalati e menzionati saranno invitati a leggere i propri testi poetici. In tale occasione la poesia si troverà al centro di un grande evento multimediale che coinvolgerà compositori, registi, coreografi, critici letterari, artisti, filosofi… Nell’ambito della ricerca tra suono e parola, il Conservatorio Statale di Musica di Trento “Francesco Antonio Bonporti”, sezione di Riva del Garda, organizzerà una serie di convegni e concerti che prevedono l’esecuzione di musiche originali dedicate ai vincitori del Premio e ad altri autori proposti dalla rivista “Anterem”.
La Biennale Anterem di Poesia, promossa e organizzatadalla rivista “Anterem”, offre ai poeti un’occasione pubblica d’incontro davanti a una platea qualificata di studiosie appassionati. Tutti i poeti che parteciperanno ai lavori della Biennale, in qualità di finalisti, segnalati e menzionati, avranno diritto alla pubblicazione gratuita di una propria poesia in un volume antologico curato dalla Biblioteca Civica di Verona.
Tutte le opere pervenute al Premio saranno catalogate e conservate, insieme ai manoscritti e ai volumi dei poeti contemporanei più significativi, presso il Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea “Lorenzo Montano” della Biblioteca Civica di Verona, a disposizione dei critici e degli storici della letteratura.
Comitato Organizzatore
Associazione Culturale Anterem, Rivista di ricerca letteraria “Anterem”
Comitato d’Onore
Stefano Agosti, Claudio Magris, Edoardo Sanguineti, Andrea Zanzotto
Comitato Scientifico
Alberto Battaggia, Francesco Butturini, Agostino Contò, Gian Paolo Marchi, Lorenzo Reggiani
Giuria del Premio
Giorgio Bonacini, Davide Campi, Mara Cini, Flavio Ermini, Marco Furia, Madison Morrison, Rosa Pierno, Ranieri Teti, Sirio Tommasoli
Giuria Critica
Mario Artioli, Massimo Bacigalupo, Giusi Baldissone, Giorgio Barberi Squarotti, Remo Bodei, Achille Bonito Oliva, Francois Bruzzo, Anna Maria Carpi, Alberto Casadei, Iain Chambers, Anna Chiarloni, Geraldina Colotti, Domenico Antonio Conci, Antonio Curcetti, Carla De Bellis, Tullio De Mauro, Cesare De Michelis, Roberto Diodato, Bianca Maria D’Ippolito, Massimo Donà, Enzo Espa, Edoardo Esposito, Franco Ferrarotti, Gio Ferri, Alessandro Fo, Aldo Forbice, Marco Fraccaro, Emerico Giachery, Silvia Giacomoni, Rubina Giorgi, Sergio Givone, Stefano Guglielmin, Clemens-Carl Härle, Carla Locatelli, Giorgio Luzzi, Dario Maggi, Mauro Maldonato, Franco Manescalchi, Adriano Marchetti, Cesare Milanese, Giampiero Moretti, Bruno Moroncini, Francesco Muzzioli, Fiorangela Oneroso, Daniele Maria Pegorari, Luigi Pestalozza, Antonio Pietropaoli, Emanuela Raffi, Franco Rella, Franco Riccio, Dario Sacchi, Tiziano Salari, Lucio Saviani, Vittorio Sgarbi, Sabrina Stroppa, Giorgio Taborelli, Gianni Turchetta, Stefano Verdino, Vincenzo Vitiello
Giuria dei Lettori
I grandi lettori delle principali librerie di Verona e provincia, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, oltre agli studenti dei Licei Classici Maffei di Verona e Cotta di Legnago, dei Licei Scientifici Fracastoro di Verona e Medi di Villafranca.
Loredana Alberti (dialoghi di un anno con il testimone, Beatrix V.T., 2006), Marco Ariano (Le voci tatuate, Universitalia, 2006), Luigi Cannillo (Cieli di Roma, Lieto Colle, 2006), Gino Cesaretti (Attese disattese, Manni, 2006), Fabio De Santis (L’albero del pane, Edizioni del Laboratorio, 2006), Renzia D’Incà (Il basilisco, Edizioni del Leone, 2006), Silvia Malavasi (Oltre, Editoriale Sometti, 2006), Danilo Mandolini (Radici e rami, L’Obliquo, 2007), Angela Marchionni (Canto della rosa e dell’angelo, Beatrix V.T., 2007), Arcangelo Mazzoleni (Gloria dell’istante, Spirali, 2006), Sandro Montalto (Esequie del tempo, Manni 2006), Riccardo Olivieri (Il risultato d’azienda, Passigli, 2006), Nicola Ponzio (Gli ospiti e i luoghi, Nuova Editrice Magenta, 2005), Fabio Ricci (l’autunno dopo, autoproduzione, 2004), Alina Rizzi (Il frutto sillabato, Dialogolibri, 2004), Massimo Sannelli (Il nuovo, edizioni di cantarena, 2005), Lisabetta Serra (Ritorni, Moretti & Vitali, 2005), Francesca Simonetti (Nei meandri del tempo a ritroso, Edizioni del Leone, 2007), Daniele Sulli (frustére, Tracce, 2005), Luigi Trucillo (Le amorose, Quodlibet, 2004).
Poeti premiati con Segnalazione
Lucianna Argentino (Diario inverso, Manni, 2006), Alessandro Assiri (Modulazione dell’empietà, Lieto Colle, 2007), Gabriella Bertizzolo (Argonauta, Marsilio 2007), Francesca Ruth Brandes (Piccole benedizioni, il prato, 2006), Maria Grazia Calandrone (Come per mezzo di una briglia ardente, Atelier, 2005), Tiziana Colusso (Il sanscrito del corpo, Fermenti, 2007), Mauro Dal Fior (Versinjazz, Bonaccorso, 2006), Maria Luisa Daniele Toffanin (Fragmenta, Marsilio, 2006), Vera Lùcia de Oliveira (Verrà l’anno, Fara, 2005), Annamaria Ferramosca (Curve di livello, Marsilio, 2006), Angelo Ferrante (Dentro la vita, Moretti & Vitali, 2007), Mauro Ferrari (Il bene della vista, Joker, 2006), Anna Maria Giancarli (Sconfina/menti, Campanotto, 2006), Massimo Giannotta (Ciclo della crudeltà, Empirla, 2006), Maria Grimaldi Gallinari (Sillabe troncate, Manni, 2005), Alfonso Malinconico (Cautio criminalis, Empirla, 2006), Laura Menegozzo con Stefano Sciascia (Mantra 22.22, Stefano Sciascia production, 2004), Alexandra Petrova (Altri fuochi, Crocetti 2005), Elio Talon (Sideralia, Le Voci della Luna, 2006), Alberto Teodori (Lettera a Giampiero Neri, Lieto Colle, 2006), Ferdinando Tricarico (Courage, Di Salvo, 2005).
Finalisti
Dino Azzalin (Prove di memoria, Crocetti, 2006), Tino Di Cicco (Il tempo pieno e il nulla, Moretti & Vitali, 2006), Aldo Ferraris (Danza di nascite, Azimut, 2006), Giovanni Fontana (Frammenti d’ombre e penombre, Fermenti, 2005), Lucetta Frisa (Se fossimo immortali, Joker, 2006), Alessandro Ghignoli (Fabulosi parlari, Gazebo, 2006), Stefano Guglielmin (La distanza immedicata, Le Voci della Luna, 2006), Giovanni Infelìse (L’isola senza desiderio, Asterisco, 2006), Francesco Marotta (Per soglie d’increato, Il crocicchio, 2006), Giancarlo Pontiggia (Bosco del tempo, Guanda, 2005), Luca Sala (Terreni, Zona, 2006), Pietro Spataro (Cercando una città, Manni, 2006).
La Giuria del Premio ha selezionato i seguenti Vincitori:
Giorgio Celli (Percorsi, Editoriale Sometti, 2006)
Gilberto Isella (Corridoio polare, Book, 2006)
Maria Luisa Vezzali (lineamadre, Donzelli, 2007)
La Giuria dei Lettori ha designato "supervincitore" Giorgio Celli
Giuseppe Barreca (Poesie), Lorenzo Bertini (Exta spirantia), Michele Cappellesso (In attesa delle stelle), Fabio Ciriachi (L’infinito del verbo io), Fortuna Della Porta (Romanzo a perdifiato), Roberta De Thomasis (Non domandare), Pasquale Emanuele (Pubblironiche), Giancarlo Fascendini (La regola negata), Piero Masia (Senso e sopramondo dell’ospite), Emidio Montini (Eraclito), Roberta Morgante (Poesie), Ornella Mori (Apurva), Alessandro Narduzzo (Museo Solomon Guggenheim, New York), Irene Pagano (Microme), Carla Paolini (Moti moventi), Paolo Polvani (Si chiama azzurro), Stefania Portaccio (Fragole), Mario Raito (Ordinario derivato), Michele Ruele (L’estate a Finistére), Ivan Schiavone (Trittico), Domenico Tarizzo (Un’irragionevole felicità), Marco Zulberti (Ethos)
Primerio Bellomo (Chorale), Letizia Bencini (Poesie dell’85), Giovanni Campana (Limina/ lumina), Viviane Ciampi (Un ponte tra i lapsus), Gaetano Ciao (Separarci, per amore), Gianluca D’Andrea (Chiusure), Vincenzo Di Oronzo (Il puparo di Psiche), Michele Fogliazza (Polveri d’areto), Mauro Germani (Come un destino), Anna Laura Longo (Ribattute sillabe neganti), Emanuela Mariotto (Mithos), Alessandro Morino (Visioni della carne nuda), Renata Morresi (Album di famiglia), Massimo Orgiazzi (Reliquia realia), Daniela Piazza (Farfalle di burro), Marta Rodini (Del caso o della legge), Pietro Salmoiraghi (Raccolta differenziata), Luca Salvatore (Dead city radio), Viviana Scarinci (Diaria dell’interezza), Guido Turco (Il più immediato dei giardini), Giovanni Turra Zan (Il lavoro del luogo), Paolo Valentino (L’orologio sul cantiere)
Giorgio Bona (Signora dell’intimità)
Edgardo Donelli (Cantata profana)
Ermanno Guantini (La cospirazione)
Cecilia Rofena (Agogiche)
Stefania Roncari (Movimento in quiete)
Maurizio Solimine (Ouverture al rancore)
La vincitrice è Cecilia Rofena con Agogiche, opera che sarà pubblicata da Anterem Edizioni.
Poeti premiati con Menzione d’onore
Dario Benzi con “Il vento”, Simone Cangelosi con “La minore figlia”, Roberto Capuzzo con “Ha riunito i presenti”, Franca Maria Catri con “La rosa afgana”, Maria Grazia Chinato con “Bimba trasparente”, Marco Cipollini con “Inno all’essere transitorio”, Gerardo De Stefano con “La morte”, Francesco Floresta con “Contemplazione”, Lino Giarrusso con “Nella stasi del crepuscolo”, Maria Grazia Martina con “Di tanto in tanto”, Laura Mautone con “Ho conosciuto parole vuote”, Eros Olivotto con “Questa terra”, Paola Parolin con “Sui lunghi marciapiedi calcinati”, Francesco Peleggi con “L’uscita”, Renzo Piccoli con “Voce d’una verità”, Paolo Rabissi con “Senza titolo”, Giuseppina Rando con “Fila il filo”, Roberto Silver Silvestri con “A volte saltellando d’estate”, Mariannina Sponzilli con “Ballerina del cervello”, Iole Toini con “Disimparato gergo”, Fabio Tutrone con “La formula del sacro”, Liliana Ugolini con “Il muro”, Maria Grazia Zamparini con “Destinazione Luce”.
Poeti premiati con Segnalazione
Armando Bertollo con “Nell’inter-vallo”, Davide Antonino Burgio con “(A)”, Allì Caracciolo con “A Remo Pagnanelli – poeta- in due tempi”, Gianfranco Coci con “Col fiato sospeso raccolgo”, Erminia Daeder con “Intera notte”, Paolo Donini con “La finestra”, Francesca Farina con “I miei gioielli”, Elisabeth Jankowski con “La cuoca non era d'accordo”, Maria Lanciotti con “Paesaggio”, Oronzo Liuzzi con “Improvvisamente i lumi della ragione”, Eugenio Lucrezi con “Bob Dylan Madrigale”, Francesca Monnetti con “Singolaria”, Alberto Mori con “La mente posa il gesto della distanza”, Luisa Pianzola con “I pensieri si facevano enormi”, Claudia Pozzana con “Zattere”, Emma Pretti con “Gli alberi non nati”, Gaby Ramsperger con “Nota luminosa sullo zigomo”, Leonardo Rosa con “Cronache del mare”, Marco Saveriano con “Della divisione”, Marco Saya con “Nostre pazienze”, Maria Paola Svampa con “La selvaggia sul ponte”, Liliana Tedeschi con “Frammenti”, Giorgio Terrone con “Non mi avrete”, Silvia Zoico con “Kalendae, -arum”.
La Giuria del Premio ha selezionato i seguenti Finalisti:
Marcello Angioni con “Cintura di sicurezza”
Silvia Comoglio con “In fa maggiore 1.I”
Adelio Fusé con “Non diramo io da madre o padre”
Gabriele Pepe con “Il tratto è dato”
Jacopo Ricciardi con “Non altro”
Giacomo Rossi Precerutti con “Salvezza”
Tra i testi poetici da loro presentati, una Giuria Critica formata da storici della letteratura e dell’arte, filosofi, critici letterari e docenti universitari designerà la poesia vincitrice.
Vincitore è risultato Marcello Angioni con “Cintura di sicurezza”.
"Opera Edita" Provincia di Verona
"Opere Scelte" Regione Veneto
"Raccolta Inedita" Biblioteca Civica di Verona
"Una Poesia Inedita" Circoscrizione Centro Storico di Verona
CERIMONIE DI PREMIAZIONE E SECONDA BIENNALE DI POESIA
Alla premiazione dei poeti vincitori, finalisti, segnalati e menzionati saranno dedicate le tre giornate conclusive della Seconda Biennale Anterem di Poesia "Percorsi del dire", promosse dalla Biblioteca Civica di Verona.
Il primo incontro si svolgerà a Verona il 13 ottobre 2007 presso la Sala Convegni della Gran Guardia, mentre i due successivi si terranno il 20 e 27 ottobre nelle sale della Biblioteca.
Nel corso delle tre cerimonie di premiazione, gli autori saranno invitati a leggere proprie poesie in una cornice multimediale che comprenderà musica, videoart e approfondimenti teorici.
Le poesie lette durante queste manifestazioni saranno pubblicate in un volume antologico curato dalla Biblioteca Civica di Verona.
Francesco Bellomi e Michela Oldin
Pubblico
Data l’alta partecipazione e la diffusa qualità delle opere pervenute a questa edizione del Premio, la Giuria si riserva di indicare, tra tutti gli elaborati dei poeti non selezionati, gli autori che sono stati oggetto di particolare dibattito in sede valutativa. Per inviare pubblicamente un segnale di forte attenzione al loro lavoro di oggi e ai suoi sviluppi futuri. Questo elenco sarà comunicato dopo il definitivo esito delle varie sezioni.
Una particolarità del Premio Lorenzo Montano è lo stretto rapporto che genera tra poesia e musica.
Le poesie prescelte vengono affidate alla sensibilità di compositori che, partendo dal testo, ne propongono una interpretazione sonora.
Questo lavoro viene svolto sia dal Conservatorio “Bonporti” di Trento e Riva del Garda, sia da Francesco Bellomi del Conservatorio di Milano. Gli esiti sono ogni anno proposti durante le giornate della “Biennale Anterem di Poesia”.
Al fine di condividere con i lettori del nostro sito il piacere di questo ascolto, proponiamo i 6 brani musicali composti da Francesco Bellomi per i vincitori della XXI edizione del “Montano”:
Musiche di Francesco Bellomi
Per l'ascolto del documento (comparsa delle icone) potrebbe essere necessario attendere alcuni secondi.
I testi poetici di Marcello Angioni, Giorgio Celli, Gilberto Isella, Cecilia Rofena, Maria Luisa Vezzali sono presenti nell’ultimo numero di
Carte nel Vento. Uno scritto di Adriano Marchetti, saggista e traduttore, si trova invece
qui[pdf 635 KB]
Come ben sanno i nostri abbonati, l’attenzione di “Anterem” verso il rapporto tra musica e poesia non è episodico. Su numerosi numeri abbiamo affrontato questo tema. Qui ricordiamo almeno il numero 63 della rivista (dicembre 2001) intitolato “La poesia pensa il suono”, uscito in contemporanea con il 66 del quadrimestrale diretto da Luigi Pestalozza “Musica/Realtà” che proponeva “La musica pensa la parola”. Due riviste per un progetto comune: quello di porsi come luogo di intersezione tra diverse forme di conoscenza.
Per approfondire ancor più la tematica, mettiamo in rete, tratto da “Anterem” 63, l’esaustivo saggio di Nicola Sani “Il pensiero sonoro della parola”.
Con il Patrocinio di Regione Veneto, Assessorati alla Cultura della Provincia, del Comune e della Prima Circoscrizione di Verona, dell'Università degli Studi e della Biblioteca Civica di Verona
Il Premio è dedicato al poeta
Lorenzo Montano (Verona 1895 – Glion-sur-Montreux 1958).
Le sezioni del Premio sono:
Il montepremi è pari a Euro 13.500,00.
Sono previsti sei vincitori e oltre 150 riconoscimenti attribuiti nell’ambito della Biennale di Poesia organizzata dalla rivista “Anterem”.
INFORMAZIONI:
Riferimento:
tel. 338/46.28.830 ore 14-15 e 19-20
via Zambelli,15 - 37121 Verona – Italia
e-mail: premio.montano@anteremedizioni.it
Premio «Raccolta Inedita»
Patrocinio: Biblioteca Civica di Verona
Al Premio si concorre con una raccolta inedita di poesie non inferiore a 200 versi. Tra i lavori pervenuti, la Giuria del Premio sceglierà l’opera vincitrice, che sarà pubblicata, grazie alla partecipazione della Biblioteca Civica di Verona, nella collana “La ricerca letteraria” di Anterem Edizioni, con una riflessione critica di uno storico della letteratura. Il volume sarà inviato a quotidiani, riviste, critici, biblioteche e università. Al fine di valorizzare i poeti che non hanno mai pubblicato in volume, sono previsti particolari riconoscimenti per le opere prime. A tale proposito le stesse dovranno essere evidenziate nella nota biobibliografica.
Premio «Opera Edita»
Patrocinio: Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona
Al Premio si concorre con un volume di scritture poetiche pubblicato dopo il 1° gennaio 2003. Non sono escluse le scritture in forma di immagini o di musica, su supporti video o audio. La Giuria del Premio seleziona tre vincitori, ai quali l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona attribuirà la somma di Euro 500,00 ciascuno. Grazie alla collaborazione del quotidiano “L’Arena”, una Giuria Popolare sceglierà tra questi poeti il supervincitore, al quale sarà attribuita dal medesimo Assessorato un’ulteriore somma di Euro 500,00. Particolari riconoscimenti saranno attribuiti agli studenti che, partecipando alla Giuria Popolare, svolgeranno le migliori tesi sui libri premiati. A questo proposito, sarà chiamata a esprimersi una Giuria di docenti e giornalisti. È prevista una segnalazione particolare della Giuria del Premio per gli editori più sensibili alla produzione poetica.
Premio «Una Poesia Inedita»
Patrocinio: Prima Circoscrizione di Verona
Al Premio si concorre inviando una poesia inedita, che costituisca per l’autore un momento privilegiato nell’ambito della sua ricerca poetica: un testo che proprio nell’unicità trovi la sua ragione. Al vincitore sarà attribuita dalla Prima Circoscrizione di Verona la somma di Euro 500,00. Le poesie finaliste saranno designate dalla Giuria del Premio. La poesia vincitrice sarà scelta da una Giuria Critica formata da storici della letteratura e dell’arte, filosofi, critici letterari e docenti universitari.
Premio speciale della Giuria «Opere Scelte»
Patrocinio: Regione Veneto
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio a un autore che abbia contribuito ad ampliare i percorsi di conoscenza che conducono alla verità poetica nella contemporaneità. Grazie alla partecipazione della Regione Veneto, allo scrittore sarà riconosciuta la pubblicazione, da parte di Anterem Edizioni, di una raccolta di testi selezionati tra le sue opere edite e inedite. Il lavoro antologico, introdotto da un’ampia riflessione critica e corredato da un’esauriente bibliografia, si configurerà come un vero e proprio profilo dell’esperienza letteraria e conoscitiva dell’autore.
PER TUTTE LE SEZIONI DEL PREMIO sono previsti riconoscimenti, segnalazioni di merito e menzioni da parte delle varie giurie.
Tutte le opere, sia edite che inedite, devono essere inviate in tre copie alla sede del Premio, in via Zorzi 9 – 37138 Verona, Italia, entro il 31 marzo 2006. Su ogni copia va riportata la nota biobibliografica del poeta con indirizzo e recapito telefonico.
Il Premio è riservato ai Soci Onorari dell’Associazione Culturale Anterem. La quota associativa è di Euro 29,00 – da versare sul c.c. postale 10583375 intestato ad Anterem, via Zambelli 15, 37121 Verona, o con assegno bancario non trasferibile o con vaglia postale. Tale versamento dà diritto a partecipare a tutte le sezioni del Premio e a ricevere “Carte nel Vento”, Notiziario di Poesia prodotto da Anterem Edizioni e inviato per posta elettronica. Copia del tagliando dell’avvenuta rimessa andrà allegata ai testi inviati.
L’esito del concorso sarà comunicato a tutti i partecipanti: o per lettera o attraverso il periodico on-line “Carte nel Vento” a coloro che avranno fornito un recapito e-mail.
Sarà inoltre reso noto sul sito Internet del Premio:
www.anteremedizioni.it
Verrà altresì pubblicizzato sulla stampa periodica nazionale e sulla rivista “Anterem”.
La cerimonia di premiazione sarà promossa nell’autunno del 2006 dalla Biblioteca Civica di Verona, nell’ambito della giornata di apertura della seconda Biennale di Poesia.
Nel corso della manifestazione i poeti finalisti, segnalati e menzionati saranno invitati a leggere i propri testi poetici. In tale occasione la poesia si troverà al centro di un grande evento multimediale che coinvolgerà compositori, registi, coreografi, critici letterari, artisti, filosofi…
La Biennale di Poesia, promossa e organizzata dalla rivista “Anterem”, offre ai poeti un’occasione pubblica d’incontro davanti a una platea qualificata di studiosi e appassionati.
Tutti i poeti invitati a partecipare ai lavori della Biennale, in qualità di finalisti, segnalati e menzionati, avranno diritto alla pubblicazione gratuita di una propria poesia in un volume antologico curato dalla Biblioteca Civica di Verona.
Tutte le opere pervenute al Premio saranno catalogate e conservate, insieme ai manoscritti e ai volumi dei poeti contemporanei più significativi, presso il Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea “Lorenzo Montano” della Biblioteca Civica di Verona, a disposizione dei critici e degli storici della letteratura.
Comitato Organizzatore
Associazione Culturale Anterem, Rivista di ricerca letteraria “Anterem”
Comitato d’Onore
Stefano Agosti, Giuliano Gramigna, Claudio Magris, Edoardo Sanguineti, Andrea Zanzotto
Comitato Scientifico
Alberto Battaggia, Francesco Butturini, Agostino Contò, Gian Paolo Marchi, Lorenzo Reggiani
Giuria del Premio
Giorgio Bonacini, Davide Campi, Mara Cini, Flavio Ermini, Marco Furia, Madison Morrison, Rosa Pierno, Ranieri Teti, Sirio Tommasoli, Ida Travi
Giuria Critica
Mario Artioli, Paola Azzolini, Massimo Bacigalupo, Giusi Baldissone, Giorgio Barberi Squarotti, Remo Bodei, Francois Bruzzo, Anna Maria Carpi, Alberto Casadei, Iain Chambers, Anna Chiarloni, Geraldina Colotti, Domenico Antonio Conci, Antonio Curcetti, Carla De Bellis, Tullio De Mauro, Cesare De Michelis, Roberto Diodato, Bianca Maria D’Ippolito, Massimo Donà, Enzo Espa, Edoardo Esposito, Franco Ferrarotti, Gio Ferri, Alessandro Fo, Aldo Forbice, Marco Fraccaro, Daniele Gambarara, Emerico Giachery, Silvia Giacomoni, Rubina Giorgi, Sergio Givone, Stefano Guglielmin, Clemens-Carl Härle, Carla Locatelli, Giorgio Luzzi, Dario Maggi, Mauro Maldonato, Franco Manescalchi, Adriano Marchetti, Cesare Milanese, Giampiero Moretti, Bruno Moroncini, Francesco Muzzioli, Fiorangela Oneroso, Daniele Maria Pegorari, Luigi Pestalozza, Antonio Pietropaoli, Emanuela Raffi, Franco Rella, Franco Riccio, Dario Sacchi, Tiziano Salari, Lucio Saviani, Vittorio Sgarbi, Carlo Sini, Sabrina Stroppa, Giorgio Taborelli, Gianni Turchetta, Stefano Verdino, Vincenzo Vitiello
Giuria Popolare
I grandi lettori delle principali librerie di Verona e provincia, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, oltre agli studenti dei Licei Classici Maffei di Verona e Cotta di Legnago, dei Licei Scientifici Fracastoro di Verona e Medi di Villafranca.
(Musice di Francesco Bellomi dedicate ai vincitori della manifestazione)
La Giuria del Premio ha selezionato i seguenti finalisti:
Franco Buffoni (Guerra, Mondadori, 2005), Franca Maria Catri (Il corpo il sogno, Gazebo, 2004), Nadia Cavalera (Superrealisticallegoricamente, Fermenti, 2005), Elena Corsino (Le pietre nude, Il filo, 2005), Giusi Drago (La pazienza della mano, Nicolodi, 2005), Paolo Guzzi (Arcani archetipi, Fermenti 2006), Tomaso Kemeny (La Transilvania liberata, Effigie, 2005), Sergio La Chiusa (I sepolti, Lieto Colle, 2005), Alberto Mari (Pensieri, orologi, La Vita Felice – Niebo, 2005), Maria Pia Quintavalla (Albumferiale, Archinto, 2005), Jacopo Ricciardi (Plastico, Il melangolo, 2006), Massimo Scrignòli (Lesa maestà, Marsilio, 2005), Adam Vaccaro (Labirinti e capricci della passione, Milanocosa, 2005), Simone Zafferani (Questo transito d’anni, Casta Diva, 2004).
La Giuria del Premio ha designato tre vincitori:
Tomaso Kemeny, Maria Pia Quintavalla, Simone Zafferani.
Grazie alla collaborazione del quotidiano “L’Arena”, una Giuria dei Lettori ha determinato tra questi poeti il supervincitore, esprimendo così la propria scelta tra la “favola onirica” di Kemeny, il libro di “dolenza e luce” di Quintavalla e l’intensa opera prima di Zafferani.
Questa Giuria è formata dai grandi lettori delle principali librerie di Verona, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, dei Licei Classici “Maffei” di Verona e “Cotta” di Legnago (Vr), dei Licei Scientifici “Fracastoro” di Verona e “Medi” di Villafranca (Vr).
Supervincitore è risultato Simone Zafferani, con “Questo transito d’anni” edito da Casta Diva.
La Giuria del Premio ha selezionato i seguenti finalisti:
Lina Angioletti (Parole per un uomo), Silvana Colonna (Le ciglia dell’Orso), Marinella Galletti (Dentro alle fonti), Andrea Gigli (Questioni di levità), Tommaso Lisa (rebis.terminali), Andrea Rompianesi (Rimbaud Larme), Luigia Sorrentino (La periferia del mare), Pietro Spataro (Repertorio occidentale).
Tra le opere da loro presentate, la Giuria del Premio ha designato vincitrice la raccolta Dentro alle fonti di Marinella Galletti, pubblicata, grazie alla partecipazione della Biblioteca Civica di Verona, nella collezione “La ricerca letteraria” di Anterem Edizioni.
La Giuria del Premio ha selezionato i seguenti finalisti:
Bruno Conte, Mauro Comba, Alessandro De Francesco, Ottavio Fatica, Miro Gabriele, Lidia Grillini, Loredana Magazzeni, Camillo Pennati, Maria Pizzuto, Giuseppina Rando, Domenico Tarizzo, Liliana Ugolini.
Tra i testi poetici da loro presentati, una Giuria Critica formata da storici della letteratura e dell’arte, filosofi, critici letterari e docenti universitari ha designato vincitrice la poesia inedita Ai bordi della vasca di Ottavio Fatica.
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio ad Antonio Prete. La sua scrittura si sottrae a letture che separino la filosofia dalla poesia, l’erudizione dalla passione e ci propone un’esplorazione del pensiero mai disgiunta dal sapere del canto. Nella sua prosa trovano ospitalità registri, toni e misure che guardano alla parola poetica. Grazie a questa scrittura, nella tela del visibile si aprono squarci e varchi che conducono alla ricerca del senso. All’autore viene riconosciuta, grazie alla partecipazione della Regione Veneto, la pubblicazione di una raccolta di testi selezionati tra le sue pubblicazioni e i suoi lavori inediti. L’opera ha per titolo Della poesia per frammenti e viene edita nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni.
L'Associazione Culturale Anterem bandisce la XIX edizione del Premio di Poesia dedicato a Lorenzo Montano (Verona 1895 - Glion-sur-Montreux 1958), poeta, fondatore e redattore della rivista "La Ronda". Il Premio porge ascolto alla voce di quei poeti che sono impegnati in una personale ricerca stilistica e di pensiero.
È articolato in quattro sezioni e intende promuovere la conoscenza di forme espressive in cui sia evidente la coscienza del senso originario della parola poetica.
La Giuria del Premio è composta dalla Redazione della rivista "Anterem".
Modalità di partecipazione
Tutte le opere, sia edite che inedite, devono essere inviate in tre copie alla sede del Premio, in
via Zorzi 9 - 37138 Verona, Italia
entro il 31 marzo 2005.
Su ogni copia va riportata la nota biobibliografica del poeta con indirizzo e recapito telefonico.
Per informazioni:
tel. 338/46.28.830 dalle ore 14 alle 15 e dalle ore 19 alle 20
e-mail: premio.montano@anteremedizioni.it
Il Premio è riservato ai soci onorari dell'Associazione Culturale Anterem.
La quota associativa è di:
Euro 29,00 da versare sul c.c. postale 105.833.75 intestato ad
Anterem, via Zambelli, 15 - 37121 Verona,
o con assegno bancario non trasferibile o con vaglia postale.
Tale versamento dà diritto a partecipare a tutte le sezioni del Premio e a ricevere "Carte nel Vento", Notiziario di Poesia prodotto da Anterem Edizioni e inviato per posta elettronica.
Copia del tagliando dell'avvenuta rimessa andrà allegata ai testi inviati.
L'esito del concorso sarà comunicato attraverso il periodico on-line "Carte nel Vento" a tutti i partecipanti che avranno fornito un recapito email.
Sarà inoltre reso noto nel luglio 2005 sul sito Internet del Premio: www.anteremedizioni.it
Verrà altresì pubblicizzato sulla stampa periodica nazionale e sulla rivista "Anterem".
La cerimonia di premiazione sarà promossa dalla Biblioteca Civica di Verona in collaborazione con la Società Letteraria.
All'evento sarà dedicata un'intera giornata, nel corso della quale i poeti finalisti, segnalati e menzionati saranno invitati a leggere le proprie poesie. In tale occasione la poesia si troverà al centro di un grande evento multimediale che coinvolgerà musicisti, registi teatrali e cinematografici, coreografi, artisti, filosofi.
Tutte le opere pervenute saranno conservate presso il Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea "Lorenzo Montano" della Biblioteca Civica di Verona e presso le Biblioteche Civiche della provincia di Verona.
Comitato Patrocinatore
Regione Veneto, Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona, Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, Biblioteca Civica di Verona, Università degli Studi di Verona, Società Letteraria di Verona
Comitato Organizzatore
Associazione Culturale Anterem, Rivista di ricerca letteraria "Anterem",
in collaborazione con i Licei Classici Maffei di Verona e Cotta di Legnago,
il Liceo Scientifico Medi di Villafranca, il Teatro Nuovo di Verona
Comitato d'Onore
Stefano Agosti, Giuliano Gramigna, Claudio Magris, Edoardo Sanguineti, Andrea Zanzotto
Comitato Scientifico
Alberto Battaggia, Francesco Butturini, Agostino Contò, Gian Paolo Marchi, Lorenzo Reggiani, Gian Pietro Tiozzi
Giuria del Premio
Paolo Badini, Giorgio Bonacini, Davide Campi, Mara Cini, Flavio Ermini, Marco Furia, Madison Morrison, Rosa Pierno, Ranieri Teti, Sirio Tommasoli, Ida Travi
Giuria Critica
Mario Artioli, Paola Azzolini, Massimo Bacigalupo, Giusi Baldissone, Giorgio Barberi Squarotti, Remo Bodei, Francois Bruzzo, Anna Maria Carpi, Alberto Casadei, Iain Chambers, Anna Chiarloni, Geraldina Colotti, Domenico Antonio Conci, Antonio Curcetti, Carla De Bellis, Tullio De Mauro, Cesare De Michelis, Roberto Diodato, Bianca Maria D'Ippolito, Massimo Donà, Enzo Espa, Edoardo Esposito, Franco Ferrarotti, Gio Ferri, Alessandro Fo, Marco Fraccaro, Daniele Gambarara, Emerico Giachery, Silvia Giacomoni, Rubina Giorgi, Sergio Givone, Clemens-Carl Härle, Carla Locatelli, Franco Loi, Giorgio Luzzi, Dario Maggi, Mauro Maldonato, Franco Manescalchi, Adriano Marchetti, Grazia Marchianò, Cesare Milanese, Giampiero Moretti, Bruno Moroncini, Francesco Muzzioli, Fiorangela Oneroso, Giorgio Patrizi, Daniele Maria Pegorari, Luigi Pestalozza, Antonio Pietropaoli, Franco Rella, Franco Riccio, Dario Sacchi, Tiziano Salari, Lucio Saviani, Vittorio Sgarbi,Carlo Sini, Sabrina Stroppa, Giorgio Taborelli, Gianni Turchetta, Stefano Verdino, Vincenzo Vitiello
Premio "Raccolta Inedita"
Al Premio si concorre con una raccolta inedita di poesie non inferiore a 200 versi.
Tra i lavori pervenuti, la Giuria del Premio sceglierà l'opera vincitrice, che sarà pubblicata nella collana "La ricerca letteraria" di Anterem Edizioni, con una riflessione critica di uno storico della letteratura. Il volume sarà inviato a quotidiani, riviste, critici, biblioteche e università.
Premio "Opera Edita" Provincia di Verona
Al Premio si concorre con un volume di scritture poetiche pubblicato dopo il 1° gennaio 2002. La Giuria del Premio seleziona tre vincitori, ai quali l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona attribuirà la somma di Euro 500,00 ciascuno.
Grazie alla collaborazione del quotidiano "L'Arena", una Giuria Popolare sceglierà tra questi poeti il supervincitore. Tale Giuria è formata dai grandi lettori delle principali librerie di Verona e provincia, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, dei Licei Classici Maffei di Verona e Cotta di Legnago, del Liceo Scientifico Medi di Villafranca.
Il supervincitore e i vincitori incontreranno gli studenti della provincia di Verona nel corso di un dibattito pubblico.
Al supervincitore sarà attribuita dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona un'ulteriore somma di Euro 500,00.
Premio "Una Poesia Inedita"
Al Premio si concorre inviando una poesia inedita, che costituisca per l'autore un momento privilegiato nell'ambito della sua ricerca poetica: un testo che proprio nell'unicità trovi la sua ragione. All'autore sarà attribuita la somma di Euro 500,00.
Le poesie finaliste saranno designate dalla Giuria del Premio.
La poesia vincitrice sarà scelta da una Giuria Critica formata da storici della letteratura e dell'arte, filosofi, critici letterari e docenti universitari.
Premio speciale della Giuria "Opere Scelte" Regione Veneto
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio a un autore che abbia contribuito ad ampliare i percorsi di conoscenza che conducono alla verità poetica nella contemporaneità.
Grazie alla partecipazione della Regione Veneto, allo scrittore sarà riconosciuta la pubblicazione, da parte di Anterem Edizioni, di una raccolta di testi, selezionati tra le sue opere edite e inedite.
Il lavoro antologico, introdotto da un'ampia riflessione critica e corredato da un'esauriente bibliografia, si configurerà come un vero e proprio profilo dell'esperienza letteraria e conoscitiva dell'autore.
(Musice di Francesco Bellomi dedicate ai vincitori della manifestazione)
PREMIO “OPERA EDITA” PROVINCIA DI VERONA
LA GIURIA DEL PREMIO SI È DAPPRIMA SOFFERMATA SUI SEGUENTI AUTORI: Sebastiano Aglieco, Luigi Ballerini, Maria Grazia Calandrone, Edvige Campadelli, Ettore Campadelli, Alberto Casadei, Roberto Cogo, Silvana Copperi, Albino Crovetto, Vincenzo Della Mea, Pasquale Della Ragione, Maura Del Serra, Mariella De Santis, Giarmando Dimarti, Marco Ercolani, Paolo Fabbri, Franco Falasca, Anna Maria Giancarli, Daniele Gorret, Ermanno Guantini, Renato Minore, Gabriele Pepe, Elena Salibra, Massimo Sannelli, Mirko Servetti, Norma Stramucci, Giovanna Zoboli.
QUESTI SONO I FINALISTI SELEZIONATI: Luigi Ballerini (Cefalonia, Mondadori), Alberto Casadei (I flussi vitali, Editing), Albino Crovetto (Una zona fredda, La Vita Felice - Niebo), Vincenzo Della Mea (Algoritmi, Lietocolle), Maura Del Serra (Congiunzioni, Petite Plaisance), Mariella De Santis (Enoerotìe e altri languori, Periferia), Marco Ercolani (Il tempo di Perseo, Joker), Franco Falasca (Nature improprie, D’Ambrosio), Anna Maria Giancarli (Confinidiversi, Fermenti), Daniele Gorret (Ballata dei tredici mesi, Garzanti), Ermanno Guantini (Aperto a inverni, Edizioni d’if), Renato Minore (Nella notte impenetrabile, Passigli), Elena Salibra (Vers.es, Diabasis), Massimo Sannelli (Santa Cecilia e l’angelo, Atelier).
LA GIURIA DEL PREMIO HA DESIGNATO TRE VINCITORI: Luigi Ballerini, Albino Crovetto, Franco Falasca. Ai tre poeti l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona assegnerà la somma di Euro 500,00 ciascuno. Grazie alla collaborazione del quotidiano “L’Arena”, una Giuria popolare ha scelto tra questi poeti il supervincitore: Luigi Ballerini. La Giuria popolare è formata dai grandi lettori delle principali librerie di Verona, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, dei Licei Classici “Maffei” di Verona e “Cotta” di Legnago (Vr), dei Licei Scientifici “Fracastoro” di Verona e “Medi” di Villafranca (Vr). Al supervincitore, Luigi Ballerini, sarà attribuita dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona un’ulteriore somma di Euro 500,00.
PREMIO “RACCOLTA INEDITA”
LA GIURIA DEL PREMIO SI È DAPPRIMA SOFFERMATA SUI SEGUENTI AUTORI: Nicoletta Bidoia, Dome Bulfaro, Chiara Cavagna, Fabio Ciriachi, Adriano de Luna, Paolo Fichera, Mario Fresa, Lucetta Frisa, Andri Gerber, Mariateresa Giani, Andrea Gigli, Andrea Inglese, Michele Lalla, Eugenio Lucrezi, Emanuela Mariotto, Giulio Marzaioli, Simonetta Masin, Enzo Minarelli, Giovanni Parrini, Giuseppe Pellegrino, Alessandro Pugno, Laura Pugno, Giuseppina Rando, Maurizio Solimine, Luigia Sorrentino, Lina Salvi, Luigi Severi, Liliana Libera Tedeschi, Giorgio Terrone, Alvaro Torchio, Eros Trevisan.
I FINALISTI SELEZIONATI SONO: Bulfaro, Cavagna, Fichera, Fresa, Giani, Mariotto, Marzaioli, Minarelli, Pellegrino, Torchio. Tra le opere da loro presentate, la Giuria del Premio ha designato la raccolta vincitrice, “In re ipsa” di Giulio Marzaioli, che sarà pubblicata nella collezione “La ricerca letteraria” di Anterem Edizioni.
PREMIO “UNA POESIA INEDITA” CIRCOSCRIZIONE CENTRO STORICO DI VERONA
LA GIURIA DEL PREMIO SI È DAPPRIMA SOFFERMATA SUI SEGUENTI AUTORI: Alessandro Agostinelli, Valentina Albi, Primerio Bellomo, Fabrizio Bonci, Massimo Bonifazio, Giusi Busceti, Ernesto Bussola, Giampiero Casagrande, Gaetano Ciao, Mauro Comba, Ned Condini, Marcella Corsi, Gian Matteo Durante, Angelo Ferrante, Sonia Gentili, Marcello Gombos, Marcello Marciani, Francesca Monnetti, Carla Paolini, Daniela Piazza, Luciana Piccolroaz, Marco Pozzi, Maria Pia Quintavalla, Carlo Rao, Monique Sartor, Domenico Settevendemie, Renata Testa, Guido Turco, Maria Grazia Zamparini, Silvia Zoico.
I FINALISTI SELEZIONATI SONO: Bellomo, Bonifazio, Busceti, Ciao, Condini, Gombos, Rao, Zoico. Tra i testi poetici da loro presentati, una Giuria formata da 80 critici letterari, filiosofi, storici della letteratura, dell’arte e della musica, ha designato la poesia vincitrice, “Dagli antichi flutti” di Marcello Gombos. Al vincitore sarà attribuita dalla Circoscrizione Centro Storico di Verona la somma di Euro 500,00.
L’Associazione Culturale Anterem bandisce la XVIII edizione del Premio di Poesia dedicato a Lorenzo Montano (Verona 1895 – Glion-sur-Montreux 1958), poeta, fondatore e redattore della rivista “La Ronda”. Il Premio porge ascolto alla voce di quei poeti che sono impegnati in una personale ricerca stilistica e di pensiero. È articolato in quattro sezioni e intende promuovere la conoscenza di forme espressive in cui sia evidente la coscienza del senso originario della parola poetica. La Giuria del Premio è composta dalla Redazione della rivista “Anterem”.
Modalità di partecipazione
Tutte le opere, sia edite che inedite, devono essere inviate in tre copie alla sede del Premio, in via Zorzi 9 – 37138 Verona, Italia, entro il 15 marzo 2004. Su ogni copia va riportata la nota biobibliografica del poeta con indirizzo e recapito telefonico.
Per informazioni: tel. 338-4628830 dalle ore 14 alle 15 e dalle ore 19 alle 20;
e-mail: premio.montano@anteremedizioni.it
Il Premio è riservato ai soci onorari dell’Associazione Culturale Anterem. La quota associativa è di € 27,00 – da versare sul c.c. postale 10583375 intestato ad Anterem, via San Giovanni in Valle 2, 37129 Verona, o con assegno bancario non trasferibile o con vaglia postale. Tale versamento dà diritto a partecipare a tutte le sezioni del Premio e a ricevere “Carte nel Vento”, Notiziario di Poesia prodotto da Anterem Edizioni e inviato per posta elettronica.
Copia del tagliando dell’avvenuta rimessa andrà allegata ai testi inviati.
L’esito del concorso sarà comunicato attraverso “Carte nel Vento” a tutti i partecipanti che avranno fornito un recapito e-mail.
Sarà inoltre reso noto nel giugno 2004 sui siti Internet del Premio:
www.comune.verona.it (v.p. Biblioteca Civica di Verona),
>www.cierrenet.it e
www.anterem.blunet.it
Verrà altresì pubblicizzato sulla stampa periodica nazionale e sulla rivista “Anterem”.
La cerimonia di premiazione sarà promossa dalla Biblioteca Civica di Verona in collaborazione con la Società Letteraria.
All’evento sarà dedicata un’intera giornata, nel corso della quale i poeti finalisti, segnalati e menzionati saranno invitati a leggere le proprie poesie. In tale occasione il compositore Francesco Bellomi, docente al Conservatorio di Milano e all’Università di Cremona, eseguirà musiche originali ispirate alle opere di ciascun vincitore.
Tutte le opere pervenute saranno conservate presso il Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea “Lorenzo Montano” della Biblioteca Civica di Verona.
La Giuria del Premio è costituita dalla redazione della rivista “Anterem”.
La Giuria popolare è formata dai grandi lettori delle principali librerie di Verona, della Biblioteca Civica, della Società Letteraria, del Liceo Classico Scipione Maffei, dell’Università di Verona.
A iniziare da questa edizione sono inoltre coinvolti alcuni licei a orientamento classico e scientifico della Provincia di Verona.
La Giuria critica è costituita da alcuni tra i più noti critici e filosofi italiani. L’articolazione delle giurie è pubblicata per esteso sul bando.
Comitato Patrocinatore
Regione Veneto, Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona, Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, Biblioteca Civica di Verona, Università degli Studi di Verona, Società Letteraria di Verona.
Comitato Organizzatore
Associazione Culturale Anterem, Rivista di ricerca letteraria “Anterem”, in collaborazione con Liceo Classico Scipione Maffei di Verona, Università Popolare di Bussolengo, Verona Live, Veron@Quotidiano, FNAC e le librerie Giubbe Rosse, Prosivendola e Rinascita di Verona.
Comitato d’Onore
Stefano Agosti, Giuliano Gramigna, Claudio Magris, Edoardo Sanguineti, Andrea Zanzotto.
Comitato Scientifico
Alberto Battaggia, Francesco Butturini, Agostino Contò, Gian Paolo Marchi, Lorenzo Reggiani, Ennio Sandal.
Giuria del Premio
Paolo Badini, Giacomo Bergamini, Giorgio Bonacini, Davide Campi, Mara Cini, Flavio Ermini, Marco Furia, Marica Larocchi, Madison Morrison, Rosa Pierno, Ranieri Teti, Ida Travi.
Giuria Critica
Nello Ajello, Mario Artioli, Massimo Bacigalupo, Giusi Baldissone, Giorgio Barberi Squarotti, Remo Bodei, Luca Canali, Cesare Cases, Adriana Cavarero, Iain Chambers, Geraldina Colotti, Carla De Bellis, Tullio De Mauro, Cesare De Michelis, Bianca Maria d’Ippolito, Massimo Donà, Franco Ferrarotti, Alessandro Fo, Emerico Giachery, Silvia Giacomoni, Rubina Giorgi, Sergio Givone, Clemens-Carl Härle, Carla Locatelli, Franco Loi, Mario Lunetta, Mauro Maldonato, Giuliano Manacorda, Grazia Marchianò, Bruno Moroncini, Francesco Muzzioli, Antonio Pietropaoli, Franco Rella, Tiziano Salari, Vittorio Sgarbi, Giorgio Taborelli, Stefano Verdino, Vincenzo Vitiello.
“Una poesia inedita”
Giuria Critica
Mario Artioli, Paola Azzolini, Massimo Bacigalupo, Giusi Baldissone, Giorgio Barberi Squarotti, Remo Bodei, Francois Bruzzo, Anna Maria Carpi, Alberto Casadei, Iain Chambers, Anna Chiarloni, Geraldina Colotti, Domenico Antonio Conci, Antonio Curcetti, Carla De Bellis, Tullio De Mauro, Cesare De Michelis, Roberto Diodato, Bianca Maria D¹Ippolito, Massimo Donà, Enzo Espa, Edoardo Esposito, Franco Ferrarotti, Gio Ferri, Alessandro Fo, Marco Fraccaro, Daniele Gambarara, Emerico Giachery, Silvia Giacomoni, Rubina Giorgi, Sergio Givone, Clemens-Carl Haerle, Carla Locatelli, Giorgio Luzzi, Dario Maggi, Mauro Maldonato, Franco Manescalchi, Adriano Marchetti, Grazia Marchianò, Cesare Milanese, Giampiero Moretti, Bruno Moroncini, Francesco Muzzioli, Fiorangela Oneroso, Giorgio Patrizi, Daniele Maria Pegorari, Luigi Pestalozza, Antonio Pietropaoli, Franco Rella, Franco Riccio, Dario Sacchi, Tiziano Salari, Lucio Saviani, Carlo Sini, Sabrina Stroppa, Giorgio Taborelli, Gianni Turchetta, Stefano Verdino, Vincenzo Vitiello.
Raccolta inedita e
“Opere scelte - Regione Veneto”
Giuria del Premio
Paolo Badini, Giorgio Bonacini, Davide Campi, Mara Cini, Flavio Ermini, Marco Furia, Marica Larocchi, Madison Morrison, Rosa Pierno, Ranieri Teti, Sirio Tommasoli, Ida Travi.
“Opera edita - Provincia di Verona”
Giuria popolare
Lettori forti delle principali librerie di Verona, della Biblioteca Civica, della Società Letteraria, del Teatro Nuovo, dell¹Università popolare di Bussolengo (Vr), oltre che dagli studenti dei Licei classici Maffei di Verona e Cotta di Legnago (Vr) e del Liceo scientifico Medi di Villafranca (Vr).
Premio «Raccolta Inedita»
Al Premio si concorre con una raccolta inedita di poesie non inferiore a 200 versi.
Tra i lavori pervenuti, la Giuria del Premio sceglierà l’opera vincitrice, che sarà pubblicata nella collana “La ricerca letteraria” di Anterem Edizioni, con una riflessione critica di uno storico della letteratura.
Il volume sarà inviato a quotidiani, riviste, critici, biblioteche e università.
Premio «Opera Edita» Provincia di Verona
Al Premio si concorre con un volume di scritture poetiche pubblicato dopo il 1° gennaio 2001. La Giuria del Premio seleziona tre vincitori, ai quali l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona attribuirà la somma di € 500,00 ciascuno.
Grazie alla collaborazione del quotidiano “L’Arena”, una Giuria Popolare sceglierà tra questi poeti il supervincitore. La Giuria Popolare è formata dai grandi lettori delle principali librerie di Verona, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, del Liceo Classico Scipione Maffei di Verona.
Al supervincitore sarà attribuita dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona un’ulteriore somma di € 500,00.
Premio «Una Poesia Inedita»
Al Premio si concorre inviando una poesia inedita, che costituisca per l’autore un momento privilegiato nell’ambito della sua ricerca poetica: un testo che proprio nell’unicità trovi la sua ragione. All’autore sarà attribuita la somma di € 500,00.
Le poesie finaliste saranno designate dalla Giuria del Premio.
La poesia vincitrice sarà scelta da una Giuria Critica formata da storici della letteratura e dell’arte, filosofi e critici letterari.
Premio speciale della Giuria «Opere Scelte» Regione Veneto
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio a un autore che abbia contribuito a spostare in avanti l’orizzonte espressivo della parola poetica nella contemporaneità.
Grazie alla partecipazione della Regione Veneto, allo scrittore sarà riconosciuta la pubblicazione, da parte di Anterem Edizioni, di una raccolta di testi, selezionati tra le sue opere edite e inedite.
Il lavoro antologico, introdotto da un’ampia riflessione critica e corredato da un’esauriente bibliografia, si configurerà come un vero e proprio profilo della ricerca letteraria dell’autore.
La Giuria del Premio Lorenzo Montano, composta da Direzione e Redazione della rivista “Anterem”, esaminate le opere pervenute, è giunta alle conclusioni di seguito indicate.
La premiazione
La premiazione avrà luogo a Verona il 30 ottobre 2004, durante una cerimonia pubblica promossa dalla Biblioteca Civica di Verona in collaborazione con la Società Letteraria. All’evento sarà dedicata un’intera giornata, nel corso della quale i poeti finalisti, segnalati e menzionati saranno invitati a leggere proprie poesie, con il preciso intento di dare vita così alla Prima Biennale di Poesia della Città di Verona.
In tale occasione il compositore Francesco Bellomi, docente al conservatorio di Milano e all’Università di Cremona, eseguirà musiche originali ispirate alle opere di ciascun vincitore.
PREMIO “OPERA EDITA” PROVINCIA DI VERONA
La Giuria del Premio si è dapprima soffermata sui seguenti autori: Paolo Aita, Maria Attanasio, Mariano Bàino, Diego Battaglia, Maria Angela Bedini, Canzio Bogarelli, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Alberto Caramella, Carolina Carlone, Fabio Ciriachi, Luca Del Punta, Giarmando Dimarti, Roberto Fassina, Angelo Ferrante, Lucetta Frisa, Marco Giovenale, Paolo Guzzi, Mauro Macario, Marcello Marciani, Stefano Massari, Rossano Onano, Gabriele Pepe, Luisa Pianzola, Salvatore Risuglia, Leonardo Rosa, Enrica Salvaneschi, Albarosa Sisca, Italo Testa.
Questi sono i finalisti selezionati: Paolo Aita (Estratti dal buio, Casta Diva), Maria Attanasio (Amnesia del movimento delle nuvole, La Vita Felice), Mariano Bàino (Sparigli marsigliesi, Edizioni d’If), Maria Angela Bedini (La lingua di Dio, Einaudi), Franco Buffoni (Lager, Edizioni d’If), Maria Grazia Calandrone (La scimmia randagia, Crocetti), Angelo Ferrante (Senso del tempo, Book), Marco Giovenale (Il segno meno, Manni), Paolo Guzzi (Verbatim, Campanotto), Mauro Macario (Il destino di essere altrove, Campanotto), Leonardo Rosa (Apparition du silence, L’Amourier), Enrica Salvaneschi (In vano, Marsilio), Italo Testa (Gli aspri inganni, Lietocolle).
La Giuria del Premio ha designato tre vincitrici: Maria Attanasio, Maria Angela Bedini, Enrica Salvaneschi. Alle tre poetesse l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona assegna la somma di Euro 500,00 ciascuna.
Grazie alla collaborazione del quotidiano “L’Arena”, una Giuria popolare sceglierà tra queste poetesse la supervincitrice. La Giuria popolare è formata dai grandi lettori delle principali librerie di Verona, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, del Liceo Classico “Maffei” di Verona e “Cotta” di Legnago (Vr), del Liceo Scientifico “Medi” di Villafranca (Vr).
Alla supervincitrice sarà attribuita dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona un’ulteriore somma di Euro 500,00.
PREMIO “RACCOLTA INEDITA”
La Giuria del Premio si è dapprima soffermata sui seguenti autori: Primerio Bellomo, Sergio Beltramo, Ferruccio But, Simone Cangelosi, Lorenzo Carlucci, Chiara Cavagna, Patrizia Cimini, Roberto Cogo, Mauro Comba, Carlo Dentali, Fabia Ghenzovic, Gianluca Giachery, Andrea Gigli, Michele Lalla, Emanuela Mariotto, Giulio Marzaioli, Alessandra Mattei, Stefania Negro, Carla Paolini, Giovanni Parrini, Matteo Pazzi, Daniela Piazza, Giuseppina Rando, Jacopo Ricciardi, Luciana Rogozinsky, Maurizio Solimine, Liliana Ugolini, Gianmaria Vallese, Roberto Voller, Maria Grazia Zamparini, Luca Zoppi.
I finalisti selezionati sono: Cavagna, Giachery, Gigli, Mariotto, Marzaioli, Paolini, Rando, Ricciardi, Voller.
Tra le opere da loro presentate, la Giuria ha premiato Colosseo di Jacopo Ricciardi. L’opera sarà pubblicata nella collezione “La ricerca letteraria” di Anterem Edizioni con nota critica di Stefano Guglielmin.
PREMIO “UNA POESIA INEDITA”
La Giuria del Premio si è dapprima soffermata sui seguenti autori: Joseph Barnato, Gaetano Ciao, Marcella Corsi, Massimo Cracco, Gianluca D’Andrea, Adriano De Luna, Alceo De Sanctis, Paolo Ferrari, Maddalena Gabaldo, Ferdinando Grossetti, Ermanno Guantini, Renato Job, Piera Legnaghi, Oronzo Liuzzi, Alessandra Maroccolo, Riccardo Martelli, Francesca Monnetti, Emidio Montini, Meeten Nasr, Marco Ortenzi, Bruno Pettene, Claudia Pozzana, Ottavio Rossani, Massimo Sannelli, Monique Sartor, Fausta Squatriti, Liliana Tedeschi, Giorgio Terrone, Ferdinando Tricarico, Giovanna Zoboli, Silvia Zoico.
I finalisti selezionati sono: Guantini, Job, Liuzzi, Montini, Pozzana, Rossani, Sannelli, Squatriti, Zoboli, Zoico.
Tra i testi poetici da loro presentati, una Giuria formata da 80 critici letterari, filiosofi, storici della letteratura, dell’arte e della musica, designerà la poesia vincitrice. All’autore sarà attribuita la somma di Euro 500,00.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA “OPERE SCELTE” REGIONE VENETO
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio ad Alfredo Giuliani, un autore che ha contribuito a spostare in avanti l’orizzonte espressivo della parola poetica, proiettandola verso il continuo rimando, spingendola dentro il diverso da sé, senza mai definirla e cristallizzarla in un centro di senso stabilito per sempre. Grazie alla partecipazione della Regione Veneto, all’autore viene riconosciuta la pubblicazione, nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni, della raccolta di testi in poesia, selezionati tra le sue pubblicazioni, Furia serena. Opere scelte. Il lavoro antologico, accompagnato da riflessioni critiche di Ugo Perolino, si configura come un significativo profilo della poetica dell’autore, un’antologia personale che, ripercorrendo un lungo cammino di ricerca, rivela con determinazione il carattere antitotalitario e antiidolatrico della lingua poetica e delle sue parole.
Vincitori delle precedenti edizioni
Autori
Luigi Ballerini, Giorgio Bonacini, Nanni Cagnone, Paola Campanile, Mauro Caselli, Franco Cavallo, Marco Ceriani, Mara Cini, Osvaldo Coluccino, Federico Condello, Michelangelo Coviello, Bruno De Rosa, Gabriele Frasca, Giovanna Frene, Vito Giuliana, Enzo Golino, Cesare Greppi, Stefano Guglielmin, Anna Malfaiera, Francesco Marotta, Nanni Menetti, Giuliano Mesa, Mario Moroni, Magdalo Mussio, Giulia Niccolai, Cosimo Ortesta, Camillo Pennati, Marina Pizzi, Mario Ramous, Antonio Rossi, Roberto Rossi Precerutti, Michele Ranchetti, Cesare Ruffato, Tiziano Salari, Giovanna Sandri, Lucia Sollazzo, Paola Zallio
Editori: Book, Crocetti, Einaudi, Garzanti, Lietocollelibri, Manni, Marsilio, Niebo, Scheiwiller
Poeti menzionati
“Opera edita”
Maria Alloisio, Gilberto Antonioli, Mario Benatti, Giovanni Bollini, Paolo Cagnetta, Gaetano Carbutti, Luciano Ferrari, Carlo Ferrucci, Adelio Fusè, Lucia Gaddo Zanovello, Danilo Mandolini, Claudio Michelazzi, Fausto M. Pico, Francesco Piemonte, Domenico Settevendemie.
“Raccolta inedita”
Vitina Calandrino, Luigi Emanuele D’Isernia, Paolo Donini, Bruno Galluccio, Gennaro Grieco, Giuseppe Lardone, Olindo Malvisi, Francesca Noceti, Angelo Pini, Alessandro Pugno, Luca Rizzatello, Serena Savini, Marco Zulberti.
“Una poesia inedita”
Valentina Albi, Ezio Campese, Stefano Cappelletti, Emanuela Carbè, Stefania Crema, Massimo Di Caro, Roberto Fabris, Diego Fantin, Silvia Marzano, Paolo Pucciarelli, Paolo Rodriguez, Antonietta Tafuri, Ivana Tanzi, Oscar Tison, Teresa Tosi, David Wilkinson.
(Immagini della manifestazione)
(Musice di Francesco Bellomi dedicate ai vincitori della manifestazione)
Premio speciale della Giuria “Opere scelte” Regione Veneto
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio ad Alfredo Giuliani, un autore che ha contribuito a spostare in avanti l’orizzonte espressivo della parola poetica, proiettandola verso il continuo rimando, spingendola dentro il diverso da sé, senza mai definirla e cristallizzarla in un centro di senso stabilito per sempre. Grazie alla partecipazione della Regione Veneto, all’autore viene riconosciuta l’edizione, nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni, della raccolta di testi in poesia, selezionati tra le sue pubblicazioni, Furia serena. Opere scelte. Il lavoro antologico, accompagnato da riflessioni critiche di Ugo Perolino, si configura come un significativo profilo della poetica dell’autore, un’antologia personale che, ripercorrendo un lungo cammino di ricerca, rivela con determinazione il carattere antitotalitario e antiidolatrico della lingua poetica e delle sue parole.
Ecco qualche riga tratta dalla postfazione di Perolino
«La furia serena che dà il titolo alla raccolta identifica un orizzonte circoscritto («stringendo l´orizzonte mi conforto»), quotidiano e familiare, che oppone la calma visione dei segni e dell’esistere alle illusioni di un altrove indeterminato («... guardare oltre la siepe / di là dalla collina seguire il pensiero / che il mondo va in rovina»).
Nella sua ultima maniera, da Ebbrezza di placamenti fino alle Partiture, su una base lessicale di pregiata rarefazione lirica Giuliani ha intessuto un nuovo linguaggio poetico, meditante e insieme descrittivo, ostile ad ogni compiacimento di memoria («cresciuto tra spine e nodi nella lunga infanzia / sciogliendoli in segreto»). La pura, impersonale presenza degli oggetti del mondo vi è stata registrata nei suoi minimi trasalimenti («In prima vista il limone forte sparuto...»), fissando la poesia alla relazione che lega il linguaggio e la morte («Segno non trova fondamento è ciò che fa»). Per questo Giuliani non si stanca di esercitare tutte le figure stilistiche della contraddizione, nel tentativo di sciogliere nel ritmo premonitore della scrittura le irresolubili antinomie del pensiero.»
Esito del Premio “Raccolta inedita”
Vincitore di questa sezione è Jacopo Ricciardi con l’opera Colosseo. La raccolta viene pubblicata nella collezione “La ricerca letteraria” di Anterem Edizioni con nota critica di Stefano Guglielmin.
Ecco qualche riga tratta dalla postfazione di Guglielmin
«Attraverso la “forma magnetica e densa” di una scrittura proteiforme e fortemente immaginativa, tesa ad arginare l’io e il mondo in un abbraccio placentario, Colosseo mette in scena la metamorfosi stessa, quel mutare incessante della totalità che disorienta il tempo della successione, quell’abisso senza fondo e apice dal quale la grecità fece nascere Gea, madre di tutte le cose. Sul vorticare operoso del Chaos Ricciardi poggia invece il bulbo oculare, nel tentativo sovrumano di immedesimarsi con esso tramite la forza dello sguardo, che in tal modo s’amplifica a dismisura diventando, nel medesimo tratto, io e mondo: “... solo l’occhio esiste lo sguardo sono io prodotto / dall’occhio ... tutto è occhio e tutto è / tutto” e “io sono il mondo che mi tocca”.»
Esito del Premio “Opera edita” Provincia di Verona
La Giuria del Premio ha designato tre vincitrici: Maria Attanasio, Maria Angela Bedini, Enrica Salvaneschi. Alle tre poetesse l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona assegna la somma di Euro 500,00 ciascuna.
Grazie alla collaborazione del quotidiano “L’Arena”, una Giuria popolare ha scelto tra queste poetesse la supervincitrice: Maria Angela Bedini. La Giuria popolare è formata dai grandi lettori delle principali librerie di Verona, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, del Liceo Classico “Maffei” di Verona e “Cotta” di Legnago (Vr), del Liceo Scientifico “Medi” di Villafranca (Vr).
Alla supervincitrice sarà attribuita dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona un’ulteriore somma di Euro 500,00.
Ecco qualche nota di Flavio Ermini sulle opere delle tre vincitrici.
Maria Attanasio, Amnesia del movimento delle nuvole, La Vita Felice, Milano 2003, pp. 112, Euro 8,00.
Il soggetto può andare incontro alla realtà per classificarla, per registrarla. Oppure può – da questo incontro – risultare lui stesso trasformato, o addirittura schiacciato. Due posizioni estremamente sbilanciate. E, direi, entrambe pericolose.
In questo libro, invece, Maria Attanasio ci mostra come il soggetto e la realtà si possano rivelare quali estremi che tra loro si richiamano. Tanto da potersi incontrare su una linea di confine che pagina dopo pagina potrà diventare anche soglia.
Questo equilibrio faticosamente raggiunto rappresenta la via che conduce alla conoscenza.
I termini di differenza tra soggetto e realtà si mantengono sospesi su quella linea (tra il confine e la soglia) che li separa e contemporaneamente li unisce. Tale linea consente di passare da un ordine all’altro, da un punto di vista all’altro. In un movimento verso le ombre che inevitabilmente accompagnano ogni pensiero. (fe)
Maria Angela Bedini, La lingua di Dio, Einaudi, Torino 2003, pp. 148, Euro 12,00
Nella raccolta La lingua di Dio, Maria Angela Bedini si affida a un alfabeto che non ha uguali: l’alfabeto della prima nominazione. Si tratta per l’esattezza di quell’alfabeto che mette fine al tempo notturno (quello che precede la nascita) per dare libero passaggio al tempo solare (quello che ci accoglie nel mondo).
Qui la parola dice la sua natura di corpo apparentemente vittorioso sul silenzio dell’inizio, della nascita. Questa parola non poggia sulla soglia della nascita, ma viene avanti. Esce. Cerca l’aria e un suono che la tolgano dallo smarrimento. E vuole essere interrogata.
Nell’indeterminabile sta il seme primario di questa inquieta e inappagabile parola. In ogni stazione del suo viaggio conserva e custodisce ciò che il comune vedere non sopporta: l’estasi connessa all’amore e alla religione, la spaziatura che separa il desiderio dal compimento.
Nel fare poesia Maria Angela Bedini fa esattamente così: si pone di fronte al mondo come se fosse la prima volta e lo nomina come se nessuno l’avesse mai nominato. Ripercorre in questo modo la grande poesia della nostra tradizione. (fe)
Enrica Salvaneschi, In vano, Marsilio, Venezia 2004, pp. 136, Euro 11,50
Il libro In vano di Enrica Salvaneschi è dedicato esplicitamente al deserto. Un deserto inteso come specchio del proprio corpo e della propria anima. Infatti, andare verso il deserto, ci dice l’autrice, significa trovare uno specchio. E, nello specchio, la propria immagine riflessa.
Inoltrandosi nel deserto, infatti, il soggetto che voleva incontrare l’altro – un soggetto diverso da sé – incontra ancora se stesso.
Se non era previsto, questo incontro sconcerta.
Se si andava cercando una soluzione, si trova invece un problema.
Andando verso il deserto, e guardando se stesso all’interno di uno specchio, il soggetto può potenziare la sua conoscenza o sminuirla. Il soggetto viene a trovarsi in tal modo su un pendolo che può toccare, rispettivamente, lo smembramento oppure la paura.
Smembramento perché il soggetto è spinto a inseguire richiami che si moltiplicano all’infinito, e che portano a un numero imprevedibile di soluzioni. (Da qui il “potenziamento” di cui prima si diceva.)
Paura di che cosa? Di aver incontrato se stesso e di dover aprire un conto con i propri limiti, con la propria finitezza. (fe)
Esito del Premio “Una poesia inedita”
Giuria formata da 80 critici letterari, filosofi, storici della letteratura, dell’arte e della musica, ha designato la poesia vincitrice: è di Renato Job. All’autore sarà attribuita la somma di Euro 500,00.
SQUALI
di Renato Job
Sono documentate molte cose,
tra le più disparate, una nidiata
di gattini, strumenti musicali,
stoviglie, stetoscopi, targhe d’auto,
fossili di ambra e silice, proiettili
di armi da guerra e di armi mai forgiate,
vaganti come ghiaccio di comete…
Di tutto troverete, anche le nuvole
che passano, e la vostra stessa fame.
Di tutto troverete nello stomaco
degli squali. Anche i compiti di Eugenia
e i suoi sacchetti di plastica pieni
di cianfrusaglie, e i miei libri, e i bambini
che non ho osato far nascere, e il poco
che rimane di noi e non potremo
per molto tempo difendere ancora.
Di tutto troverete, anche la morte,
come tutte le morti dolorosa,
degli squali.
Ecco una nota riflessiva di Flavio Ermini sulla poesia.
Tutto ciò che esiste nel mondo rivelato possiede al suo interno una forza viva. Eppure, niente può impedirci di comprendere che l’annullamento è il solo possibile esito di ogni esistenza: né la consapevolezza che la vita è potenza (“di tutto troverete nello stomaco degli squali”); né la comunione stessa con coloro che sono ricettacolo di energia (“gli squali”, vere e proprie figure del pensiero).
Segue questo percorso di formazione la poesia di Renato Job.
Squali enumera elementi della vita, tra cui molte cose concrete e qualche stato d’animo, per poi confrontarsi con la loro sparizione, con la morte.
Lo sguardo del poeta vede anche le figure del pensiero (“gli squali”) dolorosamente annegare, quelle figure del pensiero che hanno cercato di farsi custodi di sapere; che “documentano” il finito e poi più nulla.
Questo ricorda Job:
Che la morte sia inevitabile e ci costituisca è un’evidenza prima; non ha bisogno di dimostrazione. Più difficile, aggiunge Job, è credere che l’immortalità, anche solo del pensiero, sia un’illusione che la luce del vero dissolve. La fine prevede “anche la morte, / come tutte le morti dolorosa, / degli squali”.
Noi siamo eterni solo nella nostra fugace apparizione su questa Terra.
Esattamente come le nostre idee, siamo eterni solo nella nostra bellezza mortale. Ricordiamo a questo proposito quanto scrive Leopardi nella penultima pagina (4525) dello Zibaldone: «Due verità che gli uomini generalmente non crederanno mai: l’una di non saper nulla, l’altra di non esser nulla. Aggiungi la terza, che ha molta dipendenza dalla seconda: di non aver nulla da sperare dopo la morte». (fe)
“Opere scelte - Regione Veneto”
Alfredo Giuliani da Furia Serena, Anterem edizioni
A FAVORE DELLA MIA POLITICA O ARTE: FURIA SERENA
Dondolando appena la sedia ergonomica rilassare la schiena guardare oltre la siepe di là dalla collina seguire il pensiero che il mondo va in rovina
Finché non scende la sera il tavolo di lavoro in linea con la portafinestra sul giardino è osservatorio del visibile contorno consueto stringendo l¹orizzonte mi conforto. In prima vista il limone forte sparuto nel suo accudito vasone decenni ha vissuto quasi ammazzato una notte dal peso della neve ancora dà frutti A due passi dal muretto di cinta la giovane mimosa agita le fronde pazzerelle a ogni moto dell'aria buffo o turbinìo allegre di tutti i ritmi si abbandonano lente o danzano sfrenate le capoccelle.
Mi sento disperoso ahi me ne dolgo col buonumore antico cresciuto tra spine e nodi nella lunga infanzia sciogliendoli in segreto però non velando gli occhi suppongo disdicevoli ghignando rispettoso ribelle di cervello sempre sottraendomi e osando come chiedeva la sorte ho fatto a modo mio.
“Opera edita - Provincia di Verona”
Maria Attanasio da Amnesia del movimento delle nuvole, La vita felice
Una frazione di non coincidenza, tela di ragno, astro, tra la mia vita e il tuo millennio le buie armate della mezzanotte sfaldano la città e le sue luci lo stacco della mente il taglio netto tra la pace e la guerra il profilo della città sull'altura infinitamente nero.
Maria Angela Bedini da La lingua di Dio, Einaudi
(...) così comincia stendendo la carta sopra la burrasca delle dita e si sventra sulla pozza del bianco chiama ancora gennaio gli uncini della porta la foglia franata nelle braccia raccogli sulle tempie questa luce fanne un fianco per la guerra un¹ira delle mani per i calpestati io scuoto le vene dell¹inchiostro dico risveglia il ladro che vide il suo nome e lo salvò non per la terra inerme ma per le ossa che enumera le pianure del mare e la fiera verde del foglio e ne è perso
Enrica Salvaneschi da In vano, Marsilio
(...) “addio, culla dell'io, madre-patria e madrepora geniale; odio amoroso e dolo, amore dio; oasi, osanna prova del delitto che talora ti trova e si rinnova, si fa scopo di fiamma senza dopo - cerea chimera e cera di chimera: come la rosa morta è stata rosa - cosa, così il mio buio è stato un giorno fuoco - poco, ed il mio bene troppo - troppo poco, martirio e matricidio surreale; arte deserta, solitudo sola”.
A te, deserto, rendo la parola.
“Una poesia inedita”
Renato Job Squali
Sono documentate molte cose, tra le più disparate, una nidiata di gattini, strumenti musicali, stoviglie, stetoscopi, targhe d¹auto, fossili di ambra e silice, proiettili di armi da guerra e di armi mai forgiate, vaganti come ghiaccio di comete... Di tutto troverete, anche le nuvole che passano, e la vostra stessa fame. Di tutto troverete nello stomaco degli squali. Anche i compiti di Eugenia e i suoi sacchetti di plastica pieni di cianfrusaglie, e i miei libri, e i bambini che non ho osato far nascere, e il poco che rimane di noi e non potremo per molto tempo difendere ancora. Di tutto troverete, anche la morte, come tutte le morti dolorosa, degli squali.
“Raccolta inedita”
Jacopo Ricciardi da Colosseo, Anterem edizioni
nevica il pensiero se io sto nella neve se nevica prossima al volto come a un vegetale dove la mandibola è questa parola rimasta nella neve accumulata sul foglio alla base in un cumulo montato nativo alla nascita nel nulla spiegato tra un fiocco oscuro tra i fiocchi energia della pupilla cui una punta staccatasi cade nel lago e lo rende iride bruna.
Comitato patrocinatore
Regione Veneto – Provincia di Verona, Assessorato alla Cultura Comune di Verona, Assessorato alla Cultura – Biblioteca Civica di Verona Università degli Studi di Verona – Società Letteraria di Verona – Comitato organizzatore Associazione Culturale Anterem – Rivista di ricerca letteraria “Anterem”.
In collaborazione con
Liceo Classico Scipione Maffei – Università Popolare di Bussolengo (VR) – Verona Live – Veron@quotidiano.
Comitato d’onore
Stefano Agosti, Giuliano Gramigna, Claudio Magris, Edoardo Sanguineti, Andrea Zanzotto Comitato scientifico Alberto Battaggia, Francesco Butturini, Agostino Contò, Gian Paolo Marchi, Lorenzo Reggiani, Ennio Sandal La Giuria del Premio Lorenzo Montano, composta da direzione e redazione della rivista “Anterem”, esaminate le opere pervenute, è giunta alle seguenti conclusioni. Premio “Opera edita” Provincia di Verona La Giuria del Premio si è dapprima soffermata sui seguenti autori: Giorgio Bona, Carolina Carlone, Marco Caporali, Marco Ceriani, Roberto Cogo, Giarmando Dimarti, Marco Giovenale e Francesca Vitale, Stefano Guglielmin, Piera Legnaghi, Baldo Meo, Lorenzo Morandotti, Matteo Pazzi, Emma Pretti, Maria Pia Quintavalla, Michele Ranchetti, Mary Barbara Tolusso, Gario Zappi.
Questi sono i finalisti selezionati:
Giorgio Bona (Omaggio il tempo, Lietocollelibri), Marco Caporali (Il silenzio venatorio, Empirìa), Marco Ceriani (Lo scricciolo penitente, Scheiwiller), Roberto Cogo (In estremo stupore, Edizioni del Leone), Marco Giovenale e Francesca Vitale (Curvature, La Camera Verde), Stefano Guglielmin (Come a beato confine, Book), Piera Legnaghi (A cuore aperto, Ponte Nuovo), Baldo Meo (Parole su scale, Mobydick), Lorenzo Morandotti (Respirazione, Manni), Maria Pia Quintavalla (Corpus solum, Archivi del ’900), Michele Ranchetti (Verbale, Garzanti), Gario Zappi (Immota labascunt, Edizioni del Girasole).
La Giuria del Premio ha designato tre vincitori:
Marco Ceriani, Stefano Guglielmin, Michele Ranchetti.
Ai tre poeti l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona assegna la somma di Euro 500,00 ciascuno.
Grazie alla collaborazione del quotidiano “L’Arena”, una vasta Giuria popolare – formata dai grandi lettori delle principali librerie di Verona, della Biblioteca Civica di Verona, della Società Letteraria, del Liceo Classico Scipione Maffei di Verona – ha scelto quale supervincitore Michele Ranchetti.
Al supervincitore sarà attribuita dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona un’ulteriore somma di Euro 500,00. Un particolare riconoscimento verrà riservato all’editore, per il quale sarà allestita un’esposizione libraria a cura della Biblioteca Civica di Verona.
La Giuria del Premio si è dapprima soffermata sui seguenti autori:
Primerio Bellomo, Luca Bragaja, Marco Buccheri, Davide A. Burgio, Silvia De March, Alceo De Sanctis, Francesco Denini, Nevio Gàmbula, Andri Gerber, Edoardo Gianfagna, Andrea Gigli, Patrizia Mari, Francesco Marotta, Daniela Piazza, Maria Pizzuto, Walter Polastro, Jacopo Ricciardi, Alvaro Torchio.
I finalisti selezionati sono:
Bellomo, Denini, Marotta, Pizzuto, Ricciardi.
Tra le opere da loro presentate, la giuria ha premiato Postludium di Francesco Marotta. L’opera sarà pubblicata nella collezione “La ricerca letteraria” di Anterem Edizioni con nota critica di Giuliano Gramigna.
La Giuria del Premio si è dapprima soffermata sui seguenti autori:
Claudia Azzola, Sandro Boato, Helen Brunner, Ernesto Bussola, Chiara Cavagna, Giorgio Celli e Giuliano Della Casa, Massimo Cracco, Paolo Fabbri, Gemma Gaetani, Alberto Gianquinto, Enzo Golino, Ermanno Guantini, Alessandra Milanese, Carla Paolini, Giuseppe Pellegrino, Gabriele Pepe, Riccardo Roversi, Silvana Savio, Massimo Scrignòli, Domenico Settevendemie, Liliana Tedeschi, Italo Testa, Giovanni Tuzet, Adam Vaccaro, Aurelia Vagnoni, Roberto Voller.
I finalisti selezionati sono:
Brunner, Celli e Della Casa, Gaetani, Golino, Guantini, Pellegrino, Pepe, Scrignòli, Vaccaro, Vagnoni.
Tra i testi poetici da loro presentati, una Giuria formata da oltre 50 critici letterari dei principali periodici italiani ha designato quale poesia vincitrice: Gnomica di Enzo Golino.
All’autore sarà attribuita la somma di Euro 500,00.
Il riconoscimento è destinato dalla Giuria del Premio a Nanni Cagnone, un autore che ha contribuito a spostare in avanti l’orizzonte espressivo della parola poetica, aprendo un varco verso ciò che oggi resta impensato. Grazie alla partecipazione della Regione Veneto, all’autore viene riconosciuta la pubblicazione, nella collana “Itinera” di Anterem Edizioni, della raccolta di testi in poesia e in prosa, selezionati tra le sue pubblicazioni, L’oro guarda l’argento.
Opere scelte.
Il lavoro antologico, accompagnato da riflessioni critiche di Paolo Aita ed Enrico Cerasi, si configura come un significativo profilo della poetica dell’autore, un’antologia personale che ripercorre il lungo cammino di ricerca compiuto. L’oro guarda l’argento. Opere scelte di Nanni Cagnone consente di premiare nella sezione “Opere scelte” una delle voci più interessanti e libere della letteratura contemporanea.
Autori:
Luigi Ballerini, Giorgio Bonacini, Paola Campanile, Mauro Caselli, Franco Cavallo, Mara Cini, Osvaldo Coluccino, Federico Condello, Michelangelo Coviello, Bruno De Rosa, Gabriele Frasca, Giovanna Frene, Vito Giuliana, Cesare Greppi, Anna Malfaiera, Nanni Menetti, Giuliano Mesa, Mario Moroni, Magdalo Mussio, Giulia Niccolai, Cosimo Ortesta, Camillo Pennati, Marina Pizzi, Mario Ramous, Antonio Rossi, Roberto Rossi Precerutti, Cesare Ruffato, Tiziano Salari, Giovanna Sandri, Lucia Sollazzo, Paola Zallio.
Editori:
Crocetti, Einaudi, Lietocollelibri, Manni, Marsilio, Niebo, Scheiwiller
Comitati e Giuria
Comitato Organizzatore
Associazione Culturale Anterem, Rivista di ricerca letteraria “Anterem” con il patrocinio di Regione Veneto, Assessorati alla Cultura della Provincia, del Comune, della Prima Circoscrizione di Verona, Università degli Studi e Biblioteca Civica di Verona
Giuria del Premio
Giorgio Bonacini, Davide Campi, Mara Cini, Flavio Ermini, Marco Furia, Rosa Pierno, Ranieri Teti
Iniziative permanenti collegate al Premio
“Carte nel Vento” periodico on-line, Centro di Documentazione sulla Poesia Contemporanea “Lorenzo Montano”
I VINCITORI DEL PREMIO DI POESIA “LORENZO MONTANO” (in ordine cronologico)
RACCOLTA INEDITA, dal 1987
Mara Cini, Giorgio Bonacini, Mario Moroni, Vito Giuliana, Paola Campanile, Giovanna Sandri, Anna Malfaiera, Marina Pizzi, Nanni Menetti, Osvaldo Coluccino, Giuliano Mesa, Camillo Pennati, Franco Cavallo, Magdalo Mussio, Tiziano Salari, Paola Zallio, Francesco Marotta, Jacopo Ricciardi, Giulio Marzaioli, Marinella Galletti, Cecilia Rofena, Paolo Ferrari, Stefano Salvi, Erika Crosara, Mariangela Guàtteri
OPERA EDITA, dal 1996
Antonio Rossi, Cesare Ruffato, Gabriele Frasca, Mario Ramous, Michelangelo Coviello, Roberto Rossi Precerutti, Giovanna Frene
dal 2003 la formula con tre vincitori nell'ambito dei quali una Giuria dei Lettori determina il supervincitore (evidenziato in neretto)
Marco Ceriani, Stefano Guglielmin, Michele Ranchetti; Maria Attanasio, Maria Angela Bedini, Enrica Salvaneschi;
Luigi Ballerini, Albino Crovetto, Franco Falasca; Tomaso Kemeny, Maria Pia Quintavalla, Simone Zafferani;
Giorgio Celli, Gilberto Isella, Maria Luisa Vezzali; Silvia Bre, Camillo Pennati, Luigi Trucillo; Ottavio Fatica, Federico Federici, Andrea Inglese;
dal 2010 si ritorna al vincitore determinato dalla Giuria del Premio, ex-aequo tra Cristina Annino e Alessandro Ghignoli, Paolo Donini
UNA POESIA INEDITA, dal 2000
Luigi Ballerini & Bruno De Rosa, Federico Condello, Mauro Caselli, Enzo Golino, Renato Job, Marcello Gombos, Ottavio Fatica, Marcello Angioni, Massimiliano Finazzer Flory, Gabriela Fantato, Camillo Pennati, Giovanni Infelìse
OPERE SCELTE, dal 1999
Cosimo Ortesta, Lucia Sollazzo, Cesare Greppi, Giulia Niccolai, Nanni Cagnone, Alfredo Giuliani, Ginevra Bompiani, Antonio Prete, Adriano Marchetti, Michele Ranchetti, Alberto Folin, Sergio Givone, Franco Rella
UNA PROSA INEDITA, dal 2010
Marco Ercolani, Tiziano Salari
"Raccolta inedita" finalisti
Lina Angioletti, Silvana Colonna, Marinella Galletti, Andrea Gigli, Tommaso Lisa, Andrea Rompianesi, Luigia Sorrentino, Pietro Spataro
vincitore
Marinella Galletti, Dentro alle fonti, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 2006
Nota critica di Carla De Bellis
"Opera edita" finalisti
Franco Buffoni, Franca Maria Catri, Nadia Cavalera, Elena Corsino, Giusi Drago, Paolo Guzzi, Tomaso Kemeny, Sergio La Chiusa, Alberto Mari, Maria Pia Quintavalla, Jacopo Ricciardi, Massimo Scrignòli, Adam Vaccaro, Simone Zafferani
Vincitori
Tomaso Kemeny, La Transilvania liberata, Effigie
Maria Pia Quintavalla, Album feriale, Archinto
Simone Zafferani, Questo transito d'anni, Casta Diva - Supervincitore
"Opere scelte", Autoantologia
Antonio Prete, Della poesia per frammenti, Anterem Edizioni, Itinera 2006
Riflessione teorica di Pascal Gebellone
"Una poesia inedita" finalisti
Bruno Conte, Mauro Comba, Alessandro De Francesco, Ottavio Fatica, Miro Gabriele, Lidia Grillini, Loredana magazzeni, Camillo Pennati, Maria Pizzuto, Giuseppina Rando, Domenico Tarizzo, Liliana Ugolini
Vincitore
Ottavio Fatica con "Ai bordi della vasca"
“Raccolta Inedita” finalisti
Dome Bulfaro, Chiara Cavagna, Paolo Fichera, Mario Fresa, Mariateresa Giani, Emanuela Mariotto, Giulio Marzaioli, Enzo Minarelli, Giuseppe Pellegrino, Alvaro Torchio
vincitore
Giulio Marzaioli, In re ipsa, Anterem Edizioni, La Ricerca Letteraria 2005
Nota critica di Tiziano Salari
Traccia l’intonaco
come vetro, come
una mano che dietro
scrive. La trama del
disastro è un ricamo
che infrange. Piano.
“Opera Edita” finalisti
Luigi Ballerini, Alberto Casadei, Albino Crovetto, Vincenzo Della Mea, Maura Del Serra, Mariella De Santis, Marco Ercolani, Franco Falasca, Anna Maria Giancarli, Daniele Gorret, Ermanno Guantini, Renato Minore, Elena Salibra, Massimo Sannelli
vincitori
Luigi Ballerini, Cefalonia, Mondadori – Supervincitore
Albino Crovetto, Una zona fredda, Niebo-La Vita Felice
Franco Falasca, Nature improprie, D’Ambrosio
“Opere Scelte”, Autoantologia
Ginevra Bompiani, Metamorfosi, Anterem Edizioni, Itinera 2005
Riflessione critica di Antonio Prete.
“Raccolta Inedita” finalisti
Chiara Cavagna, Gianluca Giachery, Andrea Gigli, Emanuela Mariotto, Giulio Marzaioli, Carla Paolini, Giuseppina Rando, Jacopo Ricciardi, Roberto Voller
vincitore
Jacopo Ricciardi, Colosseo, Anterem Edizioni, La Ricerca Letteraria 2004
Nota critica di Stefano Guglielmin
(…)
un’immagine che sosta dentro se stessa come
quell’acqua in un giorno poi riprende a scorrere
nella carne la carne stessa come un gemito riempiendo
la cassa che non so più dove ho messo la
mia vita da operaio la mia vita stessa scavava
quel tunnel forava e demoliva senza che io me ne
accorgessi dove far scorrere questo sangue dentro
(…)
“Opera Edita” finalisti
Paolo Aita, Maria Attanasio, Mariano Bàino, Maria Angela Bedini, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Angelo Ferrante, Marco Giovenale, Paolo Guzzi, Mauro Macario, Leonardo Rosa, Enrica Salvaneschi, Italo Testa
vincitrici
Maria Attanasio, Amnesia del movimento delle nuvole, La Vita Felice
Maria Angela Bedini, La lingua di Dio, Einaudi - Supervincitrice
Enrica Salvaneschi, In vano, Marsilio
“Opere Scelte”, Autoantologia
Alfredo Giuliani, Furia serena, Anterem Edizioni, Itinera 2004
Riflessione critica di Ugo Perolino
Fu nella calma resurrezione dopo la pioggia
l’asfalto rifletteva tutte le nostre macchie
un lungo addio volò come un acrobata
dalla piazza al monte
e l’attimo sparì di volto in volto
s’accesero i fanali e si levò la buia torre
contro la nostra debolezza
i secoli non ci hanno disfatti
finalisti
Ermanno Guantini, Renato Job, Oronzo Liuzzi, Emidio Montini, Claudia Pozzana, Ottavio Rossani, Massimo Sannelli, Fausta Squatriti, Giovanna Zoboli, Silvia Zoico
vincitore
Renato Job con “Squali”
“Raccolta Inedita” finalisti
Primerio Bellomo, Francesco Denini, Francesco Marotta,
Maria Pizzuto, Jacopo Ricciardi
vincitore
Francesco Marotta, Postludium, Anterem Edizioni, La Ricerca Letteraria 2003
Nota critica di Giuliano Gramigna
pavesati di silenzio come ombre di alfabeti scaduti
maschere d’innocenza sul volto per approdare da cieli
inabitabili alla pietra al sommo di luminarie rossostella
dove scorre la voce declinando in radure di lampo
e la morte si perde in calligrafiche pose di memoria
né alcun mesto respiro un raggiro di lama dà credito
all’alba tra ruote stridori bottiglie incendiate di sere
non saprei se mi leggi segnando con frammenti di calce
l’inverno che naufraga a vista sul foglio imperfetta
presenza poi simbolo cicatrice del bianco sutura di un grido
“Opera Edita” finalisti
Giorgio Bona, Marco Caporali, Marco Ceriani, Roberto Cogo, Marco Giovenale e Francesca Vitale, Stefano Guglielmin, Piera Legnaghi, Baldo Meo, Lorenzo Morandotti, Maria Pia Quintavalla, Michele Ranchetti, Gario Zappi
vincitori
Marco Ceriani, Lo scricciolo penitente, Scheiwiller
Stefano Guglielmin, Come a beato confine, Book
Michele Ranchetti, Verbale, Garzanti – Supervincitore
“Opere Scelte”, Autoantologia
Nanni Cagnone, L’oro guarda l’argento, Anterem Edizioni, Itinera 2003
Riflessioni critiche di Paolo Aita ed Enrico Cerasi
Solo superficie, polvere soltanto,
ma inattesa polpa incantata
dell’autunno, se passo
qui dov’è il mio peso,
come un segno in un libro,
una risposta, e facili nuvole
sopra le rondini, e sotto,
più sotto, senza mai saperlo,
l’orlo d’erba del passato.
Niente, neppure una parola.
L’oro guarda l’argento.
“Una Poesia Inedita” finalisti
Helen Brunner, Giorgio Celli e Giuliano Della Casa, Gemma Gaetani, Enzo Golino, Ermanno Guantini, Giuseppe Pellegrino, Gabriele Pepe, Massimo Scrignòli, Adam Vaccaro, Aurelia Vagnoni
vincitore
Enzo Golino con “Gnomica”
“Raccolta Inedita” finalisti
Stefano Guglielmin, Massimo Sannelli, Elio Tavilla, Alvaro Torchio, Paola Zallio
vincitore
Paola Zallio, Lingua acqua, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 2002
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...)Come se la lingua si rispecchiasse in se stessa, appunto in quanto lingua, riconoscendo il proprio luogo, il proprio spazio e dunque il proprio vuoto. Mi sembra che la poesia della Zallio sia preordinata alla strutturazione di questo vuoto .
(...)Lingua acqua ha naturalmente a che fare con Eros. Eros è aria e cioè: “solo lingua”.
Il vento che sorvola questa lingua vita è il volo radente sul vuoto: che non è il punto
zero - è il luogo dal quale sono guardata: Eros è attratto dal vuoto: dentro, cade la parola
“Opera Edita” finalisti
Allì Caracciolo, Antonietta Dell’Arte, Angelo Ferrante,
Giovanna Frene, Lucetta Frisa, Claudio Recalcati, Domenico Settevendemie
vincitore
Giovanna Frene, Spostamento, Lietocollelibri 2001
(luce del mattino) rifletti sulle voci che corrono
nel tragitto le cose diventano altre
nell’aere sereno e senti che diventano parole
se è linguaggio dunque è comprensibile
incomprensibili sempre più invisibili e vuote:
si ha immagine solo di ciò che si comprende
“Opere Scelte”
Autoantologia, premio speciale della giuria
Giulia Niccolai, La misura del respiro, Anterem Edizioni, Itinera 2002
premessa di Aldo Tagliaferri, saggio critico di Franco Tagliafierro
Sul piano intrecciato, frammenti
per le parti, per la supremazia,
ritagliati, mescolati, frantumati.
Nella casa da gioco, nella
misura del respiro. Tutto
sommato tendenti a fissarsi,
distratti gli aspetti, distratti
i propri strumenti, il contatto restaurato
e la confusione.
“Una Poesia Inedita” finalisti
Franco Bottacini, Mauro Caselli, Emilio De Simone, Enzo Golino, Daniele Gorret, Francesco Marotta, Alessandra Milanese, Monique Sartor, Liliana Tedeschi, Giovanni Tuzet
vincitore
Mauro Caselli, Con la cautela d’un peso senz’orma
(premio assegnato da una giuria popolare)
“Raccolta Inedita” finalisti
Primerio Bellomo, Marco Giovenale, Tiziano Salari, Adam Vaccaro, Ciro Vitiello, Paola Zallio
vincitore
Tiziano Salari, Il Pellegrino Babelico, Antertem Edizioni, La ricerca letteraria 2001
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) Al lettore salta agli occhi innanzi tutto non ciò che i due luoghi dicono né come lo dicono, ma la loro binarietà obbligata, la ripetizione speculare, (...) il rapporto fra alto e basso della strofe, o più in generale fra questa prosa e questo verso.
Il desiderio più profondo del Pellegrino Babelico è quello di smarrirsi in un labirinto e risvegliarsi, come Stephen Dedalus, dall’incubo della storia. A questo scopo ricrea nella sua mente un paesaggio frastagliato di percorsi, in cui vengono distrutti o sommersi o cancellati i segnali riconosciuti. Qual è l’unica forma possibile di senso, nella vita uniforme e massificata della Modernità, se non una vita di estraneità e di erranza?
Dolcemente fabbrico nella dotta mente
stazioni, traiettorie, deserti, steppe,
disarticolando le mappe conosciute
per farmi una vita da straniero in patria
“Opera Edita” finalisti
Luigi Cannillo, Giovanna Frene, Melo Freni, Maria Pia Quintavalla, Roberto Rossi Precerutti, Giovanni Tuzet
vincitore
Roberto Rossi Precerutti, Una meccanica celeste, Crocetti 1999
“Opere Scelte”
Autoantologia, premio speciale della giuria
Cesare Greppi, Poesie scelte, Anterem Edizioni, Itinera 2001
premessa di Stefano Agosti, saggio critico di Stefano Verdino
Questo amorevole malinteso:
madrigale ritaglia una lingua
di rosso acceso e mira
a demolire ma l’orna
ombra d’apatica custodia
“Una Poesia Inedita” finalisti
Giusi Busceti, Federico Condello, Antonella Doria, Paolo Fabbri, Angelo Ferrante, Flavio Fracasso, Sandro Montalto, Massimo Sannelli, Massimo Scrignòli, Domenico Tarizzo
vincitore
Federico Condello con Vigilie delle serpi
“omaggio a Lorenzo Montano poeta europeo”
Antologia di scritture, Poesia europea contemporanea, Anterem Edizioni, Itinera 2001
premessa di Clemens-Carl Harle, cura di Agostino Contò e Flavio Ermini
testi di Lorenzo Montano (Europa), Luis Garcìa Montero (Spagna), Magdalo Mussio (Italia), Bernard Noel (Francia), Claude Ollier, (Francia), Peter Reading (Regno Unito), Bernard Simeone (Francia), Jean Thibaudeau (Francia), Charles Tomlinson (Regno Unito), Birgitta Trotzig (Svezia), Jose Angel Valente (Spagna), Christa Wolf (Germania), Demostene Agrafiotis (Grecia), Pierre Alferi (Francia), Yves Bonnefoy (Francia), Per Aage Brandt (Danimarca), Hans Georg Bulla (Germania),
Alexander Garcìa Duttmann (Germania), Gottfried Ecker (Austria),
Antonis Fostieris (Grecia), Klaus Hoeck (Danimarca), Sarah Kirsch (Germania), Alfred Kolleritsch (Austria),Katalin Ladik (Ungheria), Roger Laporte (Francia), Christine Lavant (Austria), Brian Lynch (Irlanda), Julia Mangold (Germania), Silvano Martini (Italia), Virgil Mazilescu (Romania)
manoscritti autografi di Yves Bonnefoy, Antonis Fostieris,
Klaus Hoeck, Katalin Ladik, Silvano Martini, Lorenzo Montano, Christa Wolf
“Raccolta Inedita” finalisti
Allì Caracciolo, Roberto Cogo, Gabriela Fantato, Magdalo Mussio, Andrea Rompianesi
vincitore
Magdalo Mussio, Visioni altere, erratica, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 2000
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) La scrittura stampata continua in quella manuale, o viceversa, come vi si sovrappone il tratto nero del pennarello, il grafo, la cancellatura. (...) Il corsivo della sua “calligrafia” immette nel tracciato del disegno, nell’emergere della composizione a stampa, in una coda che si rastrema, nel bianco del foglio. Ma il movimento della scrittura, a flussi, ingorghi, deflussi ha sempre il sopravvento.
il persistere dell’ascolto
la soglia dopo l’animale
l’indicazione e la parola
la memoria delle immagini, la scomparsa
la finestra inchiodata
la memoria del suono
“Opera Edita” finalisti
Michelangelo Coviello, Biancamaria Frabotta, Giovanna Frene, Paolo Guzzi, Carmine lubrano
vincitore
Michelangelo Coviello, Casting, Niebo 1999
Prefazione di Milo De Angelis
Una sera ho visto il disco dilatato del sole scagliarsi verso il lato ovest della città, nello stesso istante un aereo decollava verso l’Atlantico solcando il cielo nel punto occupato dal disco solare, era come vedere una nave lontana, in fiamme.
“Opere Scelte”
Autoantologia, premio speciale della giuria
Lucia Sollazzo, Chiusa figura, Anterem Edizioni, Itinera 2000
saggio critico di Tiziano Salari
In stanze, in luoghi preparati
per ascoltar silenzio
tra quinte discorsive,
più alta la colonna dell’umano
nel vaso della mente
dovrà salire, svelta
comunicando con denso buio
per legge d’equilibrio.
“Una Poesia Inedita” finalisti
Luigi Ballerini e Bruno De Rosa, Rinaldo Caddeo, Lia Cucconi,
Mauro Dal Fior, Aldo Ferraris, Donata Passanisi
vincitore
Luigi Ballerini e Bruno de Rosa con Poesia in forma di bilancio
“Raccolta Inedita” finalisti
Silvia Bortoli, Allì Caracciolo, Franco Cavallo, Giovanna Frene,
Francesco Marotta, Enrica Salvaneschi, Alvaro Torchio
vincitore
Franco Cavallo, Nuove frammentazioni, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1999
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) Ogni enunciato occupa un verso - occupa un luogo. Tali luoghi, costituiti in luoghi-frammenti, sono cementati da qualcosa che chiamerei la questione dell’origine: punti di origine dove ogni volta la poesia si produce.
tutto scorre e s’invola.
tutto s’inciela a parole.
tutto tace allorquando
c’è una voce lì accanto
“Opera Edita” finalisti
Davide Argnani, Nadia Cavalera, Gabriela Fantato,
Fabrizio Lombardo, Mario Ramous, Gario Zappi
vincitore
Mario Ramous, Il gran parlare, Marsilio 1998
il gran parlare incipit di morte
là sul ponte che brulica di gente
dove epilogo non prevede inizio
che mai in vita si sia esistiti
“Opere Scelte”
Autoantologia, premio speciale della giuria
Cosimo Ortesta, Una piega meraviglia, Anterem Edizioni, Itinera 1999
saggio critico di Vitaniello Bonito
Nel progetto di un freddo perenne
lenimento si sveglia inerme
a severa distanza un lamento all’orecchio.
Tra le crepe nel suo stesso odore
ancora cresce illusione non desiderata
dentro un cerchio antico di due forme una forma
che accresciuta non grida non vuole
venire fuori
“Raccolta Inedita” finalisti
Primerio Bellomo, Allì Caracciolo, Fabrizio Lombardo,
Camillo Pennati, Antonio Pinchera, Eros Trevisan
vincitore
Camillo Pennati, Di sideree vicende, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1998
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) Questi versi provocano non appena l’ intelligenza ma ciò che sta dietro l’intelligenza: una vibrazione mentale nella forma più autentica.
Sono quel riaffiorare in seduzione al sole
la loro radicata resistenza nell’ipogeo
di suoli dove in quel comprensivo buio
si smorza la sovrastante gravità del gelo.
“Opera Edita” finalisti
Maria Attanasio, Annalisa Costabile, Gabriele Frasca,Carmine Lubrano, Andrea Rompianesi
vincitore
Gabriele Frasca, Lime, Einaudi 1995
non finirà, non ora almeno, né ora
comincerà, ma temo sarò via
prima di sera, quando incera l’ ora
arrossata, potesse essert sangue
l’ affetto, infetto invece, allora sia
che andassi che tornassi, qualche scoria
ancora serberei, pausa che langue
stretta in ritmi di forcipi, di vanghe
“Raccolta Inedita” finalisti
Francesco Battiato, Allì Caracciolo, Paolo Gentiluomo,
Giovanna Gorrasi, Sara Maino, Giuliano Mesa, Elisabetta Niccolini
vincitore
Giuliano Mesa, Improvviso e dopo, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1997
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) In questo blocco di poesia operano due sistemi: il sistema della negazione e il sistema di accumulo dei materiali, dei quali non si prèdica nè la inconsistenza nè la realtà.
tutto rimane fuori, niente, passi lungo il confine,
dalla fine al principio, un baleno, passi lungo il confine,
pietre carcasse orme, resti, soltanto resti,
risponde, chiudere fuggire, ripetizione per non domandare,
domanda per non rispondere, ciarpame di legami
Opera Edita
finalisti
Paola Campanile, Alfonso Cardamone, Elia Malagò,
Maria Pia Quintavalla, Cesare Ruffato, Francesco Serrao
vincitore
Cesare Ruffato, Etica declive, Manni 1996
Prefazione di Romano Luperini
sui gialli di luna talora incredibili
sulla poesia dubbiosa che innerva
desiderio profondo schiude ed esalta
un nuovo mondo. Nell’apertura continua
già svanisci il virtuale groviglio
nel viaggio che sei per sempre
“Raccolta Inedita” finalisti
Donatella Buogirolami, Patrizia Cimini, Osvaldo Coluccino, Andrea Confalonieri, Lia Cucconi, Mauro Dal Fior, Francesco Marotta, Gian Paolo Roffi, Liliana Ugolini
vincitore
Osvaldo Coluccino, Quelle volte spontanee, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1996
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) Atti di ascesa o discesa psichica, le “stanze” di Coluccino fanno grappolo intorno all’atto essenziale, ciò che si determina fra lo scrivente e la sua scrittura. Metaforizzandola, Coluccino non fa altro che darci l’esperienza dello scrivere. Ma le figurazioni di tale esperienza vanno alla fine un tratto di là dall’esperienza stessa.
Inseguita da Sirene di carità
Volo erboso ai confini dell’alba
Bagnati perchè nelle mani li brindi,
Una guglia di specchio promette,
Tra i solo vermigli e addolorare,
Ai suoi fiori nella tentazione
Dei bracieri, i cembali rappresi
“Opera Edita” finalisti
Daniela Attanasio, Antonio Camaioni, Cristiana Coen, Paolo Gentiluomo, Roberto Guiducci, Riccardo Held, Stefano Lanuzza, Giulia Niccolai, Giovanni Ragagnin, Claudio Rendina, Antonio Rossi, Fausta Squatriti
vincitore
Antonio Rossi, Diafonie, Scheiwiller 1995
Prefazione di Stefano Agosti
Supponibili le quadrettature orizzontali a rombi
e a spiga, i flutti incongrui, l’apparecchio angoloso,
inoltre un frangibile implicarsi: in flange, sfiati,
piccoli o finti echi, frizioni, minime sconnessioni.
“Raccolta Inedita” finalisti
Massimiliano Chiamenti, Federico Condello, Andrea Confalonieri, Carmen Gregotti, Lidia Grillini, Paolo Guzzi, Alfonso Lentini, Nanni Menetti, Antonello Ricci, Alessandro Sarri
vincitore
Nanni Menetti, Shakespeariana, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1995
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: La pagina “poetica” di Menetti si avvicina alla pagina “drammatica” del Beckett dell’ultimo periodo, delle pièces per la televisione: non più battute, sia pure al minimo, ma puri segnali (didascalie) di posizioni. (...) Anche il rinvio a Shakespeare, cioè alla pura drammaticità che s’incarna tanto violentemente, può avere la sua giustificazione. Cariche di energia sono disposte sulla scacchiera (sul palcoscenico - sulla pagina), e se ne ipotizzano i percorsi possibili. Siamo al punto estremo a cui può spingersi un autore di poesie che voglia dirsi ancora autore di poesie? O siamo già caduti oltre?
A e B giustapposti a frantumi ne tentano a verbo
l’amalgama reciproca
A dipana e ricuce a vita per B e B a converso
Stupefazione inversa a verifica: l’amalgama di A
è quella vissuta da B e viceversa
“Raccolta Inedita” finalisti
Alessio Brandolini, Pasquale Della Ragione, Francesco Marotta, Anna Maria Palladino, Marina Pizzi
vincitore
Marina Pizzi, La devozione di stare, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1994
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) In effetti qui è dominante il discorso che si costruisce attraverso quella che Contini definiva “l’attribuzione analogica degli epiteti”. Dove l’aggettivo, l’epiteto appariva accostato al nome per divergere subito e quasi riassorbirsi in spazi di analogia vertiginosa. Qui sta la diversità dell’uso di Marina Pizzi. Nella sua scrittura, l’epiteto resta incollato al sostantivo, formando una sorta di “cosa nuova” nello schema del verso.
Spettri di appunti la tema di stridere
sudate lontananze molte remore
la resistenza nuda del rancore.
Straparla amore che commetta figli
d’ingenerose doloranti logiche.
L’arpa chiodata dà fuga alla data.
“Raccolta Inedita” finalisti
Anna Malfaiera, Francesco Marotta, Armando Patti, Bruno Pettene, Aldo Selleri
vincitore
Anna Malfaiera, Il più considerevole, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1993
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) Tutta la raccolta sembra escludere, deliberatamente, l’uso della metafora, così connessa, secondo tradizione, alla poesia. (...) Al posto lasciato vuoto dalla metafora, c’è un meccanismo che definirei di adiacenza. Gli enunciati si dispongono l’uno a fianco dell’altro, la quasi-inesistenza di punteggiatura favorisce lo scorrere del senso, che non resta più legato a una frase ma inonda tutta la sequenza poetica: movimento nelle due direzioni, giacchè il senso può anche risalire il testo, con effetto di choc en retour.
come edera d’un tronco annoso arroccata
vita cumulo ispessito di sotterranei
camminamenti fusioni di giorni e notti
innesti raffiche di stagioni inesauste
legami avvinghiati tenacemente resistenti
“Raccolta Inedita” finalisti
Ginestra Calzolari, Ubaldo Giacomucci, Marica Larocchi, Giovanna Sandri, Elio Tavilla
vincitore
Giovanna Sandri, Clessidra: il ritmo delle tracce, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1992
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) Il luogo delle tracce diventa luogo dove “s’impara a vedere”. Invenzione d’alfabeto, che è un luogo di segni/punti soggetto alla legge bifronte dell’ordine e della libertà combinatoria. Lo dico perchè le pagine/immagini sembrano parte-cipare della qualità di un alfabeto messo in atto. O se si preferisca, a qualcosa che si avvicina al pentagramma o alla scrittura celeste, già di là da una nozione corrente di “poesia visiva”.
nella pazienza
della parola
che veglia il senso
dell’
assente
l’esigenza
del dono
nel silenzio
della
scrittura
“Raccolta Inedita” finalisti
Paola Campanile, Alberto Faietti, Alfonso Lentini, Bruno Pettene, Antonello Ricci
vincitore
Paola Campanile, Tedes, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1991
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...)Il modo di agire dei testi segna una tecnica ostinata di accumulo, viene da dire: d’ammasso. Ridotti al minimo gli articoli, le preposizioni, le copule, gli stessi verbi, quanto serve ad articolare il discorso, a distanziarne e scalarne le tessere, le cellule materiche, più ancora che verbali, si affiancano senza soluzione di continuità. (...) Questa poesia è allora la messa in scena di un rapporto con il linguaggio, che non si può definire altrimenti che drammatico. Ciò spiega anche una particolare durezza della voce.
spera la figura scarna ruota smaltata muove percorso d’oro
di specchi racconta l’ombra disegna tristezza limbo d’affreschi
latitudine vuoti meridiani di cuori coreografie d’ali
diffusi evocati richiami chiaroscure struggenti tensioni
“Raccolta Inedita” finalisti
Paola Campanile, Pier Luigi Ferro, Vito Giuliana, Alfonso Lentini, Gian Mario Villalta
vincitore
Vito Giuliana, Di altre geografie, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1990
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) Queste geografie non rinviano in nessun momento a qualche realtà referenziale, ossia naturale, ma esclusivamente al simbolico della scrittura: sono, per dir così, le mappe cartacee di un paese inesistente. (...)
ora ne ritorna a golfi pari
il volume per la stessa apertura
che ne attrae trame e profili
di rocce allungate ai rossi
che nel dettaglio incidono
come doppie cornici
d’istantaneo ago di pupille
per cerchi comuni
“Raccolta Inedita” finalisti
Ginestra Calzolari, Paola Campanile, Fausto Cercignani, Antonio Curcetti, Vito Giuliana, Eugenio Lucrezi, Mario Moroni, Gaspare Pisarri, Antonello Ricci, Aldo Selleri
vincitore
Mario Moroni, Paesaggi oltre, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1989
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...)Le stanze, dentro le stanze le singole sequenze verbali, slittano con movimento così oliato, ininterrotto, da far sparire le pause logiche,sintattiche, gli enjambements. Non è la sola, e minore, attrazione di questa poesia. Tutto sembra situato a una distanza costante dal soggetto, distanza che potrebbe riassumersi in un termine: paesaggio.
presi durante la visione, ripidi, a riparare forme
portati interi poi senza, in quantità, isolati
dubbio sul produrre finzioni, in tempi brevi, a parole
scopo del fare come traccia,a segmenti, solo dopo
interni al vedere, essere visti, con doppia funzione
all’estremo in soluzione, a scatti, tempi e modi intatti
“Raccolta Inedita” finalisti
Alida Airaghi, Giorgio Bonacini, Wilmo Boraso, Aldo Ferraris, Pier Luigi Ferro, Eugenio Lucrezi, Remo Pagnanelli, Gianna Sarra, Emanuele Schembari, Gian Mario Villalta
vincitore
Giorgio Bonacini, Teneri Acerbi, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1988
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: Questa poesia, come primo gesto, sembra tagliare qualsiasi riferimento con il mondo sensibile, o in generale con il mondo quotidiano. Vi sostituisce un sistema, o più sistemi, di elementi astratti. (...) Ci si trova di fronte a degli scenari, dai quali prende appoggio il movimento delle combinazioni linguistiche.
a fiato intero si tramandano
i ricordi, i mezzi fiori immaginifici
e sicuri...
gli impassibili hanno
un ritmo - un fiume stridulo, snervato,
accartocciato e tipico, ogni tanto.
“Raccolta Inedita” finalisti
Alessandra Baiocchi, Giorgio Bonacini, Mara Cini, Ubaldo Giacomucci, Lidia Grillini, Renato Job, Remo Pagnanelli, Nicola Paniccia, Elio Tavilla, Antonello Valentino
vincitore
Mara Cini, Anni e altri riti, Anterem Edizioni, La ricerca letteraria 1987
Dalla nota critica di Giuliano Gramigna: (...) In questa raccolta qualche cosa si sposta continuamente, cambia di luogo, lasciando tuttavia una traccia leggera eppure indelebile, sintagmi di bianco dove, per così dire, si è posata. (...) La poesia è la forza di tale spostamento.
in quest’angolo
il giardino l’odore di tempera
l’orlo del vestito e della fotografia
profondissimo mare
liscio e stampato
Lorenzo Montano, pseudonimo di Danilo Lebrecht, poeta, narratore e critico (Verona, 1893 – Glion-sur-Montreux, 1958).
È tra i fondatori della “Ronda” (dove tiene una rubrica di aforismi, moralità, osservazioni critiche intitolata “Il perdigiorno”). Collabora dal 1929 con la casa editrice Mondadori come consulente editoriale, lavoro che conserverà anche in Inghilterra, dove, in seguito alle persecuzioni razziali, è costretto nel 1938 a emigrare. Qui diventa redattore del periodico “Il Mese”, di cui curerà, dopo la liberazione, l’edizione italiana fino al 1947.
L’opera poetica di Montano è compresa nei due volumi Discordanze (Firenze, 1915) e Per piffero (La Spezia, 1917).
All’esperienza rondista è strettamente legato il libro migliore di Montano, Viaggio attraverso la gioventù (Milano, 1923), romanzo che fa parte di quella manciata di capolavori che decreta all’inizio del ’900 il culmine e nello stesso tempo il tramonto del Bildungsroman.
Alla “Ronda” è legato il volume Il perdigiorno (Bologna,1928) che raccoglie le pagine pubblicate sulla rivista nell’omonima rubrica. In Carte nel vento (Firenze, 1956) Montano riunirà quasi tutta la sua opera, che anche nelle pagine più recenti – si vedano ancora i volumi A passo d’uomo, Padova, 1957 (Premio Bagutta 1958) e Pagine inedite, Verona, 1960 – conferma il suo modulo di preziosa e distaccata eleganza.
Notevoli sono le sue traduzioni di Mallarmé, Voltaire, T. Mann, Huxley, Kafka, Eliot, Hughes, Goethe.
Si sono occupati criticamente del suo lavoro: Montale, Camerino, Zanzotto, Bacchelli, Vittorini, Prezzolini, Savinio, Ungaretti.
Nel 1986 la rivista letteraria “Anterem” istituisce a suo nome un Premio letterario di rilevanza europea e, sempre a suo nome, promuove nel 1991 in collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona un Centro di documentazione sulla poesia.
Dopo essere stato edito da Mondadori nel 1923 e da Rizzoli nel 1959, Viaggio attraverso la gioventù di Lorenzo Montano è stato finalmente ripubblicato, nella collezione “Narrazioni della conoscenza” diretta da Flavio Ermini, presso Moretti&Vitali Editori.
Il Premio di Poesia Lorenzo Montano viene realizzato grazie al patrocinio e al sostegno di Istituzioni pubbliche e private, che seguono il nostro cammino di conoscenza con crescente interesse, contribuendo così a diffondere forme stilistiche e di pensiero che trovano nella necessità e nella bellezza le loro ragioni.
Presso la Biblioteca Civica di Verona – da anni punto di riferimento privilegiato per l’attività culturale della città, grazie a una direzione illuminata e a un gruppo di funzionari che hanno veramente a cuore la letteratura – la rivista “Anterem” ha costituito nel 1991 un Centro di documentazione sulla poesia contemporanea dedicato a Lorenzo Montano. L’iniziativa si propone di offrire ai lettori uno strumento d’informazione nel settore della poesia contemporanea, normalmente trascurato dalle istituzioni bibliotecarie.
Il Centro, che raccoglie manoscritti e volumi di poesia degli autori contemporanei più significativi oltre alle principali riviste letterarie, era un progetto molto caro a Silvano Martini, il poeta che con Flavio Ermini ha fondato “Anterem” e che è scomparso nel settembre 1992.
Nel concorrere a realizzare questa iniziativa, come nella promozione della rivista, del premio e delle edizioni, la redazione ha cercato di concretizzare una sua aspirazione, più volte espressa: «Si dice che i poeti parlano ai poeti. O, peggio, soltanto a se stessi. Io ritengo che la libertà delle espressioni verbali faccia comprendere meglio a tutti che cosa significhi la libertà delle idee e delle azioni. Il poeta trae dal silenzio l’indicibile. Fa scendere in terra cose che prima non conoscevamo. Allarga immensamente lo spazio della vita».
È qui, in questo concetto, il carattere eversivo di “Anterem”. Si è soliti dire infatti che per alcune cose ci mancano le parole. Il carattere difficile, eretico, della poesia – nella sua vocazione quasi patologica a diventare sintomo dell’assenza – è quello che ci costringe a dire che, spesso, per le nostre parole mancano ancora le cose. E allora bisogna mettersi in viaggio. Qui inizia il percorso dell’invenzione poetica.
Attendiamo i tuoi manoscritti
Tutti i poeti e gli editori di poesia sono invitati a inviare al Centro testi manoscritti ed editi.
L’indirizzo è: Biblioteca Civica – Centro di Documentazione L. Montano – via Cappello 43 – 37121 Verona.
Il Centro di Documentazione sulla poesia contemporanea Lorenzo Montano è promosso dalla Biblioteca Civica di Verona in collaborazione con la rivista di ricerca letteraria Anterem.
Istituito nel 1991 e curato da Agostino Contò, rappresenta una realtà che ha pochi eguali nel panorama delle biblioteche italiane.
Il Centro offre alla consultazione degli appassionati e degli studiosi manoscritti e volumi di poesia degli autori contemporanei più significativi, oltre alle principali riviste letterarie italiane e straniere.
Un’ampia raccolta di testi editi e inediti inviati dai concorrenti al Premio Nazionale di Poesia Lorenzo Montano, oltre alla collezione completa della rivista “Anterem” e dei volumi pubblicati dalle omonime edizioni, introducono il lettore nella dimensione più dinamica, in progress, dell’intero fondo.
Nel Centro sono raccolti altresì disegni, prove d’artista, incisioni, fotografie di artisti che hanno collaborato con Anterem nell’ambito della rivista, delle collane editoriali e degli eventi promossi dal 1976 (anno della fondazione, avvenuta a opera di Flavio Ermini e Silvano Martini) a oggi.
Proprio in questi giorni il Centro ha superato il numero di 10.000 manoscritti (molti dei quali “prime stesure” con correzioni d’autore) e 20.000 volumi.